Questo, in realtà, è solo un annuncio dell'arrivo del nuovo Sacs Rebel 40, che sarà lanciato ufficialmente al prossimo Cannes Yachting Festival, in programma dall'11 al 16 settembre 2018.

Come da filosofia aziendale per ogni nuovo modello, il cantiere non lascia trapelare nulla di più sul Sacs Rebel 40 rispetto ai dati di lunghezza e larghezza che sono 12,32 x 3,93 metri. Non c’è verso di spillare altre informazioni, evidentemente in Sacs preferiscono tenersi l’effetto sorpresa in fiera, senza magari pensare che il più delle volte le persone in fiera preferiscono andarci già ben informate su cosa li aspetta e visitare dal vivo ciò che hanno già visto anticipatamente sui giornali.

Cerchiamo almeno di collocare il nuovo Rebel 40 in un contesto più preciso. Parli di Sacs e pensi subito al mondo dei grandi rib. Con la gamma Strider, infatti, l’offerta del cantiere nel mondo dei gommoni arriva fino a 20 metri. E poi, due anni fa, è arrivato lui, il Rebel 47, un 14 metri che progettualmente combina le caratteristiche di un gommone con l’essenza di un grande yacht (nella foto in alto la postazione di comando).

Difficile chiamarlo gommone, difficile chiamarla barca. È stato un prodotto di rottura su tutti i fronti rispetto alle altre tipologie di gommoni o imbarcazioni da diporto. E come spesso avviene in questi casi, si è stati a guardare cosa sarebbe successo. Il cantiere avrà visto giusto? Avrà esagerato? Il mercato era pronto in quel momento ad accogliere un mezzo così bello ma così diverso? Evidentemente sì, al punto che da settembre Rebel non indicherà più un solo modello ma, con l'arrivo appunto del nuovo Rebel 40, diventerà una gamma di modelli che Sacs aggiungerà al suo catalogo.

Dopo il Cannes Yachting Festival (11-16 settembre 2018)  il nuovo Sacs Rebel 40 farà il giro dei più importanti saloni internazionali per farsi conoscere nel mondo, così come è stato per la (ormai si può dire) ammiraglia della gamma.

Nel frattempo non resta che aspettare il giorno di apertura della fiera per scoprire il nuovo “enfant terrible” del cantiere Sacs, nel frattempo se volete farvi almeno un’idea su come sarà, guardate il Rebel 47 qui.

Anche lo scenario è importante in una gara di pesca. A Ventotene, una delle Isole Ponziane, si è svolta la dodicesima edizione del Big Fish Tournament.

Da ben dodici edizioni il Big Fish Tournament è considerato una delle più belle gare di pesca del Mar Tirreno, una gara d’altura che ha quale scenario naturale, e non è cosa da poco, l’Arcipelago Pontino o Ponziano, e in particolare due delle sue sei isole: Ponza e Ventotene. Queste isole fanno parte di un’area marina naturalistica molto interessante, al punto che il grande oceanografo Jacques Cousteau classificò, in una sua personale classifica mondiale, Palmarola (altra isola dell’arcipelago) al secondo posto e Ponza (capoluogo dell’arcipelago) al settimo. Ventotene ha origini vulcaniche e fa geograficamente parte dell’arcipelago Pontino, ma geologicamente delle Isole Flegree, insieme a Ischia, Procida e Vivara.

Big Fish Tournament, una gara “vulcanica”

Su quest’isola di “vulcanico” non c’è solo l’aspetto geologico ma, da svariati anni ormai, si svolge una gara di pesca d’altura che accoglie molti equipaggi accomunati dalla passione per questo sport e affascinati dagli scenari naturali. Animatore di questo evento è Nestore Grassucci che quest’anno, a differenza delle passate edizioni, lo ha solo spostato di data, posticipandolo di circa un mese. Così, l’edizione 2018 del Big Fish Tournament si è svolta a metà luglio in due tappe: la prima a Ponza con il BillFish, rimasta però senza risultati perché tutte le prede allamate si sono liberate prima della misurazione, e successivamente in due manche a Ventotene, con una gara di traina d’altura mirata alla cattura di pesci spada, aguglie imperiali, alalunghe, tonni e lampughe.

I 60 equipaggi in gara, tra cui anche una barca a vela Indigo e un partecipante statunitense (Daniel D’Olimpo), si sono affrontati su un campo gara disegnato oltre la Riserva Marina che incastona l’isola, su di una batimetrica di circa 1.000 metri. Grazie a condizioni meteo perfette, con mare calmo e sole, in queste due manche si sono registrate molte catture, con oltre 140 strike e un’elevatissima presenza di rostrati che, proprio grazie ai loro rostri, in molti casi si sono liberati da soli dalle esche che avevano attaccato; in ogni caso una media di quasi due strike a imbarcazione. Le 39 imbarcazioni in classifica hanno infatti pescato complessivamente 65 pesci, tra cui 12 aguglie imperiali (tutte rilasciate), 37 alalunghe e 16 tonni. Il pescato non rilasciato, come avviene da alcuni anni, è servito a una raccolta fondi per l’Onlus Operation Smile, che si occupa di bambini con gravi malformazioni al volto.

Gara nella gara, questa volta a terra, la divertente “battaglia” di crudi denominata “La Brigata del Big Fish”, cui hanno preso parte alcuni partecipanti impegnati in una kermesse culinaria che li ha fatti conoscere non solo come angler, ma anche come ottimi cuochi. Vincitore di questa kermesse culinaria è stato Federico Veroli del team Bonaventura, secondo classificato Alessandro De Luca del team Indigo e terza Francesca Demani del team Pura Vida.

Per quanto concerne invece il podio “vero” del Big Fish Tournament, sono saliti sul gradino più alto il Team Conga II/Todaro Sport di Roma, capitanato da Emiliano Attanasio, con a bordo Paolo Ricci, Riccardo Todaro, Francesco e Lorenzo Brunelli e Stefano Rizzoli. Secondo l’equipaggio Team Italcanna Boca Time, capitanato da Simone Battiferri e con un equipaggio composto dall’argentino Fabricio Riccitelli e Aldo Benucci. Terzo infine l’equipaggio Magnafoco composto da Umberto Rossi, Simone Primerano, Alessio Bochi e Alessandro Carpineti. Madrina della premiazione nonché giudice della gara di crudi Chiara Giallonardo conduttrice di Linea Verde. Un ringraziamento particolare a tutti gli sponsor che hanno reso possibile l’evento, tra cui i Comuni di Ponza e Ventotene, l’Istituto Italiano di Navigazione, Lowrance, Italcanna, Costa del Mar occhiali, Like adv, Dr.Smile, IBMS design, Casale del Giglio, Prosciuttificio Bassiano, LEMMA, BFour beer, Asso Fishing e Arte del Mare.

Leggi anche la cronaca del Barracuda Tour 2018

Ecco la classifica finale dei primi 10:

  • Conga II/Todaro Sport
  • Team Italcanna Boca Time
  • Magnafoco
  • The Right Key
  • Risky Business
  • Il Franchino/Team Operation Smile
  • Geoki III
  • For…Tuna
  • Monica IV
  • Giacap
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