Trent'anni di attività di Timone Yachts in uno spirito di continuo rinnovamento

Categorie: Barche e Yacht, Service
27 Luglio 2018
Trent'anni di attività di Timone Yachts in uno spirito di continuo rinnovamento

Trent’anni al comando di un’azienda, il cui nome è un emblema proprio del comando in barca: Timone Yachts. Lui è Luigi Gambelli, lei è l’azienda che lo stesso Gambelli, esattamente trent’anni fa, ha rilevato e di cui è amministratore delegato.

Dunque, un nome evocativo per un’azienda che opera nella nautica da diporto, non solo perché richiama l’elemento simbolo delle imbarcazioni, ma anche perché segna il lungo percorso che Luigi Gambelli, al timone di quest’azienda, ha fatto passando attraverso la crescita, le crisi e i conseguenti cambi di rotta che ha dovuto intraprendere velocemente con tutto il suo staff (oggi sono 15 persone) per riportare l’attività ogni volta su mari più tranquilli dove, effettivamente, sta navigando ora.

Una lunga navigazione
che in trent'anni ha
portato Timone Yachts
verso una forte espansione
delle strutture e dei rapporti
con Azimut-Benetti, di cui
dal 1992 è dealer esclusivo
per l'alto e medio Adriatico

Un’evoluzione decisamente importante che ora vi racconto insieme a Luigi Gambelli (che vedete nella foto sopra).

Timone Yachts è stata fondata nel 1984, ma nel 1988 subentra Luigi Gambelli con l’intenzione di continuare l’attività di assistenza e manutenzione delle barche. “Ero molto giovane quando ho cominciato a lavorare in questa azienda - racconta Luigi Gambelli - Poi l’ho rilevata. Timone Yachts faceva assistenza e manutenzione delle imbarcazioni e, in più, aveva un negozio di nautica; col mio arrivo, in breve tempo ho cominciato a far manutenzione di barche sempre più grandi, finché un giorno mi si aprì un mondo ancora più interessante e tutto da esplorare”.

Succede che un giorno arriva un cliente che questa volta non ha bisogno di alcun servizio di manutenzione, ma chiede a Gambelli dei consigli per comprare una barca, anzi, va oltre: “Questo cliente si presenta e mi dice ‘Luigi, perché non mi accompagni a vedere una barca che intendo comprare? Voglio capire se va bene per me, vorrei il tuo parere, insomma mi fai un po’ da consulente, vieni con me a vederla?’. E io ci andai volentieri, perché per lui rappresentavo la persona di fiducia per valutare quell’acquisto”.

È stato questo il passo che ha esteso lo spirito imprenditoriale di Luigi Gambelli verso la vendita delle barche: “Con l’esperienza acquisita ormai ero perfettamente in grado di fornire valutazioni adeguate e di fare una consulenza giusta a quel cliente - prosegue Gambelli - però fino a quel momento non avevo ancora pensato di mettermi a vendere barche; fu proprio lì che mi è scattata la molla che mi ha fatto appassionare a tutta l’area commerciale e a diventare poi un professionista della vendita”.

Ora il problema è trovare le barche giuste da vendere. Gambelli comincia facendo brokeraggio, all’inizio con barche piccole poi via via sempre più grandi (40, 50, 60 piedi…).

L'incontro con Azimut e la capacità di fiutare al volo le grandi opportunità

Ma la vera svolta arriva nel 1992: l’incontro con Azimut Yachts, uno dei più grandi produttori di imbarcazioni al mondo. Tutto inizia quando: “Azimut aveva un concessionario uscente dell’Adriatico, perché era di età ormai avanzata. L’occasione era perfetta per me e ho colto subito l’opportunità di candidarmi a diventare concessionario Azimut Yachts. C’erano già altre aziende in lizza, non era facile spuntarla, anche perché per diventare concessionario Azimut bisogna avere requisiti importanti, come per esempio una struttura commerciale, un cantiere di manutenzione e, soprattutto, avere solidità aziendale e finanziaria”, tutte cose che Timone Yachts aveva acquisito negli anni sotto la conduzione di Gambelli e su cui Luigi faceva totale affidamento per arrivare a commercializzare un brand già molto in voga e quindi per lui molto ambito.
L'Azimut S6, novità 2019 che debutterà a settembre al Cannes Yacthing Festival.

