Ranieri International Next 290 SH in prova con una coppia di Suzuki DF250AP

Categorie: I Nostri Test
17 Ottobre 2018
Ranieri International Next 290 SH in prova con una coppia di Suzuki DF250AP

Dopo la versione monomotore ecco quella bimotore. Qualche cavallo in più e un maggior bilanciamento gli indubbi vantaggi per una crociera più briosa.

Di nuovo il Ranieri International Next 290 SH e di nuovo Suzuki, ma questa volta al posto del singolo DF350A, abbiamo una coppia di DF250AP: 150 cavalli in più si dovrebbero far sentire e la doppia spinta dovrebbe anche dare maggiore bilanciamento a questa barca che, per dimensioni e allestimento, rappresenta un ottimo compromesso fra un daycruiser e un cruiser con cui azzardare anche crociere a medio raggio. Proprio per questo secondo impiego una coppia di motori è una garanzia in più nel caso di problemi a uno dei due, eventualità sempre più remota con la tecnologia dei fuoribordo di ultima generazione ma un inconveniente, dalla benzina sporca a un piede rotto contro uno scoglio, è sempre in agguato.

Ranieri International Next 290 SH e due Suzuki DF250AP, il test

Mare leggermente mosso, ma non è la carena del Ranieri International Next 290 SH che voglio mettere alla prova (per quello basta leggere la precedente prova qui sotto) quanto confrontare le prestazioni con i due Suzuki DF250AP dotati di due eliche a tre pale 16”x21,5” che, per stessa ammissione del driver del cantiere, non sono la scelta finale e si deve lavorare ancora per ottimizzarle. Considerando quindi le rilevazioni perfettibili, resta il fatto che sono già così molto interessanti e permettono di trarre interessanti considerazioni.

Ricordandomi il test dello scorso anno a Genova con il monomotore, posso certamente apprezzare una maggiore stabilità e la sensazione di un maggior controllo generale, ma diciamo che queste sono sensazioni che davo abbastanza per scontate. Più interessante notare che, se la velocità di punta sale di ben 11 nodi, quello che mi appare il dato più interessane è come a un’ipotetica velocità di crociera di circa 25 nodi, la versione bimotore consumi meno della monomotore (66 l/h a 27 nodi contro i 69 l/h a 24 nodi), divario che si assottiglia invertendosi (ma di poco) sopra i 30 nodi ma, mentre il bimotore sale fino a 45 nodi, il monomotore nel nostro precedente test si era fermato a 34 (per la verità con un mare un po’ più formato).

A questo punto, fermo restando il costo del Ranieri International Next 290 SH, è interessante confrontare i costi delle due soluzioni motoristiche. Qui ovviamente il monomotore resta più competitivo con 33.800 euro (prezzo base, Iva compresa) del DF350A contrapposti ai 49.000 euro per i due DF250AP (sempre prezzo base, Iva compresa). A questo punto la palla passa al futuro armatore…

Prestazioni

  • 1000 giri ……………… 4,0 nodi ………… 4,4 l/h
  • 1500 giri ……………… 6,4 nodi ………… 8,6 l/h
  • 2000 giri ……………… 7,4 nodi ………… 14 l/h
  • 2500 giri ……………… 12 nodi ………… 26 l/h
  • 3000 giri ……………… 17 nodi ………… 34 l/h
  • 3500 giri ……………… 21 nodi ………… 46 l/h
  • 4000 giri ……………… 27 nodi ………… 66 l/h
  • 4500 giri ……………… 32 nodi ………… 84 l/h
  • 5000 giri ……………… 39 nodi ………… 122 l/h
  • 5460 giri ……………… 45 nodi ………… 148 l/h

Condizioni della prova

  • Mare leggermente mosso, carena pulita, carburante 250 l, acqua vuoto, equipaggio 2 persone

Finalmente in mare con il Ranieri International Next 290 SH e il Suzuki DF350A

Le curiosità, mentre mi stacco dalla banchina del molo Suzuki al Salone di Genova sono tante. La prima è di provare due novità in un colpo solo: la nuova ammiraglia della casa giapponese, il Suzuki DF350A (guarda la sua presentazione con una nuova gallery di immagini ancora più completa), e l’altrettanto nuovo Ranieri International Next 290 SH. Poi mi incuriosisce vedere come il cantiere ha saputo riproporre le riuscite soluzioni abitative del Next 340 SH su una misura inferiore e, infine, verificare come se la cava il nuovo motore Suzuki alle prese con una barca che è proposta per una potenza massima di 600 cv, quindi quasi il doppio di quella che ho montata a poppa.

