Doppia prova del Breva 800 con un Mercury da 300 cv e con due Yamaha da 200 cv
Il Breva 800 è il primo gommone presentato dall'altrettanto esordiente cantiere Breva Marine. Lo abbiamo provato con due configurazioni di motore: con un Mercury da 300 cv e con due Yamaha da 200 cv. Velocità simili e una forbice un po' più aperta sui consumi, ma solo dai 5.000 giri in su. Al di là delle velocità, questo gommone di 8,57 metri ha rivelato una carena veramente capace di tenere bene il mare.

Provare una barca appena varata è come assistere all’esordio di un giovane artista talentuoso, o come varcare la soglia di un ristorante appena aperto del cui chef si raccontano leggendarie capacità, con quel carico di curiosità, ma anche di emozione, che l’evento comporta. Nel nostro caso, non è solo il gommone in questione a esordire nel mercato nautico, ma è anche il cantiere stesso, quindi la curiosità è duplice, e si estende anche ai protagonisti di questo nuovo progetto imprenditoriale presentato ufficialmente nella primavera del 2025. Eccoci quindi a bordo del nuovo Breva 800, che abbiamo provato in una duplice versione: con un motore (Mercury V8 da 300 cv) e con due motori (Yamaha 4L da 200 cv)


Come è andata la prova di questo gommone di 8,57 metri ve lo dico fra pochissimo, ma per avere un quadro più chiaro e completo, e per collocare questo nuovo gommone nel suo contesto reale, è bene prima introdurre il cantiere.
Chi è il produttore dei gommoni Breva Marine
Se guardiamo indietro nelle passate vicissitudini del mercato, che generalmente è piuttosto umorale, vediamo che la nautica, in particolare quella italiana, ci ha purtroppo abituati al precario calore di fuochi di paglia, a cantieri nati fra gli osanna e finiti nel silenzio di capannoni vuoti nell’arco di pochissimo tempo.

Naturalmente non sappiamo cosa riserverà il futuro a Breva Marine, che ha aperto quest'anno a Grezzago, in provincia di Milano, dove ha basato produzione e quartier generale, ma se guardiamo in proiezione emerge un'azienda che poggia la sua attività su basi decisamente promettenti.
Chi finanzia sono investitori molto solidi con un piano industriale ben chiaro e serio, che ha consentito a Breva Marine di iniziare la produzione in una struttura di 2500 metri quadri ed esordire con una gamma di quattro gommoni già ben definita, che va da 6 a 13 metri (più altri due tender), non soltanto sulla carta, ma già pronta a scendere in acqua con tutti i modelli fra la fine del 2025 e il corso del 2026.

Chi gestisce il cantiere, ovvero il management che ha avuto delega a sviluppare le attività e la crescita del cantiere, è in mano a un personaggio con trent'anni di esperienza, che è l'amministratore delegato Cinzia Grottoli, la quale nelle sue tre decadi di professione ha maturato una forte esperienza nel marketing in noti cantieri a diffusione internazionale, dove ha potuto anche completare la sua conoscenza su tutte le fasi che portano dal progetto alla messa in acqua di una barca.
Perché il nome Breva? Perché, come abbiamo visto, il cantiere nasce su solide radici, ma ha anche voglia di freschezza, proprio come quella portata del vento e in particolare il Breva, che spira sulle sponde del lago di Como a cui in cantiere si sono voluti ispirare. C’è stata una sorta di vento della passione – ci diceva Cinzia Grottoli in una intervista di qualche mese fa al nostro magazine - generato da persone che hanno capito la mia determinazione e che mi stanno seguendo”.





Scopri di più sul cantiere Breva Marine nella nostra intervista a Cinzia Grottoli
Primo risultato tangibile di questo mix fatto di passione, competenze e impegno è il Breva 800, il Rib che abbiamo provato a Cannes e che si colloca a metà della gamma.
La doppia prova in mare del Breva 800, con uno e con due fuoribordo
Una carena davvero marina, questo va subito detto, e posso dirlo con certezza, perché al Salone di Cannes ho avuto modo di misurare la sua qualità con due motorizzazioni diverse, ossia due Yamaha da 200 cv e un Mercury da 300 cv. Motorizzazioni diverse, ma comportamento in acqua identico per questo scafo disegnato da Alessandro Chessa.

