Tutte nuove le Waverunner Yamaha 2015

Categorie: Barche e Yacht
12 Gennaio 2015
Tutte nuove le Waverunner Yamaha 2015

Moto d’acqua, aquabike e ora Waverunner Yamaha, a coniare il nuovo nome ci pensa la casa giapponese che propone una gamma completamente rinnovata per la stagione 2015.

 

Waverunner Yamaha V1
Waverunner Yamaha V1

 

A vedere le nuove Waverunner Yamaha viene da pensare a come divertirsi invece che alle tante polemiche e prevenzioni che diportisti (soprattutto velisti) avanzano nei confronti di questi mezzi, ma con un minimo di educazione e attenzione tutto si risolve. La casa dei tre diapason dal conto suo ha pensato proprio a tutto per renderle facili da usare e per differenziare l’offerta per ogni esigenza e capacità. Così la gamma è divisa in quattro maxi-categorie che ben individuano anche i loro utenti.

Recreation per tutti quelli che vogliono avvicinarsi alle moto d’acqua, declinate nei modelli V1 e alle nuove VX Cruiser e VX De Luxe.
Alte Prestazioni per coloro che cercano un po’ più di adrenalina con tutta la gamma FX nelle versioni FX HO e FX Cruiser HO, FX SVHO e FX Cruiser SVHO.
Sport per le massime prestazioni con i modelli FZR SVHO e FZS SVHO e i nuovissimi VXR e VXS.
Race per i più acrobatici con il modello standup Superjet, l’antesignana di tutte le moto d’acqua.
Prima di entrare nel merito dei nuovi modelli è però importante conoscere le tante le innovazioni che caratterizzano la gamma Waverunner Yamaha 2015.

Waverunner Yamaha FX HO
Waverunner Yamaha FX HO

Ride - Reverse Intuitive Deceleration

Il Ride è pensato per migliorare la maneggevolezza della Waverunner Yamaha, in particolare le manovre a bassa velocità, come per esempio l’ormeggio e i repentini cambi di direzione. Non deve essere considerato un freno, ma piuttosto un aiuto per rendere più immediate ed efficaci anche le manovre d’emergenza, quindi la decelerazione è solo un aspetto delle sue possibilità d’uso, ma non è un dispositivo di frenatura per evitare gli ostacoli.

Questo maggiore controllo è garantito da una seconda leva sulla manopola di sinistra (al posto della precedente leva al centro del tunnel che comandava la sola retromarcia) che si aggiunge a quella classica a destra a cui è affidato il comando dell’acceleratore. Quindi la leva a destra serve sempre per aumentare la velocità, mentre quella di sinistra è per la retromarcia (se azionata da sola) o la decelerazione in combinazione con l’altra.
Da notare che, mentre i concorrenti per il rallentamento deviano il getto verso il basso, la Waverunner Yamaha lo devia ai lati destro e sinistro, così la moto vira meglio durante la decelerazione (fondamentale se si deve affrontare una brusco cambio di direzione) e lo fa in modo più stabile e prevedibile, garantendo un maggiore controllo e più tranquillità per chi è alla guida: così si riduce il beccheggio e gli spazi di arresto sono ridotti del 30%.

Waverunner Yamaha TRIM
Waverunner Yamaha TRIM

Electric Trim System

Il comando dei trim diventa elettrico, quindi al posto della precedente manopola di sinistra che ruotandola modificava l’assetto, sulla Waverunner Yamaha ci sono due semplici pulsanti facilmente intuibili nell’uso sulla manopola sinistra: così è possibile alzare o abbassare la prua durante la navigazione e migliorare le prestazioni.
Per conoscere la posizione dei trim è stata inserita nel nuovo cruscotto una scala che ne evidenzia lo stato; sempre sui nuovi cruscotti ci sono le indicazioni in chiare e grandi lettere della retro “R”, folle “N” e avanzamento “F”.

NanoXcel2

18% più leggero del materiale precedente a parità di caratteristiche meccaniche, robustezza e rigidità, questo è l’evoluzione del materiale di costruzione di carena e coperta NanoXcel che con il numero 2 guadagna una struttura caratterizzata da microbolle di vetro cave all’interno a tutto vantaggio del peso. Addirittura il 37% più leggero dei materiali convenzionali, con una superficie più liscia rispetto agli altri compositi per migliorare le prestazioni, in particolare l’accelerazione e il risparmio di carburante. Per fare un confronto pratico, il modello Waverunner Yamaha FX SVHO adesso pesa 18 chili in meno e l’FZ SVHO vanta una riduzione di peso di 14 chili.

Nessuna novità invece sul fronte dei motori dopo che nel 2014 sono stati introdotti i modelli SVHO (Super Vortex High Output) con i monoblocchi da 1,8 litri dotati di una turbina comandata da una cascata di ingranaggi sull’albero motore che agisce solo in compressione, mentre in fase di decelerazione è a “ruota libera”. Sempre i quattro cilindri di 1,8 litri sono offerti anche in versione aspirata, come aspirati sono pure i modelli di accesso da 1,1 litri.

Waverunner Yamaha VXR
Waverunner Yamaha VXR

Le nuove VX Series

Completamente nuovi sono i modelli Waverunner Yamaha individuati dalla sigla VX: VX Cruiser, De Luxe, VXR e VXS caratterizzati da un accattivante design che privilegia l’estetica ma soprattutto l’ergonomia. La nuova carena, più larga di 30 cm per una maggiore stabilità in navigazione e da fermo, è ideale per tre passeggeri in tutte le condizioni, divertente per i capaci ma anche facile per i principianti. Nell’opera viva si distingue anche per i pattini dal profilo inedito, così come nuove sono la griglia di aspirazione e la piastra dell’idrogetto a poppa.
Completano l’offerta dei nuovi modelli il Ride, il nuovo cruscotto, un ampio box impermeabile sotto la sella (che è in due elementi per conformarla al meglio ed è dotata di solidi appigli per i passeggeri), i grandi specchi retrovisori e la plancetta di poppa in materiale morbido. I modelli VXR e VXS si distinguono per gli inserti cromati che ne esaltano il look ancora più sportivo.
Il nuovo materiale NonoXcel2 è invece esclusiva dei modelli SVHO, mentre la più conveniente Waverunner a quattro tempi si conferma essere la Yamaha V1, modello d’ingresso della gamma.

Visita il sito Yamaha Marine

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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