Oryx 379, la prova di un 12 metri con fuoribordo a cui piace il mare mosso

Categorie: I Nostri Test
16 Gennaio 2020
Oryx 379, la prova di un 12 metri con fuoribordo a cui piace il mare mosso

Oryx 379 arriva dagli Emirati Arabi (il brand fa parte del gruppo Gulf Craft) ed è un cruiser di 12 metri che ha buone carte da giocarsi nei mercati del Mediterraneo, al punto che in Italia c'è già un importatore. Non a caso asseconda la tendenza generale a gradire particolarmente i motori fuoribordo... con cui abbiamo fatto 44 nodi.

La prima cosa che ho apprezzato avvicinandomi a Oryx 379 è il look. E il motivo è che...non colpisce. Il designer non ha voluto strafare per esibirla a tutti i costi, ha preferito invece allinearla a un look più "rassicurante", bello e contemporaneo, combinando il meglio che siamo abituati a vedere, ma dando comunque alla barca specifici tratti di individualità che la rendessero riconoscibile. E non è quello che ci si poteva aspettare da un costruttore che solo ora debutta sul mercato italiano ed europeo.

Colpisce molto di più la "spavalderia" con cui l'Oryx 379 esibisce i tre Mercury fuoribordo da 300 cavalli, che nella prova ha portato questo 12 metri a 44 nodi, ma i dettagli del test li vediamo dopo. Intanto la barca...

...ci piace? Ci piace!

Questa volta il gruppo emiratino Gulf Craft, di cui il brand Oryx fa parte, ha ideato e costruito un modello con in testa proprio le aspettative degli armatori più maturi ed esperti.

E salendo in coperta la sensazione non viene meno: il design degli arredi è piacevole, i dettagli sono ben fatti. Non mi hanno convinto le chiusure di alcuni portelli realizzate in plastica (seppure molto robusta), perché alla lunga possono rompersi prima di quelle in inox. E il finto teak (in questo caso l'olandese Esthec) è fatto bene e piacevole al tatto, ma non equivale al legno vero.

Il teak autentico è nel tavolo della dinette a L, servita da un mobile cucina con le consuete dotazioni (grill di serie, frigo optional) e da un grande frigo illuminato sotto i sedili di guida, che possono ruotare all'indietro.

L'area è parzialmente protetta dal T-top in vetroresina con supporti in alluminio verniciato, che ha tre pannelli fissi in vetro per lasciar passare la luce anche dall'alto. Comunque non è una dinette trasformabile, in realtà non ce n'è neanche bisogno, perché il prendisole a poppa c'è. Un altro grande solarium è poi a prua, accessibile dai due passavanti larghi e sicuri per una barca con questo baglio.

L'Oryx 379 prevede due layout interni, di cui uno più tarato sui gusti mediterranei, con una cabina separata a prua, il bagno accanto alla cucina e la dinette a murata

Sottocoperta ci sono ancora materiali e finiture perfette per i nostri gusti, con un'alternanza di tonalità fra il chiaro e lo scuro con mobili dagli angoli smussati e un senso generale di comodità e luce. In ogni caso, i colori sono personalizzabili con cinque tonalità di tessuti e due di legno.

Il layout base si sviluppa in un open space: sotto al pozzetto c'è un letto matrimoniale, con punti luce e gavoni, ma ovviamente con uno spazio in altezza di poco più di mezzo metro. C'è poi una zona cucina (ma piastra di cottura e microonde sono optional) e un bagno con doccia integrata alto quasi 190 cm. La dinette a V è trasformabile grazie al tavolo elettrico.

Ma c'è un layout che forse da noi piacerà di più: prevede una cabina separata a prua, il bagno di fianco alla cucina e la dinette a C a murata.

Una barca a suo agio e rassicurante con mare mosso

Il posto guida è accattivante: i due sedili sportivi e avvolgenti sono su supporti ammortizzati Shockwave, mentre le manette sono su un tunnel centrale rialzato che ricorda le auto granturismo.

