Provato nella laguna veneta il nuovo Yamaha F150G con un partner d’eccezione, l’esclusivo Invictus 200FX. Proprio una bella coppia, vediamo come navigano.
Provare le barche in laguna non è sempre ideale, anche per i tanti (e giusti) limiti di velocità. Questa volta però mi devo ricredere: infatti, un po’ per il servizio fotografico, un po’ per il test vero e proprio, lo Yamaha F150G e l’Invictus 200FX li ho visti in azione in situazioni diverse e devo ammettere che mi hanno sempre convinto. Ma vediamo come è andata.
Via subito per le foto, ho così l’opportunità di seguire il binomio in azione nel tratto di mare davanti a Chioggia che presenta un’onda lunga e anche piuttosto incrociata, frutto del maltempo dei giorni precedenti. Non è certo la situazione migliore per una barca di “soli” sei metri con il massimo della potenza applicabile: i 150 cv dello Yamaha F150G che è dotato di un’elica a tre pale di acciaio da 17” della nuova gamma Reliance SDS. Dire che l’Invictus 200FX affronta le onde senza accorgersene sarebbe esagerato ma, considerando i suoi limiti dimensionali, se la cava abbastanza bene e riesce a mantenere un buon passo velocistico in una situazione non certo ideale.
Per il mio test velocità/consumi scelgo invece un più protetto canale della laguna dove lo Yamaha F150G ha modo di sfoggiare tutte le sue potenzialità. Il gps si ferma a 38,9 nodi contro i 40,8 nodi del test Yamaha del giorno precedente (sempre con tre persone a bordo, motore trimmato e a 6000 giri/min). Probabilmente è colpa della corrente, ma sono sofismi da tester perché in realtà non credo che un diportista sia attento a queste prestazioni limite. Magari è più interessato a sapere che a 25 nodi, che possiamo individuare come la velocità di crociera, si naviga a circa 4 mila giri consumando meno di 25 l/h, un dato eccellente che fa passare in secondo piano la navigazione al limite della planata a 2800 rpm, 9,1 nodi e 14,8 l/h. Il tutto però con la barca piuttosto leggera, non proprio in assetto da crociera diurna.
alla velocità di crociera di 25 nodi
si naviga a circa 4 mila giri
consumando meno di 25 l/h
Così l’accelerazione serve più a verificare l’esuberanza dello Yamaha F150G, che dal canto suo non si fa pregare: 4 secondi per far planare l’Invictus 200FX e 9 secondi per raggiungere i 30 nodi, niente male. Il canale è stretto e quindi le evoluzioni devono essere contenute, l’indispensabile per apprezzare il buon controllo, anche se la timoneria meccanica si conferma un po’ troppo “pastosa”, un po’ come la manetta che però può essere tarata più morbida. Accortezze che renderanno questo binomio ancora più godibile.
Derivati dal gruppo termico del F200 i due nuovi Yamaha F150G e F175C hanno fatto il loro debutto al Miami Boat Show di quest’anno. Come vuole la tendenza abbastanza diffusa in tempi recenti, si è puntato su un monoblocco di maggiore cilindrata che garantisse robustezza e una coppia più generosa, a tutto vantaggio del contenimento dei consumi che, in effetti, anche dalla nostra prova si confermano su livelli molto interessanti. Il nuovo motore è anche più leggero del precedente F150F, che resta comunque a listino anche se destinato a impieghi professionali: per il diporto la scelta d’obbligo è lo Yamaha F150G.
Sulle caratteristiche tecniche complete rinviamo alla scheda pubblicata sotto, non senza segnalare che il rapporto al piede ha subito, proprio alla luce dei nuovi dati di coppia, una revisione a tutto vantaggio della fruibilità dell’assieme motore/elica che, come già detto, è un’altra novità: una Reliance SDS 14 1/2 x 17”. Uno sguardo sotto la calandra permette di apprezzare, anche se la cosa non mi stupisce, la razionalità e pulizia di tutta l’impiantistica, con il circuito dell’aria che assicura aria fresca all’alimentazione, l’astina del livello dell’olio subito individuabile e tutti i principali elementi a portata di mano, anche se ben protetti da “bagni” accidentali.
Riuscire a dare personalità, stile e originalità a un open di sei metri non è da tutti, ma Christian Grande ci ha abituato a questi exploit. Merito soprattutto della consolle centrale, in puro stile Invictus, che dona personalità a tutto l’insieme, oltre a essere razionale con il tientibene che corre sul perimetro e la manetta posizionata al centro, giusto considerando che il divanetto per il driver è doppio. Per il resto il layout è classico e sviluppato con attenzione, particolarmente nella zona prodiera dove la seduta a U (trasformabile in solarium o in dinette) riesce a nascondere, oltre al solito gavone, il tendalino a protezione di tutto il pozzetto.
A poppa si può allestire un secondo solarium ribaltando la spalliera del divanetto che rende ancora più facile accedere alle plancette poppiera e, volendo, anche la spalliera del divanetto centrale può basculare per creare un piccolo living pure a poppa. Difficile immaginare sei metri sfruttati meglio.
Volete saperne di più sugli Invicutus Yachts e magari provarne alcuni? Nautica Bertelli, a Paratico sulla sponda Sud del Lago d’Iseo, è il dealer Invictus per il Centro-Nord Italia, Austria e Svizzera.