Il Breva 800 ha una carena che taglia bene l’onda, per quanto nel nostro test non era molto formata, e le sue linee permettono di mantenere la prua sempre asciutta.
Altra caratteristica molto positiva, è l’agilità con cui questo gommone reagisce alle correzioni del timoniere, senza innescare movimenti a pendolo nelle accostante molto repentine a dritta e a sinistra, segno di una buona stabilità in acqua.
Tutto questo nonostante una messa a punto non al 100% nel momento in cui abbiamo fatto la prova alla fiera di Cannes, dovuta alla posizione un po' bassa dei motori. Una regolazione che il cantiere ha già risolto al suo rientro in sede, ma tanta era la novità di questo gommone che non potevamo farci sfuggire la possibilità di provarlo e avere le prime impressioni anche se su un esemplare non del tutto definitivo (accade spesso, in particolare per i modelli totalmente nuovi, che la scadenza dell'accesso in fiera delle barche faccia sì che arrivino con le messe a punto non del tutto precise, perché magari sono entrate in acqua un paio di giorni prima), ma abbiamo comunque già in vista un secondo test con il gommone definitivo, di cui presto vi riporteremo.

L’ingresso in planata, pur con il trim a zero in entrambi i casi, differisce di un nodo e mezzo fra i due equipaggiamenti dei motori, con 13 nodi nel caso del singolo Mercury a 2700 giri/min., e 14,5 nodi allo stesso numero di giri con i due Yamaha.


Meglio uno o due motori? In realtà le differenze sono minime fino a un certo regime. Poi...
Un confronto far le due motorizzazioni alla luce dei dati rilevati nelle condizioni in cui abbiamo realizzato il test (mare poco mosso, tre persone a bordo e 40% di carburante imbarcato), evidenzia differenze minime per quanto riguarda le prestazioni fino a 5000 giri, con la velocità che passa da 33,3 nodi con il monomotore a 35 con la doppia motorizzazione.

Quello che cambia notevolmente sono i consumi, che allo stesso numero di giri passano da 84 litri/ora per il singolo a 103 per la doppia, forbice che si amplia quando si raggiungono le rispettive velocità massime: con il fuoribordo singolo si hanno 35 nodi e 90 litri/ora, con il doppio motore si superano i 39 nodi ma si consumano 152 litri/ora.
Un quadro che, nel rapporto fra prestazioni e consumi, emergono note di colore a favore della motorizzazione singola. Se non fosse per quella riserva di potenza in più garantita dai due fuoribordo che in caso di manovre repentine o in condizioni meteo impegnative può risultare davvero utile.

Design ricercato e finiture di pregio sul Breva 800
È un dato oggettivo, che prescinde dai gusti estetici personali: il Breva 800 si connota per un livello eccellente sul piano dell'estetica, dei materiali e della qualità delle rifiniture, ma ancora prima, osservando le sue linee, è evidente la filosofia che sottende al progetto: questo battello ha tutte le caratteristiche tecniche di un gommone.
Questa è una cosa non scontata in un periodo in cui i tubolari assolvono, in alcuni casi, soltanto a una funzione estetica, quando invece i tubolari di un gommone non devono essere solo un “tubo gonfiabile”, ma un elemento idrodinamico fondamentale, che influenza galleggiamento, stabilità, comfort, planata e comportamento in mare formato.

Nel caso del Breva 800, i tubolari, le cui linee si alzano verso prua mantenendo il contatto con l’acqua a poppa, sono un elemento fondamentale delle sue caratteristiche marine.
Il design è molto funzionale. Lo si apprezza muovendosi a bordo di un piano di coperta concepito come un walkaround, in cui sono rispettati i canoni della sicurezza, ad esempio con la collocazione dei tientibene lungo la consolle.

Il tutto senza sacrificare l’eleganza, colta in massima parte dalla qualità dei materiali e dalle sue rifiniture, a partire dai tubolari in Hypalon, per andare sul piano di calpestio realizzato dalla Italdeck, che è in Eva acronimo di Etilene Vinil Acetato, ed è un materiale che offre un ottimo grip e una bella sensazione al contatto. I rivestimenti e le cuscinerie sono personalizzabili e realizzati con materiali di prim’ordine.


