Breva Marine, il cantiere che nasce da una storia di passione e determinazione

Per la verità la storia è ancora tutta da scrivere, ma è "il come" si è arrivati alla nascita di Breva Marine che merita di essere raccontata, grazie anche alla figura di Cinzia Grottoli, da trent’anni nel mondo nautico e ora amministratrice di Breva Marine, pronta a riversare in questa nuova avventura tutte le sue competenze.
Il mondo dei gommoni, vuoi per una tecnologia costruttiva di base abbastanza semplice, vuoi per il successo commerciale che stanno conoscendo, è spesso vittima di iniziative sporadiche che vivono lo spazio di una stagione e forse neppure di quella. Breva Marine è esattamente l’opposto di tutto questo, basterebbe la figura di Cinzia Grottoli a dare credibilità all’iniziativa ma, da abile manager quale è, prima di dare vita a questa nuova avventura, ha creato un team davvero invidiabile.
Perché Breva Marine
Breva Marine nasce grazie al supporto di un investitore solido, con una profonda passione ed esperienza nel mondo della nautica, affiancato da un partner tecnico specializzato nella realizzazione di manufatti in vetroresina e nello sviluppo di carene performanti. A completare la filiera, la sede operativa di Grezzago (MI), una struttura di oltre 2500 mq dove si svolgono tutte le fasi di lavorazione: dalla produzione e rifinitura dei tubolari all’assemblaggio e allestimento completo delle imbarcazioni, inclusi coperta e interni.
Per la tappezzeria si farà invece riferimento a MDU, l’azienda di Andrea Aiello, con il quale Cinzia Grottoli ha già collaborato nella sua recente esperienza in Joker Boat che in un paio di anni aveva portato al raddoppio del fatturato. Se quindi il cantiere di Grezzago è al momento ancora in fase di allestimento, l’imprinting industriale e la solidità dell’impresa sono già molto chiari.
“Nel momento in cui mi è stata affidata la conduzione di Breva Marine ho deciso di dare concretezza a quella che per me è l’idea di sviluppo di un cantiere - racconta Cinzia Grottoli -. Ovviamente sono scelte condivise anche con l’investitore: mi ha dato fiducia e fin dall’inizio c’è stata una totale sintonia nelle scelte di fondo. Avendo in passato avuto un’esperienza anche nelle barche più esclusive, cerco di reinterpretare questa competenza anche nel mondo dei gommoni, un mondo per certi versi ancora molto artigianale”.
Il cantiere è ancora in allestimento, ma già si capisce il taglio industriale della produzione, gli spazi, le linee di lavorazione. “Niente di più lontano dal piccolo cantiere artigianale con papà, mamma e figlio che si mettono a fare gommoni - prosegue Cinzia Grottoli -. Per me la barca, e quindi il gommone, sono un sogno e come tale devo realizzarlo e devo far sognare i miei clienti. Farlo vivere al cliente inizia già dall’approccio iniziale, dobbiamo essere bravi a interpretare le sue aspettative, farlo sentire a proprio agio e, soprattutto, proporgli quello di cui ha bisogno: le soluzioni e i profumi che lo conducono al mare. Del resto questo progetto nasce già nel nome da un elemento naturale come il vento, la Breva, un vento che porta freschezza e novità, un vento di passione, perché questa è il sentimento che anima persone che da tanti anni lavorano in questo settore. Ecco perché mi sento pronta, perché grazie alla mia esperienza ho capito che cosa vuole la gente, e lo interpreto con leggerezza e freschezza, ma non con un approccio improvvisato come spesso capita in questo ambito”.
La gamma dei gommoni di Breva Marine
La gamma con cui Breva Marine si presenta al mercato si compone di quattro modelli tutti fuoribordo. Considerando che il nome del cantiere è già sufficientemente evocativo, è corretto che i singoli modelli ripropongano semplicemente la sigla della loro lunghezza.
