I tonni alle Canarie si pescano 365 giorni l’anno

Categorie: Fishing, Life Style
26 Gennaio 2018
I tonni alle Canarie si pescano 365 giorni l’anno

Le Canarie sono una ben nota meta turistica ma, per conformazione e clima, sono considerate anche un paradiso per la pesca ai grossi pelagici, in particolare ai tonni giganti.

La pesca in mare è una disciplina sportiva con varie tecniche, ma tutte hanno come comune denominatore ottenere le migliori catture possibili. Che poi queste possano essere portate a pagliolo o rilasciate a seconda della specie e dei periodi dell’anno, nulla ha a che vedere con l’emozione che ogni pescatore vive dalla toccata della preda fino al termine del recupero sotto bordo.

Quando in Italia non è possibile praticare alcuni tipi di pesca, vuoi per limiti normativi, vuoi per la mancanza di passaggio di determinati pesci o per le temperature rigide, non è il momento di mettere in cantina la canna da pesca e attendere tempi migliori, bensì di prendere un aereo per le Canarie. Bastano poche ore di volo per trovarsi immersi in una realtà climaticamente diversa e andare a insidiare prede nuove, ma soprattutto più grandi.

Canarie, paradiso della pesca al tonno

Le Canarie sono considerate un paradiso per la pesca, in particolare per la caccia ai grandi tonni rossi. Trattandosi di pelagici che amano acque discretamente calde, con temperature che vanno dai 18°C ai 25°C, prediligono queste aree che godono di temperature favorite dalla vicinanza all’equatore e al Tropico del Cancro. È qui che si possono catturare tonni rossi che raggiungono anche i 450 kg, ricordando che in queste acque sono avvenute catture record di esemplari che hanno superato i 700 kg. Si tratta di tonni le cui misure possono sfiorare i tre metri di lunghezza (immaginate l’impressionante mole di questo predatore), anche se le catture più frequenti stazzano intorno ai 250/300 kg che, credetemi, sono già veramente impressionanti.

Ma cosa mangiano i tonni? Nella loro alimentazione primaria rientrano sardine, alacce, sugarelli e cefalopodi pelagici. Sarà preferibilmente con queste esche vive che si andrà a insidiarli, potendo contare su un’elevata probabilità di cattura. Il tonno è un pesce che si muove in branco quindi, portata a termine una prima cattura, non è difficile ripetere il risultato a breve o addirittura, avendo più canne in pesca, assistere a più strike contemporanei. Sono pesci potenti in grado di percorrere lunghe distanze durante una giornata (anche 100 miglia) e particolarmente forti sotto il profilo fisico, il che si traduce in filo da torcere per chi ha avuto la fortuna di allamarli. Un tonno diventa “gigante” con il trascorrere degli anni e, dopo 10/12 anni, può raggiungere pesi intorno ai 400/500 kg.

Per insidiare i grandi tonni rossi occorrono attrezzature adeguate e un’elevata dose di esperienza. È per questo che chi vuole provare questa emozione dovrebbe appoggiarsi a uno dei charter che operano in queste acque. La conoscenza delle aree di pesca e delle abitudini dei suoi abitanti sono una garanzia per il buon fine della vacanza. Una di queste organizzazioni, per esempio, è ZamboFishing, un charter italiano che opera in alcuni dei più importanti hot spot del mondo, tra cui appunto le Canarie. Tornando alle attrezzature da usare, abbiamo detto che devono essere proporzionate alla preda che si va a catturare. Il mulinello deve avere un buon rapporto di recupero e la frizione deve essere tarata tra i 18 e i 24 kg, il filo deve avere una buona resistenza alla trazione (non meno di 40 libbre) e si richiede l’uso di girelle e moschettoni adeguati, terminali robusti e ami che non si spezzino all’ultimo momento, meglio i circle 10/0. Le canne devono avere libraggio adeguato e non essere troppo pesanti visto che le catture possono durare per svariato tempo. Utili anche le cinture da combattimento per ridurre gli sforzi del pescatore.

Un’esperienza di questo genere è per sempre e fortifica le conoscenze su determinati tipi di pesca e su predatori che troveremo poi nei nostri mari, anche se di dimensioni più contenute. Ma in ogni caso le Canarie restano sempre una meta ad ampio raggio, nel senso che offrono tantissime soluzioni e idee-vacanza da permettere anche a un accompagnatore non pescatore di divertirsi e apprezzare queste terre e il mare. Sono isole comunità autonoma della Spagna e sono complessivamente sette: Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote, La Palma, La Gomera ed El Hierro. L’entroterra è di origine vulcanica e culmina, sull’Isola di Tenerife, nel Parco del Teide (la vetta più alta di tutta la Spagna) e nella Valle dell’Orotawa, quindi con la possibilità di passare rapidamente da temperature rigide in vetta al Teide a un clima temperato nelle vallate o lungo le coste, per poi trovarsi immersi nelle dune sabbiose di Gran Canaria o camminare lungo le spiagge atlantiche, tradizionali mete turistiche, o ancora visitare cittadine di grande rilevanza storica, come Santa Cruz e Las Palmas de Gran Canaria. Il tutto potendo anche dedicarsi allo shopping nei tanti centri commerciali che le Canarie, perlomeno quelle più battute dal turismo offrono, degustando prelibati piatti locali, molti a base di pesce e frutta, o vivere la mondanità serale nelle località più rinomate.

Il tonno rosso si è pescato anche in Italia alla Tuna Cup Anzio 2017

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Luciano Pau

Giornalista con esperienza ultratrentennale nel mondo della nautica, e motonautica in particolare, si è da tempo specializzato anche nella pesca sportiva, settore dove ha maturato una profonda esperienza come giornalista e organizzatore di eventi.
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