Heron 56, un motoryacht originale con una carena tutta da scoprire

Categorie: Barche e Yacht
9 Giugno 2017
Heron 56, un motoryacht originale con una carena tutta da scoprire

Un “airone” plana sul mercato degli yacht a motore forte di un progetto assolutamente rivoluzionario. Ecco il nuovo Heron 56 by Picco Yacht Design.

Il progetto è dall’architetto Massimo Picco (Picco Yacht Design), designer conosciuto soprattutto in ambito velico. È lui che ha disegnato la carena di Heron 56, frutto di una ricerca che si è sviluppata attraverso l’analisi dei flussi idrodinamici delle linee d’acqua e la successiva simulazione. Il risultato finale è considerato l’autentico punto di forza del nuovo motoryacht: un’opera viva che definire inusuale è quantomeno riduttivo. Infatti, le superfici della carena sono completamente lisce, quindi prive di pattini, step o redan. L’obiettivo è quello di creare una carena che possa garantire minima resistenza all’avanzamento, consumi limitati, eccellenti performance con motorizzazioni contenute, ovviamente nel massimo comfort.

Heron 56, nuovo sotto ma anche sopra…

Le linee d’acqua di Heron 56 sono disegnate per garantire un assetto costante a qualsiasi velocità. Il progettista ha voluto creare uno scafo che avesse la capacità di conservare sempre lo stesso assetto longitudinale all’interno del cosiddetto “Delta speed”, range tra l’andatura minima di crociera e la velocità massima. L’assetto degli scafi tradizionali tende a variare in funzione dell’andatura fino al raggiungimento della velocità massima, mentre la posizione longitudinale di Heron 56 rimane sempre costante. Lo yacht promette quindi di regalare sensazioni forti per via di una carena polivalente in grado di mantenere elevata stabilità e portanza.

Altro aspetto caratteristico è la prua verticale, affilata e longitudinalmente curvilinea. Le superfici laterali della prua stessa risultano piatte, quasi “stirate” per agevolare lo scorrimento dei flussi idrodinamici sulle murate dell’imbarcazione. La singolare forma laterale delle murate è stata disegnata in funzione dello sviluppo della parte immersa della chiglia. Il posizionamento del baricentro di carena è più avanzato rispetto agli scafi tradizionali, mentre a poppavia le forme tondeggianti “a cono” con spigolo al tondo costituiscono il punto di appoggio dell’opera viva.

Analizzando la coperta, si può notare che è disegnata per essere vissuta “en-plein-air” con estese aree open e piani di calpestio in teak; partendo dalla plancia di comando centrale il pozzetto prevede poltroncine su ogni lato, tutte in Silvertex. Al centro è collocata anche la galley con penisola dotata di ogni elettrodomestico per preparare e conservare il cibo. A poppavia si trova l’area living con divani per otto persone e tavolo trasformabile. Assai godibile anche la zona di poppa con un grande prendisole posto sopra al portellone garage che può contenere un tender di piccole dimensioni. Tre gradini conducono alla plancetta poppiera illuminata da faretti dedicati e servita da scaletta a scomparsa. La zona prodiera è invece allestita con un prendisole interrotto centralmente da un doppio tambuccio per dare aria e luce sottocoperta. Elemento particolare il T-top in carbonio che ombreggia la zona centrale e dal cui cielino, tramite un sistema elettrico, scende lo schermo tv.

un’opera viva
che definire inusuale
è quantomeno riduttivo

Gli interni prevedono la cabina armatoriale a pruavia con bagno suddiviso in due ambienti separati per creare un locale doccia. A centro barca si trovano le due cabine ospiti, entrambe dotate di toilette; a poppavia la cabina marinaio con accesso dal ponte di coperta. Gli allestimenti interni sono realizzati con essenza di rovere naturale sbiancato, evidenziato da inserti in pelle in tutte le cabine e cielini laccati grigio metallizzato.

La motorizzazione di Heron 56 è affidata a una coppia di Volvo Penta IPS600 per un totale di 870 cv. Grazie alla particolare opera viva è stato possibile installare relativamente pochi cavalli anche per un dislocamento così importante. A seconda delle richieste dell’armatore, sono previste combinazioni di motori e trasmissioni alternative, dalle linee d’asse fino alle più performanti eliche di superficie. Il varo del primo Heron 56 è fissato ad agosto 2017 con il debutto ufficiale ai prossimi Saloni di Cannes e Genova.

 

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La redazione di BoatMag

Claudio Russo e Alberto Mondinelli, i fondatori di BoatMag, due giornalisti con una lunga esperienza di lavoro nelle principali testate di nautica.
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