Dopo il lancio ufficiale al Boot di Dรผsseldorf a gennaio, abbiamo messo sotto torchio il nuovissimo Honda BF300 in una sessione di prove su piรน barche e in configurazioni diverse: singola, doppia e tripla motorizzazione. Iniziamo col presentarvi il test in un abbinamento di sicuro interesse, quello del Beneteau Antares 11 equipaggiato con due motori.
Modello โquasi al topโ della gamma Antares del cantiere francese, lโAntares 11 Coupรฉ รจ un cabinato che si presta veramente a tutto, dallโescursione in giornata alla mini vacanza fino alle lunghe crociere.
ร un natante di 11 metri fuoritutto, ma con carena di 9,99 metri, che il cantiere definisce โil weekender per eccellenzaโ, poichรฉ dispone di spazi a bordo in grado di offrire un elevato grado di comfort durante tutto lโarco della giornata.
Lo abbiamo provato con 600 cv complessivi erogati, appunto, da due Honda BF300, che hanno il compito di portare in planata una massa che fa registrare un peso a vuoto di oltre 6 tonnellate, motori esclusi, e come vedremo lo fanno molto bene, con risultati degni di notaโฆ quasi 40 nodi di massima, giusto per darvi unโanticipazione.
Il nuovo motore della casa giapponese nasce dallo stesso blocco termico del top di gamma BF350. ร dunque un V8 con angolo a 60ยฐ e con una cilindrata di 5.0 litri, progettato esclusivamente per il mondo marine, quindi non derivato dalle auto.
ร dotato di tecnologia VTEC (Variable Valve Timing and Electronic Lift Control) per una gestione dellโalzata e fasatura delle valvole, e possiede anche tutta la tecnologia innovativa portata dal modello di vertice, piรน quella giร consolidata su tutta la gamma, come il sistema di alimentazione BLAST (Boosted Low Speed Torque) per ottenere il massimo delle prestazioni in fatto di spinta e coppia sin dai bassi regimi di giri, e lโECOmo, il gestore dei consumi in base alle prestazioni richieste ed erogate dai motori.
Leggi di piรน sul nuovo Honda BF300 nel nostro articolo di presentazione
Vediamo allora che cosa รจ in grado di fare lโaccoppiata da 600 cv su un cabinato di 11 metri che, se a vuoto ha un dislocamento di 6000 kg, nel nostro test con un carico di 3 persone, piรน 400 litri di carburante, 50 litri dโacqua e il peso di 710 kg dei due motori, รจ arrivato a un dislocamento di 8.200 kg circa.
Cominciamo col dire che 2x300 cv รจ la potenza massima installabile da omologazione sul Beneteau Antares 11 che, ricordiamo, ha una lunghezza scafo di 9,99 metri di omologazione, che vale a questa barca la classificazione di natante che, per la legge italiana, non ha bisogno dellโimmatricolazione.
Siamo a Ostia, il mare di Roma comโรจ meglio conosciuto, in una giornata tranquilla sotto il profilo delle onde, che sono alte 15/20 cm al massimo, una lieve brezza calda che preannuncia lโimminente Scirocco e un cielo a tratti soleggiato e a tratti nuvoloso.
I due fuoribordo montati a poppa hanno eliche in acciaio di passo 17โ, con le quali non supereremo la soglia dei 5.500 giri, il che significa che qualche cosa va ritoccato visto che i motori nascono per raggiungere i 6.000 rpm. Dโaltronde perรฒ si sa che lโaccoppiamento perfetto va ricercato passo dopo passo e in questo caso, giร ci siamo molto vicini.
In console, oltre al comando a doppia leva iST per una gestione precisa dei due motori, cโรจ anche il joystick prodotto da Ultraflex per Honda, per aiutare in fase di manovra in porto o di accosto ad altre imbarcazioni.
ร il momento di andare. Indossiamo il giubbino di salvataggio, allacciamo lo stacco di sicurezza e cominciamo i vari rilevamenti. Inizio subito a testare la fase di ingresso in planata, che sancisce lo stacco dellโopera viva dallโacqua. Ciรฒ avviene in circa 4 secondi con partenza da fermi e lโassetto viene poi mantenuto fino a un limite di circa 13 nodi a 2.900 giri.
A 3.500 giri tagliamo lโacqua a 20,4 nodi, consumando per ogni motore poco piรน di 35 litri ora, entrando giร nel range delle possibili andature di crociera economica. Questo risultato รจ frutto anche dellโingresso โin servizioโ dellโECOmo, che non ci abbandonerร sino ai 4.500 giri.
Valuto come velocitร di crociera ottimale i 25 nodi, ottenuti a 3.800 giri con i trim al 25%, che portano a un consumo orario di 41 litri/ora per motore.
A 4.200 giri diamo un tocco ai trim e li portiamo al 30%, ottenendo 30 nodi di velocitร e consumi totali di 121,4 litri/ora, mentre a 4.500 giri, perdendo il supporto dellโECOmo, e a fronte di un incremento di velocitร di 0,4 nodi, i consumi salgono di 134 litri totali.
Con i trim regolati al 50% delle loro possibilitร arriviamo a toccare i 5.500 giri, e una velocitร di 39,9 nodi, registrando consumi totali di 216 litri/ora.
Tutto sommato possiamo ritenere che i risultati sin qui ottenuti con questi motori siano estremamente interessanti anche sotto il profilo dei consumi. Considerando che si possono stivare nei serbatoi 800 litri di carburante, possiamo certificare che, navigando a 30 nodi, si hanno piรน di 6 ore di autonomia.
In navigazione si apprezza la silenziositร dei motori, con sistema di aspirazione posto nella parte posteriore, verso la scia, a cui si abbina la protezione dal rumore prodotta dallโarea cabinata.
Il comportamento in acqua della carena รจ sobrio e sicuro e pur non avendo onde importanti su cui misurare la morbidezza dโimpatto di prua, non รจ difficile ipotizzare che ciรฒ avvenga con grande tranquillitร per chi sta a bordo.
Sicure e precise anche le accostate, che ho impostato a 35 nodi ottenendo in risposta entrate e uscite dal raggio creato, con naturalezza ed efficacia.
Passiamo ora allโesame del Beneteau Antares 11 e lo facciamo cominciando da prua, dove troviamo una generosa area prendisole il cui cuscino centrale puรฒ essere ribaltato su sรจ stesso per rendere disponibili due porta bicchieri.
Dei due passavanti, quello di dritta รจ piรน largo rispetto allโaltro e sono protetti da murate alte, che danno sicurezza a chi si sposta da poppa a prua. Inoltre, in corrispondenza dellโaccesso laterale accanto alla postazione di pilotaggio, รจ stato predisposto un portello per favorire lโimbarco da murata dei passeggeri.
Il pozzetto รจ protetto dalla propaggine dellโhardtop a garanzia dellโombreggiatura anche se limita un poโ la possibilitร di prendere il sole, lasciando quella prodiera come unica area totalmente dedicata.
Questo non significa che a poppa non ci si possa crogiolare al sole, perchรฉ la sezione a baglio del divano a L puรฒ scorrere in avanti su apposite rotaie e, abbattendo lo schienale, puรฒ creare un โ seppur piccolo - prendisole.
Entriamo ora nelle aree al coperto e, attraverso una vetrata scorrevole, accediamo al quadrato, che propone un ambiente molto ampio e confortevole, con altezza di quasi 2 metri, reso luminoso dalle finestrature perimetrali.
A sinistra, cโรจ il divano con il tavolo a doppia apertura. Di fronte si trova la cucina completa di lavello, fuochi, frigorifero e scomparti vari. La seduta terminale del divano si puรฒ trasformare, ribaltando lo schienale, in un divanetto fronte marcia, mentre lโaggiunta di un piano e un cuscino centrali convertono il divano in un letto supplementare.
La console รจ a dritta e il pilota ha a sua disposizione una poltroncina con cuscino sollevabile a supporto lombare. Accanto ha a sua disposizione anche una porta scorrevole che consente di uscire prontamente dalla postazione di pilotaggio durante le manovre di ormeggio.
Ampia la plancia per strumenti, orologi, volante con timoneria elettroidraulica, joystick e comandi iST, oltre a interruttori e radio. Da qui si gode unโottima visuale attraverso lโampio parabrezza.
Il ponte inferiore รจ tutto per la zona notte e, subito a sinistra, si trova la prima cabina ospiti allestita con un letto matrimoniale, un divano letto aggiunto sul lato opposto, tasche e stipetti per sistemare le cose.
A prua cโรจ invece la cabina armatoriale, con il suo letto matrimoniale rialzato e lโaccesso diretto al bagno.
Tipologia motore | 4T SOHC |
Numero cilindri | 8 a V 60ยฐ 32 valvole VTEC |
Cilindrata | 4.952 cc |
Alesaggio x Corsa | 89 x 99,5 |
Regime di rotazione | 5.000 - 6.000 giri/minuto |
Potenza nominale | 300 cv (220,7 kW) |
Alimentazione | PGM-FI - Iniezione elettronica programmata |
Alternatore | 90 A |
Peso a secco | 355 kg |
Rapporto al piede | 1,79:1 |
Lunghezza f.t. | 11,16 m |
Lunghezza di omologazione | 9,90 m |
Larghezza | 3,51 m |
Dislocamento a vuoto | 6.100 kg circa |
Serbatoi carburante | 2x400 l |
Serbatoio acqua | 200 l |
Motori | 2x300 cv max |
Portata persone | 8 |
Omologazione CE | Cat. B e C |
Regime (Giri/Minuto) | Velocitร (Nodi) | Consumi complessivi (litri/ora) | Note |
600 | 3 | 5,6 | |
1.000 | 4,5 | 10,4 | |
1.500 | 6,4 | 17,6 | |
2.000 | 8,4 | 27,2 | |
2.500 | 9,7 | 43,6 | |
2.900 | 12,7 | 50 | |
3.000 | 14,2 | 60 | Inizio ECOmo |
3.500 | 20,4 | 71 | ECOmo - Trim 25% |
3.800 | 25 | 82 | ECOmo - Trim 25% |
4.000 | 27,1 | 98,8 | ECOmo - Trim 25% |
4.200 | 30 | 121,4 | ECOmo - Trim 30% |
4.500 | 30,4 | 134 | Fine ECOmo - Trim 30% |
5.000 | 35 | 158,4 | Trim 50% |
5.500 | 39,9 | 216 | Trim 50% |
Mare calmo, cielo coperto, lieve brezza
Carichi: 3 persone + 400 litri di carburante โ 50 litri acqua + dotazioni di sicurezza
Beneteau Antares 11
da 208.600 euro + Iva con dotazioni standard e senza motori (Listino 2025)
Honda BF300
34.233 euro Iva inclusa, nella colorazione Grand Prix White
Guarda tutti i modelli disponibili del BF300 sul sito ufficiale di Honda Marine Italia
Torniamo a parlare di motori Honda versione BF350, il V8 5.000 di cilindrata progettato esclusivamente per lโimpiego marino, che รจ andato a occupare la posizione in vetta alla produzione del brand giapponese e che, in questa occasione, abbiamo provato in doppia motorizzazione su un open cabinato di 10 metri: il Saver 330 WA.
