Dellapasqua DC9 Elite, un po’ cruiser, un po’ offshore

Categorie: I Nostri Test
6 Gennaio 2015
Dellapasqua DC9 Elite, un po’ cruiser, un po’ offshore

Una barca per navigare e vivere il mare in maniera totale. Si chiama Dellapasqua DC9 Elite, è lunga oltre 11 metri, ha una vivibilità in pozzetto da vero open, ma sa offrire anche interni accoglienti.

Dellapasqua DC9 Elite

Con oltre 450 esemplari prodotti (su un totale di circa 1.300) è facile capire perché il Dellapasqua DC9 è una vera icona del cantiere. Nella gamma Dellapasqua con la denominazione Elite sono indicati gli scafi open, alle origini i modelli di punta, poi negli anni soppiantati prima dai cabinati e poi dai fly, e oggi tornati alla ribalta per rispondere a una richiesta del mercato, ma anche per sottolineare lo spirito sportivo che anima da sempre i suoi titolari.

Guardando il Dellapasqua DC9 Elite in banchina si intuisce subito come si sia voluto disegnare una barca pulita e tradizionale nelle linee, da vivere soprattutto negli spazi aperti. Se si vuole più abitabilità sottocoperta c’è la versione fly o quella con hard top, qui si sta al sole e al vento per il piacere di starci e, non certo ultimo per importanza, con la possibilità di affrontare qualsiasi tipo di mare in totale sicurezza. La carena è infatti una V profonda, comune a tutti i Dellapasqua, con un angolo di 18° che, con la trasmissione a linea d’asse, non lascia dubbi sulle possibilità del DC9 di navigare in tutte le condizioni.
Anche i passavanti laterali ben dimensionati e la robusta battagliola ben dissimulata nel disegno complessivo sottolineano come tutto sia stato pensato per muoversi a proprio agio in ogni situazione e nella massima sicurezza.

Il materiale di costruzione?è gelcoat neopentilico bianco a elevata resistenza all’invecchiamento da raggi UV. La stratificazione è eseguita a mano con mat e stuoia separati nella stesura con pressione di ogni singolo strato utilizzando rulli di acciaio e resine ad alta prestazione meccanica. La struttura di carena e fianchi è in vetroresina con rinforzi longitudinali e trasversali e anima in espanso. Il basamento e i madieri dei motori sono in compensato marino rivestiti di vetroresina. La coperta è in laminato di vetroresina con mat e stuoia, sandwich in termanto e zone di rinforzo e avvitamento in compensato marino.

Dellapasqua DC9 EliteDellapasqua DC9 Elite

La coperta

Salgo a bordo e subito resto sorpreso della grande disponibilità di spazio. Il motivo è presto spiegato: compresa la plancetta lo scafo è lungo poco più di 11 metri e quindi la sigla DC9 non deve trarre in inganno. Penso invece a quante volte avviene esattamente il contrario. Salendo da poppa, la grande plancetta facilita l’accesso e lascia già pregustare piacevoli bagni al largo, mentre l’ampio prendisole a dritta permette di curare la tintarella senza estraniarsi dalla vita di bordo e più protetti in navigazione che in quello di prua. Il tavolo della dinette può essere smontato e scomparire all’interno dello spazio verticale ricavato nella struttura del posto di comando. Quest’ultimo presenta una plancia classica con gli strumenti analogici in bell’ordine e il gps centrale a garantire la completezza delle informazioni.

Il tendalino chiuso trova posto nel perimetro del parabrezza e anche da montato non toglie slancio al profilo della barca. Tra gli optional vedo anche il rollbar, ma penso che rovinerebbe la bella linea di questa barca, meglio lavorare un po’ di più per montare il tendalino se ci si deve proteggere dal sole o dalla pioggia. A prua, il classico solarium completa la dotazione di una barca che convince già al primo contatto: viene subito voglia di mollare gli ormeggi.

