MerCruiser 6.2L V8, provato il nuovo V8 di Mercury

Categorie: I Nostri Test
13 Novembre 2015
MerCruiser 6.2L V8, provato il nuovo V8 di Mercury

Ecco il nuovo MerCruiser 6.2L V8 installato sull’altrettanto nuovo Bayliner 842 Cuddy, ma per ora ci occupiamo solo del motore.

Un’anteprima del MerCruiser 6.2L V8, il nuovo motore a benzina di Mercury, l’avevamo già pubblicata, adesso però è il momento di provarlo installato a bordo di un altrettanto nuovissimo Bayliner 842 Cuddy, un “quasi” nove metri molto comodo e abitabile con un dislocamento di tre tonnellate e misure importanti: lunghezza 8,88 m, larghezza, 2,50 m, ma soprattutto un’opera morta molto pronunciata per dare spazio agli interni, in altre parole una barca che richiede cavalli e coppia per divertire. Quindi, tutte le premesse giuste per mettere alla prova il MerCruiser 6.2L V8 che è abbinato al piede poppiero Bravo III con due eliche controrotanti da quattro e tre pale da 20”.

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Il “chi è” del MerCruiser 6.2L V8

Ricordiamo per sommi capi le caratteristiche del MerCruiser 6.2L V8 che avevamo già raccontato nell’articolo di presentazione pubblicato su BoatMag e in BoatMag TG dove si possono leggere tutti gli approfondimenti.
Come già i MerCruiser 4.5L V6 da 200 e 250 cv lanciati lo scorso anno, anche il nuovo V8 è a due valvole per cilindro e ha un monoblocco espressamente studiato per impieghi nautici, senza quindi tecnologie superflue che comportano solo un aumento di costi, complessità costruttiva e peso tipiche degli attuali motori automotive. Il MerCuriser 6.2L V8 è tutto progettato e costruito presso la sede centrale di Mercury Marine a Fond du Lac, in Wisconsin, e rappresenta un equilibrio perfetto tra potenza, silenziosità, facilità di manutenzione, consumi ridotti ed elevata resistenza alla corrosione.

Il MerCuriser 6.2L V8, che come indica la sigla è un V8 di 6,2 litri di cilindrata che va a sostituire i gloriosi MAG 350 e MAG 377, vanta un’accelerazione ai vertici della categoria senza rinunciare alla fluidità dell’erogazione: un condotto di aspirazione più lungo ottimizza il flusso dell’aria incrementando la coppia, che a sua volta si traduce in un’accelerazione più brillante, mentre la cilindrata elevata garantisce un eccellente rapporto peso/potenza.

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Il test

Con il MerCuriser 6.2L V8 e il Bayliner 842 Cuddy dobbiamo affrontare un mare davvero agitato che ci accoglie fuori dal porto di Genova. Nonostante questo riesco a portare a termine tutti i rilevamenti e soprattutto a “prendere” tutti gli oltre 5 mila giri di cui il MerCruiser 6.2L è capace facendoci superare il sempre significativo muro dei 35 nodi, ovviamente con il supporto del trim, che invece era azzerato nel resto della rilevazione. Anche l’accelerazione è di tutto rispetto: 6,8 secondi per entrare in planata e poco più di 15 secondi per raggiungere i 30 nodi, mentre la planata minima è tenuta agevolmente a 2500 giri/min a una decina di nodi di velocità consumando poco più di 20 litri/ora.

Da notare che anche con il vano motore leggermente aperto (per far passare il cavo che dalla centralina che porta i dati al computer per avere i resoconti dei consumi), si apprezza subito la silenziosità del motore, infatti i dati fonometrici riportati sono alterati anche dal vento e dal rumore delle onde. In condizioni limite abbiamo quindi la conferma che gli obiettivi dei progettisti americani sono stati tutti centrati e il nuovo MerCuriser 6.2L V8 è pronto per dare tante soddisfazioni ai suoi armatori, divenendo anche un'ottima scelta per tante rimotorizzazioni alla ricerca di affidabilità, leggerezza e consumi ridotti.

Prestazioni

  • 1000 giri ……………… 4,7 nodi …………… 7,3 l/h ………… 68 db
  • 1500 giri ……………… 6,1 nodi …………… 10 l/h ………… 73 db
  • 2000 giri ……………… 7,4 nodi …………… 16 l/h ………… 74 db
  • 2500 giri ……………… 9,0 nodi …………… 23 l/h ………… 75 db
  • 3000 giri ……………… 13 nodi …………… 32 l/h ………… 78 db
  • 3500 giri ……………… 20 nodi …………… 40 l/h ………… 81 db
  • 4000 giri ……………… 24 nodi …………… 53 l/h ………… 81 db
  • 4500 giri ……………… 28 nodi …………… 65 l/h ………… 84 db
  • 5240 giri ……………… 41 nodi …………… 95 l/h ………… 85 db

Condizioni della prova
Mare mosso, temperatura 16°C, carena pulita, carburante 100 l, equipaggio 3 persone

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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