Perché un 100 cv? Il test del Suzuki DF100B con i gommoni Atlantic

Categorie: I Nostri Test
30 Gennaio 2019
Perché un 100 cv? Il test del Suzuki DF100B con i gommoni Atlantic

I 100 cv sono una potenza strana, obbligo di patente ma prestazioni troppo prossime ai 40/60 cv “senzapatente”. Ma è davvero così? Ecco perché abbiamo messo alla prova il Suzuki DF100B con due gommoni Atlantic.

Atlantic, di cui ci siamo già occupati (rinviamo a quell’articolo per conoscere le sue origini) è un nuovo cantiere che si è affacciato alla ribalta in tempi recenti. Un prodotto onesto e ben costruito, dove l’elemento caratterizzante è la consolle decentrata che consente una diversa fruibilità degli spazi a bordo.

Suzuki DF100B, il test

Ma al centro del nostro test sono i Suzuki DF100B che motorizzano i due modelli di punta dei tre che costituiscono l’offerta Atlantic: il 540 e il 620 Open (ma c’è anche il 460). Entrambi i motori sono equipaggiati con eliche da 19” e il Lago di Garda sembra deciso a dimostrare come, con vento da Nord, a Moniga dove mi trovo le onde non hanno nulla da invidiare a quelle del mare. Così la prova incontra qualche difficoltà perché è impossibile raggiungere il regime massimo, anche se sono proprio queste condizioni a esaltare le doti del Suzuki DF100B. Così si capisce anche come qualche cavallo in più non sia uno sfizio, ma si riveli davvero utile e, come in questo caso, pure necessario.

Poche le differenze riscontrate sui due i modelli, semmai le discrepanze nei rilevamenti sono da addebitare più alle diverse condizioni del lago nei vari tratti che a reali differenze di prestazioni. Normale che il modello di maggior dimensioni sia più performante soprattutto ai regimi intermedi, uguale per entrambi invece la velocità massima di 31 nodi. La planata minima è stata fissata a poco meno di 10 nodi per il 620 e 11 nodi per il 540.

Buona la tenuta in navigazione dei due gommoni, decisamente scomoda la seduta con un elemento che dovrebbe fungere da schienale o da supporto stand-up, ma è poco funzionale in entrambe le situazioni, oltre che difficile da spostare per passare da una all’altra. Il layout convince, ma si deve notare che sul 540 manca un tientibene attorno al parabrezza, probabilmente non c’è stato il tempo di montarlo e questo conferma un po’ di approssimazione nell’allestimento. Non solo manca il software dei consumi, ma anche i due motori sembrerebbero montati un po’ troppo alti, anche se resta il dubbio che sia il controllo del trim a essere starato.

Un motivo in più per apprezzare il Suzuki DF100B che è riuscito comunque a garantirmi una brillante navigazione in condizioni davvero complesse. Pronta la risposta quando è necessario lo spunto per riprendere la planata dopo un’onda più alta delle altre, così come la spinta quando ho cercato la velocità massima che, per la cronaca, con lago calmo è stata toccata a circa 36 nodi con entrambi i gommoni. Bastano queste considerazioni, senza dimenticare che nell’uso normale i carichi saranno ben maggiori, per far comprendere come il Suzuki DF100B, se la patente non è un problema, è certamente una soluzione da tenere ben presente.

Suzuki DF100B, il motore

Novità 2018, il Suzuki DF100B si caratterizza per il peso di soli 157 kg che lo rende tra i 100 cv più leggeri del mercato e, quindi, con un rapporto peso/potenza favorevole. Assieme ai DF70A, DF80A e DF90A, declinati dalla stessa unità termica, il Suzuki DF100B ha l’albero di trasmissione disassato che ha permesso di realizzare un fuoribordo dagli ingombri contenuti, col baricentro più vicino allo specchio di poppa, migliorando il bilanciamento e riducendo le vibrazioni. Inoltre, vanta un rapporto di riduzione a due stadi: il primo tra l’albero a gomiti e l’albero motore, il secondo all’interno della scatola degli ingranaggi di 2,59:1. Una soluzione che rende disponibile un valore di coppia più elevato.

