Il primo appuntamento è al Cannes Yachting Festival, l'evento di apertura della stagione nautica 2026, in cui si accentrano le novità da tutto il mondo, che dal 9 al 14 settembre sono a disposizione per essere visitate e, molte, anche provate.

Girando fra le moltissime barche, vale la pena fermarsi al numero 103 dell'area Quai Max Laubeuf del vecchio porto, sede del Festival, dove si trova lo stand di Rio Yachts.

Qui, infatti, si possono toccare con mano due delle barche più rappresentative del cantiere: i due coupé Le Mans 45 e il Le Mans 50, due barche open con hardtop che racchiudono la tradizione di oltre 60 anni di storia del cantiere e al tempo stesso esprimono la capacità di Rio Yachts di aver sempre saputo tenere il passo con i tempi e non essere mai "vecchio" ma, anzi, spesso innovativo. Basti pensare alla spaziosità dei suoi day cruiser o all'ammiraglia di 18 metri, che al suo esordio, anni fa, presentò un originalissimo layout del salone con il living aperto sulla cucina a prua, ma su due piani diversi, e con la plancia di comando con un effetto di sospensione nel vuoto.

Le Mans 50 e Le Mans 45, due barche di grande espressione nautica

La linea dei coupé mette in luce due barche che rappresentano un buon connubio fra la sportività del motoscafo mediterraneo aperto e la barca da crociera con l'hardtop, oltretutto di un bel design, che fa guadagnare molta più fruibilità in pozzetto, sia in navigazione sia alla fonda, grazie alla protezione di tutta la zona centrale della coperta.

Senza mettere in ombra il Le Mans 45, che comunque si presenta con un nuovo equipaggiamento propulsivo, la star del momento è il Le Mans 50.

Rio Le Mans 50, un restyling destinato a durare

È il modello di vertice della linea Coupé di Rio Yachts ed è lungo 15 metri fuoritutto e per il 2026 presenta una nuova serie di preziosi dettagli, pensati per esaltarne il carattere e l'eleganza.

Gli interni del nuovo Rio Le Mans 50 sono stati completamente riprogettati dallo studio SY Design, che ha valorizzato gli spazi attraverso l'uso della luce e della funzionalità.

Le due cabine sottocoperta, entrambe con bagno privato, possono infatti essere separate o distribuite in un open space.

In coperta, il grande pozzetto rivela un altrettanto ampio prendisole poppiero, sotto cui si può ricavare il garage per il tender. La spiaggetta di poppa, inoltre, può avere il sistema tenderlift, così come ai lati si possono aprire due belle terrazze grazie al sistema di abbattimento di entrambe le murate.

Nella parte centrale del ponte principale, che è sovrastata dall'hardtop, si trova una grande cucina, che fa anche da divisorio fra il pozzetto, a sua volta riparabile da una tenda araba amovibile, e la zona di pilotaggio.

A prua, l'accoglienza è su due divani contrapposti al vertice di prua, con la possibilità di creare una dinette montando il tavolo amovibile, e la classica estesa superficie prendisole.

Gli interventi in coperta includono l’aggiunta di inserti in teak sintetico nel mobile bar e nell’area prendisole di poppa, oltre all’introduzione di un tavolo e portabicchieri sempre in teak sintetico, mentre il décor interno, sia per il Le Mans 50 che per il 45, è proposto in due versioni: Soft e Deep, rispettivamente con toni più caldi e freddi.

Le Mans 45, ora anche in linea d'asse

Il Le Mans 45, lungo 13,70 metri fuoritutto, si presenta per la per la prima volta nella versione in linea d’asse, senza però abbandonare i suoi tradizionali fuoribordo.

Così, accanto all'equipaggiamento con tre Mercury Verado 400, si può avere la nuova versione in cui sono previsti due motori entrobordo Yanmar da 550 cv, che è lo stesso equipaggiamento previsto per il Le Mans 50.

In pozzetto le due murate abbattibili permettono di ottenere due terrazzini affacciati sul mare, mentre le sedute flessibili consentono di personalizzare il layout in pochi minuti, creando un ampio divano attorno al tavolo fisso.

