Lo Yachting in Venice non si fa piĆ¹. E siamo a tre

Categorie: News Varie
16 Marzo 2016
Lo Yachting in Venice non si fa piĆ¹. E siamo a tre

Sullo Yachting in Venice, Ucina Confindustria Nautica aveva riposto le speranze di risollevare le sorti della nautica italiana attraverso un evento che aveva lā€™ambizione di portare tutta la nautica a Venezia. E invece non se ne faĀ piĆ¹Ā niente.

UnaĀ scena giĆ  vissuta. Due anni fa, infatti, lā€™allora presidente di Ucina, Massimo Perotti, poco dopo il suo insediamento al vertice dellā€™associazione convocĆ² una conferenza stampa per annunciareĀ la realizzazioneĀ di una grande fiera genovese a maggio (leggi qui), finita nel nulla ancora prima di abbozzarla soltanto. Ma non ĆØ tutto, perchĆ©Ā poi seguƬĀ un altro progetto annunciatoĀ dall'allora presidente pro tempore, Lamberto Tacoli, anch'esso naufragato (leggi qui).

Massimo PerottiĀ  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā Ā Lamberto Tacoli Presidente Nautica Italiana
Massimo Perotti, ex presidente Ucina, e Lamberto Tacoli, ex vice presidente vicario Ucina

Insomma, negli ultimi anniĀ a ogni presidenteĀ il suo grande evento... con conseguente flop.

ā€œDal Salone del rilancio (quello di Genova, ndr) al Rilancio dei Saloniā€, recitava il comunicato dellā€™ottobre scorso, con cui Ucina lanciava lo Yachting in Venice, come se per ridare vita a un comparto in crisi bastasse semplicemente fare fiere una via lā€™altra; questo poteva funzionare ai tempi dā€™oro, dal 2004 al 2008, quando per vendere barche era, sƬ, sufficienteĀ mettersi in mostra, e infatti era un tripudioĀ di fiere lungo tutto lo Stivale con date che a volte si accavallavano pure, ma oggi evidentemente non ĆØ piĆ¹ cosƬ. Ā E non sarĆ  mica un caso cheĀ buona parte degli operatori nautici, giĆ  usciti abbastanza ā€œsfiancatiā€ dai budget per la presenza al Salone di Genova, non abbiano accettato diĀ partecipare allo Yachting in Venice, che fra lā€™altro non era nemmeno piĆ¹ economico della fiera genovese.

PerĆ² la colpa ĆØ sempre degli altri

Si legge nel comunicato: ā€œLa situazione di criticitĆ  della societĆ  ExpoVenice ha reso, di fatto, impossibile gestire le tempistiche e gli standard che questa manifestazione deve garantire; ancor piĆ¹ laddove le recenti passate organizzazioni del Salone di Venezia hanno lasciato uno strascico negativo negli operatori del settore.ā€Ø UCINA Confindustria Nautica ha il dovere di tutelare gli investimenti dei propri associati e per questa ragione si ĆØ resa necessaria la decisione di spostare lā€™edizione 2016 lavorando con orizzonti temporali piĆ¹ lunghi e maggiori certezze operativeā€.

Manchette-Newsletter-BoatMagDa come ĆØ posta la situazione, lā€™evento Yachting in Venice appare quasi come ā€œvittimaā€ di problemi altrui, ma a me sembraĀ chiaro che in realtĆ  Ucina abbiaĀ colto la palla al balzo per annullare senza troppo danno d'immagine una fiera di cui evidentemente la stragrande maggioranza degli operatori del settore non ne sentiva la necessitĆ , non solo per come mi ĆØ risultato raccogliendo umori e opinioni, ma basta anche semplicemente guardare il sito della manifestazione, per osservare come non sia mai stato aggiornato rispetto a quando ĆØ stato aperto e non ĆØ mai nemmeno comparso, neanche a distanza di un mese dallā€™evento, un elenco degli espositori, cosa incredibile per unā€™associazione sempre pronta a strombazzare qualsiasi cosa (dandosi a volte pure la zappa sui piedi), e per una fiera che voleva essere di portata mondiale, addirittura di leadership.

I presupposti espressi nel primo comunicato di annuncio dello Yachting in Venice erano infatti questi: ā€œArriviamo a Venezia con grande entusiasmo ā€“ aveva dichiarato il presidente de I Saloni Nautici Anton Francesco Albertoni ā€“ grati a Expo Venice per aver sollecitato questo accordo che ci dĆ  modo di scrivere una pagina nuova nel mondo dei grandi Saloni Nautici mondiali. Ci vorrĆ  tempo, come in tutte le cose, ma la nostra intenzione ĆØ quella di portare lā€™evento di Venezia a livello di leadership mondiale. In Germania e verso est abbiamo un mercato importante, che ĆØ abituato a dialogare con questa meravigliosa cittĆ . Per i cantieri e le aziende sarĆ  la risposta a quelle opportunitĆ  di business che cercano da tempo per ampliare il loro bacino di interesseā€.

ā€œAbbiamo grandi ambizioni ā€“ dichiarĆ² Carla Demaria Presidente di Ucina ConfindustriaĀ Nautica ā€“ e sono quelle di portare tutta la nautica a Venezia, cittĆ  unica di cui vogliamoĀ sfruttare quelli che possono sembrare difetti trasformandoli in opportunitĆ . Se Genova ĆØ unica per le strutture che possono essere utilizzate per un Salone Nautico, Venezia lo ĆØ per glamour, arte, cultura e accoglienza. Il pubblico ha bisogno di suggestioni ed emozioni per consolidare la sua passione, qui le troverĆ ā€.

Carla DemariaĀ  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā  Ā Anton Francesco Albertoni_Pres I Saloni Nautici
Carla Demaria, presidente UcinaĀ e AntonĀ Francesco Albertoni, presidente de I Saloni Nautici

CosƬ, ancora una volta, fidandoci di unā€™istituzione ufficialmente riconosciuta dalla Confindustria, noi giornalisti abbiamo dato credito alla parola dei suoi massimi esponenti e abbiamo dunque sostenuto gli eventi attraverso la nostra divulgazione, salvo poi scoprire a posteriori che evidentemente non si fondavano su progetti ben strutturati, ma su grandi proclami e ambizioni, che gli operatori nautici non hanno voluto o, in alcuni casi, potuto raccogliere. Con buona pace dei problemi di ExpoVenice.
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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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