Celebrazioni all'insegna della Dolce Vita

Trent’anni di attività di Timone Yachts celebrati a giugno in un party di gran classe, con 140 clienti partecipanti, che si è tenuto alla Rotonda a Mare di Senigallia, in un’atmosfera che evocava quella degli anni della Dolce Vita, uno spirito che negli ultimi tempi il cantiere Azimut richiama in maniera ricorrente nelle proprie iniziative rivolte al pubblico, per infondere la consapevolezza che anche attraverso le sue barche si può ripercorrere quello stile di vita, in cui la gioia e la spensieratezza erano perlopiù ricercate nell’amore e nelle cose piacevoli.


              

Dalla crisi, l'occasione di un nuovo slancio dell'attività e l'espansione all'estero

Che proporzione c’è fra la vendita del nuovo  e quella dell’usato? “Dipende dai periodi - risponde Gambelli - Io fino al 2008 ho venduto tante barche nuove e pochissimi usati. Nel 2008 sono stato costretto, e ora dico anche per fortuna che ci ho pensato, a fare brokeraggio all’estero, cosa che non avrei mai immaginato di fare, ma è ciò che ha permesso a Timone Yachts di sopravvivere e di traghettare dal periodo nero della crisi verso i momenti decisamente migliori che stiamo vivendo adesso. Così, supportato dal mio staff commerciale ho cominciato a intercettare le barche di chi in quel periodo di crisi se ne voleva liberare velocemente, poi attraverso tutte le strutture di Timone Yachts le ricondizionavamo nel migliore dei modi e poi le mettevamo in vendita nei mercati asiatici, americani, turchi, russi ecc.”.


Lo staff di tutte le sedi di Timone Yachts con, al centro, Giovanna Vitelli, vicepresidente di Azimut Yachts, e alla sua destra Luigi Gambelli.

Bisogna essere sempre
alla ricerca di qualcosa
di nuovo, non aver
paura di rimettersi
ogni volta in gioco,
anche su settori diversi.
Questa la ricetta di Gambelli
per superare le crisi

Grazie a questi nuovi sviluppi e grazie ovviamente anche ad Azimut che ha dato fiducia a Luigi Gambelli, oggi Timone Yachts è diventato un gruppo internazionale. Può bastare tutto questo o ci sono altri progetti? “Le ambizioni fanno parte di me, perché se non hai ambizioni non riesci a crescere e nemmeno ad avere intuizioni - risponde Gambelli - Devi essere sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Quindi qualche altra ambizione ce l’ho. Diciamo che l’idea è quella di guardare ancora all’estero e di globalizzare l’attività di Timone Yachts”.

E le prospettive appaiono buone, non fosse altro per il "palmarès" di Luigi Gambelli, che in carriera, dal 1988 a oggi, ha venduto circa un migliaio di barche, fra nuove e usate: “Non ho mai tenuto un conto preciso - conclude - però sono intorno alle mille barche vendute, qualcuna più qualcuna meno”. E la barca ideale di Luigi Gambelli qual è? “Io sono un amante della barca fly e del Magellano in particolare. Sarà perché arrivo dal mondo della vela prediligo uno stile di navigazione più rilassato come è quello delle navette, che regalano molto comfort e invogliano a prolungare le crociere”.

Timone Yachts in pillole

È dealer esclusivo di Azimut e Benetti per il Triveneto, l'Emilia Romagna, le Marche e l'Umbria.

Ha uffici e strutture a Senigallia (An), Rimini e Lignano Sabbiadoro (Ud).

Ha anche una sede a Fano (Pu) con spazi al coperto per trenta barche fino a 30 metri, dove effettua servizi di refitting, riparazioni, upgrade e, quando necessario, di completamento delle personalizzazioni di alcune barche nuove di Azimut.

Ha una divisione Charter attraverso cui propone una vasta selezione di barche a noleggio per tour e crociere in Croazia con servizio di equipaggio.

È broker con un'ampia offerta di barche usate di tutti i marchi.

Attraverso una società controllata con un partner tedesco è dealer Azimut e Benetti per l'Austria e la Germania.

Altre partnership sono con due società croate per il brokerage e il service.

Attualmente in Timone Yachts operano 15 persone.

 

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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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