L'Honda BF350 lo abbiamo giร ampiamente esaminato dal punto di vista tecnologico in diversi altri articoli (piรน in basso i link), mentre per quanto riguarda la barca possiamo qui affermare che offre soluzioni interessanti per navigare sia in crociera sia in veloci uscite giornaliere, e con una potente motorizzazione come quella abbinata al modello in prova (2 x 350 cv), si possono veramente raggiungere mete impensate, contenendo i costi e vivendo unโesperienza davvero unica.
Gran merito di questi risultati, oltre che allโimbarcazione di cui parleremo ampiamente, va ovviamente data ai motori, che hanno giร dato segno di ottime prestazioni abbinate a consumi ridotti.
Lโidea di questo abbinamento nasce da una joint venture messa in piedi per il Salone Nautico di Genova 2024, che ha permesso sia al cantiere messinese che all'azienda giapponese di essere presenti in acqua con questo mezzo per i test di rito.
Un'iniziativa a cui si รจ aggregata anche Raymarine, che ha installato un chartplotter Axiom+ RV da 12โ, con cui impostare rotte, scandagliare fondali con altissima precisione, ma anche creare una schermata dedicata ai motori per avere sempre sottโocchio le prestazioni erogate, come giri, nodi ed anche lโECOmo, la soluzione tecnologica che Honda da anni ha messo in campo, per aiutare i diportisti a consumare il giusto, o meglio, per renderli consapevoli in modo istantaneo di quanto stanno consumando.
Il test รจ stato effettuato a fine luglio nelle acque antistanti il litorale messinese che va da Capo dโOrlando a Gioiosa Marea, un tratto di costa molto interessante sotto il profilo turistico, avendo proprio di fronte lโarcipelago delle isole Eolie.
Prima di prendere il mare faccio un rapido check dei pesi che saranno โspostatiโ dalla potente e generosa coppia di motori.
Cominciamo dalla barca, che viene dichiarata con un peso a secco di circa 6,2 tonnellate. A questo aggiungiamo il peso dei motori a poppa, pari a circa 355 chilogrammi a motore, per un totale di 710 Kg complessivi. Aggiungiamo ancora il peso dei liquidi, che sono pari a circa 230 litri di carburante imbarcati e 50 litri di acqua dolce, e infine aggiungiamo anche il peso dellโequipaggio, composto da tre persone, per un peso stimato, chi di piรน (io) e chi di meno (gli altri due), in complessivi 240 kg.
Il totale dei pesi, approssimativi fa registrare un carico di circa 7,5 t. Degli 800 cavalli come potenza massima installabile da omologazione sul Saver 330 WA, qui ne abbiamo a disposizione 700. Come saranno stati preparati per lโoccasione? Montando delle eliche tre pale in acciaio 16โ x 18โ, in grado di far planare velocemente lo scafo, di mantenere una velocitร di crociera costante e poco dispendiosa, ma nel contempo, di far raggiungere tutti i giri dichiarati per il motore (6.000 rpm).
Le condizioni di prova sono buone. ร fine luglio, la temperatura รจ elevata e il mare รจ mosso solo da una leggera brezza che รจ la nostra โancora di salvezzaโ contro lโumiditร , ma lโaltezza delle ondine รจ veramente irrisoria.
Cominciamo con i rilevamenti, e piรน precisamente dai nodi raggiunti ai vari regimi di giri. Tralascio la fase di dislocamento e passo direttamente alla planata, un assetto che si ottiene partendo da fermi in poco piรน di 3 secondi e mantenuto fino ad una velocitร di 14 nodi a 2.600 giri.
A 3.000 giri entra in funzione lโECOmo che, ricordo, lavora in una fascia ottimale (consumi/prestazioni) dei motori. In effetti siamo a 21,5 nodi e consumiamo 42 litri/h totali. Saliamo di 500 giri e a 3.500, con i trim in assetto semi-positivo (al 10%), scivoliamo sull'acqua a 26 nodi, consumando in tutto 59,4 litri/h.
Una bella velocitร di crociera per lunghe percorrenze, che porta a circa 10 ore di autonomia (il serbatoio dellโimbarcazione contiene fino a 600 litri) con una percorrenza stimata di poco meno di 300 miglia. Molto interessante!
Il comando Honda iST in console dispone di connessioni Drive-by-Wire, quindi senza cavi. Ciรฒ fa si che a ogni singola pressione, leggera, si ottenga una risposta rapida e precisa. Ho inoltre selezionato la funzione โ1 Leverโ, per poter gestire con comoditร e precisione entrambi i motori con una sola leva.
A 26 nodi decido di premere ancora sul monoleva e con una notevole spinta i motori raggiungono in un attimo i 30,2 nodi. In questa situazione i consumi salgono, raggiungendo gli 89 litri/h totali (44,5 litri a motore).
Gli altri valori raggiunti li trovate comodamente nella scheda dettagliata in fondo all'articolo, ma mi vorrei concentrare solo sui picchi piรน alti di velocitร , ottenuti intervenendo con i trim fino al 50/55% della loro corsa e sullโuscita di scena dellโECOmo, cosa che avviene a 4.750 giri.
A 6.000 giri con i trim al 50% tocchiamo i 44 nodi, sollevando i trim di un 5% extra, tocchiamo invece i 46 nodi, con consumi di 120 litri/h a motore, per un totale di 240 litri totali.
A chi sostiene che โperรฒ sono consumi elevati a questo regime di giriโ, va risposto che โavete mai provato a navigare a 45/46 nodi per piรน di 10 minuti? A meno che non siate piloti di offshore abituati a velocitร anche maggiori, diventa veramente impegnativo, quindi si tratta di un dato che va indicato ma di cui, personalmente, tengo da sempre poco conto.
Io mi baso molto di piรน sulle prestazioni cosiddette da crociera o da crociera veloce, ossia quelle che consentono di fare una bella escursione in tranquillitร e sicurezza, gestendo al meglio anche i consumi. Il resto lo lascio agli smanettoni che perรฒ, a quel punto, devono mettere da parte i pensieri sui consumi.
Fatta questa precisazione mi concentro ancora sui tempi di accelerazione, e rilevo che si raggiungono i 20 nodi in 4 secondi e i 30 nodi in 9 secondi. Dati interessanti se consideriamo sempre che la massa da spostare รจ di circa 7,5 t.
I motori mettono in risalto le loro caratteristiche, non facendo sentire il โgapโ di 100 cavalli per raggiungere il top di omologazione, regalando una bassa rumorositร in console ed accelerazioni pronte quando loro richieste.
Lโimbarcazione dal canto suo dona comfort a chi sta a bordo, grazie ad ampie superfici vivibili di giorno, e una carena che affronta bene il mare, mantenendo un assetto corretto anche nelle virate strette.
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La linea WA (acronimo di walkaround) รจ una delle tre famiglie proposte a catalogo da Saver; le altre due sono la Open e la Cabin.
Il Saver 330 WA รจ lโespressione massima al momento di queste tre serie unendo le doti di un cabin a quelle di un open in quanto a spazi vivibili di giorno. ร qui infatti che si trascorre la maggior parte del tempo quando si รจ in barca.
Si entra da poppa, fruendo delle plancette di cui una munita di scaletta di risalita retrattile e da un portello girevole in acciaio e acrilato. Da qui si puรฒ anche accedere ai motori e alla doccia a scomparsa.
In pozzetto si trova a destra un vano con lo staccadeviabatterie e a sinistra la dinette, che si compone di un divano a โLโ con sottostanti gavoni (impianti e stiva) e completato da un tavolo in legno. Questi, a seconda della lunghezza delle gambe in alluminio utilizzate, puรฒ diventare il completamento per un secondo prendisole, oppure unโarea pranzo. Il tavolo รจ munito di una piccola parte sollevabile per favorire lโaccesso al divano.
Allโestremitร di barra fronte marcia, il divano culmina in un angolo bar, con portabottiglie e portalattine. Lโarea di confine con quella di pilotaggio รจ delimitata da un mobile in vetroresina, che sul lato sinistro ingloba un frigorifero, mentre sopra c'รจ il piano di lavoro con il lavello e, in opzione, il fornello.
Lo stesso mobile fa anche da base per il divano di pilotaggio, con il cuscino anteriore che si puรฒ sollevare al fine di ottenere un supporto lombare per pilotare in piedi. La postazione guida รจ grande e pronta ad accogliere tutto ciรฒ che serve.
Nell'ampio cruscotto serigrafato in simil-carbonio trovano posto gli strumenti del motore e il display da 12โ Raymarine RV, che dona, tra lโaltro eleganza alla console stessa. Cโรจ posto per tutto, con il volante a tre razze centrale, due penisole laterali per stereo, verricello ancora, elica di prua (optional), una base di supporto per piccoli oggetti, un piano inclinato a sinistra per il pannello interruttori e prese ed a destra per unโaltra penisola inclinata dedicata al comando Honda iST. Piรน in basso ancora un portellino portaoggetti e poggiapiedi.