La cucina è accanto alla postazione di guida, che a sua volta si caratterizza per tecnologia e design moderno.

Anche sul Le Mans 50, gli interni sono concepiti dallo studio SY Design, e si rivelano luminosi e in un ambiente aperto e molto elegante, dove si sviluppano due cabine e un bagno separato, più un mobile multiuso a sinistra della zona di disimpegno ai piedi delle scale di discesa.

Rio Yachts sarà anche al Salone Nautico Internazionale di Genova

A seguire, il cantiere parteciperà al Salone Nautico di Genova, che si terrà dal 18 al 23 settembre 2025.

All’appuntamento più rappresentativo del Made in Italy, Rio Yachts sarà presente con lo stand in banchina E al numero YE01, con le barche ormeggiate nelle posizioni E101, E103, E105.



L'Iron 907 è un 9 metri sportivo prodotto in Svezia, che mette insieme il piacere delle barche con lo stile dei gommoni. Il Nautic 990 Open è invece un cruiser polacco, di 10 metri, che prende lo spirito dei cruiser hardtop e lo ripropone su un modello express cruiser.

Entrambi denotano quel marcato stile nordico, che tanto sta piacendo anche in Mediterraneo, e offrono apprezzabili caratteristiche in termini di qualità costruttiva, prestazioni e comfort, che si possono certamente riconoscere alle barche svedesi e polacche, altrimenti non sarebbero diventate così popolari anche da noi.

Sia Iron Boats sia Nautic Yachts saranno presenti al Cannes Yachting Festival 2025 con diversi modelli, fra cui appunto l'Iron 907 e il Nautic 990 Open, ma se dopo averle visitate, e magari anche provate, vi dovesse scattare l'intenzione di acquisto, potrete avere sicuramente piacevoli notizie sul fronte del prezzo da parte del dealer italiano, che sarà presente a Cannes ed esporrà direttamente al Salone di Genova, e che ha preparato un listino prezzi molto incentivante.

Iron 907.

L'Iron 907, infatti, sarà proposto al prezzo di 118.000 euro, Iva inclusa, pronto alla boa con i principali accessori, che peraltro non son un'inezia, perché si parla del T-Top, del salpancora, del frigo, della doppia batteria e, dulcis in fundo, del motore Suzuki DF300.

Stesse condizioni per il Nautic 990 Open, che è previsto con un Suzuki DF250, al costo di 157.000 euro, Iva inclusa e chiavi in mano.

Nautic 990 Open.

Nautic 990 Open, il cruiser dall'animo aperto

Il Nautic 990 Open è una barca in stile pilot house, ma senza la tuga cosa che va a creare un pozzetto unico all'aperto, senza sacrificare la larghezza dei passavanti che, anzi, circondano e proteggono il living poppiero, che si sviluppa su un enorme divano a L.

La sua caratteristica di barca open di 10 metri può farla vivere principalmente come barca a uso giorno ma, discendendo da un cruiser con la pilot house sul ponte di coperta, il Nautic 990 Open è una valida scelta anche come barca da crociera

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Sottocoperta, infatti, al centro del layout è previsto un ampio spazio allestito con dinette comoda per quattro persone, più un mobile cucina lineare esteso sulla murata di sinistra. A prua e a poppa due cabine matrimoniali, servite da un bagno separato.

Iron 907, un po' barca, un po' gommone

Mettere insieme i gusti di tutti è facile per l'Iron 907, non solo perché è un modello a metà fra una barca e un gommone, grazie ai suoi tubolari perimetrali, ma anche perché è un natante accogliente, molto performante e disponibile in diverse versioni: Open T-Top e Coupé.

Riguardo alle performance, questa è una barca con potenzialità molto alte, se si monta il motore più potente di cui può disporre, che è il Mercury Racing 500R. E con questo equipaggiamento il cantiere ha raggiunto 57 nodi di velocità massima.



I chartplotter non sono solo essenziali in barca, ma sono anche divertenti da usare, perché con le loro molteplici funzionalità possono far fare di tutto con la sola pressione di un dito su un tasto o su un monitor touch screen, dalla diagnostica dei motori e degli impianti fino alla gestione di tutta la domotica a bordo. E non finiscono mai di sorprendere.

