Un autentico piacere navigare a ogni andatura. È il Frauscher 1414 Demon Air nel nostro test

Categorie: I Nostri Test
19 Ottobre 2019
Un autentico piacere navigare a ogni andatura. È il Frauscher 1414 Demon Air nel nostro test

Mare mosso e vento sostenuto, ma nulla di tutto questo può impressionare se si naviga a bordo del nuovo Frauscher 1414 Demon Air, che abbiamo tirato tranquillamente a 38 nodi in condizioni decisamente non agevoli.

Michael Frauscher con il fratello Stefan è la terza generazione in attività nell'omonimo cantiere austriaco e prosegue la tradizione familiare, mentre è già pronta la quarta generazione, con suo figlio Maximilian, che scalpita.

Sono loro i continuatori di una tradizione iniziata nel 1927 a Gmunden, in Austria sulle rive del lago Traunsee, e poi sviluppata negli anni con una straordinaria vocazione alla velocità e all’innovazione, tanto che al fianco di veloci barchini da competizione, già nel 1955 arrivarono le prime barche elettriche del cantiere Frauscher.

Tante similitudini con il dealer italiano, il Cantiere Nautico Feltrinelli, così nella storia (Frauscher e Feltrinelli sono due famiglie di antica tradizione nautica) come nella realtà attuale.

Anche per questo incontrare Michael Frauscher e Mauro Feltrinelli è sempre un’opportunità unica di chiacchierare di barche scoprendo ogni volta nuovi particolari.

Michael Frauscher

Il Frauscher 1414 Demon Air spiegato da Michael Frauscher

Decido quindi di cambiare la successione tradizionale dei nostri test e, per l’eccezionalità dell’interlocutore, prima di entrare nei dettagli della prova in mare, lascio che sia Michael Frauscher in persona, anziché io, a presentare il progetto del nuovo Frauscher 1414 Demon Air, ma soprattutto la filosofia costruttiva e progettuale che il cantiere persegue da anni e che proprio quest’anno ha coronato il completamento della gamma.

Il nuovo Frauscher 1414 Demon Air introduce un'altra novità nella gamma del cantiere austriaco: l'hardtop. All'avanguardia anche questo: è tutto in carbonio e pesa meno di 120 kg.

“Con il Frauscher 1414 Demon Air completiamo lo sdoppiamento della gamma - spiega Michael Frauscher -, nel senso che per ogni modello, dal 747 Mirage al 858 Fantom, dal 1017 GT a questo 1414 Demon, abbiamo affiancato al modello pontato quello open individuato dalla sigla Air. Comune a tutti è il ‘family spirit’ Frauscher con una gamma lineare, molto mirata e con una linea che la fa riconoscere al primo sguardo. Tutto questo è il frutto di grandi investimenti in termini di design con la partnership con Gerard Kiska, che con la sua Kiska Design, oltre ai Frauscher firma una serie di prestigiosi brand, dalle moto KTM a importanti produttori automotive tedeschi”.

Siamo a bordo del Frauscher 1414 Demon Air, la novità di quest’anno, e quindi l’attenzione si concentra su questo modello: “L’obiettivo dei modelli Air è esaltare gli spazi aperti - sottolinea Michael Frauscher -, scandendoli in diversi ambienti. Per noi un ‘good design’ è un progetto semplice ma molto personale, quindi meno cose ma molto curate nel disegno e in ogni particolare. Altri cantiere intendono l’esclusività caricando le proprie barche di arredi importanti, di finiture ricche e ridondanti. In Frauscher puntiamo esattamente al contrario, un disegno pulito, quasi minimalista, ma estremamente personale e realizzato con estrema cura. Prendiamo per esempio l’hardtop di questo Frauscher 1414 Demon Air, il primo realizzato dal nostro cantiere: è tutto in carbonio, ma è anche robustissimo (e per dimostrarlo ci monta sopra, ndr) e pesa meno di 120 kg. Non è l’unico particolare realizzato in carbonio, un materiale che lavoriamo da tempo e che impieghiamo sempre di più sulle nostre barche”.

