Selva 6.7 Elegance: cosa pretendere di più?

Categorie: I Nostri Test
22 Maggio 2014
Selva 6.7 Elegance: cosa pretendere di più?

In poco più di sei metri il Selva 6.7 Elegance offre tutto quello che si può desiderare per la crociera: due prendisole, una dinette e il locale wc.

Il Selva 6.7 Elegance è una barca per vivere splendide giornate di navigazione e poi, sfruttando la carrellabilità, riporre nel box senza problemi di posti barca onerosi e manutenzioni periodiche. Costa come un’utilitaria di media fascia e promette di far divertire molto di più.

Test BoatMag

La prova

Minaccia temporale sul lago di Como. Siamo a Domaso e un vento da Sud fa più che increspare la superficie del lago, così da rendere la nostra prova non certo ideale per il servizio fotografico e per provare il 6.7 Elegance nelle condizioni in cui ci si augurerebbe sempre di navigare. Invece dobbiamo affrontare un’onda corta e secca, tipica dei temporali lacustri, che però ci permette di verificare le eccellenti doti nautiche della barca che ripete senza scomporsi troppo le prestazioni velocistiche della mattinata con lago calmo.

Merito anche del possente Selva 150 XSR che è l’opzione massima proposta dal cantiere e, alla luce delle prestazioni ottenute, magari valuteremmo se non propendere per il meno esuberante 115. Così c’è da divertirsi, con una bella progressione che ci permette di raggiungere con qualche tacca di flap (anche in considerazione dello stato del lago) i 40 nodi senza neppure toccare i 6000 giri, un dato di tutto rispetto con un consumo di 59 l/h e neppure troppi rischi nella navigazione.

Per provare a virare preferisco però ridurre la velocità su livelli più vicini a quelli che sono indicati per i regimi da crociera: a 4 mila giri si naviga a 27 nodi in un discreto comfort e soprattutto anche le manovre più estreme, come virate e controvirate con raggi molto stretti, sono sopportate senza mai evidenziare sensazioni di pericolo solo, quando si esagera, è la cavitazione dell’elica a ricordarmi che non è il caso di esagerare.

Noto che già a questa andatura i consumi si attestano a 31 l/h facendo immaginare delle belle crociere senza neppure troppo budget per il carburante. Se poi si vuole navigare in tutta tranquillità al limite della planata, allora si diventa proprio “risparmi osi” e ce la caviamo con 13 l/h navigando a 2700 giri e 16 nodi di velocità.

Selva 6.7 EleganceSelva 6.7 EleganceSelva 6.7 EleganceSelva 6.7 Elegance

La barca

In navigazione come alla fonda gli spazi da vivere a bordo sono vitali e quindi, quando si hanno a disposizione solo poco più di sei metri, sfruttarli al massimo è fondamentale. Così in Selva hanno sviluppato un layout della coperta che fa della versatilità la sua arma vincente. Prua e poppa sono un bell’esempio di come si possano prevedere varie possibilità di allestimento per permettere di scegliere quella che meglio si adatta alle singole situazioni.

A prua, il prendisole non è enorme, ma grazie alla prolunga che permette di congiungerlo al ben dimensionato divanetto a pruavia della plancia si ottiene una discreta metratura; il montaggio e la rimozione sono molto veloci, perché materassini e prolunghe possono trovare posto sia nel gavone di prua (meglio) sia nella piccola cabinetta che si apre all’interno del volume della plancia ribaltandone tutta la parte anteriore: c’è posto per il wc ma si rivela comoda anche per cambiarsi il costume. Lo spazio disponibile è discreto, certamente tra i più generosi della categoria e la sua utilità è indubbia. Restando ancora per un attimo a prua, c’è da notare che pure nell’allestimento con il piccolo solarium e il divanetto l’area è funzionale trasformando il tutto in una sorta di bowrider.

Ben strutturata anche la plancia, con il robusto tientibene che protegge il parabrezza di plexiglass e gli strumenti del motore che, con un paio di orologi, sono in grado di dare un’infinità di informazioni. Forse valeva la pena di chiudere con uno sportellino di plexiglass il portaoggetti a sinistra per evitare di vederli volare alla prima onda, anche se un gavoncino stagno è ricavato più in basso.

Selva 6.7 EleganceSelva 6.7 EleganceSelva 6.7 EleganceSelva 6.7 Elegance

Intelligente la soluzione ideata per la seduta del driver, con la spalliera abbattibile per trasformarsi in supporto per condurre la barca in piedi, ribaltandola invece si accede a una piccola cucina con lavello e lo spazio per un piccolo grill, nella sua struttura immaginiamo possa trovare posto anche un frigorifero. Non è invece possibile utilizzare la seduta del driver per la dinette poppiera, che può comunque usufruire dell’accogliente divanetto a U che occupa tutto lo spazio di poppa e che all’occorrenza si trasforma nel secondo generoso prendisole.