La funzionalità degli spazi a bordo
Per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi, il Breva 800 nei suoi 8,57 metri è allestito in modo classico, con una dinette a C servita da un mobile cucina posizionato alle spalle della postazione di comando.

Quest'ultima si sviluppa su un blocco ampio e avvolgente che, oltre a offrire al driver una bella plancia panoramica, garantisce una buona volumetria e altezza nel vano sottostante, dove è stato ricavato il bagno con lavabo e Wc, ma, se lo si desidera, si può anche lasciarlo vuoto come vano di stivaggio.


La plancia, poi, è ben protetta e piuttosto ergonomica e permette una comoda conduzione da seduti, ma per una migliore visuale esterna è preferibile timonare in piedi.


La zona prodiera del piano di coperta è allestita con il classico prendisole, di fronte al quale è presente una seduta fronte marcia ricavata sul cassero, che copre l'accesso al vano interno.
Un'ultima - non meno importante - nota è sull'impiantistica, che può essere interamente ispezionata tramite un apposito pannello, in cui sono raggruppati in maniera ordinata tutti i controlli. È un altro particolare che denota la visione marinaresca di Breva Marine.




La scheda tecnica del Breva 800
| Lunghezza f.t | 8,57 m |
| Larghezza | 2,99 m |
| Immersione a pieno carico | 0,40 m |
| Compartimenti | 6 |
| Diametro tubolari | 0,61 m |
| Dislocamento a secco | 1.500 kg |
| Serbatoio carburante | 450 l |
| Serbatoio acqua | 70 l |
| Potenza max motore | 400 cv |
| Potenza min. motore | 200 cv |
| Numero max passeggeri | 12 |
| Omologazione Ce | Cat. B |
| Architettura navale | Alessandro Chessa |

I dati della prova del Breva 800 co un Mercury V8 da 300 cv
| giri/min | velocità | litri/ora | litri/miglio | Autonomia in miglia |
| 600 | 3,0 | 3,2 | 1,06 | 480 |
| 1000 | 4,4 | 5,4 | 1,2 | 366 |
| 1500 | 6,5 | 8,4 | 1,3 | 348 |
| 2000 | 8,2 | 13,9 | 1,7 | 265 |
| 2500 | 12 | 17 | 1,4 | 317 |
| 3000 | 15 | 23 | 1,5 | 295 |
| 3500 | 19,5 | 34,5 | 1,7 | 254 |
| 4000 | 25 | 45 | 1,8 | 250 |
| 4500 | 30 | 64 | 2,1 | 211 |
| 5000 | 33,3 | 84 | 2,5 | 178 |
| 5200 | 35 | 90 | 2,6 | 175 |
Ingresso in planata: 13 nodi a 2700 giri; Da zero a velocità massima: 14 secondi

I dati della prova del Breva 800 con due Yamaha 4L da 200 cv
| giri/min | velocità | litri/ora | litri/miglio | Autonomia in miglia |
| 600 | 3,3 | 3,3 | 1,0 | 450 |
| 1000 | 4,7 | 6,7 | 1,4 | 315 |
| 1500 | 6,6 | 11,3 | 1,7 | 263 |
| 2000 | 8 | 17,6 | 2,2 | 204 |
| 2500 | 10,3 | 23,5 | 2,3 | 197 |
| 3000 | 17,2 | 30,8 | 1,8 | 251 |
| 3500 | 23,7 | 44 | 1,9 | 242 |
| 4000 | 26,5 | 53 | 2,0 | 225 |
| 4500 | 30,5 | 72 | 2,3 | 190 |
| 5000 | 35 | 103 | 2,9 | 153 |
| 5200 | 39,2 | 152 | 3,8 | 116 |
Ingresso in planata: 14,5 nodi a 2700 giri; da zero a velocità massima: 12 secondi


Condizioni della prova
Mare poco mosso, tre persone a bordo, 40% di carburante imbarcato
Clicca ed entra nel sito ufficiale di Breva Marine



