Un daycruiser che non disdegna anche l’avventura di qualche crociera di più giorni, questo lo spirito dello Scanner Envy 1100 HT.

Può un gommone open aspirare a sfuggire al suo destino di daycruiser puro, per ritagliarsi uno spazio come cruiser con un utilizzo anche nei mesi più freddi? In Scanner Marine sono convinti di sì, ed è anche per questo (oltre che per le richieste di clienti ben determinati) che hanno proposto il loro modello di 11 metri (ma sempre meno di 10 m di scafo e quindi natante senza obbligo di registrazione) in versione con hardtop e anche con t-top, che abbiamo già presentato. Ma adesso è la volta dello Scanner Envy 1100 HT, ben illustrato dal curato servizio fotografico del nostro Sergio Airoldi.

Scanner Envy 1100 HT, sempre open ma più protetti

Aggiungere un hardtop a una linea filante come quella dello Scanner Envy 1100 HT non è impresa semplice, eppure le competenze di Montemitro Design sono riuscite anche questa volta a dare all’insieme un aspetto piacevole, ma soprattutto ben bilanciato nei volumi. L’obiettivo, perfettamente raggiunto, era quello di creare una barca più versatile rispetto all’open puro (ma anche all’essenziale T-top), quindi con una prolunga del parabrezza che si allungasse fino a coprire tutto il posto di guida e anche il mobile grill subito alle sue spalle. La dominante scura del modello fotografato (ne sono già stati realizzati tre) è il giusto completamento per garantire ancora più grinta alla struttura centrale, a cui spetta anche il compito di dare una precisa personalità a tutto il gommone. Pulito quanto razionale il design della pancia, dove non avremmo indugiato con gli strumenti analogici, ma immaginiamo si tratti di una scelta dell’armatore. Altrettanto completo e ben realizzato il mobile cucina.

Per il resto il layout dello Scanner Envy 1100 HT si sviluppa su un disegno classico che riprende il meglio della tradizione Scanner, con un ampio uso della vetroresina che sormonta i tubolari su tutta la lunghezza della coperta a creare due ambienti, uno a prua e l’altro a poppa, distinti e ben articolati. A prua si può scegliere tra il solarium o la dinette, che si può allestire anche a poppa lasciando l’abbronzatura al grande prendisole che si allunga sulla sala macchine. Comodo grazie al gradino intermedio l’accesso alla plancetta poppiera e quindi al mare. Da segnalare anche l’accorto impiego del teak su tutte le superfici calpestabili.

La motorizzazione sul modello fotografato è affidata a una coppia di Volvo Penta V8 a benzina di 350 cv l’uno, quella che secondo il cantiere è la potenza ideale, anche se chi vuole esagerare può arrivare anche a 800 cv complessivi, eventualmente anche fuoribordo. Con questi motori lo Scanner Envy 1100 HT raggiunge agevolmente una punta velocistica di 47 nodi a 5800 giri/min, il cantiere individua la velocità di crociera tra i 25 e i 30 nodi, mentre quella economica si colloca attorno ai 22/23 nodi a circa 3 mila giri; il limite di planata è a 13 nodi.

I numeri dello Scanner Envy 1100 HT

  • Lunghezza ft ………………………… m 11,00
  • Larghezza ……………………………… m 3,60
  • Motorizzazione ……………………… 2x350 cv Volvo Penta V8 benzina
  • Motorizzazione max……………… cv 800
  • Portata persone …………………… 18
  • Omologazione CE ………………… B
  • Design & Project …………………… Montemitro Design

La gara di traina con maggiori anni sulle spalle: la Ricciola Cup 2018 anche quest’anno e per la 34a volta ha avuto luogo all’Isola del Giglio a inizio ottobre.

Quando un evento raggiunge quota 34 edizioni c’è poco da aggiungere: significa che è un evento che funziona, piace e ha seguito. Nel caso specifico ci riferiamo alla Ricciola Cup 2018, l’evento di pesca a traina che si svolge nello scenario dell’Argentario, e più precisamente all’Isola del Giglio.