“Un altro nostro punto di forza - prosegue Michael Frauscher - è il fatto che il nostro cantiere è a diretta gestione familiare, siamo noi che lo gestiamo, siamo noi che prendiamo le decisioni, noi che le sviluppiamo: con mio fratello Stefan c’è un’unità di intenti unica. È così che siamo arrivati a produrre 90 barche lo scorso anno delle quali 25 elettriche: dal 1955, quando ne abbiamo iniziato la produzione di barche a propulsione elettrica, ne abbiamo varate oltre 3 mila. Poi ogni modello è l’occasione per sviluppare nuove soluzioni e siamo sempre aperti a rispondere alle esigenze dei nostri clienti: con gli otto modelli dell’offerta attuale abbiamo una proposta che va a coprire variegate esigenze. Anche se poi la tipologia della nostra clientela si può suddividere in due macrocategorie: gli imprenditori di 50/60 anni, che spesso si sono ‘fatti da soli’, che vogliono con una barca esclusiva sancire il loro successo e poi clienti colti e raffinati che percepiscono nel Frauscher un prodotto diverso e che li distingue, un oggetto di design che gratifica il loro status. Ma a entrambe le categorie va garantito un prodotto che risponda appieno alle loro richieste, non un autobus ma una supercar, o meglio, una superboat esclusiva”.

Il test del Frauscher 1414 Demon Air, sempre a proprio agio anche con mare mosso

E ora entriamo nel vivo del test di questo nuovo modello Air. Il mare fuori Port Adriano, a qualche chilometro da Palma di Maiorca, è agitato dal vento sostenuto, non ci potrebbe essere banco di prova migliore per il Frauscher 1414 Demon Air, che infatti si mostra subito a proprio agio. La motorizzazione è affidata a una coppia di Volvo Penta D6 da 400 cv l’uno con trasmissione sterndrive, difficile immaginare una soluzione più classica.

Che sia anche ottima ci vuole poco a verificarlo: navigare con il Frauscher 1414 Demon Air è un autentico piacere a tutte le andature e a tutte le velocità. Nonostante il mare non proprio amico sfioriamo i 40 nodi, ma a 25 nodi si consuma la metà (comunque i consumi sono sempre nell’ambito della ragionevolezza) e ci si gode una navigazione splendida e nel massimo comfort garantito da un passaggio sull’onda morbido come pochi.


Difficile mettere in difficoltà la barca: anche alle manovre più brusche risponde sempre in maniera composta consentendo di stringere la virata fino a raggi che mai in crociera ci si sognerebbe di raggiungere.


La planata minima è tenuta a poco meno di 15 nodi a 1800 giri una quarantina di litri/ora, quindi tanto vale navigare alla velocità di crociera indicata prima. Proviamo anche l’accelerazione che ritengo un dato relativamente importante e lo segnalo giusto per dovere di cronaca: un po’ meno di 7” per raggiungere la planata e 33” per toccare i 38 nodi.

Muoversi a bordo è facile e sicuro anche alla massima velocità grazie alla dotazione di tientibene e il profilato parabrezza garantisce una buona protezione. Ma c’è da notare come tutta la navigazione sia sempre asciutta e raramente e solo con manovre davvero brusche qualche spruzzo raggiunge la coperta. Se si decelera bruscamente (anche questa una situazione inusuale) un po’ acqua risale il camminamento tra i due prendisole prodieri, ma niente di più. Una finale nota di merito per la plancia, vero esempio di semplicità e design, a cui si perdona anche l’utilizzo dei “vecchi” orologi analogici: è tutto bello così.