La versione del Saver 330 WA che ho in prova รจ dotata anche dell'hardtop opzionale con tende, che offre riparo dal sole fino allโaltezza del mobile retro-sedili. Aprendo la tenda verso poppa il riparo si estende anche a tutta la dinette. Lโhardtop prevede inoltre maniglioni per tenersi durante i vari spostamenti pozzetto-prua e viceversa e funge anche da supporto per le luci e per eventuali antenne radar o VHF.
Da qui, attraverso due passavanti e tre gradini si va a prua (questa รจ una peculiaritร dei Walkaround, ossia quella di poter arrivare a prua restando sempre allโinterno della barca). Ci accoglie unโampia area relax, composta da un prendisole che copre tutta la tuga, completato da poggiatesta e da un portabicchieri/lattine centrale.
Lโarea รจ incorniciata da un robusto corrimano in acciaio e interrotto solo allโestremitร dove cโรจ la delfiniera. Sempre qui il vano per il calumo dellโancora e per il barbotin, mentre lโancora resta fuori dallโimbarcazione, poggiata sul musone in acciaio.
ร il momento di lasciare lโarea giorno e passare a quella notte. Si scende alla sinistra della postazione guida facendo scorrere una porta in acrilato. Dentro, a sinistra, subito lโangolo cottura con piano in Corian, lavello, frigorifero e forno a microonde che si aggiunge ai due fuochi a gas.
Sul lato opposto il locale toilette, con porta scorrevole per non rubare spazio. Allโinterno ci sono due aree separate. Quella del WC con porta indipendente e quella principale con lavello, rubinetto/doccia, mobiletto e specchio.
Il resto degli ambienti living, in cui lโaltezza non manca, รจ caratterizzato dalla presenza delle due aree notte. Quella primaria a prua, con letto per due/tre persone e sottostanti gavoni e quella poppiera per gli ospiti o bambini.
Gli ambienti sono separabili tra loro con tende, le stesse che, adottando le vetrature sulle murate (optional), fungono da oscuranti. Unโimbarcazione giร completa, con quasi tutto di serie, ma altrimenti ampliabile grazie al ricco listino optional disponibile.
Clicca ed entra nel sito ufficiale del cantiere Saver
Lunghezza ft | 9,96 m |
Larghezza ft | 3,00 m |
Dislocamento a vuoto | 6.200 kg |
Motorizzazione max | 2x400 cv FB |
Portata persone | 12 |
Serbatoio carburante | 600 |
Omologazione CE | Cat B / C |
Tipologia motore | 4T SOHC |
Numero cilindri | 8 a V 60ยฐ + 32 valvole VTEC |
Cilindrata | 4.952 cc |
Alesaggio per corsa | 89 x 99,5 |
Regime di rotazione | 5.000 โ 6.000 rpm |
Potenza nominale | 350 hp (257 kW) |
Alimentazione | PGM-FI (Iniezione elettronica programmata) |
Alternatore | 90 A |
Peso a secco | Kg. 355 |
Rapporto al piede | 1,79:1 |
Regime (Giri/minuto) | Velocitร (nodi) | Consumi (litri/ora) | Note |
1.000 | 5,4 | 9,7 | |
1.500 giri | 7,9 | 16,8 | |
2.000 giri | 9,1 | 27 | |
2.500 giri | 13,6 | 39,5 | |
2.600 giri | 14 | 41 | limite inf. planata |
3.000 giri | 21,5 | 42 | l/h totali |
3.500 giri | 26 | 59,4 | inizio ECOmo trim 10% |
4.000 giri | 30,2 | 89 | trim 10% |
4.500 giri | 34,4 | 135,8 | trim 20% |
4.750 giri | 36,5 | 138 | Fine ECOmo trim 20% |
5.000 giri | 38 | 154 | trim 30% |
5.500 giri | 41,2 | 194 | trim 30% |
6.000 giri | 44 | 240 | trim 50% |
6.000 giri | 46 | 240 | trim 55% |
Leggi anche la nostra prova dell'Honda BF350 sul Ranieri Next 330 LX
Nella gamma di Tuccoli Marine esiste giร una barca denominata T250 VM ed รจ un modello personalizzato da Marco Volpi, pluricampione nazionale e mondiale proprio di pesca dalla barca (da qui l'acronimo VM), che lo ha adattato a un uso specifico per la pesca. Ora il cantiere propone una versione evoluta dello stesso modello, che prende il nome di Tuccoli T250 VM Evoluzione.
Le dimensioni sono le stesse, il layout di base pure, quello che fa la differenza รจ una serie di potenziali allestimenti con accessori di prestigio forniti da diversi partner dellโoperazione, ma soprattutto cambia il sistema di costruzione, che impiega per la prima volta una laminazione in carbonio per la coperta al posto della tradizionale laminazione in vetroresina.
L'intento รจ quello di ridurre il peso della barca usando un componente piรน leggero ma decisamente robusto e resistente alle forti sollecitazioni, che una barca di questo tipo, motorizzabile fino a 350 cavalli con fuoribordo, puรฒ dover subire.
Il risparmio di peso va naturalmente anche a vantaggio delle prestazioni, ma su un fisherman puรฒ tramutarsi anche nell'utilitร di avere maggior margine di carico per installare a bordo altra attrezzatura da pesca sempre utile, come il motore elettrico di prua Garmin Force Kraken, e il Seakeeper 1, che รจ il nuovo stabilizzatore impiegabile su barche di medie dimensioni.
Ma la lista degli optional รจ molto piรน ampia: c'รจ il regolatore d'assetto automatico Seakeeper Ride, i pannelli solari sopra il T-Top, il radar Garmin, ben cinque batterie e i portacanne della Pratiko Fishing Equipment. Tutti strumenti che abbiamo a disposizione sulla nostra barca in prova.
Trecentocinquanta cavalli รจ la massima potenza applicabile su questa barca di 7,89 metri e sullo specchio di poppa campeggia un fuoribordo Suzuki DF350 AMD, lโultima versione del potente motore di punta della casa giapponese.
Non a caso il Tuccoli T250 VM Evoluzione รจ anche la barca ufficiale del Suzuki Fishing Team, la squadra di angler della casa motoristica giapponese. Fatta questa premessa, andiamo a vederlo insieme e a illustrarne le particolaritร .
La configurazione della carena รจ rimasta la stessa della versione โnon Evoluzioneโ, quindi con il bracket strutturale, i pattini longitudinali che corrono sui piani di scivolamento e una ruota di prua avanzata con una stellatura progressiva, per garantire un perfetto appoggio dellโopera viva sullโacqua nelle varie condizioni di mare.
In particolare l'opera viva nasce da un progetto che fa parte dell'evoluzione tecnologica globale di Tuccoli Marine ed รจ denominata TPH (Tuccoli Progressive Hull).
Per migliorare il comportamento in acqua, ma soprattutto per garantirne la massima efficienza anche con mare mosso, a supporto della carena il modello di prova รจ stato equipaggiato con gli interceptor Seakeeper Ride.
ร un sistema brevettato di controllo automatico dellโassetto che, attraverso dei controller montati sulla parte immersa dello specchio di poppa e gestiti da un sistema di rilevazione del comportamento dello scafo, lo correggono riducendo o eliminando quasi del tutto (parliamo del 70% in meno) sia il beccheggio sia il rollio.
Insieme al Seakeeper 1, montato "nella pancia" dello scafo, rappresentano unโaccoppiata davvero vincente. Il Seakeeper 1, infatti, elimina il rollio a barca ferma, mentre il Ride interviene durante la navigazione.
La prova del T250 VM Evoluzione ci ha dato subito l'occasione per provare nella loro pienezza gli stabilizzatori e i correttori d'assetto di Seakeeper, perchรฉ neanche a farlo apposta, il mare ci ha proposto un vento forte, con conseguente moto ondoso e creste bianche.
Al momento del test le persone a bordo sono due, io e un driver di Tuccoli. Nei serbatoi, solo 240 litri di carburante circa, e non รจ stata caricata acqua. Nonostante ciรฒ l'allestimento esclusivo ed estremamente completo della barca in prova ha portato il peso totale a quasi 3.000 kg, non proprio indifferente, ma gestito in modo esemplare dal Suzuki DF350 AMD.
Anche senza lโintervento del Seakeeper Ride lโingresso in planata รจ rapido, cosรฌ come il mantenimento dello stesso assetto che rimane tale fino ai 3.000 giri, pari a circa 13 nodi.
Quando serve potenza il DF350 AMD risponde immediatamente e a 3.500 giri si viaggia giร a 19 nodi, con consumi di 2 litri/miglio (38 litri/ora). Un rapporto questo (prestazioni/consumi) che si mantiene ottimo fino a 4.600 giri, quando la velocitร รจ di 30 nodi circa e si consumano 66 litri ora.
Da qui in poi, visto il mare scorbutico, faccio lavorare un poโ il trim, portandolo al 10% della sua corsa. A 5.200 giri tocchiamo i 33 nodi e consumiamo 95 litri/ora mentre a 5.500 giri la velocitร รจ di 37,7 nodi con un consumo di 107 litri.
Mancano ancora allโappello ben 700/800 giri, ma il mare non ci consente di sollevare ulteriormente il trim e azzardare di piรน. Su quest'ultimo regime ci fidiamo di quanto afferma di aver raggiunto il cantiere durante i test effettuati con condizioni marine migliori, cioรจ 6.100 giri a 41 nodi.
Da sottolineare il comportamento della carena, nelle nostre condizioni di mare, con un impatto morbido e ben gestito grazie anche allโintervento del Seakeeper Ride, che aiuta molto in questo tipo di condizioni, mantenendo giรน la prua senza farla affondare (in gergo, scrivere) e senza tirare su troppi schizzi.
Lโimbarcazione grazie ai pattini in carena, ma anche al corretto bilanciamento, gestisce al meglio le accostate in velocitร , che risultano sicure e precise, sia in entrata sia in uscita.