Una delle ultime novità che li riguarda, infatti, è la possibilità di gestire anche i dissalatori del produttore italiano Schenker direttamente dalla plancia di comando attraverso i display multifunzione di ultima generazione dei brand di Garmin, Simrad, Lowrance, B&G e Raymarine.

Interfaccia Schenker.

Tale interazione è possibile grazie a un'interfaccia proprietaria di Schenker, che si collega ai chartplotter compatibili con applicazione HTML5 attraverso una connessione Ethernet e che permette sia al box di controllo di Schenker sia di quello del plotter di dialogare tranquillamente tramite protocollo RS485.

Il box di controllo di Schenker è compatto e facile da installare, tanto che l'interfaccia può essere facilmente integrata anche in retrofit su plotter già installati a bordo

Ciò non toglie, tuttavia, che il tradizionale pannello remoto touch commercializzato con i dissalatori Schenker non possa continuare a vivere di vita propria.

È infatti possibile continuare a tenerlo montato separatamente, per esempio in prossimità del dissalatore, così da poter eseguire tutte le operazioni di gestione anche direttamente in loco, cosa per esempio molto utile durante la manutenzione.


La gamma Verado di Mercury non ha certo bisogno di presentazioni tra gli appassionati delle barche a motore. E ora accoglie un nuovo arrivato e un modello potenziato. Sia il nuovo propulsore, che è il Mercury Verado V10 da 425 cv, sia l’aggiornamento del già conosciuto Verado V10 350 cv, seguono perfettamente la filosofia della gamma ad alte prestazioni della casa americana. Entrambi infatti garantiscono potenza a volontà, insieme a efficienza e alla proverbiale silenziosità.

Il nuovo fuoribordo Mercury Verado V10 425 cv

Prestazioni superiori con la stessa fluidità di erogazione di potenza che ci si aspetta da Mercury e con un quid in più sul fronte dell'accelerazione e della silenziosità, oltre che della leggerezza del motore.

Nei test effettuati dal costruttore americano su una barca di 26 piedi (8 metri circa) il Mercury Verado V10 425 cv è risultato essere più veloce di 3 secondi nell’accelerazione da 0 a 30 mph (26 nodi) rispetto all'offerta del mercato nel segmento dei fuoribordo da 450 cv. Non si parla però solo di performance, perché il motore, con i suoi 316 chili nella versione più leggera, è risultato avere un peso inferiore di ben 115 chili. È anche il 22% più silenzioso.

Tra i punti forti c’è poi la dotazione di un alternatore da 150 ampere, che conquista il primo posto a livello di potenza per questa categoria.

Il nuovo Mercury Verado V10 425 cv manda fuori catalogo il 450 cv, ma il blocco motore rimane sempre il 5.7 litri della gamma V10, che però gira a un regime superiore, ovvero 6000-6600 giri/min, rispetto al 400 e al 350.

Come ti potenzio il Mercury Verado V10 350hp

Al fianco del lancio del nuovo modello da 425 cv c’è il rinnovo del Verado V10 350 cv, che vanta ora un aggiornamento tecnico capace di aumentare la velocità e di migliorare l’accelerazione.

Qui Mercury il confronto l'ha fatto con un fuoribordo di pari potenza disonibile sul mercato e, sempre dai test del costruttore americano, si è rivelato di 4 secondi più veloce nell’accelerazione da 0 a 30 miglia all’ora, e di 17,8 secondi più rapido per quanto riguarda l’accelerazione da 0 alla velocità massima, che però Mercury non ha ancora dichiarato.

E, sempre in tema di velocità massima, in condizioni di carico leggero, è risultata essere di 2,7 miglia orarie (2,3 nodi) più alta rispetto al motore usato come riferimento.

Anche in questo caso ci sono i risultati riguardanti la silenziosità, con il Verado da 350 cavalli che è risultato più silenzioso del 40%. E ancora, se paragonata con l’attuale 350 cv presente nei cataloghi Mercury, la nuova versione è del 15% più veloce nell’accelerazione da 0 a 50 miglia orarie (43,5 nodi), che possiamo supporre come velocità massima.



