La prova dello Yamaha Helm Master EX. A chi serve davvero e a chi è un "di più"

Categorie: Motori
23 Ottobre 2020
La prova dello Yamaha Helm Master EX. A chi serve davvero e a chi è un "di più"

Non solo il joystick, con lo Yamaha Helm Master EX tutta la filiera del controllo della barca è connessa per semplificare la vita in navigazione. Ma quanto può essere utile nel normale uso diportistico?

Il joystick è ormai diventato un accessorio quasi irrinunciabile sulle barche anche di medie dimensioni.

Da sempre l’ormeggio è la manovra più complessa per i neofiti, ma anche per molti diportisti navigati, e il “simpatico” accessorio ha salvato da tante brutte figure davanti agli occhi attenti dei vicini di banchina.

Però le risorse dell’elettronica sono infinite e quindi è Yamaha a fare il passo successivo, mettendo a punto un sistema che amplia il controllo della barca: lo Yamaha Helm Master EX, che ho provato al Salone Nautico di Genova, sia in versione monomotore sul nuovo gommone Capelli Tempest 750, sia in versione bimotore sul già conosciuto Invictus GT 280 S.


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Va subito precisato che lo Yamaha Helm Master EX può essere utilizzato con motorizzazioni da uno a quattro fuoribordo, ovviamente Yamaha, a partire dai 150 cv dotati di manetta elettronica, quindi i modelli di media potenza F200G, F175C e F150G e poi i muscolosi XF425, XF375, F300B, F250D e F225F.

Yamaha Helm Master EX ha una vantaggiosa flessibilità dell’installazione, che consente al driver di integrare le varie funzionalità anche in fasi successive.

Il sistema comprende il controller Drive-by-Wire 6X9 (DBW), il display touchscreen a colori CL5, le funzioni per il pilota automatico, lo sterzo elettrico digitale (Digital Electric Steering, DES) e il joystick.

Yamaha Helm Master EX, il test inizia in porto…

Il mare agitato che ha caratterizzato la recente edizione del Salone Nautico genovese ci ha imposto di concentrarci soprattutto sulle manovre nell’avanporto e poi con un'uscita breve in mare per provare le funzioni di navigazione. Analizziamo i vari componenti.

Il joystick si conferma preciso e, come era facile prevedere, il bimotore reagisce meglio del monomotore che comunque mi sorprende per come riesce a governare, ammesso che con un gommone di 7,5 metri si debba proprio ricorrere al joystick...

Interessante la possibilità di tarare la potenza su cinque posizioni, intervenendo sul pulsante alla base del joystick stesso: in condizioni di vento e corrente si rivela certamente utile.  

Il telecomando, molto simile a quello ormai diventato usuale su tutte le automobili, è utile per la possibilità di bloccare i motori a distanza premendo semplicemente un pulsante; ma lo sblocco avviene automaticamente quando ci si avvicina alla barca grazie al riconoscimento del transponder, senza dover utilizzare il pulsante e senza dover inserire la chiave.

La controindicazione sta nel fatto che la tradizionale chiave sta ben fissa nel suo alloggiamento in plancia, mentre il telecomando è più facile perderlo (può volare in acqua su una virata un po’ brusca) o dimenticarsi dove lo si è riposto.

Nel primo caso consola il fatto che è galleggiante e impermeabile (fino a 10 cm di profondità e per cinque minuti) , nel secondo c’è un codice di sblocco.

Continuando l’analisi della plancia, l’occhio cade inevitabilmente sul compatto display touchscreen a colori CL5, che offre una gran quantità di informazioni e, grazie allo schermo grande ma con una cornice piccola, lascia più spazio in plancia.

Volendo però si può montare il display multifunzione CL7 (MFD) dove, oltre a monitorare la propria imbarcazione, si può collegare direttamente il Gps integrato al sistema del pilota automatico Helm Master EX per rendere la navigazione ancora più facile. L’interfaccia MFD (MFDI) si collega a vari modelli MFD, mentre un sistema specifico Garmin consente alla consolle di acquisire un look più sofisticato.

… e prosegue in mare

Piace il design della nuova manetta, sia nella versione singola che doppia, che però poco cambia rispetto alle migliori manette elettroniche se non per il controllo elettrico digitale (Digital Electric Controlled, DEC) che consente l’uso del sistema sterzante elettrico digitale (Digital Electric Steering, DES).

Quest’ultimo si avvale di attuatori elettrici più silenziosi ed efficienti con un minor consumo della batteria rispetto ai tradizionali sistemi di servosterzo idraulico. A questo si aggiunge che il sistema DES Yamaha non prevede la presenza di pompe, tubi flessibili o cablaggi, a favore di un maggiore spazio in cabina.

Ma non è finita, il nuovo controllo Drive-by-Wire 6X9 (DBW), montato sulla console garantisce nuove funzionalità: Pattern Steer per sterzare in modo fluido e reattivo anche a regime minimo, grazie alla regolazione automatica del trim (Trim Assist) che garantisce un equilibrio perfetto, massimizzando le prestazioni e il risparmio di carburante.

Inoltre, la funzione di folle (Neutral Hold) garantisce che l’imbarcazione non si spenga e può anche essere utilizzata per ricaricare le batterie di bordo.

Invictus GT 280 S

Alla prova pratica e compatibilmente con le condizioni di mare piuttosto problematiche, la sensazione, sia con il monomotore che con la motorizzazione doppia, è di avere tutto piacevolmente sotto controllo, le barche rispondono prontamente, ma soprattutto senza il minimo sforzo ai cambi di direzione.

Tutte sensazioni che però, va detto, non sono prerogativa dello Yamaha Helm Master EX ma di molti supporti elettronici che timonerie e regolatori di assetto garantiscono anche in altri allestimenti. Semmai qui da apprezzare è il fatto che per la prima volta si è puntato a creare un sistema organico di tutti i comandi di bordo per la navigazione.

Yamaha Helm Master EX, utile per professionisti e pescatori, un "di più" per gli altri

Da ciò scaturisce la considerazione finale un diportista medio, che usa la barca per circa 50 ore all’anno, spesso anche meno, ha la necessità di un’installazione che può pesare oltre 10 mila euro sul prezzo finale?

Soprattutto nel caso di motorizzazione monomotore, come per il Capelli Tempest 750 del test, la mia risposta è no, ma ovviamente poi subentrano tante considerazioni personali, non ultima il budget disponibile e il gusto di avere la barca super accessoriata indipendentemente dall'effettiva necessità di utilizzo.


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Al contrario, la grande versatilità e le numerose funzioni possibili, indicano il nuovo Yamaha Helm Master EX particolarmente indicato per coloro che della barca ne fanno un uso più continuativo, primi fra tutti gli appassionati di pesca, che potranno sfruttare alcune funzioni sviluppate appositamente grazie al pilota automatico Yamaha.

Capelli Tempest 750 Sport

Per la pesca alla traina, in particolare, con la funzione del cambio (Pattern Shift) si può impostare il software per regolare l’andatura attraverso un sistema che inserisce e disinserisce la marcia per mantenere la velocità minima di traina che si desidera.

Sempre tramite la funzione di Autopilot, si possono impostare determinate rotte facendo in modo che la barca si muova a zig-zag o a spirale rendendo la barca quasi completamente autonoma una volta impostata la rotta. Si può settare un waypoint per consentire al natante di raggiungere quel determinato punto e il sistema decelererà prima di raggiungerlo, per poi inserire l’ancora virtuale una volta sul punto desiderato.


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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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