Divulgare la nautica ecosostenibile e il rispetto per la natura, attraverso un progetto che unisce la navigazione a zero emissioni con esperienze di cucina a bordo e "sunset spritz" nel cuore delle Cinque Terre e delle sue aree marine protette. Il premio Beat Yesterday Award 2020 di Garmin Italia è andato - per la nautica - a Nicola Livadoti e sua moglie Maria per l'iniziativa Hello Cinque Terre.

Il mare non lo dovete sognare, lo dovete proprio vivere, perché anche se non ne siete appassionati, o magari siete più tipi da montagna, un'escursione in mare riesce comunque a trasmettere sempre qualcosa di unico, specie se lo vivete dalla parte opposta alla costa, ovvero a bordo di una barca: le sensazioni rimarranno indelebili.

Ed è questo l’intento di Nicola e Maria, marito e moglie che nel 2016 hanno abbandonato le rispettive professioni e acquistato una barca di ben 37 anni, che è stata interamente restaurata e che presto diventerà ibrida, e successivamente del tutto elettrica, per creare esperienze di navigazione da proporre a chiunque voglia vivere emozioni uniche di mare, associate anche alla cucina e alla visita di luoghi inesplorati dal turismo di massa nell'area delle Cinque Terre.

L'Azimut AZ28 del 1983 di Nicola Livadoti e sua moglie Maria (Courtesy hallocinqueterre.com).

Una filosofia di vita e un premio a sostenerla

La storia di Nicola Livadoti e sua moglie Maria si racchiude nel progetto Hallo Cinque Terre, che non solo ha coronato il sogno di due persone di fare delle proprie passioni una professione, ma è stato anche premiato con il Beat Yesterday Award 2020, istituito ormai da cinque anni da Garmin Italia, per fare delle grandi esperienze di vita e delle grandi imprese sportive una risolutezza da premiare e supportare.

Così, Nicola e Maria potranno portare avanti la loro avventura anche con la strumentazione e il supporto di formazione tecnica di Garmin Italia, pure con il supporto di un "tutor" d'eccezione coinvolto dall'azienda nel Beat Yestarday Award 2020, quale è Giovanni Soldini.

Che cos’è il Beat Yesterday Award di Garmin Italia

Il Beat Yesterday Award è il premio che ogni anno riconosce agli atleti, ma anche a persone "comuni", il merito di aver portato un messaggio di valore attraverso una loro avventura o impresa sportiva.

Quest'anno, le conseguenze del Covid-19 hanno di fatto bloccato la possibilità di portare aventi le imprese sportive, ma non hanno sopito lo spirito del Beat Yesterday Award 2020, che questa volta ha ribaltato la piramide andando a premiare gli appassionati di sport e avventura con un sogno e un progetto da realizzare nel 2021, anche con il supporto di Garmin Italia, mentre gli atleti professionisti diventano i tutor dei progetti, ognuno nel proprio campo di specializzazione.

Chi sono gli ambassador del Beat Yesterday Award 2020

Così, le sei imprese che di più hanno colto lo spirito del Beat Yesterday 2020 e che sono state scelte e premiate fra le oltre 240 candidature selezionate attraverso un lavoro di scouting iniziato a luglio, potranno avvalersi dell'esperienza e dei consigli di personaggi del calibro di Davide Cassani, dirigente sportivo ed ex ciclista su strada, del triatleta Daniel Fontana, dell'alpinista Simone Moro, del motociclista Alessandro Botturi e del velista oceanico Giovanni Soldini.

A unire tutte queste esperienze è un altro sportivo, appassionato di rugby, che nel Beat Yesterday Award 2020 appare come voce narrante, ed è il giornalista Daniele Piervincenzi.


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Daniele Piervincenzi (a destra) con Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia.

L'impresa di inserire una barca di 37 anni nell'ecosistema delle aree protette

Sebbene le grandi avventure nautiche gravitino più nell'orbita della vela, anche quella a motore ha i suoi perfetti presupposti per ambire al premio Beat Yesterday Award di Garmin Italia.

E la barca oggetto dell'impresa di Nicola Livadoti e sua moglie Maria è un Azimut AZ28 del 1983 , che presto diventerà inizialmente ibrida e poi elettrica al 100%, per rendere alla portata di tutti lo spettacolo di panorami e parchi marini protetti in un contesto conviviale, in esperienze che sarebbero impossibili da vivere senza una barca a emissioni zero.

(Courtesy hallocinqueterre.com)

Il progetto parte fin da subito con un'azione di coraggio: "Entrambi avevamo una realtà solida dal punto di vista del lavoro - inizia a raccontare Nicola Livadoti - Mia moglie Maria lavorava in ufficio e aveva la sua stabilità, io invece vengo da una famiglia che da tre generazioni si occupa di immobiliare, di costruzioni e restauri. Avevo tantissime soddisfazioni professionali, ma a livello personale ero sempre stanco, snervato e a un certo punto ho proprio realizzato di essere insoddisfatto".

Nicola e Maria sono di origini calabresi, ma vivono a La Spezia e nel 2016 hanno preso la grande decisione: "Dopo 17 anni di cantiere ho abbandonato la mia professione - prosegue Nicola - e insieme a Maria abbiamo deciso di seguire le nostre passioni e unire la cucina, il mare e l’ospitalità con la bellezza di Porto Venere e delle Cinque Terre. Abbiamo quindi acquistato un Azimut AZ28 di 37 anni, lo abbiamo restaurato completamente e adattato negli interni per poter accompagnare le persone in mare, non in un semplice tour, ma trasmettendo loro un'esperienza più profonda, legata alla natura del mare e al piacere della cucina".