Per quanto riguarda il motore, avendolo giร testato in altre occasioni, posso solo sottolineare e confermare la sua qualitร in termini di potenza e rapiditร di controllo, grazie ai comandi Drive-by-Wire. Da notare poi la doppia elica, che garantisce maggiore stabilitร direzionale e rapiditร dโingresso in planata.
Anche i consumi sono interessanti, considerando che fino a 4.600 giri, a una velocitร al disopra di quella normalmente considerata da crociera si consumano appena 66 litri/ora.
Leggi di piรน sul Suzuki DF350 AMD nel nostro articolo
Ultima nota il comportamento a barca ferma con l'uso dello stabilizzatore Seakeeper 1. Pur trovandosi con moto ondoso al traverso, lโimbarcazione rimane perfettamente ferma, neutralizzando i problemi di chi patisce il rollio o per chi, come nel caso degli angler a drifting o a bolentino, deve rimanere parecchie ore in acqua.
Lo sviluppo di questo nuovo modello parte dalla stessa barca da pesca il T250 VM, ma ul modello Evoluzione il progetto va ben oltre. Cโรจ infatti un concentrato di soluzioni tecnologiche rappresentate da una sequela di acronimi (TPH โ TCT โ TDS โ TSL โ TMD e TAP) che, letti cosรฌ, non dicono sicuramente niente, ma nella realtร indicano invece precisi concetti che perseguono il comfort a bordo e la cura dell'allestimento.
Tra questi, il rinforzo doppio della struttura, per migliorare del 50% la resistenza alla torsione e al tempo stesso migliorare lโestetica, oppure lโallestimento modulare della coperta, che consente di intervenire e sostituire componenti in modo semplice e rapido, sia in fase di costruzione sia nel refitting.
C'รจ anche la possibilitร di creare una rete di bordo per connettere in maniera semplice diverse utenze e strumentazione a bordo, innovazione che include anche la parte audio, con una tecnologia โAudioperformanceโ, che prevede la creazione di apposite intercapedini tra scafo e coperta per enfatizzare le prestazioni sonore di casse e subwoofer.
Insomma, si รจ pensato veramente a tutto, o quasi. Ma una delle peculiaritร che differenzia questo modello Evoluzione da quello โtradizionaleโ รจ lโimpiego di lamine di carbonio al posto della vetroresina, nelle stratificazioni della coperta.
Un esperimento riuscito alla perfezione, che ha consentito di mantenere le stesse doti di robustezza ed elasticitร , riducendo perรฒ il peso globale di circa un 34%.
In plancia di comando del nostro Tuccoli T250 VM Evoluzione c'รจ la strumentazione di Garmin a dare supporto al driver.
C'รจ infatti un evoluto chartplotter GpsMap 9000 da 19โ con cartografia Navionics/Garmin, collegato anche col sistema domotico Empirbus, per gestire da display tutte (o quasi) le funzioni di bordo, eliminando quasi del tutto i tradizionali pulsanti. Ci sono poi altri due display da 5" e pure lโantenna radar, piรน un modulo eco Gsd 28 di potenza elevata (3 kW) e un motore elettrico Force Kraken brushless.
I rivestimenti del pagliolo in EVA sono della Seadek, mentre le attrezzature da pesca (portacanne) sono fornite dalla Pratiko Fishing Equipment.
Lโimbarcazione รจ inoltre dotata di pannelli solari per la ricarica delle batterie e di un telo parasole telescopico.
La poppa รจ caratterizzata dal pozzetto ben sfruttabile per pescare a murata (si puรฒ contare su circa due metri utili), tenendo il divano chiuso. Sempre a poppa ci sono due vasche per il vivo, con luce e ossigenatore, di cui una piรน grande da 80 litri e una da 60 litri.
Ci sono prese sulle murate per lโacqua, per la corrente 12V a cui collegare per esempio dei tritura-sarde o mulinelli elettrici, ci sono gavoni a pagliolo dove passano i cablaggi e dove sono posizionabili i potenti trasduttori Airmar, ma anche piccole vasche laterali stagne.
Non manca l tuna-door, cioรจ il portello poppiero che consente lโimbarco delle grosse prede o il semplice trasferimento nellโarea del motore e della scaletta bagno a scomparsa in una delle due plancette, ricavate accanto al bracket.
Sulla murata posteriore del divano abbattibile troviamo quattro portacanne statici, che si aggiungono ad altri presenti sui trincarini e sul T-Top. Questโultimo nella parte inferiore ospita il box per radio e VHF e si raccorda alla console e al parabrezza tramite bracci verniciati.
Il pilota conduce in piedi, fruendo di un appoggio lombare ricavato su una mobile che, dietro, oltre a ospitare un divano per due persone, cela in basso due comparti separati, di cui uno adibito a cassettiera multi scomparto per gli accessori da pesca, mentre l'altro si usa come vasca coibentata per il pescato.
Davanti alla console propone un altro divano biposto e, piรน avanti, uno spazio totalmente calpestabile con solo un gavone a pagliolo, in cui alloggia lo stabilizzatore Seakeeper 1. Ma la grandezza di questa stiva รจ tale da poter accogliere tante cose, canne a riposo comprese.
Lโimbarcazione si completa a prua con tientibene in acciaio sui trincarini, bitte, e un gavone per il calumo dellโancora.
Da prua a poppa le murate, alte circa 61 centimetri, sono dotate di un'imbottitura su tutto il perimetro della barca che, volendo, puรฒ essere facilmente rimossa.
Leggi anche la nostra prova del Tuccoli T250 VM con il Suzuki DF300 B
Lunghezza f.t. | 7,89 m |
Larghezza | 2,55 m |
Dislocamento a vuoto | 2.200 kg |
Serbatoio carburante | 310 l |
Serbatoio acqua | 70 l |
Portata persone | 6 (C) / 8 (D) |
Motore | 1x350 FB max |
Omologazione Ce | Cat. C / D |
Dimensioni pozzetto | 1,93 x 1 m |
Altezza murate | 0,61 m |
Larghezza bordi murate | 0,23 m |
Tecnologia | 4 T DOHC 24 Valvole |
Cilindrata | 4.390 cc |
Potenza | 350 cv |
Numero cilindri | 6 a V 55ยฐ |
Alesaggio x Corsa | 98 x 97 |
Alternatore | 12V 54A |
Regime di giri | 5.700 - 6.300 giri/min |
Rapporto di riduzione al piede | 2,29:1 |
Peso | 352 kg |
Giri/minuto | Velocitร (nodi) | Consumi (litri/ora) | |
600 | 2 | ||
1.000 | 4,2 | 4,2 | |
1.500 | 5,8 | 8,2 | |
2.000 | 7 | 11,2 | |
2.500 | 8,7 | 20 | |
3.000 | 12,9 | 29 | Planata |
3.500 | 19 | 38 | |
4.000 | 25 | 45 | |
4.500 | 30 | 66 | con trim al 10% |
5.000 | 32 | 78 | con trim al 10% |
5.200 | 33 | 95 | con trim al 10% |
5.500 | 37,7 | 107 | con trim al 10% |
Condizioni della prova: mare mosso da vento, carena pulita, carburante 240 l, no acqua, equipaggio 2 persone + tutta lโaccessoristica.
Con dotazione standard, senza motore
76.400 euro + Iva
Clicca ed entra nel sito ufficiale di Tuccoli Marine
Presentato in antemprima mondiale a settembre 2023 proprio all'apertura del Salone di Genova, non ci siamo persi l'occasione di effettuare il test dell'Honda BF350 che, in doppia motorizzazione su un natante cabinato di 10 metri, ci ha regalato emozioni a oltre 50 nodi. Ma prima di entrare nel cuore della nostra prova, scopriamo i dettagli del nuovo fuoribordo al top di gamma di Honda Marine.
Era una della novitร 2024 piรน attese nella nautica da diporto: dopo 11 anni di presidio del BF250 al vertice di gamma, quest'anno รจ arrivato il nuovo Honda BF350 a prenderne il posto, e lo fa con un blocco termico a elevato contenuto tecnologico.
ร anche il primo motore di fascia alta che Honda Marine ha studiato appositamente per la nautica. Non รจ quindi un motore di derivazione automotive e poi adattato allโimpiego marine, ma รจ un fuoribordo su cui i progettisti hanno focalizzato in maniera nativa tutti i dettagli e gli accorgimenti mirati a questo tipo di impiego.
Un esempio รจ la manutenzione, dove gli interventi (come il tagliando) sono resi molto piรน semplici e rapidi, grazie alla disposizione interna della componentistica, che ora รจ piรน facilmente raggiungibile. Ci sono poi apposite coperture delle parti piรน delicate, come i cablaggi, le bobine, i filtri e i sensori, che rimangono protetti non solo dagli agenti usuranti dell'ambiente marino, ma anche da eventuali danni accidentali che si potrebbero procurare nel momento in cui si toglie o si rimette la calandra.
Proprio la calandra รจ un altro componente su cui si sono focalizzati i progettisti, a partire dal design che รจ decisamente bello e originale, per poi notare che, a dispetto delle sue dimensioni, รจ anche poco pesante; questo perchรฉ รจ realizzata con plastiche particolari, che rendono abbastanza maneggevole la movimentazione. I leveraggi di apertura e chiusura sono tre, di cui due ai lati e uno nella parte frontale.
Ma perchรฉ la calandra dell'Honda BF350 รจ cosรฌ imponente? Perchรฉ oltre agli 8 cilindri (quattro per bancata) accoglie nella parte posteriore delle griglie, ben armonizzate esteticamente nel coperchio, a cui spetta il compito di aspirare aria fresca da indirizzare ai corpi farfallati del motore, drenando preventivamente lโacqua che si potrebbe trovare nellโaria di aspirazione.
Per abbassare le temperature del motore, รจ prevista anche una ventola sullโalbero motore, che estrae lโaria calda e la fa fuoriuscire attraverso un condotto celato nel sotto-calandra.
Il nuovo Honda BF350 รจ un V8 con architettura a otto cilindri disposti a V con angolazione di 60ยฐ, su cui sono distribuite 32 valvole.
