Mercury 115 FourStroke, la forza della semplicità

Categorie: I Nostri Test
23 Giugno 2014
Mercury 115 FourStroke, la forza della semplicità

La strada è stata aperta dal 150 e il nuovo 115 FourStroke declinato su tre potenze conferma l’indirizzo progettuale di Mercury Marine: motori semplici e robusti per durare e consumare poco.

 

Quattro cilindri in linea, quattro tempi, due valvole per cilindro e un solo albero a camme con una cilindrata di 2,1 litri per una potenza nel range da 80 a 115 cv. Ecco il nuovo fuoribordo Mercury 115 FourStroke  che unisce misure davvero contenute a un peso “piuma” che lo rendono il più compatto e leggero nella sua fascia di mercato. Tutto questo si traduce, a detta dei tecnici Mercury Marine, in un motore generoso per potenza e “spinta” con un’economia di carburante da primato e grande affidabilità. Per verificarlo eccoci sul lago Winnebago, a una trentina di chilometri da Fond Du Lac, nel Winsconsin, storica sede della Mercury.

Mercury-115

Il test del Mercury 115 FourStroke

Per mettere alla prova il nuovo Mercury 115 FourStroke disponiamo di una serie di imbarcazioni di costruzione statunitense non disponibili sul mercato europeo, così diamo più importanza alla tipologia di scafo concentrandoci piuttosto sulle prestazioni del motore e trascurando quelle della barca.

Per il primo test siamo a bordo di una lancia di alluminio Lud 1775 Impact di 18 piedi (circa 5,50 metri) che a secco pesa circa 500 chili. Il motore è l’F100, quindi la potenza di mezzo, con un’elica Laser II 19” a tre pale. I dati rilevati sono riportati nella tabella in fondo all’articolo, ma c’è da annotare che durante la prova il Lud Impact deve fare i conti con un lago non propriamente tranquillo e questo penalizza ulteriormente la velocità di punta che il driver Mercury ci garantisce aver raggiunto a 40 nodi il giorno precedente. In compenso i 5,6 secondi che la barca impiega per entrare in planata e i 34 secondi per raggiungere la massima velocità confermano la generosità del nuovo quattro cilindri che convince anche dal punto di vista dei consumi.

Mercury FourStroke F115Mercury FourStroke F115

Il 115 FourStroke lo trovo invece a poppa di uno Scout 195 Sportish, robusto (anche troppo) fisherman a stelle e strisce che a secco pesa quasi una tonnellata per circa sei metri di lunghezza, a bordo siamo sempre in quattro e nonostante ci ripariamo nel fiume per evitare il vento e le onde del lago Winnebago non riusciamo a toccare la velocità di punta dei test Mercury, ma ci fermiamo a 34 nodi.
La sensazione è che la barca richieda potenze un po’ più esuberanti, anche se il 115 FourStroke fa di tutto per spingerla più veloce confermando un’eccellente generosità e un’ottima coppia. Forse l’elica Enertia da 21” a tre pale è un po’ lunga, ma si deve considerare che a bordo siamo in quattro mentre le prove Mercury sono state eseguite con due sole persone a bordo. Comunque la planata è raggiunta in poco più di sei secondi e la velocità di punta in 36,7 secondi. Quanto ai consumi confermano sostanzialmente i dati del test precedente e cioè sono ottimi, così come i rilevamenti fonometrici.

Mercury FourStroke F115Mercury FourStroke F115

Il motore

Prima di ribadire i concetti espressi all’inizio, cioè la semplicità costruttiva, compattezza e leggerezza del nuovo 115 FourStroke, voglio sottolineare un altro aspetto che non è stato, a mio parere, abbastanza ribadito: il nuovo modello è nuovo anche nell’estetica e questa è decisamente bella. Pur restando nei canoni classici della tradizione Mercury, la calandra introduce degli elementi di stile piacevoli anche nella grafica e fa piacere sapere che saranno la base per tutti i prossimi modelli. Certamente nel design complessivo ha aiutato l’estrema compattezza del blocco motore che, a dispetto dei 2,1 litri di cilindrata, è molto contenuto nelle dimensioni e anche il peso fa fermare la bilancia a 163 chili, record assoluto per questa potenza.

