Sei porti liguri in supporto al problema dei rifiuti marini

Da che esiste il diporto nautico esiste anche il problema dei rifiuti marini. Un problema che, al di là dello scarso senso civico di alcuni, effettivamente può mettere in difficoltà anche i diportisti più virtuosi, perché non è sempre facile smaltire i rifiuti prodotti a bordo.

Al richiamo dello slogan No ai rifiuti fuori bordo, sì ai rifiuti in porto, l’iniziativa tende a sensibilizzare chi va per mare ad attenersi a un comportamento civile; e per supportare in questo i naviganti, nei marina liguri vengono messi a disposizione strumenti di raccolta dei rifiuti naturalmente differenziandoli fra quelli riciclabili e quelli non.
Per tutta la stagione estiva, quindi, presso le capitanerie dei porti partecipanti sarà distribuita una borsa per la raccolta degli imballaggi riciclabili e si può liberamente accedere ai distributori di sacchetti della spazzatura da utilizzare per i rifiuti non riciclabili. In ognuno dei porti, inoltre, sono presenti poster e istruzioni trilingue (francese, italiano e inglese) per spiegare l’operazione e le modalità di funzionamento.
Nelle precedenti campagne condotte in Francia è stato riscontrato un netto aumento della raccolta dei rifiuti riciclati nei porti partecipanti. Solo nel 2015, ben 111 000 diportisti sono stati sensibilizzati sul giusto comportamento da adottare per i rifiuti a bordo.
La decisione di coinvolgere quest’anno i porti liguri, anche con il sostegno di Regione Liguria, è stata presa dalla Commissione Ramoge in occasione del 40° anniversario dell’Accordo.





