I nuovi Yamaha 200 cv si fanno in tre, anzi in quattro

Categorie: Motori
17 Ottobre 2023
I nuovi Yamaha 200 cv si fanno in tre, anzi in quattro

Originale proposta commerciale per i nuovi 4 cilindri di 2.8 l e 16 valvole; i nuovi Yamaha 200 sono infatti proposti con tre tipi di dotazioni diverse, per rispondere in maniera razionale alle svariate esigenze. Sullo stesso monoblocco dello Yamaha 200 è allestita anche la versione da 150 cv.


I giapponesi lo chiamano segmento High-Power e il nuovo Yamaha 200 cv ne diventa il modello top, per poi scendere fino al VMax SHO da 90 cv. Per la verità il nuovo modello è stato allestito anche nella potenza di 150 cv, ma a Port Camargue, nella conferenza stampa di presentazione, si è preferito restare concentrati sulla massima potenza.

I motori da 200 cv e 150 cv sono dotati del conosciuto sistema di iniezione EFI a basso consumo di carburante che esegue calcoli in nanosecondi, per garantire una miscela ottimale di carburante e aria e ottenere il massimo delle prestazioni e dell’efficienza, oltre a partenze a freddo affidabili.

Con il modello da 200 cv, si potrà usufruire anche di una centralina motore a microprocessore e un albero a camme a fasatura variabile per migliorare le performance, oltre a ridurre le emissioni a tutti i regimi. Entrambi i motori a 4 cilindri e 16 valvole DOHC hanno una cilindrata di 2,8 litri.

Due Yamaha 200 cv.

Yamaha 200 cv: tre opzioni per tutte le esigenze

I nuovi Yamaha 200 cv possono essere ordinati scegliendo fra tre diversi allestimenti in base alla combinazione del sistema di sterzo e cambio.

L'opzione A

L’Opzione A è la più evoluta e in pratica tutto è affidato all’elettronica. La timoneria elettronica dispone di un comando elettroidraulico integrato: il comando dello sterzo è elettronico e diventa idraulico sul motore con la pompa integrata nel suo supporto.

Tutto questo consente di avere un solo cavo, che attraversa la barca dalla plancia al fuoribordo, oltre ovviamente a poter disporre di uno sterzo molto sensibile e leggero.

Non poteva mancare il già ampiamente apprezzato sistema DBW di Yamaha, per il controllo di acceleratore e cambio che offre la piena compatibilità con lo Yamaha Digital Network System e quindi con la disponibilità di un’ampia gamma di altre funzioni e opzioni di controllo.

Infine, ma non certo per importanza, la totale compatibilità con il nuovo Yamaha Helm Master EX, l’altra importante novità di quest’anno di casa Yamaha, già oggetto di un nostro approfondito articolo.

Vuoi scoprire il nuovo Yamaha Helm Master EX? Leggi qui il nostro test

Altri segni distintivi dei nuovi Yamaha 200 del Gruppo A sono i loghi in 3D sulla calandra, la possibilità di montare la luce a led rossa sul retro per indicare che le eliche sono in movimento (utili quando si usa l’ancora elettronica).

Inoltre, e solo per l’Opzione A, due possibilità di colorazione: Pearl White o Yamaha Grey, mentre per gli altri c’è solo la Yamaha Grey.

Yamaha Helm Master EX

L'opzione B

L’Opzione B prevede lo sterzo idraulico integrato con il sistema DEC, che garantisce la compatibilità con l’Helm Master EX di Livello 1, mentre acceleratore e cambio dispongono della manetta elettronica DBW.

L'opzione C

Infine l’Opzione C, la più semplice, prevede sterzo idraulico integrato con pompa idraulica del timone e acceleratore e cambio meccanici.

Yamaha 200 cv.

Focus sulla timoneria elettroidraulica del nuovo Yamaha 200 cv

Un approfondimento merita il sistema di timoneria elettroidraulica che, come detto, è esclusiva dei nuovi Yamaha nell’Opzione A.

I componenti principali di questo sistema sono il cilindro idraulico integrato nella staffa del motore, una motopompa e le tubazioni.

Come è ovvio la pressione idraulica della pompa del motore sposta il cilindro dello sterzo per farlo girare ma le novità, mutuate dalla gamma maggiore XTO, sono l’unità Power Trim and Tilt (PTT), che è stata modificata in un singolo PTT, per fare spazio al nuovo sistema di sterzo che dispone di un limitatore di inclinazione integrato per consentire un’inclinazione del motore più rapida e semplice.

Due Yamaha 200 cv.

Infine, una nuova unità di controllo dello sterzo (SCU) supporta il nuovo sistema di sterzo insieme a nuovi terminali e alla nuova centralina ECM. Ovviamente questo permette di accedere all’ampia gamma di optional finora riservato ai potenti XTO.

Il nuovo sistema garantisce numerosi vantaggi ai cantieri, che avranno meno problemi negli allestimenti perché non c’è nessuna linea idraulica o pompa visibile, uno specchio di poppa più pulito e poi la compatibilità completa con Helm Master EX di Livello 2 e un facile aggiornamento con i livelli 3 e 4.

Presto pubblicheremo anche i dati dei test di Port Camargue, dove abbiamo messo alla prova lo Yamaha 200 in versione bimotore sul Capoforte FX270 e sul Finnmaster P8, e in equipaggiamento monomotore con lo Jeanneau Merry Fisher 795 e lo Yamarine 67DC. Ovviamente tutti con vari allestimenti anche per lo Yamaha Helm Master EX e le diverse opzioni A, B e C.


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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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