Giampietro Cariglia, dalla subacquea alla canna il passo รจ breve?

Categorie: Fishing
4 Maggio 2018
Giampietro Cariglia, dalla subacquea alla canna il passo รจ breve?

Siamo in Puglia, a Vieste, per incontrare Giampietro Cariglia, angler della nazionale italiana ed esperto di pesca dโ€™altura, anche lui fa parte del blasonato Garmin Fishing Team.

Come sempre le nostre interviste iniziano con le note biografiche, sempre interessanti per capire come si รจ sviluppata la passione per la pesca nei campioni che incontriamo. Quindi chiediamo a Giampietro Cariglia di raccontaci un poโ€™ di lui, di come รจ nata la passione per la pesca e da quanti anni.

Giampietro Cariglia. Io provengo dalla subacquea, non da pescatore, ma come operatore Tecnico Subacqueo (OTS), ed รจ da lรฌ che รจ nata la passione per il mare e per la pesca. Ogni volta che mi immergevo facevo sempre degli incontri con cernie, dentici, ricciole e non solo. Quindi, circa circa 35 anni fa, ho iniziato a documentarmi sulle tecniche di pesca, studiando e facendone mie alcune, perfezionandole con il passare degli anni e migliorandole con attrezzature al top.

BoatMag. Sei molto conosciuto per essere un pescatore molto attento ai dettagli. Quali curi maggiormente prima di una battuta di pesca?

Giampietro Cariglia. Ogni volta che esco per una battuta di pesca faccio sempre un controllo generale della mia imbarcazione: estintori, VHF, carburante, dotazioni di sicurezza. Dopo passo al controllo dei mulinelli, canne, fili, girelle, ami ecc. per verificare che siano sempre a posto, e che tutto sia sempre al top. Vedo delle volte pescatori che usano con ami vecchi quasi arrugginiti, oppure lasciano le attrezzature in barca alle intemperie non lavandole con acqua dolce. Poi al rientro sono arrabbiati perchรฉ perdono i pesci.

BoatMag. Sei componente della nazionale italiana. Raccontaci uno dei momenti piรน belli che hai vissuto? Rappresentare il tuo Paese nel mondo che emozioni ti daโ€™?

Giampietro Cariglia. รˆ unโ€™emozione indescrivibile, perchรฉ รจ lโ€™obiettivo di ogni pescatore indossare la maglia azzurra. La piรน bella esperienza รจ stata quella dei Mondiali del 2014 in Brasile, a Victoria, con la pesca al Marlin dove noi, con Italia A e Italia B, non avevamo nessuna esperienza, eppure ci รจ bastato un giorno di prove in mare per imparare la tecnica. Durante i tre giorni di gara Italia A (dove ero in squadra) eravamo quinti con tre Marlin bianchi; il secondo giorno con due pesci allamati ci hanno dato una penalitร  per rottura del terminale; ma il terzo giorno ci siamo rifatti: Italia A prima e Italia B seconda. Al nostro rientro in porto le altre nazionali partecipanti ci hanno onorato con squilli di tromba e con tanti applausi. Peccato per la penalitร  del secondo giorno perchรฉ abbiamo perso lโ€™argento. In quella occasione mi fu cambiato il cognome da Cariglia a Carigua, bellissima esperienza.
Lโ€™ultima volta รจ stata invece ad aprile a Tenerife, con tre strike di cui uno, dopo due ore e mezzo di combattimento, con il tonno big giant da 280/300 kg combattuto con attrezzature leggerissime: canna Top Shot X Sunrise e mulinello Avet Raptor 65 Drag di frizione, imbobinato con seicento metri di multifibre da 90 lb e molla di 50 metri da 100 lb della Titan florino su un fondale di 2 mila metri. Bellissimo: ti parte la lenza con il big tonno che cerca il fondo, vedi scomparire il filo dal mulinello in un attimo e cominci a dire: โ€œsta finendo il filo speriamo si fermi!โ€ Come si ferma, un attimo e cominci a pompare e cosรฌ, tira e molla per due ore e mezza, fino a quando il big tonno arriva su sfiancato, una montagna di 300 kg, adrenalina pura.