ร un motore potente e brillante di 4.952 cc di cilindrata ed รจ dotato della tecnologia esclusiva Vtec, ECOmo e sistema Blast, tutti sistemi che abbiamo naturalmente visto all'opera nel nostro test dell'Honda BF350 e che vi spieghiamo qui piรน nel dettaglio.
Il sistema Blast fa sรฌ che le accelerazioni siano piรน rapide e mantenga costante la potenza ai regimi alti. Quando invece serve maggior potenza o unโaccelerazione ancora piรน immediata, entra in funzione il Vtec, ossia il sistema di regolazione dei tempi di alzata delle valvole. LโECOmo, invece, รจ la tecnologia deputata al controllo dei consumi e ha il compito di ottimizzarli all'interno di un range predefinito di giri di motore, che di norma รจ quello nell'ambito delle velocitร di crociera.
La trasmissione รจ studiata per ridurre l'attrito in navigazione, ottimizzare i consumi ed eliminare la cavitazione, mentre il piede ha un rapporto di riduzione di 1,79:1 e consente di adottare eliche โdedicateโ con un solo diametro (16โ) e differenti passi. Nella prova abbiamo usato eliche a 3 pale in acciaio S/S 16" x 21".
Il filtro del carburante รจ munito di sensore di presenza di acqua e, pur non accendendo nessuna spia, allerta con un cicalino il driver in caso di unโanomala presenza nel combustibile quando il motore รจ avviato.
Prima di verificare le prestazioni di questo motore, osserviamo le sue possibilitร di gestione direttamente alla postazione di comando del Ranieri Next 330 LX, che รจ la barca di 10 metri su cui ho effettuato il test dell'Honda BF350.
La barca in questione รจ equipaggiata con due motori, ma il nuovo comando bi-leva puรฒ gestirne fino a quattro contemporaneamente; รจ inoltre dotato di una serie di funzioni comode e interessanti.
Intanto, ma questa non รจ una novitร poichรฉ รจ disponibile anche sugli altri motori Drive by Wire, si possono gestire piรน motori con un solo monoleva grazie alla funzione โone leverโ, ma la vera novitร sono le tre le principali funzioni disponibili: Trim Assist, Cruise Control e Tilt Assist.
Il Trim Assist permette di configurare tre posizioni del trim a seconda delle prestazioni che si vogliono ottenere e si basa su: regime di rotazione del motore o velocitร dello scafo. Quando รจ attivo, sullo strumento in console si accende unโeffige del motore di colore azzurro.
Il Cruise Control invece consente di impostare, in base al valore dei giri o della velocitร , una velocitร di crociera costante indipendentemente dalle condizioni di navigazione. Un poโ come avviene con il Cruise sulle autovetture. Quando il Cruise รจ attivo, compare sullo strumento in console una scritta che rende immediatamente percepibile la sua presenza ed รจ regolabile con i pulsanti โUp e Downโ di 50 giri per volta con un limite massimo per step di 500 giri. Ciรฒ permette di evitare di incrementare la velocitร in modo involontario con il rischio di diventare pericoloso. Toccando la leva di comando, il Cruise Control si disattiva automaticamente.
Il Tilt Assist invece, consente tramite la pressione per due volte del tasto trim, il ribaltamento dei motori ad unโaltezza personalizzabile, in modo da evitare che possano sbattere contro la struttura dellโimbarcazione su cui i motori sono installati. Stessa cosa dicasi per lโabbassamento dei motori.
Sempre sulla leva cโรจ poi una funzione Active Fast Idle, che serve ad isolare lโinnesto marce dallโacceleratore, indispensabile per far scaldare i motori in banchina. Quando questa รจ attiva, sia sullo strumento che sul leveraggio apposite luci iniziano a lampeggiare. Comandi intuitivi quindi, per rendere semplice ogni cosa.
Il motore รจ disponibile in duplice colorazione, che comporta una piccola differenza di prezzo tra le due nuance.
Cโรจ il Grand Prix White che costa 35.700 euro Iva inclusa, e lโAquamarine Silver, che costa invece 300 euro in meno (35.400 euro, Iva inclusa).
Ora perรฒ รจ il momento del test in acqua, per provare e percepire le sensazioni che questi motori sono in grado di offrire.
I due Honda BF350 sono installati su una barca di 10,15 metri, che ha un peso a vuoto di quasi 4 tonnellate. Al momento del test siamo in due persone a bordo e imbarchiamo circa 100 litri di benzina.
Il mare, inizialmente ottimo, comincia poi a incresparsi per effetto di una perturbazione ancora a distanza, ma comunque in arrivo.
La prima sensazione che ho percepito fin dall'inizio del test dell'Honda BFR350 รจ la bassa rumorositร , nonostante la potenza sprigionata prepotentemente dai due motori, che fra l'altro hanno portato la barca in planata in meno di tre secondi. Siamo in consolle a parlare senza dover urlare anche quando i giri sono oltre i 5.000 giri.
Questo รจ possibile, perchรฉ lโaspirazione รจ stata allocata nella parte posteriore dei motori e ciรฒ rende gradevole, cioรจ senza frastuono, la permanenza a bordo addirittura anche in pozzetto.
Si plana intorno ai 14,5 nodi, a cui corrispondono 2.300 giri. Inserisco il Cruise Control per gestire meglio i giri e mantenere costanti le progressioni e salgo a 2.500 giri, con una velocitร di 17 nodi e con consumi di soli 44 litri/ora totali.
Entriamo nel range di velocitร di crociera e a 2.800 giri entra in funzione lโECOmo: si accendono le luci verdi sullo strumento e a 3.000 giri navighiamo a 24 nodi consumando 50 litri totali. A 3.500 giri tocchiamo i 31 nodi, abbiamo i trim sotto e consumiamo circa 65 litri ora nel complessivo.
Saliamo ancora, e a 4.000 giri il risultato รจ di 35 nodi con consumi totali di 110 litri/ora. A 4.200 giri usciamo dallโECOmo, cosรฌ a 4.500 giri ci ritroviamo a 150 litri/ora con una velocitร di oltre 40 nodi.
Vado a fondo sulla leva di accelerazione, mantenendo sempre i trim in assetto negativo, tutti sotto. I giri salgono a 4.850 e la velocitร si attesta sui 43,5 nodi.
A questo punto faccio lavorare i trim, inizialmente al 60% della loro corsa e a 5.350 giri corrisponde una velocitร di 48 nodi, con consumi globali di 200 litri/ora. A 5.700 giri corriamo a 51,5 nodi e a 5.950 giri, con i trim portati al 74%, tocchiamo i 52,3 nodi consumando complessivamente 240 litri/ora.
Al di lร delle prestazioni massime, che lasciano sempre il tempo che trovano perchรฉ sono variabilmente condizionate dalle diverse situazioni meteomarine e dalle differenze di carico della barca nonchรฉ di pulizia della carena, ciรฒ che mi interessa valutare in questo test dell'Honda BF350 sono i consumi effettivi in condizione di velocitร di crociera, che รจ quella sicuramente piรน utilizzata.
Comincio quindi una serie di prove, che permettano alla sonda Lambda di lavorare al meglio e cosรฌ passo dai 21 nodi a 2.900 giri, con consumi totali di 48 litri/ora, fino al regime ottimale di 26 nodi, a 3.200 giri e consumi di 53 litri ora totali. Consumi veramente irrisori se si considera la potenza di 700 cavalli in uso e la stazza dellโimbarcazione.
Un grande risultato anche in termini di autonomia. Beh, direi che โci siamoโ, il motore in acqua conferma tutto quanto detto a livello teorico, in particolare per ciรฒ che concerne i consumi, ma anche la briositร nelle accelerazioni e la bassa rumorositร a bordo.
Per il nostro test dell'Honda BF350 abbiamo usato una barca open sundeck di 10,15 metri di lunghezza, la Ranieri Next 330 LX, una barca che a prua dispone di un confortevole solarium fisso, mentre a poppa si trova unโarea conviviale con tavolo abbattibile, divano a tutto baglio e due divanetti laterali apribili allโoccorrenza, per trasformare l'area in una generosa area pranzo, servita da un mobile cucina situato a centro pozzetto.
La console di comando รจ ampia, per ospitare comodamente tutta la strumentazione di bordo, e alla sua sinistra si apre il tambuccio d'accesso sottocoperta.
La zona del ponte inferiore si articola in un open space, dove a prua c'รจ un letto a due piazze trasformabile in dinette, mentre a poppa c'รจ un vano con una cuccetta sempre a due posti. Fra questi due ambienti si trova il bagno in un vano separato. Insomma una soluzione che consente vacanze in libertร e indipendenza.
Dal punto di vista tecnico, la carena adotta i redan His (brevetto di Ranieri International), per beneficiare di un miglior sostentamento aero-dinamico e viene fornita di serie con i flap elettrici e il joystick.