Non sapendo quale sia il motore competitor preso come riferimento, possiamo considerare tutti questi dati come una prima idea per inquadrare in modo concreto le potenzialità e la crescita in performance dei due motori rispetto all'offerta del mercato, ma nei prossimi test che avremo sicuramente modo di effettuare anche noi, potremo senz'altro dettagliare il tutto e aggiungere ulteriori dati di velocità ai vari regimi fino alla punta massima.

Intanto, lo sviluppo dei due motori non si vede solamente nelle performance e nella silenziosità, ma anche nel comparto tecnologico. Entrambi i modelli, infatti, sono caratterizzati dal sistema Digital Throttle & Shift di serie. Il Joystick Piloting è invece un optional, per chi vuole un supporto hi-tech per manovre precise anche in condizioni difficili o in spazi ridotti.

Inoltre, i motori sono compatibili con il montaggio da centro a centro di 26 pollici, così da poter essere agevolmente utilizzati come sostituti su barche già equipaggiate con i Verado L6, così come con tanti altri fuoribordo con piattaforme simili.

Sia il Mercury Verado V10 425 cv sia il rinnovato V10 350 cv sono disponibili in quattro colori: nel nero Phantom Black, nel bianco freddo Cold Fusion, nel più caldo Pearl Fusion e, per chi ama il bianco ancora più caldo, nel Warm Fusion.



Con sede presso il Porto turistico di Ostia, NWC Marine è entrato a far parte della nutrita schiera di dealer del cantiere Zar Formenti, storico produttore di tender e gommoni e, da un paio d'anni, entrato anche nel mondo dei maxi rib con lo Zar Imagine 130.

Il nuovo concessionario inizia la sua attività all'insegna di Zar con alcuni dei modelli più rappresentativi della linea Sport Luxury e sarà presente anche al prossimo salone di Genova presso lo stand del cantiere lombardo.

Fondata nel 2023, NWC Marine Srl nasce con l’obiettivo di avviare un percorso imprenditoriale virtuoso nel settore nautico, traendo forza dall’esperienza pluriennale maturata da lungo tempo nel comparto della cantieristica navale.

E oggi NWC Marine si mette in gioco in quest'altra esperienza insiemea a Zar, condividendone gli stessi valori per perseguireinsieme gli stessi obiettivi.


Il nuovo trolling motor Garmin Force Kraken 110" si posiziona al top di tutti i motori elettrici per la pesca prodotti dall'azienda americana, che si dividono nella serie Force Pro, da 50 e 57 pollici, e nella gamma Force Kraken, che comprende cinque motori da 48 ai 110 pollici di questo nuovo modello.



Garmin Force Kraken 110

Più lungo è il gambo, più ampio è il range di grandezza delle barche su cui poter installare il trolling motor e naturalmente più ampia è la potenza del motore.

Il nuovo Garmin Force Kraken 110", infatti, eroga una potenza massima di 100 libbre (45 kg) con 36 volt, ma chi ha barche un po' più piccole e non necessita di tanta potenza, può scegliere il sistema a 24 volt per una spinta fino a 80 libbre, equivalenti a 36 kg. Il tutto supportato da un'elica progettata per restituire un'alta efficienza senza disperdere potenza.

Il motore, come tutti i Force, è brushless, ovvero senza spazzole, per eliminare qualsiasi forma di attrito che possa creare surriscaldamento, ma anche evitare il consumo di componenti, cosa che andrebbe a discapito della riduzione delle performance e di un aumento della manutenzione.

Garmin Force Kraken 110".

Di facile installazione

Le sue dimensioni più grandi non creano maggiori difficoltà d'installazione. Il motore, infatti, può essere posizionato facilmente e molto velocemente utilizzato l'apposita staffa pivot, che è studiata apposta per semplificare l'installazione anche su prue ristrette.

Se è facile installare il motore, altrettanto semplice è il montaggio del trasduttore, che è un Panoptix LiveScope. È sufficiente far passare il cavo del trasduttore nell'apposito percorso ricavato all'interno del gambo e il gioco è fatto. In questo modo tutto rimane anche protetto e ordinato.