Nasce così Hello Cinque Terre, attraverso cui Nicola e Maria organizzano giornate in barca, non limitandosi però a fare solo da "skipper", ma creando un'esperienza completa, che va dalla navigazione al gourmet a percorsi nelle terre circostanti con racconti sulla loro storia e sull'origine dei monumenti, proprio come si farebbe in un gruppo di amici.

(Courtesy hallocinqueterre.com)

"Cerchiamo di condividere tutto, dalla conoscenza dei luoghi a come li si vivono, fino alla possibilità di cucinare con noi o tirare il tramonto in barca con un aperitivo in mano - conferma Maria - Insomma con noi si vive non come turisti, ma come persone del luogo".


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Mentre Nicola fa cambusa al mattino al mercato del pesce fresco, Maria accoglie gli ospiti a bordo. Si parte intorno alle 10.30 per rientrare di norma verso le 16.30, ma volendo si può fare anche il tramonto a bordo.

Ospitalità ed ecologia a tutto tondo sono i fondamenti del progetto

Navigare nelle aree marine protette è il sogno praticamente di tutti i diportisti, ma è uno di quei sogni dove non sono i soldi a poterlo coronare, perché è la natura a imporre le sue regole che, va da sé, non sono certo acquistabili.

Così, dopo aver creato tutto il comfort di bordo per gli ospiti, ora è il momento di rendere l'Azimut AZ28 di Nicola e Maria accessibile a tutti i parchi marini.

Un'impresa non facile, perché rendere a zero emissioni una barca a motore richiede progetti specifici, ben ponderati e senza margini di errori che andrebbero a bruciare gli investimenti e la possibilità di evolvere il progetto di Nicola e Maria.

L'impresa secondo Giovanni Soldini, l'uomo che naviga in tutto il mondo senza inquinare mai

Giovanni Soldini è un navigatore che non ha certo bisogno di presentazioni. Lunghissimo è il suo palmarès di vittorie sportive e imprese in solitaria intorno al mondo.

Chissà se ha mai tenuto il conto delle miglia che ha percorso in tutte le sue avventure e circumnavigazioni a vela. Di certo, dietro di sé non ha mai lasciato alcun gas di scarico.


Guarda su Wikipedia tutte le imprese di Giovanni Soldini


Come vede, quindi, Giovanni Soldini l'avventura intrapresa da Nicola e Maria? "La vedo bene. L’importante è vivere il mare con lo spirito giusto. Poi loro fanno anche divulgazione".

Effettivamente chi prova per la prima volta un'esperienza di navigazione di questo genere, può facilmente appassionarsi alla navigazione e, come in questo caso, anche a una navigazione più sostenibile.

"L’ecologia è rendersi conto che si può vivere in un altro modo più in sintonia con la natura - prosegue Soldini - ma in mare stare in sintonia con la natura non significa andare in giro a gran velocità, vuol dire accettare di andare più piano, vuol dire anche accettare - per esempio - di non usare l’aria condizionata, in questo modo si riesce ad avere un bilancio ecologico accettabile. E tra le rinunce c'è anche un po’ di velocità. Non si può pensare di fare una barca elettrica che vada costantemente a 30 nodi, l’importante è che abbia uno scafo ottimizzato per poter essere elettrificato e che supporti una velocità dislocante".

"Il nostro Azimut AZ28 - interviene Nicola - ha una carena semiplanante. Per il futuro abbiamo in mente di prendere un gozzo ligure dislocante, anche se in realtà Giovanni ora mi ha fatto ragionare sul catamarano, che a livello di efficienza rende ancora meglio ed è anche più spazioso nelle aree living per gli ospiti".

Intanto come intendete rendere elettrico l'Azimut AZ28? "Inizialmente ho pensato di aggiungere un modulo elettrico su entrambi i propulsori - prosegue Nicola - ma Giovanni mi ha fatto notare che potrei anche aggiungere un terzo motore elettrico, dotato della propria trasmissione in linea d'asse, in mezzo ai due endotermici".

Un'ottima alternativa: "Penso abbia più senso ed è una via che valuterò sicuramente. Il nostro obiettivo, comunque, è nell'immediato di inquinare meno e arrivare al più presto a non inquinare proprio più, non solo attraverso una motorizzazione totalmente elettrica, ma cercando anche di far vivere ai nostri ospiti la barca a motori spenti".

Beat Yesterday... to Tomorrow

Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia.

Il dado è tratto, dunque. E con la consacrazione del più grande navigatore italiano del nostro tempo, Giovanni Soldini, e di un premio che ha riconosciuto nel progetto di Nicola a Maria lo spirito giusto per una nuova sfida ancora aperta, come conferma anche Stefano Viganò, l'amministratore delegato di Garmin Italia, che dice:

"L’anno che sta per chiudersi si è caratterizzato per i grandi cambiamenti che hanno lasciato una traccia nel vissuto di tutti noi, ma anche le situazioni più difficili possono dare grandi motivazioni, permettendo di guardare al futuro con ancora più ambizione, ed è così che in questa edizione dei Beat Yesterday Awards abbiamo voluto premiare le imprese sportive “di domani”, selezionando sei progetti che vedranno la propria realizzazione nel 2021, che ci auguriamo sia più sereno per tutti".


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