Salvatore Ranieri: "l'offerta non supera il muro dei 10 metri (di omologazione) e propone solo motorizzazioni fuoribordo, ma intanto la gamma cresce…"

Soverato, sulla costa ionica calabrese, è una località deliziosa e si capisce perché la famiglia Ranieri sia tanto legata alla propria terra. Anche Salvatore Ranieri, a cui è affidato il ruolo di “frontman” del cantiere, appena può, tra un salone e le periodiche visite ai propri dealer, torna alla sua cittadina ed è qui, a due anni di distanza dalla festa per il 50° del cantiere, che lo abbiamo incontrato per fare il punto sulle strategie produttive e commerciali di Ranieri International.

Salvatore Ranieri: “10 novità e un nuovo cantiere”

“Il Cayman 38.0 Executive e il Next 220 SH sono le due novità dei prossimi saloni - spiega Salvatore Ranieri -, ma i nostri programmi prevedono altri 10 nuovi modelli per i prossimi tre anni. Programmi ambiziosi e impegnativi, che possiamo però programmare con la certezza di poterli rispettare perché stiamo finendo di allestire un nuovo capannone che accoglierà i reparti di stratificazione, garantendo un incremento del 25% della nostra capacità produttiva e triplicando le potenzialità nelle operazioni di stampaggio. Così il nostro insediamento raggiungerà una superficie di 26 mila mq, dei quali 17 mila coperti, per oltre 70 dipendenti. Per completare con i numeri, nel 2017 abbiamo sfiorato i 12 milioni di fatturato producendo 834 scafi, 463 barche e 371 gommoni, e per quest’anno prevediamo, come fatturato, un ulteriore incremento del 10%”.

“Tornando ai nuovi progetti - prosegue Salvatore Ranieri -, il Cayman 38.0 Executive diventa l’ammiraglia della nostra gamma di gommoni e ci proietta in un settore dove la concorrenza è agguerrita, ma riteniamo di aver proposto un modello che può competere ad armi pari con i brand più affermati. Qui in prova c’era la versione più sportiva che abbiamo denominato “Trofeo” (presto pubblicheremo il test in mare, ndr) motorizzata con una coppia di Suzuki DF350A, una barca da 50 nodi. Sono modelli che prevedono una personalizzazione totale e stiamo già studiando la possibilità di una tripla motorizzazione, perché abbiamo ricevuto numerose richieste in questo senso. Per contro, sul fronte delle barche rigide, la gamma Next scende verso il basso con il nuovo 220 che presenteremo a Cannes e Genova. Dal primogenito Next 370 e dalle sue soluzioni stilistiche abbiamo ricavato prima il Next 290, quindi il 240 e adesso il 220, che offrirà ben tre cuccette in cabina, e anticipo la presentazione del Next 200 al salone di Parigi e poi sarà la volta del 270. Tre nuovi modelli sono in programma anche per la gamma degli open Voyager. Comune a tutti è l’esclusivo sistema di congiunzione tra carena e scafo Active Suspension System che garantisce una maggiore elasticità dell’accoppiamento e quindi più comfort in navigazione: è una tecnologia che utilizziamo da tempo, quindi abbondantemente collaudata e apprezzata dai nostri clienti”.

Salvatore Ranieri: “più che mai International”

Aumento della produzione e dei modelli, fatturato in crescita, ma qual è la quota tra mercato italiano e mercati esteri? “Nel 2017 il nostro fatturato è stato prodotto per il 32% in Italia, 42% in Europa e 26% nei Paesi extra UE - conclude Salvatore Ranieri -. Già quest’anno stiamo registrando un incremento del 10% sui mercati asiatici e stiamo definendo la scelta del dealer statunitense. È una decisione che abbiamo voluto meditare, valutando una serie di candidati che si erano proposti: gli Stati Uniti sono un mercato ricco ma anche molto esigente e quindi stiamo cercando un distributore che disponga di una rete interna ben strutturata: ai prossimi saloni statunitensi saremo già presenti con questa nuova partnership”.

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