Tipologia motore | 4 tempi |
Numero cilindri | 8 a V 60ยฐ SOHC 32 valvole |
Cilindrata | 4.952 cc |
Alesaggio per Corsa | 89 x 99,5 |
Regime di rotazione | 5.000 - 6.000 giri/min |
Potenza nominale | 350 cv (257,4 kW) |
Alimentazione | PGM-FI (Iniezione elettronica programmata) |
Alternatore | 90 A con capacitร di carica batteria 70 A |
Peso a secco | 355 kg |
Rapporto di riduzione | 1,79:1 |
Giri/minuto | Velocitร (nodi) | Consumi totali (litri/ora) | Note |
600 | 2,8 | 5,2 | |
1.000 | 5,1 | 10 | |
1.500 | 7,2 | 19,5 | |
2.000 | 9 | 33 | |
2.300 | 14,5 | 42 | limite di planata |
2.500 | 17 | 44 | |
3.000 | 24 | 50 | Crociera economica - Inizio ECOmo |
3.200 | 26 | 53 | |
3.500 | 31 | 65 | |
4.000 | 35 | 110 | Trim 0 |
4.500 | 40,5 | 150 | Trim 0 - Fine ECOmo |
4.850 | 43,5 | 170 | Trim 0 |
5.350 | 48 | 200 | Trim 60% |
5.700 | 51,5 | 232 | Trim 60% |
5.950 | 52,3 | 240 | Trim 74% |
Mare formato, coperto e sole a tratti, vento debole - Carichi imbarcati: 2 persone, 100 litri di carburante, no acqua, dotazioni di sicurezza
Honda BF350A - colore Grand Prix White: 35.700 euro IVA inclusa
Honda BF350A - colore Aquamarine Silver: 35.400 euro IVA inclusa
Lunghezza f.t. | 10,15 m |
Larghezza | 3,00 m |
Dislocamento a vuoto | 3.700 kg |
Motorizzazione max | 2x400 cv |
Portata persone | 12 (Cat. B) - 14 (Cat. C) |
Serbatoio carburante | 1.700 l |
Serbatoio acqua | 130 l |
Posti letto | 4 |
Omologazione Ce | Cat. B / C |
Leggi anche la nostra prova del fuoribordo di media gamma Honda BF150
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Prima di entrare nel vivo della prova del package HR65 + Honda BF40E, diamo uno sguarda alla serie di gommoni 4XC Design di Honda Marine, che propone una serie di natanti da 6,5 a 8 metri sia nell'ambito delle barche in vetroresina sia in quello dei gommoni, commercializzati con la formula del package.
Per entrambe le tipologie Honda Marine si appoggia per la parte costruttiva al cantiere Ranieri International, che ne personalizza il layout appositamente per lโabbinamento ai motori della casa giapponese.
Il piรน piccolo della serie Rib รจ il 4XC Design HR65, un gommone di 6,45 metri con una larghezza di 2,55 metri, che รจ omologato in categoria B per il trasporto di 14 persone ed รจ equipaggiato con un motore fuoribordo, che puรฒ andare dal senza patente di 40 cv fino a una potenza massima di 150 cv.
Il package proposto da Honda Marine prevede due possibili soluzioni, in modo da dare agli utenti un'offerta un po' piรน diversificata e sempre con il natante pronto alla boa per poterlo utilizzare immediatamente all'acquisto.
Un package รจ offerto con il gommone 4XC Design HR65 in accoppiata con un fuoribordo Honda BF100A LRTU, mentre la seconda proposta prevede lโabbinamento a un motore fuoribordo senza patente, il BF40E LRTT.
Ovviamente considerando i 6,45 metri del battello, la domanda โquali prestazioni si potranno ottenere con un 40 cavalli?โ sorge spontanea. Ed ecco che grazie alla disponibilitร di Honda Marine, in collaborazione con il suo dealer Servizi Nautici Zenith di Capodimonte, ho deciso di andare a provare questo gommone proprio con il motore fuoribordo senza patente di 40 cv. Il test l'ho fatto sul Lago di Bolsena e ora vediamo comโรจ andata...
Comincio subito col sottolineare che il motore installato a poppa del gommone che ho testato รจ nella livrea Sporty White, che รจ un optional, perchรฉ il package basico lo prevede solo nel tradizionale colore Silver, ma averlo รจ proprio facilissimo: basta solo un piccolo contributo di circa 200 euro in piรน.
Tecnicamente il fuoribordo Honda BF40E รจ un motore che riprende la base della versione precedente, ma con un'elettronica completamente rivisitata e un aumento della cilindrata che ora รจ di 998 cc.
Il nuovo fuoribordo rientra dunque nell'iter di ammodernamento della gamma, giร iniziato da Honda Marine con i 115-135 e 150 cavalli, adeguandosi sia sotto il profilo estetico sia tecnologico ai modelli piรน grandi.
Rimane comunque un motore a tre cilindri compatto e dotato dei sofisticati sistemi Honda, come il Blast abbinato allโiniezione elettronica PGM-Fi che, anticipando la fase di accensione, garantisce grandi accelerazioni, e il sistema ECOmo, che ottimizza l'erogazione del carburante nel range dei regimi di crociera.
Il risultato รจ che questo nuovo fuoribordo senza patente ora puรฒ far raggiungere la planata in tempi piรน brevi e si adatta quindi bene pure a scafi un po' piรน pesanti, complice anche la coppia piรน bassa.
Ed รจ proprio ciรฒ che far per noi, visto che dobbiamo fare il test dell'Honda BF40E su un gommone che, vuoto, pesa circa 600 kg, ma con il motore, il carburante, le dotazioni e le persone supera tranquillamente la tonnellata.
Nel nostro caso, il peso si limita a due persone a bordo e a circa un'ottantina di litri di benzina nel serbatoio, che รจ in polietilene reticolato da 165 litri, a cui si aggiungono solamente le dotazioni di sicurezza.
Il Lago di Bolsena, dopo alcuni giorni di forte vento di tramontana si presenta quasi uno specchio, come si noterร dalle foto che riflettono la carena del rib, mentre il cielo รจ terso, sebbene la temperatura sia piuttosto fresca, ma del resto siamo ancora a marzo!
Inizio il test del fuoribordo Honda BF40E sul gommone 4XC Design HR65 allacciando subito lo stacco di sicurezza alla coscia, una procedura che ricordo, รจ assolutamente necessario praticare per la propria e altrui sicurezza.
Diciamo che fino a 2.500 giri scivoliamo sullโacqua a 4,8 โ 5 nodi, in totale dislocamento, ma proprio a 2.500 ecco che in console si accende la luce verde: รจ il segnale che siamo in ECOmo!
Il sistema ECOmo permette di controllare e gestire facilmente i consumi, facendo accendere sullo strumento in console una luce verde quando, nel range delle velocitร di crociera, si mantiene un rapporto consumi/prestazioni ottimale. Diversamente la luce rimane spenta.
Come mi aspettavo in base all'analisi degli aggiornamenti di questo motore, il battello plana abbastanza rapidamente, cioรจ intorno ai 10 nodi e 3.200 giri/minuto.
A 4.000 giri il Gps indica la velocitร di 14 nodi, a cui corrisponde un consumo di 8 litri/ora. La funzione dellโECOmo si disattiva intorno ai 5.000 giri, quando registro una velocitร di 19,6 nodi e consumi di 14 litri/ora. Davvero poco!
Ovviamente stiamo parlando di un fuoribordo di 40 cavalli, seppur โmuscolosoโ, installato su un battello di 6,50 metri, quindi non si puรฒ chiedere al motore piรน di quello che ha dimostrato in termini di velocitร di crociera, perรฒ consideriamo che per un neofita o per un non patentato, possa essere una soluzione da prendere assolutamente in buona considerazione, anche perchรฉ salendo ancora di giri, e mantenendo il trim in posizione neutra, arriviamo a toccare, a 5.570 giri, i 22,5 nodi, ed รจ un valore che, lavorando con il trim, puรฒ essere ulteriormente incrementato.
Infatti, inizio a portare il trim al 40% della sua corsa, ottenendo 400 giri in piรน, con una velocitร che sale a 24,7 nodi e consumi di 20 litri/ora. Poi alzo ancora il motore al 50% della sua corsa, raggiungendo i 6.000 giri, il massimo regime nominale, con una velocitร di 25,2 nodi e consumi di 21 litri/ora.
Non contento, provo a esasperare ancora un poโ di piรน e porto il trim al 60%: i giri salgono a 6.100 rpm e la velocitร tocca per un attimo i 26 nodi, mentre i consumi restano fissi sui 21 litri/ora.
Questa perรฒ รจ una situazione da affrontare con attenzione, perchรฉ siamo lievemente fuori dal regime massimo consigliato da Honda, che รจ di 6.000 giri/minuto, ma in questo caso ho voluto osare in uno stress-test.
Il gommone 4XC Design HR65 dal canto suo risponde in modo preciso ai comandi. E a proposito di comandi, la manetta รจ dotata del pulsante Trolling Control, che consente di incrementare o decrementare i giri a piccoli step, e piรน precisamente di 50 giri in 50 giri, una tecnologia molto apprezzata soprattutto dai pescatori che praticano la traina.
Navigare sullโacqua piatta รจ facile direte voi, e invece non sempre, perchรฉ spesso le acque calme mettono in luce sgraditi beccheggi che qui, invece sono totalmente assenti: la carena scivola via pulita e morbida, non ci sono schizzi che raggiungono la coperta.
E quando sono entrato in accostata a pieni giri e alla massima velocitร , la tenuta del battello รจ risultata perfetta, anche grazie ai pattini dell'opera viva che percorrono i piani di scivolamento, mentre provando a chiudere allo spasimo il cerchio, ovviamente con il motore โtutto sottoโ, non si รจ verificata alcuna ventilazione dellโelica, che รจ in acciaio a tre pale con un passo 13.
A chi ha la patente ovviamente consiglio una potenza superiore, se non altro per non perdersi il piacere di gustarsi al meglio il battello che, ricordo, รจ omologato per un equipaggiamento fino a 150 cavalli.
Nei suoi 6,45 metri di lunghezza, il gommone 4XC Design HR65 appare ben studiato nei dettagli per poter passare le giornate in piรน persone a bordo. Non per nulla ne porta fino a 14 anche se, superfluo dirlo, in caso di capienza massima il motore deve essere decisamente piรน potente di un 40 cv.
I tubolari sono realizzati in Hypalon/neoprene/trevira e hanno il diametro di 60 centimetri, mentre il bottaccio perimetrale arriva a prendere anche i terminali di poppa, per la totale protezione del tessuto durante gli ormeggi e le accostate in banchine o accanto ad altre imbarcazioni.
Il grande musone di prua รจ predisposto per lโinstallazione del salpancora elettrico, che perรฒ รจ opzionale, e sporge in maniera efficace per evitare sfregamenti del calumo durante le manovre di ancoraggio. Inoltre, il calumo stesso puรฒ scorrere dentro un canale centrale e guidato verso il gavone in basso. Sono presenti anche delle bitte di ormeggio fisse e uno scorrisagola.
