Novità 2018: Ferretti Yachts 780 e il bello di una solida eredità

Categorie: Barche e Yacht
19 Settembre 2017
Novità 2018: Ferretti Yachts 780 e il bello di una solida eredità

Il nuovo Ferretti Yachts 780, erede naturale del 75 piedi, ripropone le collaudate soluzioni dei modelli più recenti unite a un design particolarmente aerodinamico.

Naturale anello di congiunzione tra la flotta sotto i 70 piedi e i modelli maggiori, il Ferretti Yachts 780 ha fatto il suo debutto mondiale al Cannes Yachting Festival dove ha raccolto i consensi a cui puntava il team che l’ha concepito, composto dalla Direzione Engineering di Ferretti Group e dallo Studio Zuccon International Project. Il nuovo flybridge eredita le apprezzate caratteristiche dei modelli lanciati in questi ultimi tre anni (Ferretti Yachts 550, 700, 450 e Ferretti Yachts 850), alle quali si aggiungono importanti novità, a conferma di una propensione allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia che è da sempre patrimonio del marchio. Il Ferretti Yachts 780 è lungo 24,01 metri fuori tutto (scafo 22,75 metri) per una larghezza di 5,80 metri e un dislocamento a secco di 56 tonnellate.

Ferretti Yachts 780, linee filanti e grandi firme

La filosofia progettuale del nuovo Ferretti Yachts 780 è evidente nel design aerodinamico, che si esprime in linee filanti e forme nette, accentuate dalla scelta di ridimensionare l’altezza dell’opera morta a tutto vantaggio della sportività dell’insieme. Il disegno dello scafo, in particolare, riprende la soluzione a tre finestrature in corrispondenza delle cabine ospiti, già adottata per Ferretti Yachts 450 e 550. Nella sovrastruttura ritroviamo invece il design dei flybridge Ferretti Yachts sopra gli 80 piedi, cui si aggiunge il cupolino frontale e laterale in corrispondenza della plancia di comando.

Un’importante innovazione riguarda l’area di poppa, che offre gli agi di un beach club grazie al nuovo sistema di apertura del portellone. Sopra la grande spiaggetta, dove su richiesta può alloggiare il tender, scendono insieme o separatamente le due sezioni che formano il portellone, nella cui parte interna sono inseriti due grandi sunpad; una volta completata la movimentazione, questi trasformano la zona in un’area conviviale a ridosso del mare. Sulle murate, negli scalini di salita al pozzetto sono stati ricavati ampi storage in grado di ospitare un seabob, le cime e altro materiale tecnico.

Gli spazi di prua prevedono una lounge allestita con un divano a U e una vasta area prendisole centrale con gavoni sottostanti. L’ampio flybridge è protetto da un hardtop con cristallo fisso ed è arredato con mobili freestanding a poppa e al centro, mentre a prua la plancia di comando è completata, a dritta, da un tavolino e due divanetti contrapposti, trasformabili in prendisole. Tutti gli arredi esterni sono stati sviluppati in collaborazione con l’azienda italiana Roda.

All’interno del Ferretti Yachts 780, passata la porta vetrata, si accede al salone del ponte principale, allestito su un unico livello pavimentato con un pregiato parquet Mardegan in rovere spazzolato. Sopra l’elegante tappeto Stepevi troviamo un ampio sofà Minotti Freeman “Lounge” in tessuto Ecru e pelle blu oceano, arricchito da cuscini decorativi Casamance. Tre tavoli Minotti Aeron, rispettivamente in essenza sucupira, laccato sand e laccato corten, completano l’arredamento. Oltre il living c’è la zona pranzo con grande tavolo e sedie modello Dea by Potocco per otto commensali.
Come nei grandi yacht, la prua del ponte è separata grazie a una paratia e la cucina occupa la parte a dritta. Su richiesta, la cucina può essere in comunicazione diretta con il salone, creando un unico ambiente fino a estrema prua.

La plancia, leggermente rialzata, è uno spazio tecnico con una timoneria di nuova generazione, la stessa del Ferretti Yachts 920: la strumentazione, composta da display multipli touchscreen, integra i sistemi di navigazione e il controllo dei motori e di tutte le utenze di bordo; il tutto è completato da due divanetti contrapposti. A dritta, una porta laterale consente l’accesso rapido al camminamento esterno. Invece, sulla murata di sinistra, l’armatore e i suoi ospiti trovano gli scalini per scendere in maniera indipendente verso la zona notte.

Sul ponte inferiore, il corridoio regola i flussi alle quattro cabine ospiti, ognuna con bagno dedicato. L’armatoriale è a tutto baglio, ben illuminata dalla duplice finestratura con oblò integrati a filo, oscurabili grazie ai tendaggi Zimmer-Rohde, il suo layout prevede il letto matrimoniale con poggiatesta Minotti e cuscini Casamance. Il bagno, alle spalle del letto sulla murata sinistra, ha una cabina doccia separata, arricchita da mosaici Casamood Neutra mentre, sempre verso poppa ma a dritta, si trova la cabina armadio parzialmente nascosta da una paratia rivestita in pannelli Vetrite di Sicis. Mobili bassi per la zona vanity/studio, un divanetto e una chaise longue completano l’allestimento.
Prima di raggiungere la cabina vip a estrema prua, lungo la lobby si accede alle due cabine ospiti, rispettivamente con letto alla francese separabile a dritta e con letti singoli a sinistra, tutte decorate con lo stesso stile scelto per la cabina armatoriale e il main deck. A estrema poppa, separata dalla zona ospiti anche dalla sala macchine, si trova la zona equipaggio a cui si accede dal pozzetto e che prevede una cabina comandante e una, con due letti a castello, per i marinai, entrambe con bagno separato. Nella versione standard, la cabina comandante è sostituita da uno spazio storage.

Attraverso la porta stagna si accede direttamente in sala macchine, raggiungibile anche dal portellone sul pozzetto. Qui, la prima unità di Ferretti Yachts 780 è equipaggiata con la motorizzazione opzionale che prevede una coppia di turbodiesel MAN della potenza di 1550 cv l'uno che garantiscono una velocità di crociera di 27 nodi e una velocità di punta di 31 nodi (dati preliminari). Per garantire il massimo del comfort durante la sosta in rada, il nuovo Ferretti Yachts 780 è dotato anche di uno stabilizzatore Seakeeper.

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La redazione di BoatMag

Claudio Russo e Alberto Mondinelli, i fondatori di BoatMag, due giornalisti con una lunga esperienza di lavoro nelle principali testate di nautica.
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