Si allarga il campo di utilizzo dei Volvo Penta Ips: ora anche sui grandi yacht semidislocanti

Categorie: Motori
30 Gennaio 2020
Si allarga il campo di utilizzo dei Volvo Penta Ips: ora anche sui grandi yacht semidislocanti

In particolare sono i motori D13 da 1000 cavalli a dotare le carene semidislocanti di tutti i vantaggi delle trasmissioni Volvo Penta Ips. È un'evoluzione non scontata, che ha richiesto una serie di modifiche all’elettronica e alle eliche.

I pod Volvo Penta Ips sono sul mercato da quasi 15 anni, e si sono indubbiamente rivelati un successo a tutto tondo: tecnologico, commerciale, ma soprattutto di enorme interesse generale, oggi li trovi sul piccolo open come sul grande motoryacht di oltre 20 metri.

Questo è il risultato di una serrata attività che il costruttore svedese continua a mantenere alta per migliorare il proprio sistema di trasmissione, al punto da aver introdotto la seconda generazione solo poco tempo fa, sviluppandola per essere usata in abbinamento, appunto, con motori e yacht sempre più grandi.


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E proprio al mondo dei grandi motoryacht guardano ora i Volvo Penta Ips1350 che si preparano al debutto sulle grandi carene semi-dislocanti, il che potrebbe sembrare un controsenso, visto che l'Ips è stato realizzato per migliorare l’efficienza sugli scafi plananti. Ma…mai dire mai: ecco i Volvo Penta D13 Ips1350 SD.

Arcadia Sherpa XL.

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Maggiori dimensioni, minori velocità

Le ultime due lettere significano proprio Semi Displacement, ovvero semi dislocante. Il motore è il D13, il più grande di Volvo, un sei cilindri in linea disponibile normalmente nelle due cilindrate 10,8 e 12,8 litri e in due potenze: 900 e 1000 cv. In questo caso si è optato solo per quest’ultimo, e il nome Ips1350 naturalmente indica la potenza equivalente necessaria in caso di trasmissioni tradizionali.

Volvo Penta D13 1000.

La curva di coppia del Volvo Penta D13 è stata modificata tramite la gestione elettronica, per far fronte a carichi più elevati a velocità più basse, come richiesto dagli yacht dislocanti o semi-dislocanti. Il Volvo Penta IPS 1350 SD ha anche a disposizione una gamma di regimi più ampia per raggiungere i 19 nodi, mentre normalmente ai giri motore più alti corrisponderebbero 25 nodi. In altre parole, il rapporto di riduzione è più corto.

Con questa versione del D13, Volvo Penta ha anche introdotto due nuove eliche della gamma Q: denominate QS4 and QS5, entrambe saranno disponibili solo in abbinamento ai nuovi IPS1350 SD.

Uno dei punti chiave alla base di questa scelta è che ora una gamma più ampia di diportisti può godere dei vantaggi dei Volvo Penta Ips, che sono ben noti a chi già li usa con soddisfazione: rispetto alle installazioni in linea d’asse ci sono maggiore comfort, migliore efficienza (cioè consumi più bassi) e maggiore autonomia.

Inoltre Volvo Penta si pone come sistema di propulsione integrato, dalla manetta all’elica, semplificando la gestione complessiva del powertrain e dei suoi strumenti di controllo.


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I piedi IPS a elica traente, poi, sono orientabili individualmente, e con il controllo dal joystick permettono una gestione reattiva in navigazione e un controllo molto semplice e preciso durante le manovre e l'attracco. Ciò consente ai diportisti di navigare in spazi ristretti, eseguire facilmente manovre anche complesse e mantenere una buona stabilità in condizioni di mare più mosso.

Va dove ti porta la tendenza

Il successo di un prodotto è dato non solo dalle sue qualità ma anche da quanto efficiente è il produttore nel tenere le antenne ben puntate sulle evoluzioni e le tendenze di mercato.

E una delle tendenze di questi ultimi tempi nello yachting a motore punta verso il mondo delle imbarcazioni più grandi e più lente. Sono molti i cantieri che stanno sfornando novità in questo segmento di mercato ed evidentemente Volvo Penta si è fatta trovare pronta, visto che già si cominciano a contare diversi yacht equipaggiati con i nuovi D13 Ips1350 SD, come: Absolute Navetta 73, ISA 93 Extra, Arcadia Sherpa XL e il Mangusta 33 che uscirà a breve.

Absolute Navetta 73.

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Emanuele Ferraris di Celle

Entusiasta per i motori e la velocità, trasferisce presto la sua passione dalle auto alla nautica, campo in cui ha lavorato ormai per oltre 15 anni, provando centinaia di barche, dai 4 ai 40 metri, da 10 a 10.000 CV, da 1 a 100 nodi. Lavora anche per un Campionato Mondiale di motonautica offshore.
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