Una grande sportiva con tanto glamour che ti convince di quanto sulla strada dell’innovazione e del design le possibilità di miglioramento siano infinite.

Se infatti il 62S, ai tempi del suo debutto nel 2007, era stato indicato come una delle migliori barche nella categoria, nel 2012, a più di cinque anni di distanza, è stato capace di segnare un ulteriore salto qualitativo con un intelligente e curato restyling, che ha dato forma al 62S Italia. Il suo nome è un tributo al 150° dell’Unità, ma sottintende anche l’orgoglio di un prodotto che porta fiero il marchio “made in Italy”, peraltro riconoscibile anche a colpo d’occhio una volta saliti a bordo, dove l’atmosfera di classe ed eleganza si percepisce in tutte le tre cabine sottocoperta e nel vasto salone sul ponte principale.

La cabina amatoriale è a centro barca e impegna quasi la metà del layout, che verso prua prosegue con la cabina ospiti a due letti sulla sinistra e con la Vip al vertice di prua. Sul lato di dritta, invece, si trova la cucina su un ampio mobile a C.

IL 62 S ITALIA MESSO ALLA PROVA
Durante la prova, di cui si può leggere un resoconto più dettagliato sul numero di settembre di BoatMag.it, abbiamo raggiunto i 2350 giri/min e 36,6 nodi, molto vicini ai 37 dichiarati dal cantiere, senza però usare i flap; consumi discreti se si scende a 2000 giri e 32 nodi, indicati come velocità di crociera, mentre la planata minima è a 110 giri e 11,8 nodi senza flap, ma con il loro ausilio si riesce a scendere fino a 1000 giri e 10,7 nodi.

Il 62 S ITALIA IN CIFRE
Lunghezza f.t. 19,26; larghezza 4,90 m; immersione 1,53 m; dislocamento 30,72 t; serbatoio carburante 2700 l; acqua 900 l; motori 2x1150 cv CAT C18.

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