Nuova Jolly Prince 30 - Evinrude G2 250, debutto per due

Categorie: I Nostri Test
22 Gennaio 2015
Nuova Jolly Prince 30 - Evinrude G2 250, debutto per due

Inedito il Nuova Jolly Prince 30, evoluzione del precedente Prince 28, prima italiana per l’Evinrude G2, belli ma non solo.

Nuova Jolly Prince 30
A vederli in banchina si direbbe che sono fatti uno per l’altro, anzi gli altri perché sulla poppa del Nuova Jolly Prince 30 di Evinrude G2, qui nella versione da 250 cv, ne troviamo ben due. Un’accoppiata riuscita al primo colpo perché, se il gommone lo hanno ultimato la sera prima, il montaggio dei due potenti V6 a due tempi è riuscito al primo colpo senza neppure troppe regolazioni, un chiaro segnale che i due sono fatti per intendersi.

Nuova Jolly Prince 30

Raccoglie un’eredità di tutto rispetto il Nuova Jolly Prince 30 che si appresta a rinverdire gli onori e gli oneri del suo predecessore, quel Prince 28 che tanti consensi ha raccolto in questi anni. La prima sensazione è che le “carte in regola” per bissare il successo ci siano tutte: i due piedi in più sono infatti serviti per affinare piccole imperfezioni del modello precedente e dare così vita a un nuovo battello che nasce però già ampiamente collaudato.

Nuova Jolly Prince 30Nuova Jolly Prince 30Nuova Jolly Prince 30Nuova Jolly Prince 30

Un gommone open per crociere diurne che offre comunque una piccola cabina per ospitare il wc chimico e garantire riparo per cambiarsi il costume e riporre borse e altri accessori in un luogo sicuro e asciutto. Per raggiungere questo obiettivo si è puntato su un layout collaudato ma ricco di soluzioni che ne esaltano la versatilità. A prua il grande prendisole nasconde i soliti gavoni che qui sorprendono ancora di più per la loro capienza; se si elimina l’elemento centrale (che non c’era sulla barca in prova come del resto anche i cuscini vittime della fretta nell’allestimento) si ricava l’altrettanto classica seduta a V che può essere trasformata rapidamente in una dinette. A prua estrema troneggia la struttura del verricello dell’ancora impreziosita da inserti di teak per evidenziare i gradini che facilitano l’accesso prodiero.

Bella la plancia, ben protetta da un grande parabrezza, che come già detto nasconde al suo interno la cabina di servizio a cui si accede dal grande portello ribaltabile a pruavia; essenziale ma ben curato l’interno con al centro il wc chimico. Sul portello è ricavata una seduta frontemarcia che va completare i posti della dinette, mentre la parte poppiera è tutta dedicata alla plancia propriamente detta, che qui risulta abbastanza spoglia perché tutte le strumentazioni sono raccolte nel piccolo, ma ricchissimo di dati, strumento del motore; con il monitor del gps e dell’ecoscandaglio la coreografia sarà però completa e lo spazio non manca. Comoda la seduta doppia ribaltabile per dare spazio al piano che potrà essere dotato di lavello e grill per rendere completa la dotazione di bordo.

La zona poppiera presenta il classico divanetto, con la spalliera ribaltabile per creare un altro prendisole, sotto il quale si trova un altro grande gavone per serbatoio, batterie e dotazioni di sicurezza. Il passaggio verso le plancette di poppa è a sinistra con le due propaggini ben dimensione ai lati dei fuoribordo che lasciano un pozzetto quantomai sgombro al punto che è possibile creare un elemento di teak di congiunzione.