Ranieri International Next 290 SH - Suzuki DF350A, il test

Il mare è mosso, non certo la condizione abituale che una barca votata alla crociera si troverà ad affrontare più frequentemente. Proprio in base a questa considerazione perdono il fatto che la navigazione è piuttosto “bagnata”, complice il mare incrociato per la risacca e le numerose scie delle altre barche in prova; a questo si aggiunge il vento che spinge in coperta gli spruzzi della nostra scia. Il parabrezza piuttosto avanzato svolge bene il suo ruolo rispetto a quelli frontali ma nulla può con quelli laterali. Ma in una giornata come quella a cui si riferiscono le foto del servizio fotografico tutti questi problemi non si pongono.

Il nuovo Suzuki DF350A è chiamato a una prova davvero improba eppure non se la cava per niente male. I conti sono presto fatti: se non si ha bisogno di velocità strabilianti, ritengo che i 34 nodi di punta, ma soprattutto i 25 nodi di crociera a circa 4500 giri e consumi più che abbordabili, costituiscano un valore di sicuro interesse; meglio ancora al limite della planata a 3900 giri e 12 nodi con un consumo di 37,6 l/h. Del resto il prezzo di listino di un DF350A è di 33.500 euro (Iva compresa) mentre per una coppia di Suzuki DF250AP ci vogliono 48.729 euro. Quindi è da prendere con attenzione il dato dell’accelerazione di 6” per la planata e di 21” per raggiungere la velocità massima, non certo bruciante, ma adeguata alla filosofia del binomio Ranieri International Next 290 SH e Suzuki DF350A.

In compenso la doppia elica controrotante, una delle novità del nuovo Suzuki, garantisce un’eccellente direzionalità e anche un ottimo controllo in manovra con una retro rettilinea senza correzioni nonostante il mare formato. Notevole anche la rapidità di arresto in uno spazio davvero minimo e, in generale, si può concludere che il potente Suzuki qui mette in mostra una differente personalità, meno rabbia ma più sostanza.

Tornando al Ranieri International Next 290 SH, devo notare che l’inclinazione della consolle con il riverbero del sole impedisce una corretta lettura degli strumenti digitali, ma probabilmente è la loro sistemazione a non essere ottimale. In compenso, quando rientrando approfitto per verificare l’allestimento della barca, devo confermare tutto quanto di buono avevo scritto nella presentazione che si può leggere qui sotto. Ambienti vivibili e ben dimensionati, i due metri in meno rispetto al 370 SH quasi non si notano, mentre qualche perplessità mi suscita la cuscineria marrone, non tanto adesso in (quasi) autunno, ma d’estate solo il solleone una copertura più chiara diventa d’obbligo. Certo però che così è davvero bella da vedere, come del resto un po’ tutto sul Ranieri International Next 290 SH.

I numeri di Ranieri International Next 290 SH

  • Lunghezza ft …………………… m 9,20
  • Larghezza ……………………… m 2,70
  • Dislocamento …………………… kg 2.500
  • Motorizzazione max …………… 600 cv
  • Serbatoio carburante …………… l 500
  • Serbatoio acqua ………………… l 130
  • Posti letto ……………………… 4
  • Portata persone ………………… 10/12
  • Omologazione CE ……………… B/C

