Anteprima 2024: Cranchi Sessantadue, il nuovo 20 metri con una visione particolare del fly

Categorie: Barche e Yacht
6 Maggio 2023
Anteprima 2024: Cranchi Sessantadue, il nuovo 20 metri con una visione particolare del fly

Manca ancora un po' di tempo all'apertura della stagione 2024, ma Cranchi svela già le prime informazioni di una delle sue novità: è  il Cranchi Sessantadue, un 20 metri che si pone nelle alte sfere della gamma del cantiere, in particolare in quella dei flybridge, ma con un richiamo alle navette. 


È un'anticipazione assoluta, quindi non è ancora dato sapere quando debutterà il nuovo Cranchi Sessantadue, il cui nome per esteso "all'anagrafe" è Cranchi Sessantadue 62 ft.

Di certo si sa, o meglio si intuisce dall'outline del rendering (che è l'unica immagine di anteprima al momento disponibile) che sarà una barca fly, ma con dei richiami allo stile delle navette, primo fra tutti la prua dritta.

Una contaminazione di stile che, mettendo a confronto il profilo di questo nuovo 20 metri con quello della Sessantasette e della Settantotto, sembra voler mantenere tutto il design che caratterizza la nuova generazione dei fly di alta gamma del cantiere, ma con un mood più affine allo spirito delle lunghe crociere e della navigazione rassicurante che, per loro natura, esaltano di più le navette.

Render profilo del Cranchi Sessantadue 62 ft.

Tant'è che, oltre alla prua dritta e alle linee tese dello scafo, contrapposte peraltro da un tratto più morbido e sfuggente del profilo alto della tuga, questo nuovo Cranchi Sessantadue dà anche l'opportunità di chiudere il ponte superiore e creare così un enclosed bridge, che accarezzerà sicuramente di più i diportisti d'oltreoceano, ma in ogni caso sottolinea le sue potenzialità di accoglienza per le lunghe permanenze a bordo.


Leggi anche la nostra prova del Cranchi Settantotto


Leggi anche la nostra prova del Cranchi Sessantasette

Il designer è sempre lui, Christian Grande, una garanzia quando si tratta di tirare fuori dal cilindro qualcosa di sempre originale, soprattutto quando l'originalità la trovi anche in tanti piccoli dettagli che a volte non saltano nemmeno all'occhio, perché sono più studiati per portare a una più grande funzionalità.

E con la sua direzione artistica, c'è sicuramente da aspettarsi un décor degli interni di assoluto livello estetico, oltre che qualitativo, con diverse possibilità di scelta e personalizzazione.

Intanto il cantiere ha già anticipato che la barca avrà dotazioni tecnologiche eccezionali, e fra le prime informazioni che possiamo estrapolare dalla scheda tecnica, vediamo che il nuovo Cranchi Sessantadue 62 ft. monterà, come sempre, due motori Volvo Penta che in questo caso sono due D13 da 1000 cv Ips1350.


Clicca e scopri di più nel nostro articolo sul Volvo Penta D13 da 100


Le persone imbarcabili sono 16 e, per quanto non ci siano ancora dati sulla compartimentazione degli ambienti, possiamo immaginare con un buon margine di certezza, che le cabine saranno tre tutte con bagno.

Queste le informazioni disponibili al momento sulla novità 2024 Cranchi Sessantadue. Altre informazioni seguiranno gradualmente, ma il cantiere si è reso disponibile già fin d'ora a dare informazioni in più direttamente a chi fosse interessato alla barca e ne facesse richiesta.

È sufficiente compilare il form di richiesta dati sul sito di Cranchi (o cliccando il link qui sotto) o rivolgersi al concessionario più vicino.


Clicca qui per accedere alla pagina ufficiale di Cranchi con il form di richiesta di informazioni sul Cranchi Sessantadue


Clicca qui per trovare il concessionario Cranchi più vicino a te


La scheda tecnica del Cranchi Sessantadue 62 ft.

Lunghezza f.t.20,15 m
Lunghezza scafo17,68 m
Larghezza5,15 m
Dislocamento32.000 kg
Serbatoio carburante3.300 l
Serbatoio acqua700 l
Serbatoio acque nere230 l
Serbatoio acque grigie230 l
Motori2x1000 cv Volvo Ips1350
Portata persone16
CarenaAldo Cranchi
ProgettoCentro Studi Ricerche Cranchi
Art directionChristian Grande
Omologazione CECat. B
Condividilo a un amico

Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

magnifiercrossmenu