Per quanto riguarda il tasduttore c'è la possibilità di averlo già integrato al momento dell'acquisto, ed è un GT56UHD-TR Chirp con funzioni tradizionali ClearVü e SideVü, ma se si vuole si può acquistare il Force Kraken 110" senza trasduttore e montare il Panoptic LiveScope che si desidera, semplicemente acquistando l'apposita staffa di montaggio Kraken LiveScope, e accedere così anche alle modalità Forward, Down e Perspective.

Le tante funzionalità del Garmin Force Kraken 110"

Una volta installato il trolling motor si apre un enorme ventaglio di possibilità di utilizzo. Anzitutto con la sua tecnologia wireless può dialogare con i chartplotter Garmin in plancia da cui ricevere le istruzioni per seguire in autonomia le rotte automatiche o i percorsi preimpostati.

Non solo. C'è anche il telecomando (oltretutto galleggiante per essere sempre sicuri di poterlo recuperare in caso di cadute accidentali in acqua) e gli smartwacht Garmin compatibili, come il nuovissimo quatix 8, che permettono di gestire il motore da qualsiasi punto della barca.

Fra le varie funzioni accessibili con i Garmin Force Kraken c'è quella di ancoraggio Gps Anchor Lock che, attraverso la combinazione fra il segnale Gps multibanda e il sensore AHRS integrato, mantiene la barca ferma nel punto desiderato, contrastando anche vento e corrente, proprio come se fosse ancorata tradizionalmente sul fondale.

C'è poi la comodissima modalità “punta e vai”, che consente di dirigere la barca semplicemente puntando la direzione con il telecomando.

Quanto costa il Garmin Force Kraken 110"

Disponibile da agosto 2025 online e nei punti vendita autorizzati, il nuovo Garmin Force Kraken 110" ha un prezzo a partire da 7.499,99 euro Iva inclusa.

È disponibile nei colori bianco e nero senza alcun sovraprezzo ed è completo del kit di stabilizzazione per la navigazione.

La sua resistenza testata alla salsedine e alle condizioni meteomarine più estreme fa sì che Garmin possa includere nel prezzo una garanzia di 3 anni sui vari componenti e addirittura la garanzia a vita sul gambo del motore.



In Ranieri International sanno bene che ciò che rende una barca straordinaria è lo sfruttamento delle proprie migliori competenze nei rispettivi ambiti: progettazione, modellistica, laminazione, assemblaggio, tappezzeria, tecnica degli impianti, falegnameria, carpenteria.

Progettare una barca o un gommone, per Ranieri International, non vuol dire semplicemente determinarne lo “stile”, ma riuscire a prestabilire, partendo dalla propria idea di “family brand”, tutte le caratteristiche tecniche, i materiali e i tratti estetici del prodotto.

Dal progetto allo stampo, la prima fase di nascita di una barca

La progettazione e l’ingegnerizzazione sono sicuramente la fase più lunga e complessa, in cui bisogna avere una perfetta visione d’insieme per riuscire a coniugare le esigenze stilistiche ed estetiche con quelle tecniche e commerciali, inserendo anche non soltanto le innovazioni che la tecnologia rende disponibili, ma pure le nuove soluzioni create di volta in volta dall'ingegno dei progettisti e i tecnici del cantiere.

Il processo continua con la realizzazione del modello in scala reale: carena, coperta monoscocca e tuga sono costruiti in materiali compositi e rappresentano l’immagine esatta di come sarà l’imbarcazione completa, finita con tutti i particolari e i dettagli.

Il modello in scala è ovviamente funzionale alla creazione dello stampo, per cui deve avere una finitura in superficie perfetta, proprio perché ogni imperfezione del modello verrebbe riprodotta nelle imbarcazioni prodotte in serie.

La fase successiva è la creazione dello stampo, che, alla fine del processo, rappresenterà l’impronta “femmina” dell’imbarcazione.

La realizzazione dello stampo segue lo stesso processo di laminazione della stampata vera e propria di un’imbarcazione, salvo l’utilizzo di alcuni materiali compositi specifici, con caratteristiche tecniche e meccaniche adeguate alle esigenze di questa fase del processo.

