Team Lady, le quote rosa della pesca sportiva

Categorie: Fishing
6 Luglio 2018
Team Lady, le quote rosa della pesca sportiva

Anche la pesca ha le sue “quote rosa” che prendono parte a importanti competizioni a livello nazionale. Abbiamo incontrato il “primo team al femminile” nato in Italia, il Team Lady.

Il Team Lady sono un gruppo di ragazze che fanno parte dell’ASD Albarella Anglers Club presieduto da Eleonora Girardi, una delle protagoniste di questa intervista. L’abbiamo incontrata in gara al The Big Red, in rappresentanza del Suzuki Fishing Team, con una delle sue “colleghe”, Sara Valente e al loro mentore nonché ideatore Alessandro Pedrina, campione del mondo della specialità drifting nel 2011. Sentiamo cosa ci hanno raccontato…

BoatMag. Eleonora e Sara, come nasce la vostra passione per la pesca?

Eleonora. La mia passione nasce per amore, perché prima ero un’amante della montagna, delle lunghe escursioni tra i sentieri, mentre il mio fidanzato era già un angler affermato. Così, per trascorrere più tempo con lui, mi sono avvicinata alla pesca, la sua passione, adattandomi a questa nuova disciplina, ma anche e soprattutto appassionandomi a mia volta, ed eccomi qua.

Sara. Anche la mia passione nasce per amore anche se, a differenza di Eleonora, io già praticavo la pesca alla carpa, una disciplina molto diversa. Il mio fidanzato invece era già un appassionato di pesca in mare e un giorno mi ha portato nell’isola di Albarella. Qui ho cominciato a seguire lui a bordo, dedicandomi non tanto alla pesca attiva quanto alla pasturazione, fino a quando è nata l’idea del Team Lady.

BoatMag. Quindi si può tranquillamente dire che si tratti di un “amore da pesca”. Ma come nasce il Team Lady?

Eleonora e Sara. Il merito è di Alessandro Pedrina, che tre anni fa se n’è uscito con un’idea che ci ha subito “catturate” emotivamente: “Perché non diamo vita ad un Team tutto al femminile?” E così siamo nate, il primo Team al femminile in assoluto anche se, lo diciamo senza remore, speriamo che il nostro esempio sia seguito da tante altre donne, anche per sfatare un po’ il concetto che a pescare siano solo gli uomini.

BoatMag. Come si vive all’interno del Team Lady?

Sara. Innanzitutto diciamo che, rispetto a quando “assistevamo” i nostri compagni a bordo, ora la nostra pesca è decisamente più attiva, completa sotto tutti i punti di vista. Ognuna di noi sa fare praticamente tutto e non esistono vere e proprie gerarchie. Peschiamo senza ansie, divertendoci, che è poi la cosa più importante, ma soprattutto senza litigare. Si sbaglia? E va beh, si cercherà di fare meglio la prossima volta…

Eleonora. Come ha detto Sara tra di noi esiste grande cooperazione e soprattutto grande rispetto. Non ci prevarichiamo, ognuna sa qual è il ruolo che serve in un determinato momento, senza concorrenze, senza i “faccio io, fai tu…”. Se cala Sara a me va bene, se calo io va bene a Sara. È molto bello tutto questo.

BoatMag. Nella pesca in cosa sono ancora più bravi i maschi e, secondo voi, perché?

Sara. Diciamo che al di là di alcune tecniche, che però spesso sono legate all’esperienza da loro maturata in più anni, i maschi dalla loro parte hanno una maggior forza fisica. Per esempio, nelle operazioni di ancoraggio, quando devi calare ancore fino a 200 metri è palese che loro siano avvantaggiati rispetto a noi. Poi in ambito operativo, noi siamo più brave ad attirare i tonni con la simpatia! (e Sara parte con un richiamo per gabbiani molto simpatico e scaramantico che poi le sentiremo usare diverse altre volte durante la battuta di pesca).

Eleonora. Io aggiungo solo che, per quanto riguarda l’ancoraggio, considerate che noi nelle nostre aree geografiche della laguna Veneta abbiamo fondali che spesso non superano i 30 metri; qui invece, nel Tirreno, la profondità è quasi quintuplicata. Quindi se da noi potremmo fidarci anche ad ancorare la barca, su di un fondale così impegnativo abbiamo qualche remora in più. Però con il tempo giuro che miglioreremo anche lì.

BoatMag. Il Team Lady pratica solo la pesca al drifting oppure anche altre discipline?

Eleonora e Sara. In realtà pratichiamo prevalentemente il drifting, anche perché il nostro Club si è sempre contraddistinto in questo tipo di specialità. Poi si praticano anche il bolentino e la traina, ma il drifting continua a essere la disciplina “regina” del nostro Club. Ed è quella che ci dà anche le rese migliori. Recentemente siamo state impegnate in una gara molto importante ad Albarella, il Maratuna, che negli anni migliori ha portato gli equipaggi a catturare e rilasciare anche 15/17 pesci a imbarcazione e abbiamo avuto edizioni con oltre 300 allamate. Purtroppo dobbiamo constatare che le condizioni sono drasticamente peggiorate.

BoatMag. È vero che come Team Lady avete partecipato al Campionato italiano di drifting per società che si è svolto a Ravenna? Con quali risultati?

Eleonora. Certo! Anche qui siamo state delle pioniere: non era mai successo prima che a un Campionato italiano per Società partecipasse un team di donne! E anche qui dobbiamo ringraziare Alessandro Pedrina che in qualità di CT e direttore sportivo del nostro Club, ha voluto che uno dei tre team albarellini partecipanti fosse il Team Lady. Sfortunatamente non abbiamo allamato, come molti degli equipaggi presenti, ma siamo state orgogliose di aver partecipato a una competizione così importante e di esserci potute misurare con i migliori equipaggi d’Italia.

