Ferretti Yachts 1000, trenta metri widebody per uno yacht che sorprende

Categorie: Barche e Yacht
24 Luglio 2020
Ferretti Yachts 1000, trenta metri widebody per uno yacht che sorprende

Il nuovo Ferretti Yachts 1000 formalmente non è un superyacht, quindi non ha i suoi oneri amministrativi perché lo scafo è lungo 23,98 metri, ma per il suo spirito, l'originalità progettuale, l'individualità e tante altre peculiarità è a tutti gli effetti un bel superyacht. È il primo widebody del brand Ferretti Yachts, che per la prima volta introduce anche il carbonio nei processi produttivi.

Colpisce il nuovo Ferretti Yachts 1000. Una linea non proprio "sottile", come invece la rivela più il 960 quello che era il modello di vertice del cantiere forlivese prima dell'arrivo di questo nuovo trenta metri, ma è la naturale proporzione per una barca widebody (cioè col salone interno esteso fino ai bordi delle murate), che a bordo rivela una fruibilità degli spazi fedele al claim che il cantiere attribuisce ai suoi nuovi modelli: "Just like home".

Ma a guardare il profilo del Ferretti Yachts 1000 nei suoi particolari, si nota anche quanto questa barca sia tutta vetri, in pratica pure gli ambienti interni sono totalmente proiettati verso l'esterno, tanto quanto gli spazi in coperta e sul flying bridge. Il salone è totalmente contornato da cristalli, e su richiesta si può inserire una sezione apribile al centro, in corrispondenza della sala pranzo. A questo punto c'è da chiedersi quanti saranno quelli che rinunceranno a tale opportunità.

Un ultimo sguardo al profilo del Ferretti Yachts 1000 per osservare che il flying bridge quasi scompare alla vista, ma invece è un'immensa lounge estesa per oltre due terzi della lunghezza della barca e, proprio per la conformazione widebody che sposta i passavanti dal ponte di coperta a quello di controplancia, è direttamente collegato con il ponte di prua che propone un altro articolato living interamente trasformabile in un solarium molto riservato.

Da notare che tutta la sovrastruttura e l'hardtop sono realizzati in carbonio, materiale finora inedito nelle produzioni del cantiere, ma già in uso da tempo da altri competitor, che appunto Ferretti Yachts introduce proprio con la nuova ammiraglia.

Altrettanto inedito, e molto particolare per un trenta metri come il Ferretti Yachts 1000, è il "beach club" di poppa, che è costituito da una sorta di gradinata su cui poter posizionare anche delle sedute amovibili fronte mare, ai piedi delle quali si estende la spiaggetta poppiera.

E anche qui, un'altra novità, che vede l'introduzione di un nuovo brevetto di Ferretti Group: man mano che si affonda la spiaggetta, ai lati si aprono tre gradini che si uniscono alle due scale nello specchio di poppa, agevolando al massimo la risalita a bordo.

Molto particolare è anche l'idea di separare il beach club dal pozzetto con un elemento trasparente, che di fatto rende questa zona una reale balconata e al tempo stesso unisce i due ambienti, andando a formare un'area benessere di ben 40 mq.

Sono due le scale che dal pozzetto conducono al flying bridge. Qui si estende una grande lounge poppiera a cielo aperto e un living con dinette e banco bar a prua,sotto l'hardtop apribile realizzato in carbonio.

Interni di grande godibilità in due décor orientati al classico e al moderno

Il nuovo Ferretti Yachts 1000 è proposto in due décor d'interni: Classic e Contemporaneo. I nomi fanno già intuire che il primo è più legato alla tradizione dei toni caldi e a una maggiore uniformità cromatica fra tutti gli elementi, mentre il secondo propende per le più fresche tonalità chiare e sui contrasti di colore più decisi.

Niente però è estremizzato, quindi qualunque sia la scelta, il "mood" degli ambienti rimane sempre gradevole e moderno, così come piacevole è la disposizione degli arredi, che vede in salone un divano a L, arricchito da pouf posizionabili a piacimento, e una sala da pranzo su cui si affaccia la cucina di 10 mq, che però può essere nascosta alla vista tramite un pannello decorativo a movimentazione elettrica. La stessa apertura della cucina può essere sfruttata anche come banco bar.

Il tutto con la più completa vista mare favorita, come abbiamo accennato prima, dalle vetrate totali che fanno da perimetro a tutto il salone.

La postazione di comando è invece in una pilot house rialzata su un livello superiore, cosa che ha permesso di sfruttare l'intera zona prodiera per la cabina dell'armatore, che di fatto è una grande suite con il bagno a tutta larghezza.

Sottocoperta, quindi, sono previste a centro nave quattro cabine matrimoniali (di cui due con letti separabili), tutte con bagno, che risultano praticamente gemelle, perché sono posizionate per baglio: due affiancate su un lato, due affiancate sull'altro lato. Al vertice di prua, l'alloggio per quattro persone di equipaggio.

Décor Classico
Décor Contemporaneo

Si possono sfiorare anche i 30 nodi con il nuovo Ferretti Yachts 1000

Chi ambisce ad avere la massima velocità possibile dal Ferretti Yachts 1000, dovrà richiedere l'installazione dei due motori MTU da 2638 cavalli, che sono in optional e che portano la barca a una velocità calcolata di 28 nodi e a un regime di crociera di 24. La versione standard, invece, monta due motori MTU da 2217 cavalli, per una velocità massima di 24 nodi e una di crociera di 20.

Su richiesta si può montare anche lo stabilizzatore sia per mezzo del giroscopico sia delle pinne, per il maggior comfort possibile in navigazione e alla fonda.


Scopri l'altra novità 2021 del cantiere, il Ferretti Yachts 500



I numeri del Ferretti Yachts 1000

Lunghezza f.t.
30,13 m

Lunghezza scafo
23,98 m

Larghezza
6,81 m

Immersione sotto le eliche
2,28 m

Dislocamento a vuoto
102.000 kg

Dislocamento a pieno
115.000 kg

Serbatoio Carburante
9.000 l

Serbatoio acqua
1.320 l

Persone imbarcabili
20

Motori
2x2217 cv (1630 kW) MTU - Standard
2x2638 cv (1939 kW) MTU - Optional


Guarda tutta la gamma di Ferretti Yachts sul sito del cantiere


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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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