Una motorizzazione inedita per il cantiere: due fuoribordo Suzuki DF300 AP. Così il Tuccoli T280 HT Fisherman fuoribordo guadagna in prestazioni e spazi.
Il Tuccoli T280 HT Fisherman fuoribordo è l’inedita versione scelta dal cantiere toscano per uno dei suoi modelli più rappresentativi per la pesca, tra l’altro affidata alle sapienti cure di Marco Volpi, pluricampione di pesca dalla barca.
Con l’abbinamento ai due Suzuki DF300AP al posto degli entrobordo, il cantiere inizia un processo evolutivo sempre più attento alle esigenze del mercato, fermo restando che il modello classico con i motori entrobordo continua a essere disponibile.
Guarda anche il nostro test del Tuccoli T280 Easy Rider entrobordo
Grazie a potenze sempre maggiori e a consumi abbastanza contenuti, i fuoribordo si stanno proponendo sempre di più come alternativa alle classiche soluzioni in linea d’asse. L'ho provato in Toscana, a Punta Ala, in una giornata di sole e mare calmo e ora vado a raccontarvi.
Per l’applicazione fuoribordo (la potenza massima installabile è una coppia di 350 cavalli), si è adottato un bracket che svolge un doppio compito: portare verso l'esterno i motori per allontanarli dalla linea di carena senza rivedere la parte poppiera dello scafo, ottenendo così benefici prestazionali e di comfort di navigazione in virtù di una maggior lunghezza.
Per questa ragione anche l’assetto è diverso rispetto al modello entrobordo: prua più parallela alla superficie con conseguente miglioramento della profondità di campo visivo per il pilota.
Sul fronte delle prestazioni i 600 cavalli dei due Suzuki DF300AP con eliche 14” x 21” si sentono! Lo scafo diventa divertente, veloce, manovriero anche se, per la verità, la timoneria montata si è dimostrata un po’ dura alle risposte, perlomeno con il trim a zero o con angolazione sui 10°/15°.
Il mare è calmo, la giornata è di pieno sole e a bordo siamo in sette persone rispetto alle otto massime di certificazione. Si entra in planata in 3 secondi netti e si mantiene tale assetto fino a 2.800 giri, a cui corrisponde una velocità di 13 nodi. A 3.500 giri si viaggia intorno ai 24 nodi e aggiungendo 1.000 giri si tocca la vetta di 33 nodi con consumi di 84 litri/h totali.
Il top lo abbiamo ottenuto a pieno regime di giri (6.000 rpm) con i trim al 50% a una velocità di 44,2 nodi ma consumando 194 litri/ora.
Ok, è un dato da citare, ma la domanda è: ha senso questa velocità con tali consumi? Sì, per gli smanettoni o per chi ama "gareggiare", ma chi ne fa un uso crocieristico o da pesca sportiva, la velocità massima la cerca solo in determinati momenti e non la mantiene per tutta la rotta prescelta, quindi quello che secondo me è più importante da considerare è la prestazione in condizioni normali, magari con mare mosso, o durante i lunghi trasferimenti, in cui diventa importante navigare in modo confortevole, senza patemi d’animo, godendosi la traversata e anche consumando poco.
Su suggerimento di Marco Volpi, che usa lo scafo il più possibile, questa condizione l’abbiamo trovata intorno ai 24/30 nodi, con i motori che girano a 3.200/3.500 giri, per un consumo totale di 66 litri/ora. Veramente un ottimo risultato, merito anche delle soluzioni tecnologiche di Suzuki.
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La struttura è rimasta quasi interamente la stessa del modello entrobordo. La differenza sta principalmente nel bracket, che consente di fruire di un vano a bordo in più, ossia di quello normalmente utilizzato per i motori. Cambia un po’ anche la struttura, adeguata alla maggior potenza dei motori fuoribordo e pertanto rinforzata in alcuni punti.
Un tuna door accompagna a bordo dove un ampio pozzetto libero (2,53x1,47 m) permette la vivibilità ai pescasportivi. In quest’area c’è anche la vasca a baglio per il vivo o il pescato, un’altra vasca o ghiacciaia nell’area di confine con quella di pilotaggio insieme a un tagliere per le esche, quindi portacanne sui bordi delle murate, che misurano 20 cm di larghezza, rastrelliere sulle murate alte 60 centimetri e griglie a pagliolo per un rapido svuotamento delle acque reflue. Il grande vano centrale a pagliolo è la soluzione ideale per ricoverare i parabordi a riposo.
A prua l’ampia tuga si propone come area solarium per i passeggeri perché, ricordiamolo, lo scafo si presta a un uso polivalente e non solo per la pesca. E veniamo all’area di pilotaggio sormontata da un hardtop che ingloba in alto il box radio, un possibile primario o secondario apparato elettronico e, sulla sommità, oltre a quattro portacanne, può supportare antenne, luci ed eventuali divergenti, non ultimo un tuna tower opzionale.