Scavalcandolo si accede al pozzetto del fuoribordo che ha ai lati due strutture attrezzate con l’eventuale vasca del vivo e la scaletta per il bagno. In realtà sono un po’ alte sulla superficie dell’acqua e quindi due prolunghe più “rasomare” sarebbero state apprezzate.

Selva 6.7 EleganceSelva 6.7 Elegance

Il fuoribordo Selva 150 XSR

Come sempre dipende dall’utilizzo, certamente le prestazioni del Selva 150 XSR sono entusiasmanti e navigare a 40 nodi lo è ancora di più. Ma il 6.7 Elegance, lo dice anche il nome, è una barca che fa della praticità e della comodità in crociera il suo tratto caratterizzante e forse propendere per il più tranquillo 115, magari sempre nell’allestimento XSR che garantisce uno spunto più brillante a tutto vantaggio anche dei consumi. Sul piatto della bilancia va messo anche la differenza di prezzo tra i due modelli (circa un 10% sul totale del package, Iva compresa) per poi decidere con maggiore accortezza. In effetti, tra il Tarpon 115 e il Killer Whale 150 le differenze non sono poche, a parte il fatto che entrambi sono disponibili nella versione più “spinta” XSR con un piccolo aumento di prezzo. Il 115 ha un monoblocco a quattro cilindri di 1741 cc, mentre il 150 dispone di quasi un litro di più di cilindrata: 2670 cc, differenza che si ripercuote anche sul peso che è di 189 chili per il più piccolo e 216 per il maggiore. Per il resto le caratteristiche sono comuni, votate all’eccellenza tecnologica a cominciare dalle 16 valvole, quindi quattro per cilindro, per finire con l’iniezione elettronica EFI. A voi la scelta.

Caratteristiche tecniche
Lunghezza ft ……..........…… m 6,65
Larghezza ……..............…… m 2,50
Pescaggio ……..............…… m 0,98
Dislocamento a vuoto …… kg 950
Motorizzazione max …..… cv 150
Serbatoi carburante ……… l 180
Serbatoio acqua …………… l 50
Portata persone …………… 8
Categoria di progettazione … C

Prezzi e motori
Selva Tarpon 115 cv  ...................... 30.745 euro
Selva Tarpon XSR 115 cv ............... 31.151 euro
Selva Killer Whale 150 cv .............. 33.730 euro
Selva Killer Whale XSR 150 cv ...... 34.296 euro
Barca con dotazioni standard, franco cantiere, Iva compresa.

Dotazioni di serie
Impianto elettrico - Batteria - Contagiri - Consolle completa - Timoneria idraulica - Luci navigazione - Bussola - Panca poppa - Sedile guida - Pulpito prua - Salpa ancora - Pompa sentina - Cuscineria completa - Tavolo - Prolunga prendisole  prua e poppa - Serbatoi acqua con doccia - Serbatoio carburante - Scaletta bagno - Vasca esche vive.

Optional
WC marino - Salpa ancora elettrico - Telo ormeggio - Tendalino parasole.

Prestazioni
1000 giri ….… 4,0 nodi ….… 3,2 l/h …… 64 dbA
1500 giri ….… 6,0 nodi ….… 5,1 l/h …… 68 dbA
2000 giri …… 8,1 nodi …..… 8,5 l/h …… 71 dbA
2500 giri …… 11,0 nodi …… 13,9 l/h …… 76 dbA
3000 giri …… 15,9 nodi …… 16,3 l/h …… 80 dbA
3500 giri …… 22,4 nodi …… 24,8 l/h …… 82 dbA
4000 giri …… 27,3 nodi …… 31,3 l/h …… 84 dbA
4500 giri …… 32,4 nodi …… 38,0 l/h …… 86 dbA
5000 giri …… 37,0 nodi …… 46,0 l/h …… 88 dbA
5800 giri …… 40,1 nodi …… 52,0 l/h …… 90 dbA

Autonomia teorica in ore (riserva 10%)
30500 giri…… 9 ore 50’
4000 giri …… 5 ore 10’
5800?giri …… 3 ore 05’

Costruita da Selva Marine
Distribuita da Selva Commerciale
Via Carducci 221, 20099 Sesto S. Giovanni (MI),
tel. 02 26224546
www.commercialeselva.it

 

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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