A prua cโรจ anche il gavone piรน capiente del battello ed รจ controstampato, cosรฌ da poter sistemare le varie cose in un compartimento stagno, isolato dalla sentina sottostante. Inoltre รจ servito da una chiusura con pistone a gas, sopra cui sono posizionabili due cuscini dotati di alette centrali con velcro che li tengono uniti e che allโoccorrenza ne consentono la piega, rendendo piรน facile lo stivaggio nel gavone sottostante.
Se ciรฒ non bastasse รจ prevista una prolunga di serie, con piano e cuscino, posizionabile tra il prendisole e la seduta fronte console. Sui tubolari manigliette tientibene create su falchette, forniscono punti di presa ai passeggeri.
A centro scafo cโรจ la console di pilotaggio, posizionata in modo da garantire il passaggio su entrambi i lati. In consolle troviamo il pannello superiore per gli strumenti e gli interruttori, e un piano orizzontale su cui fissare la bussola o un apparato elettronico a staffa.
In basso un gavone consente lโaccesso interno, dove si possono stivare documenti o oggetti da tenere a portata di mano, mentre nella parte alta, la console propone il tientibene perimetrale con vetro in acrilato.
Identica alla soluzione giร adottata sui Cayman di Ranieri International quella delle tre aperture sul plexiglas (due laterali ed una superiore) che favoriscono la presa del pilota o dei passeggeri durante la navigazione in modo comodo e sicuro.
Al posto della seduta di guida tradizionale cโรจ uno stand-up con cuscino poggiareni e alla base un gavone di accesso interno, dove si puรฒ anche sistemare un frigorifero esterno opzionale. Ai lati, due manigliette in plastica offrono un altro punto di presa per gli ospiti, mentre proprio dietro cโรจ il tavolino abbattibile in stile aereo.
E siamo a poppa, dove c'รจ il divano e il secondo prendisole componibile. Questa soluzione รจ resa possibile dallโabbattimento dello schienale del divano verso il motore: un prolungamento di una trentina di centimetri, sia chiaro, ma comunque molto utile. La manovra di sollevamento e abbattimento dello schienale รจ veramente semplice ed agevole.
Sotto al divano cโรจ il gavone dei servizi, dove passano tubi, cavi e dove cโรจ anche la batteria, mentre esternamente ci sono i grossi ombrinali di scarico verticali.
Aggiungendo un piano di completamento tra il divano e lo stand-up si ottiene un allungamento del secondo solarium, coadiuvato da imbottiture per la testa posizionate sulle selle in vetroresina, queste ultime diamantate antiscivolo e munite di bitte e maniglioni. Sempre in optional qui si puรฒ aggiungere anche un rollbar in acciaio.
La mia visita a bordo termina dietro il divano dove, oltre al bocchettone di carico del carburante, alla basetta per la luce di fonda e al pozzetto antiriflusso, spiccano le due plancette in resina. Una di queste รจ dotata di scaletta retrattile in acciaio.
Il gommone 4XC Design HR65 di serie offre, oltre a quanto sin qui menzionato: lโaspiratore gas, i ganci di traino ed ormeggio, le luci di navigazione, la pompa di sentina automatica, lo stacca batteria e la tromba elettrica. Chi vuole di piรน, troverร quanto gli puรฒ servire nel ricco listino degli optional.
Lunghezza ft | 6,45 m |
Larghezza ft | 2,55 m |
Dislocamento a vuoto | 600 circa kg |
Diametro tubolari | 0,60 m |
Motorizzazione minima | fuoribordo 1 x 40 cv |
Motorizzazione massima | fuoribordo 1 x 150 cv |
Portata persone | 14 |
Serbatoio carburante | 165 l |
Serbatoio acqua | 45 l optional |
Omologazione CE | B |
Progetto | Ranieri International |
Tipologia motore | 4 T |
Numero cilindri | 3 |
Cilindrata | 998 cc |
Alesaggio per corsa | 73 x 79,5 |
Regime di rotazione | 5.000 โ 6.000 rpm |
Potenza nominale | 40 hp (29,8 kW) |
Alimentazione | PGM-FI (Iniezione elettronica programmata) |
Alternatore | 22 A |
Peso a secco | Kg. 110 |
1.300 giri | 3,2 nodi | 1,2 l/h | |
1.500 giri | 3,5 nodi | 2,3 l/h | |
2.000 giri | 4,8 nodi | 3,1 l/h | |
2.500 giri | 6 nodi | 3,8 l/h | ECOmo |
3.000 giri | 7 nodi | 5 l/h | |
3.200 giri | 9 nodi | 5,2 l/h | Planata |
3.500 giri | 11 nodi | 7 l/h | |
4.000 giri | 14 nodi | 8 l/h | |
4.500 giri | 17 nodi | 11 l/h | |
5.000 giri | 19,6 nodi | 14 l/h | Fine ECOmo |
5.500 giri | 22 nodi | 18,7 l/h | Trim 0 |
5.750 giri | 22,5 nodi | 18,8 l/h | Trim 0 |
5.900 giri | 24,7 nodi | 20 l/h | Trim 40% |
6.000 giri | 25,2 nodi | 21 l/h | Trim 50% |
6.100 giri | 25,9 nodi | 21 l/h | Trim 60% |
Lago calmo, sole, assenza di vento - Carichi: 2 persone + 80 litri di carburante โ no acqua + dotazioni di sicurezza
Package gommone 4XC Design HR65 con fuoribordo Honda BF40E LRTT Silver
41.906 euro
Package gommone 4XC Dersign HR65 con fuoribordo Honda BF100 A LRTU Silver
37.399 euro
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Arrivato da poco in Italia presso il neo importatore esclusivo I.M.D. Boats, il Ribco Venom 34 ha dimostrato durante il test tutte le sue grandi doti marine, la sicurezza a qualsiasi velocitร , oltre alla cura molto precisa dei dettagli.
Il mercato italiano pullula giร di aziende che producono gommoni. Marchi importanti, blasonati, belli a vedersi e anche molto funzionali per i diversi usi che i diportisti ne vogliono fare.
Ma chi conosce la storia della I.M.D. (International Marine Dealers Boats) sa anche che si tratta di unโazienda โscopritrice di brandโ.
Lo ha fatto in oltre ventโanni di attivitร con tante aziende specializzate nella progettazione e costruzione di fishing boat americani, ha scelto i loro prodotti, li ha importati in esclusiva, li ha fatti conoscere al nostro mercato ed in alcuni casi anche in alcuni Paesi europei.
E ora, che a fianco di Antonio Maria Moscato, gran timoniere della I.M.D. e suo fondatore, si รจ affiancato il figlio Valerio, la voglia di cercare qualcosa di originale รจ tornata forte e cosรฌ, un viaggio in Grecia, lโincontro e il consiglio con una โvecchia conoscenzaโ ed eccoli entrambi in casa Ribco.
Ribco รจ un cantiere greco con un'esperienza di quasi trentโanni nel mondo dei gommoni, con oltre 600 rib immessi sul mercato mondiale e una filosofia costruttiva che punta a offrire il meglio in termini di materiali, di cura dei dettagli e di qualitร di navigazione.
Queste premesse, di cui ero giร a conoscenza, avevano fatto salire lโattesa di poter finalmente โincontrareโ in mare il primo esemplare arrivato in Italia, il Ribco Venom 34 e di saggiarne di persona tutto quanto decantato.
Lโoccasione si รจ presentata allโArgentario, a Porto Ercole per la precisione, dove รจ stato ormeggiato questo nuovo gommone del cantiere greco, che รจ il piรน piccolo della serie Venom.
Leggi anche: Dalla Grecia arrivano i maxi gommoni di Ribco. A importarli รจ IMD Boats
La giornata in cui ho provato il Ribco Venom 34 era calda, ma spirava una brezza che dava vita ad unโondina non alta, perรฒ molto ravvicinata, una situazione che spesso non consente alle carene di esprimersi al meglio.
In questo caso perรฒ lโopera viva nasce da progettisti che hanno avuto a che fare con il mondo dellโoffshore, dove la velocitร va di pari passo con la sicurezza e il controllo costante del mezzo nautico.
Sul Ribco Venom 34, infatti, abbiamo una carena molto profonda, disegnata dallโarchitetto navale Lorne Campbell, con una V di 60ยฐ a prua e un deadrise di 23ยฐ a poppa.
Il tutto รจ poi completato da due step per garantire prestazioni adrenaliniche appena lโaria prende il posto dellโacqua nel loro incavo.
In piรน ci sono due spray deflector per piano di scivolamento che forniscono appoggio supplementare nelle accostate e aiutano nello stacco dallโacqua durante il passaggio dal dislocamento alla planata.
Una carena โtaglienteโ vista da prua che culmina in uno specchio di poppa su cui sono fissati i due fuoribordo Mercury Verado da 300 cavalli.
E c'รจ ancora margine di potenza, perchรฉ la motorizzazione massima consentita รจ di 700 cavalli.
Salgo a bordo del Ribco 34 Venom e, dopo un rapido giro perlustrativo, mi addentro nella zona di pilotaggio sotto l'hardtop.
Mi colpisce infatti la protezione totale dal sole di tutti e cinque i posti a sedere: due di fronte alla console e tre dietro. Molto bella ed efficace anche la sagoma sportiva delle sedute del pilota e del co-pilota.
Sono contenitive, abbracciano chi vi sta seduto (o in piedi, visto che il sedile รจ abbattibile), e offrono notevole supporto durante il pilotaggio in velocitร o con mare formato. E qui siamo su un gommone che รจ molto veloce.
Siamo in due a bordo del Ribco Venom 34 e usciamo dal porto mettendo in moto i motori nella funzione โSportโ, cioรจ con gli scarichi aperti.
ร una prerogativa dei Mercury Verado, che permette di far risaltare il โromboโ di ogni singolo fuoribordo: un altro modo di caricarsi di adrenalina prima dellโuscita. Tutto comunque รจ convertibile in una soluzione piรน silenziosa in qualsiasi momento.
Nonostante la carena molto affilata del Ribco 34 Venom, la stabilitร รจ totale: non cโรจ rollio, frutto dellโappoggio dei tubolari sullโacqua nella parte centro-poppiera.