Nuova Jolly Prince 30

Il test

I due Evinrude G2 (per le loro caratteristiche rinvio alla ampia presentazione che trovate su questo stesso sito) fanno bella mostra sulla poppa del Nuova Jolly Prince 30 completati da una coppia di eliche Rebel 21”. Che siano la motorizzazione giusta per questa barca ci vuole poco a verificarlo: basta staccansi di poche decine di metri dalla riva e dare fondo alle manette (in modalità “single” per una più omogenea regolazione del gas) per apprezzare il poderoso spunto dei due tempi statunitensi che nel cambio di geometria del monoblocco dal V6 di 60° a uno da 90° non hanno certo perso in brillantezza. Semmai scopro piacevolmente che la “spinta” prosegue anche nei regimi intermedi confermando una migliore distribuzione della coppia.

Questo non impedisce al Prince 30 di proseguire con grinta la salita che non si arresta fino a quando tocco i 55 nodi (ovviamente con l’ausilio dei trim) a poco più di 6 mila giri. Il consumo di 159 l/h è certamente impegnativo ma molto meglio di quanto avrebbero fatto registrare i vecchi V6, mentre scende considerevolmente se rallentiamo a 30 nodi, che può essere identificata come velocità di crociera, mantenuti agevolmente a 3500 giri consumando 60 l/h; meglio ancora al limite della panata tenuta a 1750 giri a 13,5 nodi e 8 l/h. Verificare il tempo di ingresso in planata diventa un esercizio di velocità a far partire e fermare il cronometro: 3,5 secondi; ma ancora più impressionate il tempo necessario a raggiungere i 30 nodi, sempre partendo da fermo: 4,5 secondi.

Le forti piogge dei giorni precedenti (il lago Maggiore ad Angera, dove mi trovo è esondato) hanno riempito lo specchio d’acqua di tronchi e altre decine di oggetti galleggianti che impongono un attento slalom che esalta le doti di maneggevolezza del Nuova Jolly, a cui contribuisce anche la timoneria che si indurisce progressivamente sopra i 4000 giri, un bene perché alle andature minori è decisamente sensibile. Il lago è calmo e per provare la reazione sulle onde devo attraversare la nostra scia e aspettare quella di un traghetto, in entrambi i casi si evidenzia un passaggio decisamente morbido e deciso, merito certamente della carena con un deadrise di 25° che diventano 66° a prua. Un piccolo appunto alla rumorosità dei motori, certamente migliore di quella dei precedenti modelli ma sempre piuttosto elevata, ma quando si vola a 55 nodi è un neo di poco conto.

Caratteristiche tecniche
Lunghezza ft ……………… m 9,00
Larghezza ………………… m 3,20
Diametro tubolare ………… m 0,42/0,62
Dislocamento scafo……...… kg nd
Motorizzazione max …….… cv 2x300
Serbatoi carburante ..……… l 425
Serbatoi acqua ……….…… l 60
Portata persone ………...… 18
Categoria CE …………...… B

Prestazioni
1000 giri ……… 6,0 nodi ……… 5,6 l/h ……… 70 db
1500 giri ……… 8,2 nodi ……… 12,0 l/h ……… 75 db
2000 giri ……… 12,4 nodi ……… 19,4 l/h ……… 77 db
2500 giri ……… 18,9 nodi ……… 30,2 l/h ……… 81 db
3000 giri ……… 26,0 nodi ……… 48,7 l/h ……… 83 db
3500 giri ……… 30,2 nodi ……… 60,1 l/h ……… 83 db
4000 giri ……… 35,0 nodi ……… 32,1 l/h ……… 85 db
4500 giri ……… 40,2 nodi ……… 96,6 l/h ……… 88 db
5000 giri ……… 45,1 nodi ……… 120,2 l/h ……… 88 db
5500 giri ……… 51,3 nodi ……… 150,3 l/h ……… 88 db
6050 giri ……… 55,0 nodi ……… 159,1 l/h ……… 88 db

Condizioni del test
Lago calmo, temperatura 15°C, carburante l 450, acqua vuoto, equipaggio 2 persone, carena pulita

Prezzi
Solo scafo …………………  58.000 euro, Iva esclusa
Evinrude G2 250 ……..…… da 24.929 euro, Iva inclusa

Visita il sito Nuova Jolly
Visita il sito BRP Evinrude

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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