In realtà non è una soluzione pratica, perché per passare da un sedile a quello a fianco bisogna fare il giro dall'esterno, ma l'ergonomia è massima e dà la sensazione di avere tutto a portata di mano. Avrei solo preferito che il sedile scorresse di più all'indietro, perché le manette sono un po' arretrate e quando si pilota in piedi non c'è molto spazio fra la seduta e la ruota del timone.

I tre fuoribordo Mercury (attenzione al nome: si chiamano XS, ma sono quattro tempi) forniscono 900 cavalli complessivi, perfino troppi, infatti si possono scegliere altre soluzioni bimotore.

La visibilità è ottima in piedi, un po' meno da seduti, mentre il parabrezza non protegge abbastanza alle alte velocità. Per fortuna ci sono sempre gli occhiali da sole!

Con 15 nodi di vento e onda fino a due metri, le condizioni sono perfette per un vero test. E Oryx 379 non ci ha deluso. La planata (minima a circa 10 nodi) si raggiunge in fretta e in assetto composto, mentre le onde, prese veramente in tutte le direzioni, non fanno perdere la traiettoria e non provocano impatti fastidiosi, mai. La virata è...quella di una barca con fuoribordo: più si gira, più si stringe. La barca si inclina molto, ma è impressionante la capacità di tenere la chiglia ferma come su un binario. E non ci è mai andata un'elica in cavitazione. Abbiamo fatto un 360 gradi a 29 nodi, con la forza centrifuga che quasi ci spingeva fuori bordo, mentre il 379 continuava a mordere l'acqua.


Leggi anche: Oryx 379, l’open emiratino progettato per il Mediterraneo debutta in Italia con un nuovo importatore


I trim sono tutti abbassati, perché l'onda e il vento raccomandano un assetto sicuro e incollato, ma questo non pregiudica le prestazioni come si può vedere dalla tabella. In condizioni ottimali il Cantiere ci dice di avere raggiunto addirittura 47 nodi.

Oryx 379 ha tutte le caratteristiche per attrarre i diportisti mediterranei, al punto che in Italia c'è già un importatore: è Yacht Services Ltd.


Vuoi contattare l'importatore Yacht Services per ulteriori informazioni? Clicca qui


I numeri di Oryx 379


Scheda tecnica

Lunghezza f.t.
12.02 m (39ft 5in)

Larghezza
3.65 m (12 ft)

Pescaggio
0.70 m (2ft 3in)

Dislocamento
7.100 kg

Motorizzazione
3x Mercury Pro XS 300 - V8 4.6l

Riserva carburante
1136 l (300 US gal)

Riserva acqua dolce
227.13 l (60 US gal)


Prestazioni rilevate

(i dati di consumo sono dichiarati dal Cantiere, in condizioni ottimali)

2200 giri
10 nodi .......... n.d. consumo

2500 giri
11 nodi .......... 55 l/h consumo

3000 giri
16,5 nodi .......... 63 l/h consumo

3500 giri
19,9 nodi .......... 87 l/h consumo

4000 giri
27,5 nodi .......... 115 l/h consumo

4500 giri
33 nodi .......... 140 l/h consumo

5000 giri
40 nodi .......... 186 l/h consumo

5440 giri
44 nodi .......... 258 l/h consumo
(Il Cantiere ha raggiunto 44 nodi a 6000 giri)


Condizioni della prova

Mare mosso, vento 15 nodi da nord, carena pulita, carburante 1/3, acqua 1/4, 4 passeggeri

Prezzo

Solo scafo: da 255.000 US $, Iva esclusa, franco cantiere


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Emanuele Ferraris di Celle

Entusiasta per i motori e la velocità, trasferisce presto la sua passione dalle auto alla nautica, campo in cui ha lavorato ormai per oltre 15 anni, provando centinaia di barche, dai 4 ai 40 metri, da 10 a 10.000 CV, da 1 a 100 nodi. Lavora anche per un Campionato Mondiale di motonautica offshore.
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