Ricciola Cup 2018, gara a traina per eccellenza

Gli equipaggi non sono tantissimi, ma neppure pochi, soprattutto però sono quelli giusti, che da anni amano confrontarsi sportivamente in mare e ogni anno, ai cosiddetti “aficionados”, si aggiunge qualche nuovo equipaggio, e il numero cresce. Quest’anno al via, in un weekend contraddistinto da tempo molto variabile, capace di alternare un bel sole dalle sembianze estive a pioggia tipica autunnale, con schiarite improvvise e improvvisi cieli plumbei, vento di scirocco e mare mosso, erano trenta le imbarcazioni in gara, come consuetudine suddivise tra fishing boat ipertecnologici, scafi più piccoli ma non meno attrezzati e gommoni, le ormai “nuove macchine da pesca”. Promoter dell’evento la 41Nord, che in collaborazione con l’organizzazione, curata nei dettagli da Chicco Vismara, Massimo Baroni e Fabio Fascianelli ha dato vita a questa due giorni di gare molto singolare.

Il venerdì dedicato al raduno degli equipaggi e completamento delle iscrizioni, sabato prima giornata di gara e domenica seconda giornata con premiazioni e cena di gala a chiusura. Alla fine si sono registrate un bel po’ di catture che hanno reso merito ai vari anglers, anche se le condizioni meteo-marine precedentemente descritte hanno fatto di tutto per ostacolare risultati ancora più eclatanti. La “regina” delle catture è stata ovviamente una ricciola, nel caso specifico una preda di 14 kg, seguita a ruota da un’altra importante preda da 10 kg e altre di peso compreso tra i 4 e i 5 kg. Ma le prede ammesse a classifica non erano solo quelle di questa specie, e così a paiolo sono finiti anche dentici (tra cui un esemplare da quasi 10 kg) e lampughe, pesci questi ultimi sempre molto belli con la loro livrea multicolore e divertenti da combattere.

Tra gli equipaggi in gara va citata la presenza del Suzuki Fishing Team/Lowrance, la squadra messa in campo quest’anno dai famosi brand di motori fuoribordo ed elettronica, qui rappresentati da ben tre equipaggi: Idefix, un AL Custom capitanato da Marco Valerio Alessandrini e il gommone Master 775 Fishing capitanato da Matteo Catelani, “Il Mago” come è conosciuto, entrambi motorizzati con un Suzuki DF350A, e poi il BWA 220 Super Pro Fishing capitanato da Davide Acone motorizzato con un Suzuki DF175. Oltre a Suzuki, partner per la prima volta dell’evento, anche altri importanti brand del mondo della nautica e della pesca sportiva, tra cui Navico con il marchio Lowrance, che ha messo in palio tre tre HDS Carbon da 12, 9 e 7 pollici consegnati ai primi tre classificati. BWA, Shimano, Oltre Nautica, Captain Hook, Circolo Nautico Isola Del Giglio, MX Line, Ebike Battery, Varium, Clinica Iphone, Maregiglio, Casa Della Pesca, Maccari Pesca, Martini e Nautica Report sono le altre aziende che hanno reso possibile l’evento.

Premi fino al sesto posto in classifica, ma sul podio sono saliti Gli Ultimi sul gradino più alto con l’equipaggio composto da Paolo Amoruso, Claudio Galassi e Luca Quadarella. Secondo Albemarle con a bordo Paolo Giulianini, Giancarlo Berni, Simone Lacchini, Vincenzo Mittica e Italo Pieri, mentre terzo si è classificato Raptus con l’equipaggio composto da Gianfranco Troiani, Luciano Caruso, Leandro Collacciani e Stefano Rastelli. A chiusura dell’evento, la cena di gala in una location singolare: all’interno di un traghetto che normalmente fa servizio tra l’Isola del Giglio e Porto Santo Stefano.

magnifiercrossmenu