Secondo step: laminazione e assemblaggio

La fase dello stampaggio è un momento molto delicato: basti pensare alle tante linee squadrate, forme complesse e spigolose, ma soprattutto la carena caratterizzata dal Hull Innovative System e il “sistema di coperta evoluta monoscocca” Fully Developed Cockpit System per comprendere l’importanza di questa fase e la necessità di avere una manodopera qualificata di grande esperienza.

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Nel sito produttivo di Ranieri International comprende è stato creato un nuovo reparto di circa 5 mila mq dedicato esclusivamente alla laminazione e attrezzato con i più avanzati sistemi di controllo climatico e antinquinamento. Squadre di artigiani dosano sapientemente gelcoat, materiali compositi e rinforzi, in un processo integrato e supervisionato da tecnici specializzati.

Ultimate tutte le fasi della stratificazione, si estraggono le varie componenti e si preparano per l’assemblaggio. Infatti, prima di “chiudere” la barca, bisogna preparare con cura tutte le diverse parti che poi diventeranno difficilmente raggiungibili.

L’assemblaggio della carena con la coperta, sia per le barche che per i gommoni, è stato perfezionato mettendo a punto il Cockpit Shock Absorber, una tecnica particolare totalmente ideata da Ranieri International, che crea dei veri e propri “silent-block” tra le componenti.

Creato il "guscio" si passa all’impiantistica

Ranieri International da sempre adotta criteri e sistemi di sicurezza tali da rendere le imbarcazioni tra le più sicure sul mercato, ancora prima dell’entrata in vigore della nuova normativa europea 2013/53EU.

Tutti gli impianti elettrici sono realizzati internamente all’azienda da tecnici specializzati, garantendo una totale uniformità tra essi e la conformità a quanto indicato nei manuali del proprietario.

Gli impianti sono cablati e isolati mediante l’impiego gli appositi tubi corrugati predisposti in fase di assemblaggio della carena. Le cassette di derivazione sono a tenuta stagna e tutti i pannelli e le connessioni sono stagnate a caldo e dotate di appositi connettori ad innesto rapido. Ogni singolo cavo è contraddistinto in modo da essere individuato facilmente, in caso di necessità, anche con il supporto degli spaccati presenti nel manuale del proprietario.

Tutti i modelli di barche e gommoni hanno i serbatoi dell’acqua predisposti in controstampata, questo consente una maggior facilità d’istallazione, un’ottimizzazione degli spazi e dei volumi e, soprattutto, una migliore ripartizione dei pesi spostando il baricentro verso il basso e il più possibile al centro dell’imbarcazione.

Tutti gli impianti carburante sono provvisti di scarico acque perimetrale, guarnizione stagna gavone serbatoio in polietilene reticolare o di acciaio inox conforme alle normative, gavone in controstampata isolata a misura serbatoio, imbarco e sfiato, galleggiante e indicatore, fire port, fuel stop meccanico o con elettrovalvole, tubazioni di raccordo in rame con doppie fascettature e blower estrazione vapori.


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La componentistica

Gli acciai, le bitte e le basi del tientibene sono di acciaio di alta qualità stampate su disegno Ranieri International e, oltre a essere collegate all’impianto di massa, sono isolate da basi in Pvc studiate per far scorrere e defluire l’acqua in modo da evitare fenomeni di ossidazione.

Le tappezzerie sono realizzate da una squadra interna utilizzando tessuti di alta qualità caratterizzati da un materiale robusto con un’alta resistenza ai raggi UV e alla scoloritura.

Le imbottiture sono molto confortevoli perché composte da due diversi strati di reticolato poliuretanico: un primo strato più alto “a cellula chiusa” compatto, resistente e che non assorbe acqua, ed un secondo strato, incollato al primo, di reticolato a “cellula aperta” che conferisce al cuscino la morbidezza e il comfort necessario.

Il reparto falegnameria produce, con una fresa a controllo numerico di ultima generazione, tutto il legname necessario per i rinforzi strutturali al reparto stampaggio; inoltre una squadra realizza con materiali pregiati tutto il mobilio delle imbarcazioni.


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I tubolari dei gommoni

Tutti i tubolari sono realizzati in tessuto Hypalon Neoprene Orca di Pennel & Flipo. Mani esperte, coadiuvate da tecnici specializzati, costituiscono un reparto interno che si occupa esclusivamente della progettazione, dello sviluppo e della realizzazione dei tubolari.