Dellapasqua DC9 EliteDellapasqua DC9 Elite

Gli interni

È inevitabile, dando tanto spazio all’area aperta, che il sottocoperta, sia un po’ sacrificato. In realtà quello che serve c’è: un bagno sufficientemente grande, una dinette raccolta e accogliente trasformabile in una cuccetta doppia e una cabina prodiera con il classico letto centrale. La qualità dei materiali e la lavorazione delle essenze è ottima, e non potrebbe essere altrimenti vista la grande esperienza del cantiere nella costruzione di barche di legno. Un display touchscreen consente di avere sotto controllo tutti i servizi di bordo in modo intuitivo e semplice. Si può obiettare che manca un angolo cottura, ma penso che anche in una crociera di più giorni è meglio, se proprio si vuole cucinare, utilizzare quello in pozzetto che eventualmente può essere protetto dal tendalino.

Dellapasqua DC9 Elite

Il test

Il modello in prova monta di una coppia di entrobordo turbodiesel FPT (Fiat Powertrain) da 370 cv l’uno; in alternativa sono offerti gli stessi motori nelle taratura di 280 e 400 cv. La soluzione intermedia mi sembra ottimale per la barca.
Lasciamo la banchina e ci avviamo nell’ampio avanporto di Marina di Ravenna. Per uscire dall’ormeggio faccio ampio ricorso all’elica di prua (optional) che non fa troppo rimpiangere i moderni joystick.
Il Dellapasqua DC9 Elite si conferma subito una barca sincera, non troppo sensibile al timone, estremamente direzionale. Fuori il mare è montato dallo scirocco pomeridiano con un’onda corta e secca. Meglio, sarà una prova più significativa.

I flap sono praticamente a zero e mi confermano sono da utilizzare solo con mare più formato. Affondo quindi le manette e subito la reazione è quella che mi aspetto, in pochi secondi la barca è in planata e la progressione è piacevole per non dire entusiasmate, soprattutto considerando che non si tratta di uno scafo da competizione ma è arredato di tutto punto.
Raggiungo la velocità di punta con mare di prua: 35 nodi. Viro con un raggio piuttosto ampio, ma con le trasmissioni a linea d’asse è difficile fare meglio, e guadagno un nodo. Piuttosto noto come in tutte le condizioni la tenuta della carena è ottima, il passaggio sull’onda deciso senza la minima vibrazione. Provo a stringere ulteriormente la virata a pieno gas e mi rimetto con mare di prua. La barca si conferma molto stabile, anche le onde di alcune scie di altri scafi sono affrontate in scioltezza, unica nota stonata il tambuccio, in particolare il suo fermo, piuttosto rumorosi, un peccato veniale facilmente rimediabile. Diminuisco il gas e lo scafo plana piacevolmente a 28 nodi, la sua velocità di crociera, con i motori a 2.300 giri/minuto, un regime ottimale.

Caratteristiche tecniche
Lunghezza ft ……….....…………… m 11,02
Larghezza ……………….........…… m 3,08
Pescaggio ……………….........…… m 0,70
Dislocamento a vuoto ……...……… kg 9970
Motorizzazione …………………… cv 400x2
Serbatoi carburante …………..…… l 600
Serbatoio acqua …………………… l 350
Portata persone …………………… 12
Categoria di progettazione ………… B

Prestazioni
600 giri ………..…… 5,0 nodi
1000 giri …………… 8,0 nodi
1500?giri …………… 12,0 nodi
2000 giri …………… 23,0 nodi
2500 giri …………… 30,0 nodi
3000?giri …………… 36,0 nodi

Prezzi e motorizzazioni
2x370 cv FPT turbodiesel …………………… euro 260.000
Con dotazioni standard, franco cantiere, Iva esclusa.

Condizioni del test
Mare leggermente mosso, temperatura 28°C, carburante l 400, acqua l 350, equipaggio 3 persone, pulizia carena media, motorizzazione installata cv 2x370.

visita il sito Dellapasqua

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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