Si parte quindi con il Breva 630 di 6,30 m, per salire al Breva 800 di otto metri, proposto in due versioni mono e bimotore con diversi livelli di allestimento. Si prosegue poi con il Breva 1100 di 10,50 metri, ma ancora natante, a cui segue l’ammiraglia Breva 1300 di 13 metri.
Non è finita: a questi si aggiungono tre tender, rispettivamente di 3, 3,35 e 4 metri. Le sigle sono ovviamente Breva 300, Breva 335 e Breva 400 e la motorizzazione sarà fuoribordo, ma è allo studio anche una versione elettrica. Saranno tutti ampiamente personalizzabili per adattarli ai colori dello yacht a cui saranno destinati.
Già a Cannes saranno esposti il Breva 800 e il Breva 1300 e nell’autunno sarà in acqua anche il Breva 1100, con l’obiettivo di completare la gamma per fine anno ed essere a pieno regime produttivo per l’inizio della stagione 2026.
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Un’azienda in cui tutte le persone contano
Inevitabile che una domanda cada sulla struttura dell’azienda: Breva Marine può già contare su un team interno qualificato e su una rete di collaboratori esterni specializzati. Nei prossimi anni è previsto un potenziamento significativo delle risorse, con un raddoppio dell’organico interno e lo sviluppo di un indotto sempre più strutturato.
Sul fronte commerciale, Breva Marine ha impostato una strategia di distribuzione basata su una rete di partner selezionati a livello nazionale e internazionale, con l’obiettivo di garantire una presenza capillare in Italia e nei principali mercati europei.
A supporto di questa visione, è attiva una base commerciale presso la Marina di Verbella, a Sesto Calende sul Lago Maggiore, che rappresenta il fulcro delle attività commerciali e il terzo polo operativo, insieme alla sede di Grezzago e al partner dedicato alla realizzazione delle carene.
“Sono una donna di marketing e sono convinta che, al di là del prodotto, ci debbano essere le persone - afferma convinta Cinzia Grottoli -. Le aziende che sono cresciute, sono cresciute grazie alle competenze delle persone che ci lavorano e Breva Marine è fatta prima di tutto di persone. Nella nostra sede ho previsto un’aula per la formazione dei venditori, voglio insegnare a comunicare linearmente per avere un risultato immediato, in altre parole prepararli sotto l’aspetto del marketing, e al contempo tenerli aggiornati sui punti di forza del prodotto. L’obiettivo è aiutare i nostri dealer, che sono impegnati su tantissimi fronti, a promuovere la nostra azienda e il loro business, aiutarli a valorizzare i prodotti, a comunicare in modo chiaro, veloce e in prima persona. Saper spiegare a un cliente sia le differenze tra un prodotto e l’altro sottolineando i nostri punti di forza”.

“Ma Breva Marine è fatta anche di empatia - conclude Cinzia Grottoli -. Ho trovato tanti fornitori, dealer e operatori del settore che mi hanno aiutato in questo progetto. C’è stato una sorta di vento della passione, persone che hanno capito la mia determinazione e che mi stanno seguendo. Come spesso accade, si chiude una porta e si apre un portone. La conclusione del mio percorso in Joker Boat, frutto di visioni ormai inconciliabili e di un contesto poco aperto al confronto, ha rappresentato per me non una fine, ma l’inizio di un’evoluzione. Da lì è nata la volontà di costruire qualcosa di nuovo, più in linea con una visione moderna, basata sul rispetto, sul dialogo e sul valore autentico delle persone. Questo progetto è il frutto di quell’energia trasformata, e anche del sostegno di chi ha creduto fin dall’inizio nella forza di un’idea diversa. Le persone che mi hanno seguito hanno creduto nel progetto: alcune stanno qua il giorno e la notte e in due mesi hanno fatto quello che c’è là fuori, ma lavoreranno tutto agosto per arrivare a Cannes con i nuovi modelli e non smetterò mai di ringraziarle”.
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