Il Suzuki DF100B, come il resto della gamma, si caratterizza per l’adozione del sistema Lean Burn, il sistema di combustione magra messo a punto da Suzuki che taglia consumi ed emissioni, soprattutto nella navigazione a velocità di crociera costante. L’unità termica è di 1.502 cc, con un’architettura a quattro cilindri in linea e un sistema di distribuzione a 16 valvole con doppio albero a camme in testa. La distribuzione è affidata a una catena in luogo della più consueta cinghia per maggiore affidabilità e minore manutenzione. L’Easy Start System non richiede più di tenere la chiave girata fino all’accensione, perché il sistema farà azionare automaticamente il motorino d’avviamento finché il motore non sarà in moto. Fra le ulteriori peculiarità del Suzuki DF100B c’è il piede che, grazie a uno studio idrodinamico, ha una forma estremamente efficiente, fino al 36% migliore rispetto ad altri disegni convenzionali. Un’altra innovazione è il Water Detecting System: un apposito filtro posto sul circuito di alimentazione con un sensore che avverte, attraverso una spia e un avvisatore acustico, dell’eventuale presenza di acqua nel carburante. Poi il Suzuki DF100B adotta la speciale finitura Suzuki Anti Corrosione, basata sull’utilizzo di una speciale pellicola che riveste ogni parte metallica sulla quale vengono poi stesi vari strati di primer epossidico, vernice acrilica e rivestimento trasparente “Topcoat”, sempre acrilico.

Ancora una innovazione è il un sistema meccanico Tilt Limit System che permette di regolare il limite entro il quale far inclinare il fuoribordo, quando si deve sollevare il piede fuori dall’acqua oppure nelle operazioni di varo e alaggio. Inoltre, è previsto un sistema per la rimozione di ogni residuo dal circuito di raffreddamento, sia esso sale, sabbia o eventuale altra sporcizia. Grazie a due distinti ingressi dove immettere acqua dolce nel circuito, l’impianto di raffreddamento può essere manutenuto con rapidità e massima efficacia. Infine, una segnalazione per i pescatori: fra gli optional disponibili c’è anche il Troll Mode System, un utile sistema che consente di regolare la velocità minima della barca semplicemente attraverso un tasto e non con la manetta, utilissimo per chi pratica la pesca a traina. Una soluzione “user friendly” dove basta premere l’interruttore di comando in modalità Troll per regolare il minimo a intervalli di 50 giri, da 650 fino a 1.200 giri/min.

I numeri del Suzuki DF100B

  • Tipo …………………………………… 4 cilindri in linea - 4 tempi
  • Cilindrata …………………………… cc 1.502
  • Alesaggio x corsa ……………… mm 75x85
  • Potenza ……………………………… cv 100
  • Regime rotazione ……………… 5700-6300 giri/min
  • Distribuzione ……………………… DOHC – 16 valvole
  • Alimentazione …………………… iniezione elettronica Multipoint Alternatore ………………………… A 27
  • Rapporto piede ………………… 2,9:1
  • Capacità olio …………………… l 4,0
  • Peso ………………………………… da kg 157

I numeri degli Atlantic 540 e 620 Open

  • Lunghezza ft ………………………… m 5,65 – 6,20
  • Larghezza ……………………………… m 2,50 – 2,51
  • Diametro tubolari ………………… m 0,51/0,32
  • Numero compartimenti ………… 5
  • Dislocamento a vuoto …………… kg 500 - 600
  • Motorizzazione max……………… cv 115
  • Serbatoio carburante …………… l 42 - 90
  • Portata persone …………………… 9 - 10
  • Omologazione CE ………………… C

Prestazioni (Atlantic 540 - Atlantic 620)

  • 500 giri …………… 1,8 nodi ………… 2,2 nodi ……… 53 db
  • 1000 giri ………… 2,3 nodi ………… 3,4 nodi ……… 55 db
  • 1500 giri ………… 3,9 nodi ………… 4,8 nodi ……… 60 db
  • 2000 giri ………… 5,1 nodi ………… 5,7 nodi ……… 63 db
  • 2500 giri ………… 6,2 nodi ………… 8,3 nodi ……… 68 db
  • 3000 giri ………… 7,4 nodi ………… 10 nodi ……… 73 db
  • 3500 giri ………… 12 nodi ………… 14 nodi ……… 78 db
  • 4000 giri ………… 17 nodi ………… 20 nodi ……… 83 db
  • 4500 giri ………… 24 nodi ………… 23 nodi ……… 85 db
  • 5000 giri ………… 27 nodi ………… 27 nodi ……… 86 db
  • 5500 giri ………… 31 nodi ………… 31 nodi ……… 88 db

Condizioni della prova

Lago mosso, carena pulita, carburante 30 l, equipaggio 2 persone

Prezzi

  • Suzuki DF100B …………………………… da 11.400 (Iva inclusa)
  • Atlantic 540 solo scafo …………………… 19.000 euro (Iva esclusa)
  • Atlantic 620 Open solo scafo …………… 23.500 euro (Iva esclusa)
Condividilo a un amico

Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

magnifiercrossmenu