Fuoribordo: due รจ meglio di uno? Non sempre!

Categorie: Motori
11 Ottobre 2014
Fuoribordo: due รจ meglio di uno? Non sempre!

Fuoribordo monomotore o bimotore? Quando le dimensioni della barca diventano importanti, la scelta tra una motorizzazione fuoribordo monomotore o bimotore รจ uno dei primi interrogativi che il futuro armatore deve affrontare. La scelta รจ tra sicurezza e prestazioni da un lato ed economie di esercizio (e di acquisto) dallโ€™altro, come spiega Stefano Arrigoni di Mercury.

1. Se la prioritร  รจ il budget

รˆ lโ€™unico caso dove la motorizzazione monomotore non ha rivali. Scegliere tra un 300 cv o due 150 cv costa meno di prezzo dโ€™acquisto, ma si risparmia anche sullโ€™impiantistica di bordo che รจ notevolmente semplificata con un solo fuoribordo: infatti non prevedere un doppio circuito elettrico e di alimentazione per i due motori vorrebbe dire rinunciare a una parte importante dei vantaggi in termini di sicurezza della soluzione bimotore. Quindi doppi allestimenti, ma anche doppie spese di manutenzione (in pratica un 300 cv non differisce molto come costi di manutenzione rispetto a un 150 cv). Inoltre un solo motore, anche se piรน potente, a paritร  di prestazioni consuma sensibilmente meno di due con meno cavalli. Lโ€™unico risparmio รจ sulla longevitร  della coppia, sottoposta a minori stress meccanici, ma questo non bilancia che in parte il disavanzo economico appena descritto.

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2. Quanto incide la sicurezza?

Chi va per mare lo sa benissimo, la sicurezza deve stare sempre al primo posto e nulla รจ piรน sicuro di due motori: in caso di avaria ce ne sarร  sempre uno funzionante per rientrare in porto. Naturalmente se, come giร  ricordato in precedenza, tutta lโ€™impiantistica della barca sia raddoppiata. In pratica, solo il polo negativo delle batterie puรฒ essere in comune, il resto deve essere tutto doppio, compresi gli staccabatterie e i pescanti nel serbatoio. Purtroppo questo non viene sempre fatto e sincerarsi che a fronte di prezzi dโ€™acquisto โ€œstracciatiโ€ non si ricorra a pericolosi risparmi nellโ€™allestimento dellโ€™impiantistica dei motori dovrebbe essere una delle prioritร  di ogni armatore scrupoloso.

3. La tipologia di barca รจ determinante nella scelta?

Non determinante, ma certo il tipo di barca come i progetti sul suo di impiego sono elementi importanti nel definire la scelta. Per esempio, se si prospetta un uso prevalentemente su acque interne (laghi) le esigenze di sicurezza vengono un poโ€™ meno e si puรฒ propendere per un monomotore piรน serenamente; cosรฌ quando la tipologia dello scafo, con una scarsa portanza a poppa o uno specchio di poppa troppo piccolo, mal si adatterebbe ad accogliere una motorizzazione doppia. Al contrario, una carena a V profondaย  con ampie superfici bagnate e quindi un impiego prevalentemente marino, praticamente impone una motorizzazione bimotore, anche per migliorare le prestazioni dellโ€™imbarcazione e, come giร  detto, la sicurezza della navigazione.

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4. La scelta delle eliche รจ importante?

Sia che si tratti di una sola motorizzazione o di una soluzione doppia, le eliche rivestono sempre un ruolo importantissimo che meriterebbe da solo una lunga trattazione. Semplificando si puรฒ dire che un solo motore necessita di una spinta maggiore perchรฉ deve garantire la stessa resa di due eliche. Per restare nellโ€™ambito dellโ€™offerta Mercury che, lo ricordo, ha il piรน ricco assortimento di eliche del mercato, si dovrร  scegliere tra le gamme Mirage, Enertia Eco, Bravo e Revolution 4, cioรจ modelli estremamente performanti. Fondamentale in entrambi i casi รจ anche la cura nel montaggio dei fuoribordo, con la soluzione bimotore che impone precisi limiti anche alla distanza tra i due motori.

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5. Sulla sua barca ideale Stefano Arrigoni cosa sceglierebbe?

Non ho il minimo dubbio: una motorizzazione doppia, per me la sicurezza viene al primo posto. Anzi, sarei disposto a rinunciare anche a un paio di metri di barca, e quindi a un poโ€™ di abitabilitร , per trovare il budget per dotarla di due generosi fuoribordoโ€ฆ Mercury naturalmente!

Chi รจ Stefano Arrigoni
In Brunswick Italia dal 2003, Stefano Arrigoni, milanese di 37 anni, รจ il responsabile dei servizi assistenza italiani di Mercury. Sulla sua scrivania passano tutte le problematiche tecniche che lโ€™installazione di uno o piรน fuoribordo impongono, ecco perchรฉ il suo parere รจ particolarmente qualificato.

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei piรน importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica dโ€™altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, piรน recentemente, tester di Barche a Motore.
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