BoatMag. Quando andate a gareggiare per competizioni internazionali come venite accolti allโ€™estero? Come siamo considerati noi italiani nel mondo della pesca sportiva?

Giampietro Cariglia. Per quella che รจ stata la mia esperienza, dovunque andiamo siamo temuti, cercano di copiarci su tutto: dalle attrezzature alle tecniche, ci rispettano molto.

BoatMag. La tua attivitร  dโ€™imprenditore in ambito turistico quanto tempo ti lascia per andare a pesca?

Giampietro Cariglia. Ho un approdo di cento posti barca con annessi servizi, oltre che un ristorante e bar nel Porto di Vieste, che mi danno la possibilitร  durante la settimana di uscire a pesca. Ho un Pursuit C 280 con Suzuki 2x300 cv adibito a charter per la pesca e sono Istruttore Pesca Ambientale FIPSAS. Organizzo anche corsi per ragazzi delle scuole primarie e secondarie su pesca e ambiente.

BoatMag. Quale รจ stata la tua cattura piรน memorabile?

Giampietro Cariglia. La cattura che piรน mi รจ rimasta impressa รจ stata una cernia di fondale. Pescavo su un fondale di 300 metri circa con mulinelli elettrici quando mi parte la canna, vado a tirare, viene su per una ventina di metri e se ne prende una trentina. รˆ stato un su e giรน per piรน di 30 minuti fino a quando รจ venuto a galla questo โ€œscoglioโ€ di 64 kg.

BoatMag. Consiglieresti a un neofita di avvicinarsi alla pesca sportiva, da terra o dalla barca? Qual รจ la tua tecnica preferita?

Giampietro Cariglia. Da terra o dalla barca la pesca รจ bella tutta perchรฉ รจ soggettiva, non sei tu a scegliere, ma รจ lei che ti trasporta nella giusta direzione, bisogna provarle tutte. Quanto a me la mia preferita รจ il drifting al tonno e poi la pesca a bolentino profondo e traina con piombo guardiano.

BoatMag. Devi partire per una gara di pesca importante. Quali sono le prime cose che prepari? La tecnologia aiuta il pescatore e se sรฌ quanto incide?

Giampietro Cariglia. Ogni volta che vado a fare una gara ho una mia check-list dove ho appuntato tutto quello che serve. Per esempio a drifting: i piombi da 10 fino a 175 grammi, lโ€™ancora galleggiante, lโ€™ancora con 200 metri di cima e boa, le canne con i mulinelli dalle frizioni perfettamente tarate, i fili del libraggio come da regolamento IGFA con filo di scorta, i terminali, le girelle, gli ami circle look non off set, il pasturatore, il Garmin Panoptix ecc.
Certamente le attrezzature fanno la differenza, soprattutto rispetto a una volta quando erano molto pesanti, come canne da 80/130 libbre e terminali da 300 libbre con cui ti ammazzavi dalla fatica perchรฉ erano troppo dure e tiravi di forza. Oggi la pesca รจ piรน difficile perchรฉ รจ piรน tecnica, anche perchรฉ i tonni sono diventati piรน furbi perchรฉ vengono rilasciati e il tonno che รจ stato vittima di una cattura difficilmente ci ricasca. Ecco perchรฉ si ricorre a fili sempre piรน sottili e di qualitร  superiore.

Leggi anche lโ€™intervista a un altro campione del Garmin Fishing Team: Walter Ferraro

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Luciano Pau

Giornalista con esperienza ultratrentennale nel mondo della nautica, e motonautica in particolare, si รจ da tempo specializzato anche nella pesca sportiva, settore dove ha maturato una profonda esperienza come giornalista e organizzatore di eventi.
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