Una volta pronte e assemblate le scocche, la squadra di tubolaristi provvede alla delicata fase di assemblaggio con lo scafo, la sellatura e l’applicazione dei rinforzi, successivamente completa i tubi con tutti gli inserti necessari richiesti dal cliente: maniglie, bottazzo, scritte, fregi ecc.


Clicca qui per entrare nella pagina dedicata alle tecnologie esclusive di Ranieri International sul sito ufficiale del cantiere



Per quanto riguarda la nautica ad attendere i visitatori dell'Honda Day Misano 2025 sabato 5 luglio al Marina di Portoverde saranno una barca Ranieri International Next 275 e un gommone Altamarea 35, entrambi equipaggiati con l'Honda BF350, che con i suoi 350 cv è il top di gamma del costruttore giapponese.

Ma oltre le prove in acqua, la nautica sarà in primo piano anche durante le attività motociclistiche in pista, perché nel paddock del Misano World Circuit Marco Simoncelli sarà allestito uno stand Honda Marine con altri gommoni e motori, in particolare due battelli Honwave T20 e SE3, e i fuoribordo Honda BF2.3, BF40E, BF150D e BF250D.

È prevista anche la presenza di esperti e tecnici, per illustrare tutte le caratteristiche tecniche di ogni prodotto, grazie anche al supporto del condessionario ufficiale Fonti, che sarà presente sia in pista sia al Marina di Portoverde per tutta la durata dell'evento.

Ricordatevi di prenotare la prova in mare

Le prove in mare presso il Marina di Portoverde saranno possibili esclusivamente su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni, ci si può rivolgere direttamente allo stand Honda Marine nel paddock durante l'evento, e dopo la conferma, i partecipanti potranno accedere al molo dedicato per uscire con la barca o con il gommone e testare tutta la potenza e la tecnologia dell'Honda BF350.

Il motore al vertice della gamma di fuoribordo Honda è infatti un V8 a 60° con una cubatura di 5 litri e 350 cv di potenza. È dotato di tecnologia V-Tec e tante altre innovazioni, che ne migliorano le performance e la comodità di utilizzo.

Clicca qui e scopri di più sulle tecnologie dell'Honda BF350 nel nostro articolo

Honda Day Misano 2025, una giornata di festa per tutti gli appassionati

L'evento punta a offire un'atmosfera di festa e divertimento con tutti gli appassionati del mondo Honda e con la possibilità di scoprire molti dei prodotti di tutte le divisioni Honda, che saranno esposti nelle varie zone dedicate.

Il famoso circuito Misano World Circuit Marco Simoncelli sarà interamente riservato alle attività dell'Honda Day sabato 5 luglio.

L'ingresso in pista sarà consentito ai clienti possessori di idonee moto Honda, ma è prevista anche la presenza di celebrità, come i piloti Johann Zarco e Somkiat Chantra, insieme al Team Principal Lucio Cecchinello. E ci sarà anche molto intrattenimento con un DJ set dal vivo di Mario Fargetta.

Altre attrazioni dell'Honda Day includono: Demo Zone e Test Ride Offroad ed educazione stradale con la “Young Rider School”; Fan Experience e molto altro.


Clicca ed entra nella pagina dedicata all'evento sul sito ufficiale di Honda Marine Italia


Piccole barche di grande originalità hanno fatto la fortuna di un'azienda lombarda, che da 70 anni produce e distribuisce nel mondo barche, lance, tender, kayak e altri natanti di vario genere in diversi materiali, dal termoformato plastico con tecnologia che le rende inaffondabili, alla vetroresina fino al policarbonato che le rende completamente trasparenti.

E proprio queste barche trasparenti sono le pioniere dell'insediamento di Verga1958 nei mercati del Medio Oriente e nell'Oceano Indiano. Il cantiere, infatti, ha stretto un accordo con la società Empire Marine International per la distribuzione delle sue barche negli Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait, Arabia
Saudita, Bahrain, Oman, Maldive, Seychelles e India, ampliando così la presenza internazionale del
marchio.