Leggi anche: il nostro test del Frauscher 858 Fantom Air


Frauscher 1414 Demon Air, a bordo c'è molto di più di quello che si vede

Nella sua intervista Michael Frauscher aveva sottolineato la divisione degli ambienti e ora ho modo di verificare di persona la razionalità del layout che mi porta a preferire questo Frauscher 1414 Demon Air al suo gemello pontato. A prua, piace il gavone dell’ancora con un complesso argano che emerge, comandato dalla plancia, semmai qualche perplessità mi lascia la complessità del meccanismo.

In compenso si apprezza l’ampio piano sempre comodo per gli accessi di prua. L’attenzione si concentra quindi sul pozzetto prodiero con il tavolo a tre posizioni che, da semplice piano di calpestio, diventa prima supporto per il solarium (ben protetto dalle murate anche nelle navigazioni più tumultuose) e quindi in tavolo per la dinette.

Sotto il divano a U si aprono ampi gavoni e quindi l’esigenza di riporre attrezzature e dotazioni è risolta brillantemente e c’è anche spazio per una ghiacciaia triangolare a chiudere i divani e aprire ai passavanti.

Vista da prua la consolle centrale, raddoppiata dal futuristico hardtop, sembra quasi una navicella spaziale arrivata da chissà dove. Ho già detto che il parabrezza, benché molto rastremato, sia decisamente protettivo e quindi mi concentro sulla doppia seduta di driver e compagno che è davvero comoda con la consueta possibilità di ribaltare il cucino inferiore per condurre la barca in piedi. Da notare che in plancia c’è anche un comodo gavoncino chiuso per smartphone e documenti importanti, mentre la discesa sottocoperta è a dritta.

Dell’hardtop voglio solo aggiungere che è davvero originale come design e anche robusto nonostante un disegno molto “leggero” alla vista, raccordandosi perfettamente con le due prese d’aria sulla fiancata; quanto poi alla sua utilità non ci sono dubbi.

La zona poppiera prevede un ampio divano interrotto al centro per dare spazio al passaggio centrale e anche i due tavolini confermano la scelta di non creare ostacoli. I due prendisole sono lì da ammirare e sotto di loro si aprono prima un gavone per i parabordi e poi sollevando anche questo la doppia sala macchine dove trovano posto i due Volvo Penta, uno per parte. A loro il merito di non ingombrare la poppa come spesso fanno i tanto gettonati fuoribordo superpotenti e quindi la plancetta è tutta da godere.

Scendere sottocoperta sembrava più che altro una formalità e invece il Frauscher 1414 Demon Air riesce ancora a stupirmi. Una cabina comoda con quattro cuccette vere (due a prua e due sotto il pozzetto, dietro alla scala di discesa) e un grande bagno. Il tutto per dire che se le crociere diurne con questa barca saranno un vero spasso, se si deciderà di passare qualche notte a bordo non sarà un sacrifico, ma un’esperienza da ricordare con piacere.


I numeri del Frauscher 1414 Demon Air

Lunghezza ft ………………………… m 13,90
Larghezza ……………………………… m 3,90
Immersione …………………………… m 1,10
Dislocamento ………………………… kg 10.000
Motorizzazione ……………………… Volvo Penta D6 2x400 cv
Serbatoio carburante …………… l 1.200
Serbatoio acqua …………………… l 200
Portata persone …………………… 12


Prestazioni

600 giri ………………… 2,5 nodi ……… 3,4 l/h ……… 64 db
1000 giri ……………… 6,9 nodi ……… 8,2 l/h ……… 66 db
1500 giri ……………… 10 nodi ………… 26 l/h ……… 73 db
2000 giri ……………… 16 nodi ………… 53 l/h ……… 80 db
2500 giri ……………… 25 nodi ………… 76 l/h ……… 80 db
3000 giri ……………… 33 nodi ………… 114 l/h ……… 89 db
3400 giri ……………… 38 nodi ………… 158 l/h ……… 93 db


Condizioni della prova

Mare leggermente mosso, carena pulita, carburante 1000 l, acqua vuoto, equipaggio 4 persone


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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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