Sono previsti cinque modelli per la nuova linea Lux di Zar-Formenti, in particolare si tratta del Lux 13 e dei Lux Rider 14, 15, 16 e 18.

I nuovi gommoni Lux di Zar-Formenti si affiancano alle linee Rib, Air, Alu e Fun, rispetto alle quali si caratterizzano per una diversa progettualità e una maggiore raffinatezza dei dettagli.

Fra le differenze sostanziali si evidenziano un gavone di poppa più ampio e il pozzetto motore in grado di integrare sotto il pagliolo il serbatoio della benzina.

I Lux Rider 14 e 15, inoltre, dispongono di un divanetto di prua più ampio rispetto agli altri modelli di Zar-Formenti di uguali misure, mentre a prua si nota un muso diverso rispetto a quello in alluminio normalmente montato sulla linea Rib.

La configurazione del pozzetto rivela una grande disponibilità di sedute in una disposizione votata alla praticità. La consolle di comando centrale, infatti, fa sì che anche il divano prodiero sia posizionato in modo da lasciare liberi i camminamenti laterali, creando così due passaggi liberi che collegano il divano poppiero dal prendisole di prua.

Ciò che accomuna i Lux di Zar-Formenti a tutta la gamma Zar Mini è la struttura eco-friendly in alluminio, che può essere riciclata alla fine della vita di ogni battello.


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Il debutto dei della nuova linea Lux di Zar-Formenti era previsto per la fiera di Düsseldorf, che però è stata annullata per i problemi legati al Covid, ma nel frattempo sono già disponibili all'acquisto e pronti per essere ordinati presso la rete vendita autorizzata del cantiere.


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Nel 2017 è stata la sede europea in Belgio ad avere i tetti rivestiti di pannelli solari, ora è il momento proprio del quartier generale americano di Mercury Marine: 320 pannelli garantiranno illuminazione per i prossimi 30 anni.

Nel parlare di ecologia, spesso si pensa ai prodotti, meno ai processi. In soldoni: è bello sapere che rispettiamo l'ambiente guidando un'auto elettrica o sapere che i powertrain ibridi della nostra barca consumano e inquinano poco.

Ma raramente ci chiediamo se sono davvero green le aziende che quelle auto, quelle barche e quei motori producono. Per fortuna la risposta è si.

Ci sono molte imprese che si sono già mosse in questa direzione: se non per intima convinzione, è stato almeno perché hanno capito che il rispetto ambientale è un asset fondamentale per il proprio valore (basti pensare all'importanza che ha assunto la certificazione ESG).

I pannelli solari fotovoltaici per Mercury non sono una novità

Brunswick Corporation, la holding che detiene Mercury Marine, già nel 2017 ha dotato la propria sede europea (a Petit Rechain, in Belgio) di pannelli solari fotovoltaici per generare energia pulita. Ora, lo fa anche nel proprio quartier generale americano, a Fond du Lac in Wisconsin.

Uno scorcio del nuovo impianto

L'impianto si trova su una parte del tetto del magazzino e comprende 320 pannelli solari, ciascuno dei quali misura 6 piedi di larghezza e 4 piedi di altezza (180 x 120 cm). In totale sono 700 metri quadrati circa, che genereranno elettricità sufficiente a illuminare il magazzino di Mercury per i prossimi 30 anni.

Un percorso a tappe verso una completa ecosostenibilità

Secondo il presidente di Mercury Marine Chris Drees, il nuovo impianto a Fond du Lac contribuirà al raggiungimento dell'obiettivo (annunciato all'inizio del 2020) di ricavare il 50% dell'elettricità dell'azienda da fonti rinnovabili entro la fine del 2030.

Il nuovo impianto fotovoltaico a Fond du Lac rientra nel ventaglio di iniziative - attuali e future - che Mercury intraprende per gestire in un modo più ecosostenibile il proprio consumo energetico.

In occasione della Giornata della Terra, che è il 22 aprile, il programma Focus on Energy (FOE) del Wisconsin ha nominato nel 2020 Mercury vincitore del premio per l'efficienza energetica.

Nel concedere il premio, FOE ha citato diverse iniziative Mercury, tra cui la modernizzazione dei sistemi HVAC (riscaldamento e climatizzazione) e di illuminazione, il contenimento dei sistemi ad aria compressa, l'ottimizzazione dei cicli di accensione/spegnimento per apparecchiature e impianti, e ancora il reindirizzamento del calore generato dalla produzione su molteplici scopi e l'incorporazione di illuminazione naturale e riscaldamento passivo nella progettazione di nuovi impianti.


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Non solo approvvigionamento green, ma anche riduzione dei consumi

Quanto all'Europa, Mercury ha lanciato il suo primo progetto fotovoltaico nel 2017 con l'installazione di un set di 2.000 pannelli solari presso la sede europea della società in Belgio.

L'impianto, combinato con un migliore isolamento termico, riduce la quantità di elettricità che l'impianto attinge dalla rete del 33%, abbassando così i costi delle utenze e consentendo un uso sostanziale di energia pulita e sostenibile.

E noi vi terremo sempre aggiornati sui prossimi passi green, non solo di Mercury Marine ma di (come auspichiamo) tante altre aziende nautiche.


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