Coral View 250, Tender 220T e Osyter View pronte a sbarcare in Medioriente

Della vasta gamma di natanti prodotti da Verga1958, la prima selezione a sbarcare nei nuovi mercati intrapresi dall'azienda è composta da tre modelli: il Coral View 250, il Tender 220T e il kayak trasparente Oyster View.

Coral View 250

È un tender di 2,49 metri dal peso di soli 37 kg, che può navigare a remi oppure con un fuoriboodo endotermico fino a 4 cv o elettrico. È realizzato in policarbonato trasparente antiurto, antisalsedine e anti UV che non lo fa né ingiallire né opacizzare. Può imbarcare due persone, alle quali regalare non solo una vista sul mare, ma anche sotto il mare.

Oyster View

È il primo kayak interamente trasparente tutto prodotto in Italia. È pensato per un’esperienza
di navigazione immersiva, per chi vuole scorpire in sicurezza la bellezza del mondo subacqueo. Lungo 2,49 m e largo 0,88 può accogliere una sola persona ed è fornito di sedile, pagaia e due anelli, il tutto per soli 16 kg di peso.

Tender 220T

Lungo 2,20 m e largo 1,20, anche questo è un tender completamente trasparente, realizzato in policarbonato antiurto e anti UV e, se non si vuole condurlo a remi, può essere equipaggiato con un fuoribordo massimo di 4 cv.

Leggi anche il nostro articolo di presentazione del Coral View 250

Stefano Bitturini, Project Manager di Verga 1958 vede buone prospettive e ha dichiarato: “Siamo entusiasti di avviare questa collaborazione con un partner di grande prestigio che condivide i
nostri valori di qualità, innovazione e attenzione al dettaglio. Questa partnership segna un passo
importante nella nostra espansione internazionale e ci permette di portare il meglio del Made in Italy
in mercati strategici”.

Le barche di Verga1958 acquistabili anche online

Oltre agli accordi per la vendita diretta nei vari territori, Verga1958 ha anche uno store online, dove è possibile acquistare tutti i modelli, contando anche su un servizio di "concierge" animato dall'intelligenza artificiale, che è sempre pronto a rispondere a tutte le domande che i clienti avessero prima di decidere l'acquisto.

Ogni modello, oltre a essere corredato di foto e scheda tecnica, dispone anche di menù per la personalizzazione dei colori, degli accessori e dell'equipaggiamento propulsivo, con il prezzo che si aggiorna in tempo reale in base alle scelte effettuate.

Una volta completata la configurazione desiderata, è sufficiente aggiungere la barca al carrello e decidere come pagara fra tutte le opzioni disponibili. Sono previsti anche pagamenti a rate!


Clicca qui ed entra nello store online di Verga1958

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Il nome Rizzardi evoca sempre il mondo della motonautica sportiva, non a caso le barche del cantiere sono sempre state orientate alle alte performance e a un design molto grintoso.

In particolar modo lo è la linea GR, costituita da grandi open estremamente affusolati ma altrettanto comodi come un motoryacht, di cui il GR Sessantatre è l’ammiraglia. Una barca che piace non solo per design e non solo per prestazioni da quasi 40 nodi di velocità massima, ma anche per le sue tre eleganti cabine con bagno privato e per quella fantastica terrazza affacciata sul mare che è il pozzetto.

Ma al nuovo armatore, a cui è stata consegnata in questi giorni la terza unità di questo grande open di 20 metri, è piaciuto anche il livello di personalizzazione e, proprio per la fusione fra la barca sportiva e l’elegante motoryacht da crociera che rappresenta il Rizzardi GR Sessantatre, si è  fatto installare due motori più tranquilli rispetto ai tradizionali Man V8 da 1.200 cv, ovvero due Nanni da 900 cv in linea d’asse per vivere di più l’essenza della crociera a buona velocità e in maggior economia nei consumi.

Tutto questo, comunque, non abbate le potenzialità velocistiche di questa barca, che infatti può arrivare fino a 34 nodi di massima e mantenere un’andatura di crociera di 29 nodi.

Leggi il nostro articolo di presentazione completo del Rizzardi GR Sessantatre


Clicca ed entra nel sito ufficiale del cantiere Rizzardi


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