Sara. Tanto divertimento ma purtroppo pochi tonni per tutti…

BoatMag. Nel Team Lady fate parte solo voi o ci sono anche altre atlete?

Eleonora. Diciamo che Sara e io ci siamo sempre, ma spesso, a seconda della disponibilità, il team si completa con altre ragazze: Graziella al the Big Red 2017, Pia al Campionato italiano di Ravenna, Rosy al Maratuna e alcune altre. Anche a loro va il nostro grazie più sincero.

BoatMag. Abbiamo detto che tra “maschi” e “femmine” al momento e per alcuni aspetti sono ancora più bravi i primi. Ma tra Eleonora e Sara chi è la più brava?

Eleonora. A fare il verso del gabbiano sicuramente Sara!!! Scherzi a parte, direi che questa domanda non fa per noi: sappiamo entrambe fare tutto e a detta di chi ci ha visto anche piuttosto bene. Ci prepariamo le canne, ci leghiamo gli ami, inneschiamo, piombiamo, caliamo e con un pizzico di fortuna combattiamo anche! In canna ci andiamo solitamente una volta a testa, poi per ottimizzare spazi e tempi ci siamo divise i compiti: io mi occupo degli ami, lei dei terminali e se siamo da sole pasturiamo un po’ ciascuna. Mi verrebbe da dire che nell’operatività complessiva siamo bravissime! Ci manca solo un po’ di esperienza.

Sara. Probabilmente in combattimento forse ho un po’ più di manualità io (anche perché sono sempre la prima che va in canna), ma diciamo che comunque cerchiamo di fare sempre tutto più o meno alla pari.

BoatMag. E la più simpatica? Quella che tira su il morale all’altra anche dopo una giornata che magari non è stata esaltante?

Eleonora. Caratterialmente sono molto solare ed estroversa. Questo aiuta a sdrammatizzare gli errori che si commettono nell’azione di pesca e che magari ti fanno rompere un pesce facendoti, nel peggiore dei casi, anche perdere una gara. Ma tanto sono consolante con le altre, quanto sono severa con me stessa. Non mi perdono nulla e se sbaglio mi arrabbio un sacco e ci vuole del tempo per “sbollentarmi”. Poi, però, torno più agguerrita che mai.

Sara. È sicuramente Eleonora. Io dopo un po’ che i pesci non mangiano in genere provo con le buone, poi provo a cambiare il tipo di pesca, poi partono i tuffi e le birre… Il colmo è che spesso partono le canne proprio quando ormai sembrano perse le speranze e ti regalano quella scarica di adrenalina che ti fa battere il cuore non solo durante il combattimento, ma anche nei giorni successivi e ogni volta che riguardi il video. Eleonora invece non molla mai.

BoatMag. Siete amiche solo nel Team Lady o vi frequentate anche fuori dai “campi gara”?

Eleonora. Ci incontriamo spesso in isola o agli Albaspritz che organizziamo in Club, dove trascorriamo delle piacevolissime serate in compagnia. Poi ci vediamo alle assemblee, alle cene sociali e anche ai nostri compleanni, quelli dei nostri compagni o di amici comuni.

Sara. Ci frequentiamo anche fuori, ma solo nel contesto dell’Albarella Angler’s Club per le distanze. In ogni caso ci vediamo sicuramente almeno due o tre giorni alla settimana di media.

BoatMag. Sei insuperabile a pesca nel fare cosa?

Eleonora. Nel non mollare mai. Non riesco a fermarmi e se mi fermo, quando magari il pesce non c’è o non mangia, è per pensare a cosa fare per sbloccare la situazione. Ci credo sempre, fino all’ultimo secondo. Cerco di essere da sprone per l’equipaggio, incoraggiando tutte e creando un clima più favorevole possibile, con distensione e concentrazione.

Sara. I richiami per i tonni, prendere il vivo (solo quando si può ovviamente e nella fantasia). Mi piace immedesimarmi nel tonno e cercare di capire come vede lui l’esca, la pastura, e cerco di rendere i miei inneschi più allamanti e appetitosi possibile.

BoatMag. Le donne usano attrezzature diverse dagli uomini, per esempio cinture da combattimento appositamente studiate, guanti speciali e via discorrendo?

Eleonora e Sara. No, usiamo le stesse attrezzature. Noi ci troviamo bene con la Grillox, ma nulla vieta di usare qualsiasi altro harness. I guanti? Non siamo in sala operatoria! Non siamo schizzinose e non li usiamo mai, neanche per pasturare: non perdiamo tempo, non inquiniamo e non ci sudano le mani, meglio di così!

BoatMag. Eleonora sei anche Presidente dell’Albarella Anglers Club. Cosa significa essere il presidente di un circolo composto per la stragrande maggioranza da uomini?

Eleonora. Ricordo ancora quando sono stata eletta: non me l’aspettavo davvero! Non ho mai sentito la differenza, anzi. Mi hanno sempre rispettato e ho sempre cercato di esaudire le richieste di tutti. Credo anche che la presenza femminile abbia talvolta smussato certi impeti caratteriali. In fondo si sa che troppi galli in un pollaio non vanno bene…

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Luciano Pau

Giornalista con esperienza ultratrentennale nel mondo della nautica, e motonautica in particolare, si è da tempo specializzato anche nella pesca sportiva, settore dove ha maturato una profonda esperienza come giornalista e organizzatore di eventi.
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