Provato il Ranieri International Next 240 SH con il Suzuki DF300AP

Categorie: I Nostri Test
28 Agosto 2018
Provato il Ranieri International Next 240 SH con il Suzuki DF300AP

Prosegue lo sviluppo verso il basso (nel senso di misure) della gamma Next con il Ranieri International Next 240 SH che convince per comfort e abitabilità. Il nostro test.

Dopo il Next 370 SH e il Next 290 SH è la volta del Ranieri International Next 240 SH, per l’occasione con a poppa un muscoloso Suzuki DF300AP che è anche la potenza massima applicabile. Prima di soffermarci sulle soluzioni di coperta e cabina voglio metterlo subito alla prova sul mare di casa a Soverato, a pochi chilometri dal cantiere Ranieri International: un po’ di onde serviranno a rendere il test ancora più probante.

Ranieri International Next 240 SH e Suzuki DF300AP, il test

Il Suzuki DF300AP è una vecchia conoscenza che abbiamo già avuto modo di provare. Per questo abbinamento al Ranieri International Next 240 SH è stata scelta un’elica 16”x20” a tre pale, ma forse tutto l’assieme meriterebbe una messa a punto più precisa perché, se le prestazioni sono sicuramente ottime, nelle virate più strette si nota una tendenza alla cavitazione piuttosto pronunciata. Unico neo in una prova che invece conferma quanto di buono il 6 cilindri di 4 litri giapponese aveva già espresso in altre occasioni e il Ranieri International Next 240 SH non è da meno, mostrando sulle onde del mar Ionio quanto sia solida e massiccia la sua costruzione con l’esclusiva tecnologia di abbinamento di scafo e coperta Suspension Active System che garantisce un accoppiamento più morbido a tutto vantaggio del confort in navigazione.

Occhio agli strumenti per verificare che, con il trim al 75%, si arriva fino a 5900 giri e 44 nodi con un consumo un po’ impegnativo, ma allineato alla media (anzi un po’ meno) a queste velocità. Per fare i risparmiosi si può scendere al limite della planata a 15 nodi e 2900 giri, così bastano 20 l/h, ma il consiglio è sempre quello di individuare una velocità di crociera economica che si inserisce tra i 3500 e 4000 giri, quindi tra i 22 e i 28 nodi, con un consumo variabile da 28 a 38 l/h, ovviamente considerando che durante il test la barca è abbastanza scarica e in crociera le cose cambieranno un po’.

Con il sole a picco c’è qualche difficoltà a leggere gli strumenti e forse un’aletta parasole più dimensionata sarebbe opportuna, in compenso la posizione di guida è perfetta e anche il parabrezza è abbastanza protettivo. C’è ancora il tempo di provare l’accelerazione: poco meno di 3” per la planata e 22” per raggiungere i 42 nodi.

Ranieri International Next 240 SH e Suzuki DF300AP, a bordo

Solo alcune considerazione dal vivo rimandando all’anteprima della presentazione la descrizione dei volumi di bordo. Il teak sintetico è un’eccellente soluzione, ma il colore grigio non mi convince, in compenso ci si può camminare a piedi nudi senza scottarsi e lo stesso non si può dire della cuscineria forse un po’ troppo scura. In alternativa alla struttura centrale con le sedute di driver e codriver e mobile grill/frigo, è possibile optare per due sedie singole che ruotando verso poppa e creano una dinette più completa, ma preferisco la soluzione in prova. Ottima invece l’idea delle panche laterali a scomparsa nella murata e davvero originale (ma anche pratico) il sistema di trasformare il divanetto di poppa in prendisole senza assi che vagano per la barca, ma tutto incernierato. A completamento, un tavolino che però aprendolo va a sbattere contro il mobile grill, probabilmente è quello per la versione con le due poltroncine singole.

Nota di merito invece per la cabina che offre tre cuccette degne di questo nome, con la terza ricavata a centro barca e le due di prua che possono lasciare il posto a una dinette nel caso di un cambio repentino del meteo. Il wc è a destra nell’apposito mobile ma, volendo, potrebbe anche essere allestito un locale toilette separato, ma forse è pretendere troppo.

