Pratiko Boga per tutelare i pesci nella fase del rilascio

Categorie: Fishing
14 Dicembre 2018
Pratiko Boga per tutelare i pesci nella fase del rilascio

Il vero pescatore sportivo è molto sensibile alla salute delle sue prede e, grazie a Pratiko Boga, la fase del rilascio è delicata e grazie ad attrezzi giusti.

Sicuramente questo argomento non interessa ai bracconieri anzi, certamente diranno che un pesce è solo un pesce… I pescatori sportivi invece, coloro che pensano anche in ottica futura alla salvaguardia dell’ambiente, amano il loro sport ma, aldilà delle catture per uso personale e consentite, praticano la tecnica del rilascio, quel famoso “catch & release” di cui si sente tanto parlare, praticato in molte gare.

Con Pratiko Boga si rispetta il pesce

Ora, rilasciare un pesce portato a galla è importante, ma lo è altrettanto che il suo stato di salute post slamatura gli consenta di vivere e tornare a pinneggiare nelle sue acque nel migliore dei modi. Che senso avrebbe altrimenti rilasciare un pesce slamato che per mancanza di ossigeno o per stress s’inabissa inerte e con il destino segnato?

L’idea venuta a Luciano Orsetti di Pratiko Fishing Equipment parte da qui, ossia dal voler garantire il più possibile che alcune prede, tonni in particolare, dopo un’estenuante lotta con l’angler possano tornare liberi sani e vegeti, il tutto unito alla gioia di vederli riprendere spirito e forza inabissandosi in modo naturale. Quest’idea si chiama Pratiko Boga, e in pratica altro non è che una particolare pinza che si usa nella bocca del pesce con la principale funzione di aiutare l’angler a togliere l’amo o l’artificiale, tenendo ferma la testa del pinnuto. L’angler opera attraverso una maniglia in testa al Pratiko Boga che viene premuta o rilasciata per aprire o chiudere le pinze, a seconda delle necessità.

A questo primario scopo se n’è poi aggiunto un secondo, con finalità ancora più condivisibili. Infatti, dopo la slamatura, sempre tenendo il pesce per la bocca, lo si può accompagnare in un percorso di riossigenazione aiutandolo a riprendere le forze per poi lasciarlo andare appena dà evidenti segni di riacquisita vitalità. A volte basta tenerlo per il Pratiko Boga e muoverlo un po’, altre invece ci si può aiutare con i motori della barca spostandosi lentamente sempre tenendo ben fermo il pesce lungo la murata e forzando l’ingresso di acqua nella sua bocca per una forzata ossigenazione.

Pratiko Boga non va confuso con l’Acchiappacode o Prendicode, un altro attrezzo molto utile sempre studiato e messo a punto da Luciano Orsetti che invece ha lo scopo di trattenere la preda lungo la murata della barca. Il suo fine principale? Quello di consentire una corretta misurazione in gara del pesce. La pinza con i suoi becchi morbidi avvolge la coda del pesce che rimane fermo e ciò permette una misurazione con le aste graduate e le riprese video (indispensabili come autocertificazione della validità delle catture) quasi impeccabili. Entrambi gli attrezzi vengono costruiti usando acciaio inox 316 della migliore qualità, in diverse misure a seconda del tipo di barca su cui verranno impiegati e personalizzati a richiesta degli angler. Il loro costo infine è davvero accessibile se rapportato alle molteplici utilità che offrono, e per molti angler, anche in Paesi extra-europei, sono già diventati dei must.

La cronaca di una gara “catch & release”? Tuna Cup Anzio!

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Luciano Pau

Giornalista con esperienza ultratrentennale nel mondo della nautica, e motonautica in particolare, si è da tempo specializzato anche nella pesca sportiva, settore dove ha maturato una profonda esperienza come giornalista e organizzatore di eventi.
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