La family boat secondo Jeanneau: ecco Cap Camarat 9.0 CC Serie2

Lo Jeanneau Cap Camarat 9.00 CC Serie2 è l'evoluzione di un open cabinato di otto metri, presentata dal cantiere come novità 2026, che sa regalare anche brevi crociere con il comfort necessario per trascorrere qualche notte a bordo. È disponibile in versione totalmente aperta o col T-Top integrato a un parabrezza più alto e protettivo. La barca monta due motori fuoribordo con potenza di 200 o 250 cv.
La versione 2026 dello Jeanneau Cap Camarat 9.0 CC Serie2 conferma l’idea che sta alla base di questo tipo di barca, cioè offrire una navigazione confortevole in spazi consoni a un open ben sotto i 10 metri senza rinunciare a una cabina in cui poter soggiornare.


E sulla stessa idea di comfort, la barca è concepita per offrirla in due versioni: una nel più classico stile totalmente open e l'altra con una struttura più protettiva, che chiude la parte prodiera con un parabrezza più alto e sigillato, e ripara dall'alto con un T-Top, per rendere la zona di pilotaggio meglio protetta e più adatta a chi usa la barca anche più fuori stagione o per andare a pescare.
La vocazione alla pesca sportiva, ma anche a una navigazione più improntata alla crociera, si nota pure nella plancia di comando che, oltre a essere ben strutturata, dispone di tanto spazio per installare strumentazione a volontà.

C'è infatti la possibilità di montare due chartplotter di grandi dimensioni sul piano verticale, più altri display di altri impianti, e c'è anche lo spazio sul piano orizzontale per la pulsantiera, le manette, l'eventuale joystick, i due portabicchieri e il vano portaoggetti.
Il ponte di coperta dello Jeanneau Cap Camarat 9.0 CC Serie2
Questo nuovo open di Jeanneau è anche una barca molto versatile, che da un pozzetto completamente vuoto, che potremmo definire in "modalità fishing", in un attimo si può trasformare in "modalità comfort e relax".


Questo è possibile semplicemente ribaltando le sedute a strapuntino posizionate sulla murata di dritta e sullo specchio di poppa e aggiungendo il tavolo, si ottiene una dinette a L comoda per quattro o cinque persone, ma anche di più se si aggiungono altre sedute amovibili intorno al tavolo.
Accanto al living poppiero, poi, si può pure abbattere una sezione della murata per ottenere una plancetta affacciata sul mare, utile non solo per ampliare lo spazio in pozzetto, ma anche per i tuffi e pure per le operazioni sul pesce all'amo.

Un altro living è disponibile a prua e ci si arriva in tranquillità, grazie alla protezione delle impavesate alte. Qui si ha una seconda zona pranzo, formata dal grande divano che percorre tutto il perimetro prodiero, di fronte al quale c'è un'altra seduta fronte marcia, comoda per due, ricavata sul cassero da cui, alzandolo, si accede all'area sottocoperta.
Due configurazioni anche per il ponte inferiore
Sottocoperta la cabina è completamente allestita per soggiornare a bordo per qualche notte senza alcun sacrificio in termini di comfort, almeno in proporzione a quello che ben la volumetria di una barca open di otto metri.

Lo spazio per la notte, infatti, pur essendo disponibile per quattro persone, in realtà rende ben arioso e confortevole il letto prodiero, ma un po' meno quello poppiero. C'è da dire, però, che, essendo a prua l'accesso sottocoperta, davanti al vano poppiero non c'è l'ostacolo della scaletta, quindi non bisogna fare eccessive contorsioni per sdraiarsi nella cuccetta anche se non si è di corporatura minuta.

Si notano poi soluzioni piuttosto ingegnose per avere i vari servizi risparmiando spazio. Apprezzabile è infatti l'idea di nascondere la scala di discesa sotto il letto prodiero, di cui basta ribaltarne una piccola sezione per scoprirla, ma anche il vano che nasconde il Wc, che una volta chiuso, diventa una poltroncina.


C'è inoltre la possibilità di creare un vano separato per il bagno. Il Wc e il lavello, infatti, sono messi in un angolo "strategico" in cui è sufficiente creare una paratia per poter dividere il bagno dal resto dell'ambiente interno e, a questo punto, di poterlo sfruttare anche per la doccia.


Le possibilità di motorizzazione dello Jeanneau Cap Camarat 9.0 CC Serie2
Lo Jeanneau Cap Camarat 9.0 CC Serie2 monta due motori fuoribordo con potenze che possono essere di 200 o 250 cv ciascuno.
Il cantiere dà la possibilità di montare motori Yamaha o Mercury, e le opzioni disponibili non riguardano solo le due potenze, ma anche i colori.

Stando alla scheda tecnica del cantiere, nel caso di Yamaha i 200 cv si possono avere sia in grigio sia in bianco, mentre i 250 solo in bianco. Qualunque sia la scelta di potenza dei Mercury, li potete avere solo bianchi.
Leggi anche il nostro test dello Jeanneau Cap Camarat 10.5 CC con due Yamaha V6 350
La scheda tecnica dello Jeanneau 9.0 CC Serie2
| Lunghezza f.t. | 8,30 m |
| Lunghezza scafo | 7,96 m |
| Larghezza | 2,98 m |
| Immersione | 0,65 m |
| Serbatoio carburante | 2x200 l |
| Serbatoio acqua | 100 l |
| Motori | 2x200 o 250 cv FB |
| Persone imbarcabili | 8 (Cat. B) / 11 (Cat. C) |
| Posti letto | 4 |
| Omologazione Ce | Cat. B / C |
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