Volvo Penta equipaggia un traghetto di 33 metri di Alilauro con 4 Ips IMO III e intanto si apre la strada verso i superyacht

Categorie: Barche e Yacht
24 Aprile 2024
Volvo Penta equipaggia un traghetto di 33 metri di Alilauro con 4 Ips IMO III e intanto si apre la strada verso i superyacht

Trentatre metri di lunghezza e 322 tonnellate di stazza, che i quattro Volvo Penta IPS IMO III sono in grado di far volare a pieno carico a 28 nodi. Questi i primi riscontri nei test di Giove Jet, il catamarano di Alilaluro per il  trasporto passeggeri, che oggi è stato presentato alla stampa e alle autorità.


Non solo più prestazioni ma anche minori consumi e quindi minori emissioni, così per i pod di Volvo Penta si aprono nuove prospettive pure per la motorizzazione di yacht, superyacht e imbarcazioni commerciali fino a 60 metri, come dimostra il traghetto Giove Jet di Alilauro, che è stato appena presentato con il suo nuovo equipaggiamento con quattro motori Volvo Penta Ips IMO III.

Esiste una verifica più significativa che mettere delle trasmissioni innovative come gli Ips a bordo di un catamarano di 33 metri e 322 tonnellate di stazza lorda, in grado di trasportare 261 passeggeri, che ha la prospettiva di navigare per 2000/2500 ore all’anno? Siamo certi di non essere smentiti se affermiamo che raramente ci si trova di fronte a un utilizzo più impegnativo sia in termini di affidabilità sia di economie di esercizio.

Dal traghetto al diporto nel segno della sostenibilità

In Volvo Penta sono giustamente raggianti: i loro quattro IPS IMO III di 800 cv l’uno con trasmissioni Pod hanno preso il posto, migliorando significativamente le prestazioni, di quattro turbodiesel per complessivi 2400 cv con propulsione idrogetto. L’intervento di refitting su Giove Jet, costruito originariamente nel 1985, è stato eseguito nei cantieri ‘Marinteknik Verkstadts AB’ di Oregrund, in Svezia, e ora è pronto a entrare in servizio nella tratta che collega Napoli alle isole del golfo.

“Siamo orgogliosi e fieri di questa installazione che apre nuove prospettive ai nostri IPS a vent’anni dal loro lancio e con oltre 40 mila unità installate - spiega Andrea Piccione, Direttore commerciale di Volvo Penta Italia -. Qui la sfida era più complessa, ma le prove in mare hanno confermato che è stata abbondantemente vinta. Giove Jet senza passeggeri ha addirittura superato abbondantemente i 30 nodi, prestazione che fa immaginare come a pieno carico possa navigare tranquillamente a 27/28 nodi”.

Ma non sono le prestazioni velocistiche a essere al centro del progetto, quanto piuttosto le economie di esercizio e il rispetto ambientale. Anche qui il nuovo Giove Jet è promosso a pieni voti: all’abbattimento di consumi, e di conseguenza di emissioni, del 30% rispetto alla motorizzazione precedente, abbina anche una riduzione della rumorosità e delle vibrazioni con una percentuale compresa tra il 30% e il 40%.

“Dati impressionanti che fanno ipotizzare una riduzione di oltre un milione di chilogrammi di emissioni di anidride carbonica all’anno, calcolati su un utilizzo medio di 2 mila h/anno - ribadisce Andrea Piccione -. A tutto questo si devono aggiungere una migliore manovrabilità e una maggiore facilità di manutenzione e assistenza, spazi più ampi in sala macchine per ulteriori installazioni che migliorino il comfort dei passeggeri, ma anche a vantaggio del dislocamento, in pratica stesse performance ma con motori più piccoli”.

Da sottolineare come l’abbattimento delle emissioni è stato ottenuto sostituendo i vecchi motori con alimentazione a pompe e iniettori con i moderni Volvo Penta a iniezione elettronica ad alta pressione che ottimizzane la combustione con un abbattimento dei consumi che passano da 708 a 495 l/h.

A tutto questo si aggiunge il sistema di trattamento dei gas di scarico per l’abbattimento delle emissioni che contribuisce a una riduzione del 75% dei livelli di NOx (la somma del monossido di azoto e del biossido di azoto).

I motori sono inoltre già pronti per essere utilizzati con combustibile HVO con conseguente ulteriore miglioramento delle emissioni, mentre un sistema di monitoraggio tramite software favorirà una riduzione intelligente dei consumi di bordo.


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Un refitting che guarda al futuro

Giove Jet accelera la transizione “green” del Gruppo Lauro, già avviata negli scorsi anni attraverso una prima fase di refitting di alcune unità della flotta, attiva nel servire un numero complessivo di 47 destinazioni e che proprio nel 2024 celebra l’ottantesimo anniversario dalla sua fondazione.

Un progetto importante, che consente di innalzare il livello di tutela ambientale oltre le norme Ue tuttora vigenti e che abbiamo portato a termine grazie al sostegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza - spiega l’amministratore delegato di Alilauro, Eliseo Cuccaro -. Un intervento che rientra nella filosofia di un’impresa da sempre attenta alla sostenibilità ambientale e all’efficienza e che oggi guarda con rinnovato ottimismo alla sfida inderogabile di trasporti sempre più in linea con la tutela del pianeta, senza rinunciare ad elevati standard di efficienza, velocità, comfort e sicurezza. Alilauro punta con convinzione anche alla cosiddetta intermodalità, garantendo all’utenza itinerari in sinergia con le maggiori realtà di trasporto su gomma e su rotaia”.

“Questa prima sfida vinta - prosegue Eliseo Cuccaro -, ci fa puntare verso nuovi obiettivi. Volvo Penta ci ha garantito che presto saranno pronte altre unità IPS più potenti che ci permetterebbero di allestire, sull’esempio di Giove Jet, delle imbarcazioni più grandi ed è proprio questo uno dei nostri obiettivi futuri. Del resto il livello di comfort di navigazione, silenziosità e abbattimento delle vibrazioni che abbiamo riscontrato su questo primo catamarano motorizzato con i Volvo Penta IPS, ci spinge a individuare queste trasmissioni come una soluzione ideale per il refitting e l’ammodernamento nel segno di sostenibilità, economie di esercizio e qualità della navigazione anche di altre unità”.

“L’obiettivo di Volvo Penta è quello di potenziare ulteriormente l’offerta IPS con motorizzazioni ancora più potenti per ambire a motorizzare yacht, superyacht e barche commerciali fino a 60 metri” conclude Andrea Piccione anticipando quello che tanti ‘rumours’ avevano già ipotizzato.


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La redazione di BoatMag

Claudio Russo e Alberto Mondinelli, i fondatori di BoatMag, due giornalisti con una lunga esperienza di lavoro nelle principali testate di nautica.
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