I numeri del Ranieri International Next 240 SH

  • Lunghezza ft …………………………… m 7,80
  • Larghezza ………………………………… m 2,50
  • Compartimenti …………………… 6
  • Dislocamento …………………………… kg 1500
  • Motorizzazione max ………………… cv 300
  • Motorizzazione ………………………… Suzuki DF300AP
  • Cuccette …………………………………… 3
  • Serbatoio carburante ……………… l 250
  • Serbatoio acqua ……………………… l 100
  • Portata persone ……………………… 9
  • Omologazione CE …………………… C

Prestazioni

  • 600 giri ………………… 2,0 nodi ……… 2,4 l/h ………… 60 db
  • 1000 giri ……………… 4,2 nodi ……… 4,2 l/h ………… 65 db
  • 1500 giri ……………… 6,1 nodi ……… 8,5 l/h ………… 71 db
  • 2000 giri ……………… 7,3 nodi ……… 11 l/h ………… 73 db
  • 2500 giri ……………… 9,0 nodi ……… 18 l/h ………… 78 db
  • 3000 giri ……………… 16 nodi ………… 23 l/h ………… 79 db
  • 3500 giri ……………… 22 nodi ………… 28 l/h ………… 81 db
  • 4000 giri ……………… 28 nodi ………… 38 l/h ………… 85 db
  • 4500 giri ……………… 32 nodi ………… 49 l/h ………… 86 db
  • 5000 giri ……………… 37 nodi ………… 62 l/h ………… 89 db
  • 5500 giri ……………… 40 nodi ………… 87 l/h ………… 90 db
  • 5900 giri ……………… 44 nodi ………… 91 l/h ………… 90 db

Condizioni della prova

  • Mare leggermente mosso, carena pulita, carburante 150 l, acqua vuoto, equipaggio 4 persone

Novità 2018: un Next tira l’altro, ecco il Ranieri International Next 240 SH

Il debutto è fissato per il prossimo Nautique International de Paris 2017 (2-10 dicembre) e promette di non passare inosservato. Una facile previsione se si pensa al successo commerciale incontrato dal Next 370 (leggi il nostro test) e dalla calorosa accoglienza del Next 290, che abbiamo provato al suo debutto poco tempo fa a Genova. Circa un metro e mezzo in meno ed ecco il Ranieri International Next 240 SH, a riproporre il medesimo stile che ormai promette di diventare dominante nel nuovo corso progettuale di Ranieri International.

Ranieri International Next 240 SH, “quasi” otto metri

Pensato per una motorizzazione fuoribordo mono o bimotore, il Ranieri International Next 240 SH sfrutta al meglio i tratti stilistici dei due fratelli maggiori e li reinterpreta su una misura minore che, ne siamo certi, permetterà a molti diportisti di avvicinarsi al mondo Next con un budget inferiore. Non solo per il minor costo della barca, ma anche perché è richiesta una motorizzazione meno potente, garantendo un buon risparmio anche sul quel fronte. Un motivo in più per attendere con ansia la première francese e conoscere così il prezzo di listino.

 

Dai primi rendering si possono già capire quali sono state le scelte progettuali di questo Ranieri International Next 240 SH: un pozzetto ben organizzato, un generoso prendisole prodiero e una cabina abbastanza accogliente con locale toilette separato. Su queste misure ha inciso anche l’esperienza maturata dal cantiere con i precedenti modelli della serie Atlantis, che nelle misure inferiori sono degli autentici mattatori del mercato. La dinette a poppa si trasforma rapidamente in solarium mentre, grazie alle panchette a scomparsa sulla murata, il pozzetto può essere totalmente sgombro, soluzione certamente apprezzata dagli appassionati di pesca. Due sedute singole sono state previste per driver e codriver e la plancia è direttamente ripresa dai modelli maggiori. In cabina, il grande letto matrimoniale può trasformarsi in dinette e nel locale toilette c’è davvero tutto. Non resta che aspettare Parigi per vedere tutto dal vero.

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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