Con il suo aspetto dinamico e agile, il Princess V60 è l'ultimo arrivato nella gamma V Class, e offre buone prestazioni e un comportamento sicuro. Può raggiungere punte di 38 nodi.

Princess, cantiere britannico parte del gigante del lusso LVMH (Luis Vuitton Moët Hennesy), lancia questa primavera un nuovo modello nella cosiddetta V Class, uno yacht da 18 metri caratterizzato da un uso intelligente di spazi esterni e interni. In realtà, anche se il nome è Princess V60, la lunghezza vera è di 19,17 metri, cioè più di 62 piedi: e forse proprio quei centimetri in più contribuiscono alla sua eleganza sportiva.

Prestazioni e lusso per tanti

Gli ospiti beneficiano di aria e luce grazie al tetto del salone scorrevole elettricamente. Salone dotato di un divano a U, cucina a poppa con un secondo divano a L, e un tavolo da pranzo estensibile. Le porte scorrevoli si aprono sul pozzetto con wetbar, barbecue e frigorifero. Davanti alla piattaforma di poppa, la porta del garage elettroidraulica cela lo spazio per un tender fino a 3.3m. Nel caso in cui si cerchi la privacy in porto, il generoso prendisole a prua del Princess V60 presenta un'area salotto e un grande solarium, con cuscini e poggiatesta regolabili.

Come di consueto su un Princess,
fattori 
come elementi di design
contemporaneo,
qualità di
realizzazione e
attenzione al
dettaglio si manifestano ovunque

Sottocoperta ci sono tre cabine per sei ospiti. L'armatoriale concede anche di rilassarsi su un divano, oltre ad avere bagno privato e diversi spazi di stivaggio. Una cabina doppia a prua e una terza a dritta con letti singoli (a richiesta, scorrono elettricamente per formare un matrimoniale) condividono il secondo bagno. Infine, ancora a richiesta, si può avere la cabina marinaio, singola e dotata di bagno.

Come di consueto su un Princess, fattori come elementi di design contemporaneo, qualità di realizzazione artigianale e attenzione al dettaglio si manifestano ovunque, a titolo di esempio citiamo solo l'arrotondamento degli arredi interni, le sellerie con cuciture realizzate a mano e una progettazione delle luci (dovremmo dire light-design) volta a rendere gli ambienti ancora più accoglienti.

Con due motori MAN V8 da 1200 CV il Princess V60 dovrebbe raggiungere i 38 nodi di velocità massima, non male per uno yacht di oltre 19 metri di lunghezza che disloca 27 tonnellate.

I numeri del Princess V60

Lunghezza f.t. (incluso pulpito) …............ 19.17 m (62' 11")
Lunghezza f.t. (escluso pulpito) …............ 18.92 m (62' 1")
Baglio …............ 4.87 m (16'0")
Pescaggio …............ 1.5 m (5'0")
Dislocamento …............ 27.2 t
Riserva carburante …............ 3250 l / 858 US Gal
Riserva acqua dolce …............ 530 l / 159 US Gal
Serbatoio acque nere …............ 250 l / 66 US Gal
Motori …............ MAN V8 1200 2x1200CV
Velocità max …............ fino a 38 nodi

Ma se cercate un modello un po' un più grande, qui vi parliamo del Princess V65

Una bella manifestazione di pesca questo 5° Trofeo canna da riva, per una volta non dalla barca ma da terra in una delle più belle località liguri: Santa Margherita Ligure. Vediamo com’è andata.

La pesca, come ho più volte avuto modo di sottolineare in questi articoli, propone mille sfaccettature: tecniche, modalità e luoghi in cui viene praticata. C’è chi preferisce la pesca in acque interne e chi in mare, chi preferisce la pesca dalla barca e chi da terra, chi preferisce il bolentino al drifting e chi lo spinning al surfcasting. Insomma, la scelta è veramente ampia e, a parte il comun denominatore della passione verso questo sport, c’è davvero da sbizzarrirsi nel provare per scegliere quale sia la tecnica che piace di più, o verso cui ci si sente più portati.

