I White Shark in package Yamaha: da oggi fino al 2026 tutti gli open del cantiere francese distribuiti in Europa monteranno esclusivamente i motori della casa giapponese.
Le imbarcazioni White Shark esistono dai primi anni Novanta, e con il loro design ispirato ai migliori open americani sono apprezzate per il diporto, la pesca sportiva e il tempo libero di tutta la famiglia.
Fra i vantaggi competitivi dei White Shark si annotano le linee di carena progettate con particolare attenzione alla gestione dei diversi comportamenti delle onde, visto che per loro provenienza geografica queste barche sono destinate a navigare tanto nel Mediterraneo quanto nell'Oceano Atlantico.
Quando l'importatore French Boat Market ha acquisito la proprietà del marchio, nel 2020, lo ha fatto con una mission esplicita: “Portare innovazione con l'obiettivo di dare vita a un'esperienza eccezionale in barca”.
Al di là delle parole, la collaborazione che porta ad avere in esclusiva i White Shark in package Yamaha è sicuramente un passo importante, tramite il quale i due brand riconoscono un valore reciproco.
Yamaha dichiara di aver riconosciuto in White Shark un brand di grande fama fortemente apprezzato da un'ampia utenza in Europa, il partner perfetto che può offrire una linea di package ben incentrata sul cliente e sulle sue esigenze.
Dall'altra parte, con i fuoribordo Yamaha la flotta White Shark può contare su una gamma di motori molto ampia e versatile, grazie a modelli che coprono ogni fascia di potenza e di prestazioni.
La flotta di White Shark, con imbarcazioni Center Console (CC) e Sport Cabin (SC) da 21 a 30 piedi di lunghezza, si divide in due linee principali di prodotti.
La tipologia White Shark Origin è la versione da purista della leggendaria barca White Shark che i clienti hanno apprezzato, riconosciuto e amato nel corso di quasi 30 anni.
Ci sono poi gli Evo, che sfruttano l’esperienza del designer Jean-Jacques Coste e presentano lo stesso “bow flare”, per cui gli scafi offshore di White Shark sono diventati famosi, offrendo uno stile di navigazione ancora più polivalente e divertente.
La linea Evo comprende attualmente i modelli 240 CC e 240 SC, ma sarà ampliata con modelli più grandi e più piccoli nelle prossime stagioni.
Si prevede che l'80% dei White Shark in package Yamaha monteranno i V6 da 225 a 300 cv, ma la nuova partnership interesserà anche il resto della gamma di propulsori, dal potente XTO V8 da 425 cv al leggero 115 cv.
I nuovi Yamaha Premium V6: la famiglia di fuoribordo di alta gamma è ancora più…alta
E con il sistema Helm Master EX (HMEX) di Yamaha, ora disponibile anche per motorizzazione singola a partire da 150 cv, i clienti White Shark potranno godere dei vantaggi del controllo con joystick, con una selezione marce più fluida e un funzionamento più intuitivo per le manovre nei porticcioli affollati.
Con il Digital Electric Steering (DES) disponibile su tutti i fuoribordo Digital Electronic Control di Yamaha, si libera anche una parte del pozzetto, grazie alla rimozione dei vari tubi flessibili e delle pompe di sterzo dei sistemi di manovra idraulici.
Inoltre, la possibilità di avere una scatola telecomando laterale a scomparsa permetterà di utilizzare al meglio lo spazio in consolle, così come sullo specchio di poppa.
Scopri tutta la produzione di White Shark sul sito (in francese) del cantiere
Guarda tutta la gamma di propulsori Yamaha sul sito (in italiano) del costruttore
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La più recente unità del 18 metri Evo R6 è destinata al divertimento. Il suo armatore ha voluto un layout con una priorità: festeggiare a bordo con gli amici.
Non ne abbiamo viste due uguali. Se pensiamo a tutte le barche costruite finora dal cantiere Blu Emme Yachts, meglio note con il brand Evo Yachts, non ce ne sono due identiche. E non pensiamo solo al colore dello scafo, o naturalmente alle dimensioni, ma alle soluzioni degli arredi, dell'hard top, della console e tanto altro.
In questo caso la customizzazione del cantiere si è declinata su un esemplare di Evo R6, che il suo proprietario ha voluto destinare al massimo divertimento con gli ospiti, sia negli spazi aperti che sottocoperta.
Ecco dunque un nuovo Evo Yachts R6 con un layout diverso, sia per gli esterni che per gli interni, e soluzioni di arredo alternative studiate assieme all’armatore tedesco che ha immaginato una barca dal piglio più aggressivo del consueto, perfetta per feste e party.
L'organizzazione degli spazi esterni è stata modificata per creare dietro il prendisole di poppa un mobile bar dal design lineare ma funzionale. La struttura in acciaio inox con finitura spazzolata, e con un bancone in teak (all'apparenza) a sbalzo, si integra con il mobile che nasconde frigorifero, freezer e icemaker.
Il divano prendisole racchiude alcune caratteristiche peculiari di Evo Yachts: è trasformabile, estendibile e tecnologico.
Gli ospiti di Evo R6 possono giocare con l'elemento del divano modificando in pochi secondi il layout dell'area: lo schienale si ribalta manualmente e si trasforma in una seduta per il mobile bar, mentre il prendisole si può allargare elettricamente diventando un divano a C affacciato sul mare.
Nel pozzetto, il mobile cucina richiama lo stile di quello del bar ed è stato riprogettato per un grill più grande. Cambiano poi la seduta di guida a sbalzo e il divano del pozzetto, la cui spalliera diventa una seduta supplementare. Altro elemento trasformabile è il tavolo sollevabile elettricamente, che con una semplice appendice consente un duplice allestimento per pranzo o aperitivo. Per consentire il passaggio di aria fresca il parabrezza è stato dotato di due aperture nella parte inferiore.
Anche il prendisole e il divanetto di prua sono inediti, e in questa nuova versione vedono l'aggiunta di spalliere mobili.
Gli interni del nuovo Evo R6 richiamano lo stile minimal caratteristico del Nord Europa, con linee pulite, semplici e squadrate, accostate a tonalità chiare. L'armatore ha scelto un layout a tre cabine più dinette, trasformabile all’occorrenza in una quarta cabina. Ancora una volta il Cantiere Blu Emme e il designer Valerio Rivellini hanno dimostrato la loro abilità nei progetti custom, realizzando un 58 piedi che segue le esigenze specifiche dell'armatore.
Evo R6 Open, 18 metri a cielo aperto e, come sempre, ampliabili in larghezza
Ripercorrendo la pur breve storia del modello, Evo Yachts R6 esiste già in tre diversi allestimenti per il ponte sottocoperta: è stato presentato nella versione a due cabine + equipaggio, rivisitato con tre cabine sul modello Open, e arriva quindi ora a un massimo quattro cabine ospiti e tre bagni. Non male per un 58 piedi, e decisamente una bella conferma per Blu Emme e Valerio Rivellini.
Rivellini Extended Explorer: un concept che "allarga" in modo stupefacente la vita a bordo