Leggi anche la prova del Ranieri International Next 370 SH

Prestazioni del Ranieri International Next 290 SH - Suzuki DF350A

  • 600 giri …………… 1,7 nodi ……… 2,0 l/h ……… 59 db
  • 1000 giri ………… 3,5 nodi ……… 4,5 l/h ……… 60 db
  • 1500 giri ………… 5,0 nodi ……… 7,2 l/h ……… 63 db
  • 2000 giri ………… 6,4 nodi ……… 11 l/h ……… 69 db
  • 2500 giri ………… 7,2 nodi ……… 17 l/h ……… 72 db
  • 3000 giri ………… 8,2 nodi ……… 26 l/h ……… 81 db
  • 3500 giri ………… 9,4 nodi ……… 37 l/h ……… 81 db
  • 4000 giri ………… 18 nodi ……… 45 l/h ……… 82 db
  • 4500 giri ………… 24 nodi ……… 69 l/h ……… 85 db
  • 5000 giri ………… 30 nodi ……… 79 l/h ……… 87 db
  • 5700 giri ………… 34 nodi ……… 104 l/h …… 89 db

Condizioni della prova

  • Mare mosso, carena pulita, carburante 400 l, acqua vuoto, equipaggio 5 persone

Prezzi

  • Solo scafo ………………………………………… 85.000 euro (Iva esclusa)
  • Suzuki DF350A ………………………………… 33.800 euro (Iva compresa)

Novità 2018: Ranieri International Next 290 SH, si riducono i metri ma non lo stile

Dopo il successo del Next 370 SH (che sarà affiancato dal nuovo Next 370 Executive, altra novità del cantiere di Soverato) c’era molta attesa per questo Ranieri International Next 290 SH, soprattutto da parte di chi puntava su una barca più agile e più abbordabile nel prezzo, ma altrettanto accogliente, confortevole e marina. È presto per dire se anche questa volta i progettisti di Ranieri International hanno centrato l’obiettivo (mi riservo di verificarlo dopo la prova fissata al Salone di Genova), ma è certo che dalle prime immagini, prontamente pubblicate, la sensazione è di trovarsi di fronte a un’altra bella barca.

Ranieri International Next 290 SH, nove metri di comfort

Riproporre su una misura minore le soluzioni stilistiche del Next 370 era la soluzione più logica e anche più semplice, ma in Ranieri International sono andati oltre dando a questa barca una ben precisa personalità che sa riprendere il meglio del modello maggiore.

Il layout della coperta del Ranieri International Next 290 SH prevede un grande prendisole a prua, che può essere usato anche come chaise longue grazie alla cuscineria che si allunga sul volume della consolle centrale. La delfiniera prodiera facilita l’accesso da prua e si trasforma all’occorrenza in un acrobatico trampolino, mentre il verricello dell’ancora con il suo gavone è completamente nascosto alla vista (e ai piedi…) sotto l’estremità del solarium. Non sappiamo quanto sotto il sole agostano una cuscineria così scura sia ideale, ma certo l’impatto visivo è eccellente.

Attraverso i due passavanti si accede al pozzetto, coadiuvati dall’alta battagliola e dal tubo inox che contorna il parabrezza con funzione di tientibene. La plancia è certamente uno degli elementi caratterizzanti della barca ed è di eccellente fattura con tutti gli elementi di supporto alla strumentazione trapuntati. Doppia seduta per driver e codriver, con la possibilità di scegliere tra stare seduti o in piedi. Come consuetudine l’elemento centrale incorpora anche piano cottura e lavello, con il frigorifero nascosto dalle due ante di legno. A poppa la dinette prevede un divanetto a L con un secondo elemento a scomparsa sulla murata di sinistra; l’accesso al mare è garantito da due ampie plancette ai lati del pozzetto del fuoribordo. La motorizzazione è rigorosamente fuoribordo, mono o bimotore, da un minimo di 350 cv a un massimo di 600 cv; interessante sarà provare il Ranieri International Next 290 SH nella versione fotografata, cioè monomotore ma con il nuovissimo Suzuki DF350A, anch’esso al debutto sul mercato italiano.

Sottocoperta lo sfruttamento degli spazi è davvero esemplare e la cura nel loro allestimento (almeno da quello che si capisce dalle foto) molto elegante. A prua la dinette trasformabile in letto doppio ha la possibilità di chiudere questa zona con una porta scorrevole. Il disimpegno centrale consente l’installazione di un angolo cottura e offre un buon numero di armadi, mentre una seconda cuccetta doppia è ricavata sotto il pozzetto a centro barca. Due coppie ben affiatate, o una famigliola, possono programmare una crociera di più giorni in tutta tranquillità.

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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