L’area è chiudibile con tende in Pvc a finestre per isolare e proteggere l’equipaggio durante la navigazione invernale o di notte. Oltre alla seduta regolabile del pilota, a poltroncina, c’è un divanetto a baglio, alcuni vani sulle murate e una consolle a destra, con tre livelli differenti per accogliere strumenti motore e strumentazione elettronica a sufficienza.
Scendiamo sottocoperta attraverso tre gradini in ciliegio, così come dello stesso legno pregiato sono il mobilio di arredo. La dinette propone a destra un doppio divano contrapposto con tavolo centrale abbattibile per trasformare il tutto, da area dinner in un letto supplementare, mentre a destra c’è un angolo cottura con lavello, due fuochi, frigorifero e mensole.
Più avanti il locale toilette separato con lavello/doccia e a pruavia la cabina separata con letto matrimoniale, tasche portaoggetti e finestrature che si affacciano sull’acqua, oltre a mobiletti e vani di ricovero. Parlando con Marco Tuccoli è stata palesata l’idea di creare una versione di questo modello con due cabine separate.
Lunghezza ft …………………………… m 9,13
Larghezza ………………………………… m 3,04
Dislocamento senza motori ……… kg 5.400
Motorizzazione max ………………… fb o efb cv 2x350
Motorizzazione ………………………… Suzuki DF300AP cv 2x300
Portata persone ……………………… 8
Posti letto ……………………………… 4
Serbatoio carburante …………… l 600
Serbatoio acqua …………………… l 110
Omologazione CE ………………… B
600 giri ………………… 3,0 nodi ………………… 4 l/h
1.000 giri ……………… 5,1 nodi ………………… 11 l/h
1.500 giri ……………… 8,0 nodi ………………… 15,8 l/h
2.000 giri ……………… 8,7 nodi ………………… 24 l/h
2.800 giri ……………… 13 nodi ………………… 52 l/h
3.500 giri ……………… 24 nodi ………………… 66 l/h
4.000 giri ……………… 29 nodi ………………… 78 l/h
4.500 giri ……………… 33 nodi ………………… 84 l/h
5.000 giri ……………… 37 nodi ………………… 98 l/h
5.500 giri ……………… 41 nodi ………………… 130 l/h
6.000 giri ……………… 44 nodi ………………… 194 l/h
Mare calmo, carena pulita, carburante l 150, acqua l 110, equipaggio 7 persone
Solo scafo versione base ………………………………… 99.500 euro
Solo scafo versione HT Fisherman ………………… 114.000 euro
Dalla famiglia XTO con il nuovo XF375, all’anteprima delle WaveRunner 2020, passando per i nuovi motori elettrici, ecco le principali novità Yamaha Marine.
Le novità Yamaha iniziano con i motori fuoribordo, che quest’anno hanno in serbo per Genova new entry sia nella categoria high power sia in quella dei motori elettrici, ma anche i nuovi modelli delle moto d’acqua.
Anteprima italiana per il nuovo XF375, che si unisce alla famiglia
XTO per rispondere alle esigenze di un range sempre più ampio di imbarcazioni,
dato il crescente interesse dimostrato dagli armatori di maxi-rib e barche di
grandi dimensioni per questo tipo di motori.
Scenedeno di potenza fuoribordo Yamaha
F225/F250/F300, prima disponibili solo con albero X e U arrivano al Salone con
il nuovo gambo E, esclusivamente su richiesta.
Nuovo look per la calandra dell’F300,
che al Salone arriva anche nell’elegante versione bianca. Questa colorazione
entra quindi ufficialmente in gamma anche per la motorizzazione da 300 cavalli
e, per entrambi i motori, sarà disponibile con un sovrapprezzo a partire da
1.500 euro (Iva inclusa) per singolo motore.
Scopri qui il nuovo Yamaha XF375
A Genova esposti i nuovi M32 e MX18, che entrano a far parte della gamma esistenti dei motori green Yamaha e che sono pensati per navigare nelle acque interne. Ma la vera novità è il modello MS20 Saltwater: intuitivo e facile da usare, questo modello pesa solo 20,4 kg e assicura un’ottima potenza e un’eccellente manovrabilità sia in acque dolci che salate. Tutti i tre imodelli vantano poi l’innovativa tecnologia del Digital Maximizer, un sistema introdotto per ottimizzare il livello della batteria, assicurandone un funzionamento fino a cinque volte superiore con una sola carica.
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Première assoluta per due modelli della gamma WaveRunner 2020, presentata ufficialmente ad agosto con nuovi colori e grafiche inconfondibili. Al Salone, Yamaha presenta ufficialmente al pubblico due delle sue attesissime moto d’acqua: la EX Deluxe e la FX Cruiser HO.
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