Tohatsu MFS30 e BWA FourFifty, il massimo del minimo

Categorie: I Nostri Test
18 Novembre 2015
Tohatsu MFS30 e BWA FourFifty, il massimo del minimo

Difficile pensare a un binomio più minimalista del Tohatsu MFS30 con il gommone BWA FourFifty, eppure sono divertentissimi.

Guardo il Tohatsu MFS30 a poppa del BWA FourFifty e penso che ci sono tanti modi di andare per mare e, quando c’è la passione, vanno tutti bene purché si navighi in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Perfette anche soluzioni essenziali come questo binomio che Tohatsu Italia ha allestito per permettermi di provare il nuovo Tohatsu MFS30. Anzi, è l’occasione per riscoprire il piacere di una navigazione tranquilla e, soprattutto, economica.

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Tohatsu MFS30, un fuoribordo tutto nuovo

Dopo averlo presentato in anteprima su BoatMag, eccolo pronto al test il nuovo Tohatsu MFS30 che può essere acquistato anche nella versione da 25 cv. Si tratta di un tre cilindri quattro tempi di 526 cc completamente nuovo. Le innovazioni hanno riguardato tutto il fuoribordo a cominciare dal design della calandra (che è blu scuro anche se a prima vista sembra nera) più aerodinamica e curata nel design, ma soprattutto con una serie di accorgimenti per migliorare la protezione dall’entrata dell’acqua: nella parte superiore ci sono due sfiati per un’eventuale ingresso dalla presa d’aria alta e molto più grande è anche la guarnizione sulla base, con il catino inferiore ribassato per favorire gli interventi di manutenzione. Da notare infine il nuovo materiale della calandra, flessibile e leggero.

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Ma è tutto il Tohatsu MFS30 a sottolineare una cura del particolare che porta il colosso giapponese tra le prime scelte in questa categoria di potenze: per esempio, i tamponi tra le versioni a gambo corto e gambo lungo sono diverse come è giusto che sia (anche se spesso non è così). Nuovo è anche il rapporto di trasmissione (26:12/2.17), ottimizzato per poter essere in grado di utilizzare eliche di dimensioni più grandi, con ottime ricadute anche in termini velocistici (lo verificherò presto), mentre il condotto di aspirazione di alluminio è stato allungato per migliorare la coppia. Per evitare possibili surriscaldamenti in caso di ostruzione della presa dell’acqua di raffreddamento, quest’ultima è stata raddoppiata: oltre alle classiche laterali ne è stata aggiunta una d’emergenza sotto la piastra. Previsto un attacco facile da raggiungere anche per l’acqua di lavaggio dei condotti dopo l’uso in mare e maggiorati sono pure gli anodi.

Soprattutto i pescatori apprezzeranno il sistema di regolazione del minimo variabile che può essere regolato su tre livelli (850, 950, 1050 giri/min) utilizzando la chiave di avviamento. Il Tohatsu MFS30 è anche dotato del TOCS, il sistema di comunicazione digitale di Tohatsu, sviluppato per permettere un facile collegamento con gli strumenti di controllo e i display presenti a bordo, compatibile con i protocolli NMEA2000. Ma non è il nostro caso, perché un gommone più essenziale di quello che mi appresto a provare è davvero difficile trovarlo: non c’è la plancia e quindi il motore si comanda con la barra; inoltre, senza contagiri le rilevazioni sono inevitabilmente meno precise e questo spiega perché non c’è la classica tabella delle “Prestazioni”.

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BWA FourFifty, 4,5 metri di essenzialità

Non si devono spendere molte parole per descrivere il partner del Tohatsu MFS30, il piccolo BWA nella sua semplicità propone tutto quanto è indispensabile per navigare, realizzato con gli eccellenti standard a cui il cantiere ci ha abituato. Il gavone a prua è pensato per l’ancora, ma se non c’è consolle (che è comunque tra gli optional) può rivelarsi utile anche per riporre gli oggetti più delicati, mentre il resto è tutto aperto, ma ben servito da una cima lungo il perimetro con funzione di tientibene e una fascia di gomma per la salita.

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Il test

Il motore in prova monta l’elica di serie a tre pale da 13”, una soluzione pensata per normali condizioni d’uso e infatti abbiamo l’accortezza di fare le rilevazioni con quattro persone a bordo e il pieno di carburante (25 litri). La leva del cambio è in posizione ben identificabile, facile da manovrare e morbida nell’inserimento. Il comando a barra è preciso nella progressione: merito della sua meccanica, ma anche della bella coppia che subito il Tohatsu MFS30 mette in mostra.

Come detto, non c’è contagiri e quindi mi devo limitare a rilevazioni riferite alla posizione della manopola del gas e al mio gps, con un occhio anche al fonometro che fa registrare dati molto interessanti: 63 db al minimo, con una salita lineare fino ai 90 db alla massima velocità, che immagino sia all’incirca raggiunta a 6 mila giri. Con un mare leggermente mosso tocco i 23 nodi, ma in condizioni di calma si erano raggiunti anche i 24 nodi. Anche per i consumi ci dobbiamo affidare alle rilevazioni del cantiere che dichiara poco più di 10 l/h al massimo regime. I 19 nodi che possiamo individuare come velocità di crociera sono tenuti agevolmente con 3/4 di manetta, mentre la planata minima, molto sensibile alla disposizione dell’equipaggio a bordo e quindi alla distribuzione dei pesi, è fissata a circa 7 nodi con meno di metà acceleratore. 5 secondi è invece il tempo di ingresso in planata, anche questo suscettibile di discrete variazioni a seconda della distribuzione dei pesi a bordo.

I numeri del Tohatsu MFS30

  • Potenza ……………………… cv 30
  • Regime max ………………… giri/min 5000-6000
  • Consumo …………………… l/h 10,4
  • Numero cilindri ……………… 3
  • Alesaggio x corsa …………… mm 61x60
  • Cilindrata …………………… cc 526
  • Avviamento ………………… manuale o elettrico

I numeri del BWA FourFifty

  • Lunghezza ft ………………… m 4,50
  • Larghezza …………………… m 2,15
  • Dislocamento ……………….. kg 140
  • Motorizzazione max ………… cv 70
  • Motorizzazione min ………… cv 15
  • Diametro tubolari …………… m 0,50
  • Portata persone ……………… 8

Condizioni della prova
Mare leggermente mosso, temperatura 18°C, carena pulita, carburante 25 l, equipaggio 4 persone

Prezzi

  • Tohatsu MFS30 ……………… da 4.515 euro, Iva compresa
  • BWA FourFifty ……………… 9.187 euro, Iva esclusa
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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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