Nasce la nuova gamma C-Map Discover & Reveal, che sostituisce la gamma Max-N+ riportando immagini straordinarie. La funzione principale, infatti, si basa sulla cartografia C-Map Reveal, con rilievi e ombreggiature, restituendo fondali e coste con immagini in 3D.

C-Map, l'azienda attiva nella cartografia marina digitale e nella mappatura basata su cloud, ha lanciato una serie di mappe per chartplotter Lowrance, Simrad e B&G chiamate C-Map Discover & Reveal.

Con C-Map Discover & Reveal vedi tutto come nella realtà

Le carte C-Map Discover & Reveal mostrano il meglio di C-Map e sostituiscono la gamma Max-N+. La tecnologia di Reveal offre la sofisticata funzione di ombreggiatura dei fondali marini e dell'entroterra, oltre a tutte le principali funzioni di C-Map Discover, tra cui carte vettoriali complete.

A detta dell'azienda, i clienti lamentavano una gamma troppo complicata in precedenza, così si è adoperata per offrire il meglio possibile della tecnologia moderna con una maggiore semplicità di utilizzo.

C-Map Discover & Reveal mappe Lowrance cartografia chartplotter

La funzione Reveal di C-Map rappresenta l'ombreggiatura dei rilievi per le mappe di tutto il mondo. La rappresentazione in 3D della superficie terrestre e dei rilievi subacquei con immagini batimetriche ad altissima risoluzione, prima disponibili solo in MAX-N+ Reveal, rappresenta una svolta per pescatori e sub.


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C-Map Discover & Reveal offre anche carte raster dinamiche, che hanno un aspetto simile alle carte tradizionali, con facile accesso a tutti gli oggetti sulla carta, e fotografia aerea, che fornisce un ulteriore livello di dettaglio con migliaia di foto di marina, porti, insenature e altre caratteristiche di navigazione rilevanti.

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La sovrapposizione satellitare di Reveal offre un riferimento reale e migliora la comprensione della situazione durante la navigazione costiera se ci si trova in un ambiente sconosciuto.


Scopri i dettagli di C-Map Discover & Reveal anche sul sito di C-Map


Con il progetto europeo Paint-it, il gruppo Azimut|Benetti ha aderito a una ricerca sulle vernici antivegetative per la nautica, muovendosi verso processi sempre più attenti all'ambiente.

Se da una parte è innegabile che oggi le aziende siano sempre più attente alle tematiche ambientali (le certificazioni ESG sono forse solo la punta dell'iceberg), è altrettanto vero che per alcune di queste la faccenda si esaurisce in un cosiddetto “green washing”, cioè un'ecologia di facciata che salva la reputazione senza impegni concreti.

Nella nautica le questioni ambientali stanno invece diventando un focus sempre più sensibile, perché la costruzione di barche e yacht parte da un innegabile impatto negativo sull'ambiente, salvo poi indirizzare (o meno) le dinamiche verso processi produttivi con la maggiore riduzione possibile dell'inquinamento ambientale.

Azimut|Benetti aderisce al progetto Paint-it

In quest'ottica si inserisce l'ultimo step del gruppo Azimut|Benetti, che ha partecipato al progetto europeo (prendete fiato...) “Paint-it, A new environment-friendly manufacturing approach for marine antifouling coating”.

In sostanza si tratta di una ricerca internazionale co-finanziata dall'Unione Europea attraverso il Programma Life nell'ambito delle vernici antivegetative per gli scafi.

Oltre ad Azimut|Benetti, il progetto Paint-it è sostenuto dal Centro Ricerche Colorobbia Consulting e dal mondo universitario nei due centri romani di Tor Vergata – Dip. di Ingegneria dell'Impresa, e Niccolò Cusano – Dip. di Ingegneria.

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I risultati della ricerca Paint-it hanno portato allo sviluppo di alcune innovative vernici antivegetative atossiche, per applicazioni navali dall'elevata sostenibilità ambientale, grazie alla completa assenza d'immissione nell'ambiente marino di biocidi dannosi per le specie acquatiche.

Le tradizionali vernici antivegetative rilasciano biocidi basati sull'azione tossica dei composti di rame e altri analoghi organo-metallici.

Oltre all'eliminazione di questi biocidi, l'impatto ambientale significativo delle nuove vernici sviluppate nell'ambito del progetto Paint-it è legato anche alla diminuzione di energia, gas serra e rifiuti, dovuta alla riduzione delle attività di manutenzione dello scafo e a una riduzione consistente delle emissioni di CO2.


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La formulazione testata nel progetto Paint-it potrà essere utilizzata anche nell'edilizia civile, negli impianti di trattamento delle acquee reflue e in generale negli impianti che coinvolgono sistemi idrici in differenti processi di produzione industriale.

Giustamente Azimut!Benetti sottolinea come la svolta ecologica del settore non sia soltanto voluta dal lato delle aziende, ma anche da quello delle nuove generazioni di armatori, sempre più attenti a vivere il rapporto con l'ambiente marino in maniera più rispettosa, attenta e consapevole.


Per approfondire il Progetto Paint-It dell'Unione Europea


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