Sacs Tecnorib SpA è la nuova società che mette insieme due aziende, di fatto concorrenti, in un'unione di forze per creare dinamiche industriali più effiacaci e convenienti, a beneficio dello sviluppo ed evoluzione dei rispettivi prodotti.

Di solito le unioni fra le aziende nascono dalle difficoltà o dell'una o dell'altra. In questo caso, invece, l'intento della neo fondata Sacs Tecnorib SpA è proprio all'opposto.

Nessun problema economico o di di calo di popolarità dei brand ha quindi dato vita a questa unione, tant'è vero che sia Sacs sia Tecnorib - che è licenziataria dei gommoni Pirelli - rimangono ben distinti e ognuno nella propria autonomia con le proprie gamme di prodotto.

Lo conferma in prima persona Giovanni De Bonis, già managing director di Tecnorib e ora anche Ceo della nuova società: “Sacs e TecnoRib integrano le loro competenze, mantenendo gamme di prodotto distinte e complementari. Le sinergie saranno realizzate sui siti produttivi, sui processi di progettazione e produzione e sull’area di ricerca e sviluppo. I marchi commerciali, così come e le rispettive reti di vendita, rimarranno separati”.

A dare vita alla nuova Sacs Tecnorib SpA è quindi una visione di natura industriale, che va oltre le logiche di mercato che vogliono i vari produttori in concorrenza e che guarda più alla convenienza di unire le forze nella prospettiva di una crescita fondata su una strutturata più rafforzata.


Leggi anche la nostra prova del Pirelli 41, il maxi rib di 13 metri


In questo periodo la nautica, soprattutto nel mondo dei gommoni, sta andando forte per tutti i produttori, quindi non si sente molto la necessità di affannarsi a erodere quote di mercato ai concorrenti, ma siccome a ogni salita di entusiasmo dei mercati corrisponde, prima o poi, un naturale calo, è proprio lì che la sinergia fra Sacs e Tecnorib dovrà produrre i propri risultati per garantire continuità alla crescita delle due aziende, indipendentemente dalle condizioni o crisi dei mercati.

Infatti, Matteo Magni, già presidente di Sacs e della neonata Sacs Tecnorib SpA, afferma: “Abbiamo voluto integrare le due realtà in un’operazione dal carattere industriale e senza apporti finanziari esterni. L’obiettivo è creare sinergie a livello operativo per consolidare il percorso di crescita che le due realtà avevano intrapreso singolarmente e creare così i presupposti per raccogliere insieme nuove opportunità e sfide”


Leggi il nostro test del Sacs Rebel 47, il maxi rib di 14 metri


La nuova Sacs Tecnorib SpA si fonda comunque su due realtà già consolidate nello scenario internazionale dei gommoni di stile e dei maxi rib, che insieme prevedono un volume d'affari per l'anno nautico in corso, che finirà ad agosto 2022, di 45 milioni di euro.


Scopri la storia e la gamma di prodotti di Sacs Marine sul sito ufficiale del cantiere


Scopri la storia e la gamma di prodotti di Tecnorib, licenziataria dei gommoni Pirelli, sul sito ufficiale del cantiere


Lürssen sta costruendo il suo primo yacht con tecnologia a celle a combustibile per un armatore pionieristico. Un nuovo avanzamento che si affianca ai generatori convenzionali per giungere al traguardo delle emissioni zero da parte del cantiere tedesco.

Immaginate un superyacht che per 15 giorni può restare con i suoi (esigenti) ospiti all’ancora a zero emissioni; oppure che può navigare, lentamente ma sempre a zero emissioni, per 1000 miglia (ossia più di un’andata e ritorno da Trieste a Santa Maria di Leuca).

Ecco, questo yacht è davvero in costruzione nel cantiere tedesco Lürssen. Sarà alimentato da celle a combustibile che lavoreranno a fianco di generatori tradizionali. Un passo avanti reso possibile da un armatore decisamente "visionartecnologico" e da Lürssen che fin dal 2005 è impegnato in progetti di ricerca sulle celle a combustibile.

Fondato nel 1875, e da allora guidato sempre dalla famiglia Lürssen, ora alla sua quarta generazione, il cantiere è stato il primo, nel 1886, a costruire un motoscafo in collaborazione con Gottlieb Daimler e ora Peter Lürssen dichiara: “Il mio sogno è essere il primo a costruite uno yacht senza motore a combustione”.

Come spesso succede nel mondo dei superyacht i patti di riservatezza imposti dagli armatori sono estremamente rigidi, quindi le informazioni su questo nuovo progetto in costruzione sono ridotte davvero al lumicino.

Intanto sappiamo che Lürssen ha creato un Laboratorio di Innovazione per simulare e testare l'integrazione e il funzionamento di un sistema di celle a combustibile ibrido marino a bordo di uno yacht alimentato a metanolo.

Più che sul superyacht, però, in questo momento è interessante vedere con quali mezzi e quali visioni Lürssen si sta avvicinando alla sostenibilità ambientale attraverso la mobilità a emissioni zero, visto che porta in mare giganti da 60, 70, 80 metri e oltre.

Non è da ieri, bensì dal 2005, che Lürssen è coinvolto in progetti di ricerca sulle celle a combustibile da adottare su navi passeggeri e superyacht da diporto e oggi gli studi sono stati traslati nella realtà, e con non poco coraggio: “Non vogliamo solo utilizzare le ultime tecnologie sul nostro yacht, vogliamo far avanzare lo status quo. E per cambiare le cose, devi essere attivo. Ecco perché abbiamo collaborato con diversi partner di spicco", afferma Peter Lürssen.

Al di là di questo progetto con le celle a combustibile, dal 2009 Lürssen è infatti partner del progetto di ricerca nazionale denominato Pa-X-ell, insieme ad altri player come Besecke, Carnival Maritime, DLR, DNV, EPEA, Freudenberg e Meyer Werft.

Come sarà la propulsione del futuro secondo Lürssen? Ecco il video


Clicca ed entra nel sito di Lürssen


Guarda anche il Solandge, un 85 metri costruito da Lürssen


magnifiercrossmenu