I nuovi Mercury 115 FourStroke ripercorrono la strada aperta  dall’affidabile e generoso Mercury 150 puntando a ripeterne anche i successi commerciali. Da notare anche l’offerta di un piede maggiormente dimensionato denominato CT (acronimo di Command Thrust) pensato per applicazioni pesanti dove è richiesta una maggiore accelerazione. Così se di serie il rapporto di trasmissione di 2.07:1 è voluto per migliorare l’efficienza e le prestazioni, consumando meno carburante e aumentando la gamma di opportunità operative, per gli impieghi più gravosi con il piede CT si opterà per un rapporto di trasmissione di 2.38:1 con una scatola di ingranaggi più voluminosa ma anche strutturata per utilizzi impegnativi come, per esempio, barche dislocanti e pesanti.

Il sistema di distribuzione è di rara semplicità, con due sole valvole per cilindro e un albero a camme, ma con un sistema a rulli per ridurre gli attriti quantificato dai tecnici Mercury nel 15%. Tutto questo unito alla cilindrata di 2,1 litri (contro gli 1,7 litri del modello precedente) si traduce in un incremento di coppia del 23%, con tutti i benefici in termini di prestazioni ed economie di esercizio che ne derivano.

La nuova calandra non è solo bella, ma è anche efficiente con un sistema di aspirazione dell’aria particolarmente studiato per garantire l’iniezione di aria fresca e contemporaneamente contenere le emissioni sonore e le vibrazioni, come del resto si è potuto favorevolmente riscontrare dai nostri rilevamenti fonometrici, dove il rumore di onde e vento sovrastavano quello del motore. Anche la pompa dei trim è progettata per funzionare in modo significativamente più silenzioso, mentre un nuovo sistema di frizione riduce gli shock nell’innesto della marcia.

Sul fronte della manutenzione e delle spese di gestione, i nuovi fuoribordo sono stati progettati con numerosi accorgimenti anticorrosione che comprendono particolari in lega di rame, componenti di acciaio inox e la verniciatura MercFusion che è stata pensata per operare negli ambienti marini più difficili, tanto che Mercury offre una garanzia di tre anni contro la corrosione. Più semplice anche la manutenzione ordinaria che, grazie alla semplificazione del sistema distributivo, ha allungato gli intervalli di intervento.

Considerando il range di potenze disponibile il nuovo fuoribordo Mercury si propone come ideale per una svariata gamma di imbarcazioni e un’eccellente soluzione per rimotorizzare  la barca con l’obiettivo di pagare l’investimento con i risparmi di carburante. Non è un’ipotesi tanto irrealizzabile, ma si dovrà aspettare il Salone di Genova dove l'F115 sarà presentato ufficialmente sul nostro mercato.

Prestazioni Lud 1775 Impact - Mercury 100 FourStroke
giri                         nodi                    l/h                  db
1000 ……………… 4,1 ……………… 0,9 ……….…… 61
1500 ……………… 5,7 ……………… 4,6 ……….…… 69
2000 ……………… 6,2 ……………… 6,4 …………… 73
2500 ……………… 7,2 ……………… 9,3 …….……… 77
3000 ……………… 8,6 …………..… 11,0 …………… 80
3500 ……………… 16,2 …………… 12,8 …………… 82
4000 ……………… 20,9 …………… 15,9 …………… 84
4500 ……………… 23,7 …………… 22,0 …………… 85
5000 ……………… 26,5 …………… 27,9 …………… 87
5500 ……………… 36,4 …………… 37,8 …………… 89
5800 ……………… 38,7 …………… 40,8 …………… 90

Prestazioni Scout 195 Sportfish - Mercury 115 FourStroke
giri                       nodi                     l/h                      db
1000 ……………… 2,3 ……………… 2,2 ……………… 60
1500 ……………… 3,4 ……………… 3,6 ……………… 65
2000 ……………… 6,4 ……………… 6,0 ………..…… 69
2500 ……………… 7,4 ……………… 8,3 ……………… 72
3000 ……………… 8,3 ……………… 12,4 …………… 78
3500 ……………… 16,7 …………… 13,6 ………..…… 79
4000 ……………… 18,7 …………… 18,1 …..………… 82
4500 ……………… 22,2 …………… 22,7 …….……… 84
5000 ……………… 28,7 …………… 27,6 ….………… 86
5500 ……………… 33,9 …………… 34,0 …….……… 88

Condizioni della prova
Lago mosso, carene pulite,
75 litri di carburante, 4 persone a bordo

visita il sito di Mercury

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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