Questa volta è di scena il 5° Trofeo canna da riva

Dopo aver parlato tanto di pesca dalla barca, ora proponiamo anche la pesca da terra, fatta con la tecnica bolognese a galleggiante, praticata dai moli, all’interno di porti e scogliere, forse una delle più conosciute da tutti. Quella di cui parliamo è una gara di pesca che si è svolta in Liguria, e più precisamente a Santa Margherita Ligure, affascinante località a levante di Genova. È il 5° Trofeo di canna da riva - tecnica bolognese, un evento organizzato dall’ASD Lady Martina Sporfishing che ha sede proprio a Santa Margherita Ligure e che ha visto la partecipazione, forte anche di condizioni meteo favorevoli, di ben 46 concorrenti, provenienti da diverse regioni italiane, in particolare, oltre alla Liguria: Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte.

 

Durante questa gara è stata usata la “classica” bolognese con galleggiante, una tecnica divertente e anche comoda se vogliamo, con la possibilità di praticarla da seduti sulla banchina Rizzo e su parte del nuovo molo del porto di Santa Margherita, entrambi appositamente riservati per la gara dall’Amministrazione comunale e dalla Marina di Santa Margherita, con l’autorizzazione rilasciata dalla Guardia Costiera locale. Abbiamo già detto che le condizioni meteo erano favorevoli o meglio, discretamente favorevoli, fatta eccezione per un vento di tramontana freddo che ha sferzato a tratti con raffiche (in particolare durante la seconda parte della gara) che hanno reso un po’ più difficoltoso del previsto il lancio delle lenze che, come caratteristica di questa disciplina, non erano particolarmente piombate.

Le prede portate a guadino sono state principalmente occhiate, sugherelli e pesci di fondo e alla fine il solo podio ha fatto registrare complessivamente un centinaio di catture, risultato questo che ha significato anche grande divertimento per tutti i partecipanti, indipendentemente da chi poi ha vinto. Il primo posto assoluto è andato a Gianluca Barbieri, pescasportivo di La Spezia e già vincitore della scorsa edizione, che ha portato alla pesa ben 62 prede che gli sono valse 2.395 punti, seguito con una bella differenza di catture (17 contro 62) da Vincenzo Sorrentino dell’ASD Amo d’oro Colmic di Torino con 2.300 punti complessivi. Terzo classificato Franco Musiu, pescatore lombardo che ha catturato anche lui 17 prede ma con un peso complessivo inferiore per 1.795 punti. Oltre ai premi di rito per il podio, messi in palio da Colmic Italia, ci sono stati premi per tutti i partecipanti offerti dalla Venturieri galleggianti, sponsor dell’evento sin dalla prima edizione, e un trofeo messo in palio per il team più numeroso che, anche quest’anno per il secondo anno consecutivo, si è aggiudicato l’ASD Amo d’oro Colmic di Torino. L’ASD Lady Martina Sportfishing ha infine voluto ringraziare il negozio locale Overfishing, per il supporto all’attività del sodalizio.

Il prossimo raduno organizzato dall’ASD Lady Martina Sportfishing sarà il Trofeo Crazy Grongo, un raduno goliardico sulla pesca di gronghi e murene, seguito poi dalla terza edizione del “A pesca di immondizia-salviamo il nostro litorale”, una giornata in cui i pescatori depositeranno le loro canne per dedicare il loro tempo, insieme ad amici e appassionati, alla pulizia dell’arenile locale. A tale proposito l’ASD Lady Martina Sportfishing invita sin d’ora tutte le associazioni e persone interessate a partecipare a mettersi in contatto per organizzare al meglio questa “ecologica kermesse”.

Leggi anche la cronaca della "Seppiata in compagnia" del Fishing Club di Anzio

magnifiercrossmenu