Allaccio lo stacco di sicurezza, accendiamo lo strumento Raymarine Axiom Pro 12 fornito di serie, e comincio i test.
Entriamo in planata con i trim a zero intorno ai 2.200 giri e a una velocitร di 16, 5 nodi. A 2.800 giri raggiungiamo i 26 nodi consumando 42 litri/ora per entrambi i motori, che considero una velocitร economica per percorrere lunghe distanze in comfort e risparmiando benzina.
A 3.500 giri il Ribco Venom 34 viaggia a 33 nodi, che passano a 40 a 4.000 giri, per poi superarli decisamente e arrivare a 47 nodi a 4.500 giri.
La sensazione piacevole รจ che la velocitร si sente ma non si percepisce tensione o pericolo; รจ come se navigassimo a 20 nodi e invece siamo a piรน del doppio.
Salgo ancora di giri fino a 5.000 rpm, a una velocitร di 50 nodi e con consumi globali di 140 litri/ora. Siamo ancora in pieno comfort sul Ribco Venom 34.
ร il momento di far entrare in funzione gli step scaricando la carena e arriviamo a 55 nodi, con un consumo globale di 161 litri/ora.
ร in questa fase che provo a mettermi con le ondine in prua e, nulla, le supero con estrema disinvoltura e senza scossoni. Poi mi metto le ondine in poppa, e ancora nulla, poi ancora al traverso e infine al mascone.
Non cambia praticamente nienteโฆ il Ribco 34 Venom รจ sempre perfettamente aderente all'acqua e non tira su neppure uno schizzo dโacqua.
Mi metto a virare sempre piรน stretto, tracciando cerchi via via piรน chiusi. La carena affilata piega parecchio finchรฉ non trova lโappoggio del tubolare interno, ma non si muove di una virgola.
Mi mancano ancora due cose da fare: la prima รจ lo sfizio di provare a lasciare il timone come pubblicizzato dal cantiere a questa velocitร .
Lo faccio con un poโ di timore, che perรฒ rientra subito perchรฉ in effetti la carena sembra essere su una rotaia.
Ultimo step mancante รจ il raggiungimento massimo dei giri. Alzo ancora un poโ i trim e affondo le manette.
A 6.000 giri si toccano i 60 nodi consumando 180 litri/ora totali, e ci sta. A questo punto voglio provare lโultimo tentativo di mettere in difficoltร la carena di questo Ribco Venom 34.
Dopo aver creato un poโ di onda virando sempre piรน stretto, decido di passare a tutta velocitร su quel rimescolio di schiuma. Niente, mi accorgo dellโonda dopo averla giร superata. Incredibile!
Finito il test dinamico mi dedico un poโ agli interni, e anche qui cโรจ veramente tanto da dire.
I tubolari sono costruiti con carbon nero della Pennel et Flipo da 1670 dtex, mentre per le parti in vetroresina sโimpiegano resine e gelcoat isoftalici.
Di serie il piano di calpestio del Ribco Venom 34 รจ rivestito da teak sintetico, mentre su questo modello รจ stato usato il teak massello, molto bello ma ovviamente piรน delicato.
Comincio la ricognizione da poppa. Qui ci sono due plancette inglobate nella struttura di resina e una di queste รจ dotata di scaletta retrattile.
In prossimitร la doccetta e le luci di cortesia presenti un poโ ovunque sulla coperta, cosรฌ come le bitte di ormeggio a scomparsa.
Il prendisole propone due chaise longue con passaggio centrale per raggiungere divano e pozzetto. Per non salire con i piedi sul divano, anche la parte centrale di questโultimo รจ sollevabile, lasciando libero il camminamento centrale.
Perรฒ, allโoccorrenza i cuscini della chaise longue si ribaltano in avanti, si aggiungono due cuscini sul passaggio centrale ed ecco che il prendisole si amplia notevolmente.
In alternativa, due/tre persone possono stare sulle chaise longue e le altre sedute sul divano disposto a baglio. Sollevando la chaise longue (a movimento elettrico) si accede a un ampio vano dove si puรฒ stivare veramente di tutto.
In caso di malfunzionamento o blackout, รจ stato previsto dal cantiere un sistema di emergenza di sgancio del pistone per apertura e chiusura vano manuale.
Altri due gavoni sono disponibili sotto il divanetto. A pagliolo, una griglia centrale permette un corretto scolo delle acque reflue senza residui.
Cโรจ anche un tavolino ribaltabile tipo โaereoโ fissato dietro il sedile tri-posto passeggeri, per un lunch o un aperitivo.
Prima di dedicarmi alla console vado a prua del Ribco Venom 34. Qui allโestremitร , rialzata cโรจ una plancetta con due bitte ed un piccolo vano porta-cime.
Sul piano centrale, piรน in basso invece, troviamo il gavoncino che contiene il verricello elettrico (dotato anche di comando remoto) e a seguire una vera chicca.
Aprendo il coperchio del gavone infatti si apre una cabina completa, grazie ad una tenda con tanto di chiusura centrale, fissata permanentemente al coperchio.
Quindi, in caso di campeggio nautico a bordo del Ribco Venom 34 non cโรจ nulla da montare; basta tirare su il coperchio, et voilร ! Internamente poi, ci sono delle finestrature con zanzariere molto comode, luci a led e gavoni sotto i cuscini.
Una volta chiuso, il gavone รจ sormontabile da un prendisole generoso che occupa tutta l'area di prua.
Mi giro verso la console e trovo la seduta fronte marcia, anchโessa apribile e munita delle stesse tipologie di tende del gavone di prua, in grado di isolare il locale toilette con tanto di finestrature laterali, luci, lavello e WC elettrico.
Qui inoltre ho modo di soffermarmi, aprendo un portello a parete, sulla cura dellโimpianto elettrico allโinterno. Tutto ordinato e fatto con criterio.
Attraverso i passavanti entro ora nellโarea di pilotaggio del Ribco Venom 34. Come accennato il gruppo sedili prevede tre posti dietro per i passeggeri, e due frontali di pilotaggio.
Chi sta dietro puรฒ beneficiare anche di poggiapiedi chiudibili e montati sulle basi di quelli anteriori.
Sotto i cuscini cโรจ un lavello con rubinetto e dallโaltro lato un frigorifero. I sedili anteriori invece, come giร detto sono regolabili. La console รจ molto ampia e funzionale.
Il parabrezza รจ collegato direttamente al T-Top del Ribco 34 Venom, quindi isola totalmente pilota e co-pilota. Lateralmente ai montanti il vetro prosegue con due deflettori.
Il pilota ha davanti a sรฉ un cruscotto in carbonio con su tutta la strumentazione necessaria e quasi tutta fornita di serie.
Oltre allโAxiom Pro 12โ, c'รจ anche il digital switching di Raymarine, la radio Fusion con 4 altoparlanti e il Vhf sempre Raymarine.
Sul modello provato, in piรน cโรจ anche il VesselView di Mercury da 5โ e i pulsanti dei flap. La ruota di governo a tre raggi รจ a sinistra e in basso cโรจ il poggiapiedi strutturale.
Tutta lโarea infine รจ ricoperta da un T-Top in carbonio, molto robusto e aerodinamico, con luci a led nella parte sottostante e integrabile con tendalino parasole estensibile verso poppa.
La zona di guida del Ribco Venom 34 รจ comunque completamente chiudibile con tende apposite, cosรฌ come sono fornite anche tutte le coperture per cuscini e battello da usare durante i periodi di rimessaggio.
Lunghezza ft | m 9,98 |
Larghezza ft | m 3,00 |
Dislocamento a pieno carico | kg 3.000 circa |
Motorizzazione minima | fuoribordo 2 x 200 hp |
Motorizzazione massima | fuoribordo 2 x 350 hp |
Portata persone | 0 (cat. C) |
Serbatoio carburante | 2 x l 250 |
Serbatoio acqua | l 100 |
Posti letto | 2 |
Omologazione CE | B |
Progetto | Cantiere e Lorne Campbell |
Giri/Minuto | Velocitร (Nodi) | Consumo (litri/ora) | Note |
1.230 | 6,6 | 15 |
|
2.000 | 14 | 26 |
|
2.200 | 16,5 | 33 | planata |
2.500 | 20 | 34 |
|
2.800 | 26 | 42 | economica |
3.000 | 27 | 46 |
|
3.500 | 33 | 64 |
|
4.000 | 40 | 82 |
|
4.500 | 47 | 100 |
|
5.000 | 50 | 140 |
|
5.500 | 55 | 161 | |
6.000 | 60 | 180 |
Lieve onda tirata da brezza, sole, carburante 100 l, serbatoio acqua vuoto, equipaggio 2 persone
Ribco Venom 34 con 2x300 cv Mercury Verado
249.000 euro (Iva esclusa)
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L'Idea 80 Sport Deck รจ il modello di punta del cantiere brindisino Idea Marine. ร un daycruiser di 8 metri che abbiamo messo alla prova con due Honda BF150 D, i due motori appena entrati nel segmento dei fuoribordo di 150 cv drive by wire della casa giapponese. Ecco come รจ andata.
Lei รจ la barca Idea 80 Sport Deck del cantiere Idea Marine, loro una coppia di nuovissimi fuoribordo Honda BF150 D con la nuova tecnologia Drive by Wire.
Li ho messi alla prova al Porto di Roma a Ostia durante il meeting Honda Marine, organizzato proprio per la presentazione dei nuovi fuoribordo di media gamma.
Il quadro cosรฌ mi sembra completo. Resta solo da aggiungere che era una bella giornata di sole, anche se fredda, e il mare era calmo.
L'Idea 80 Sport Deck รจ un daycruiser lungo 8 metri fuoritutto, a cui corrisponde un peso di circa 2 tonnellate senza motori.
Considerando che in questo caso a poppa i fuoribordo Honda erano due, dal peso di circa 220 chili ciascuno, piรน 210 litri di carburante e 40 litri di acqua, oltre a 4 persone di equipaggio, diciamo che proprio leggeri al momento del test, non eravamo!
Eppure questi nuovi motori, appena lanciati nel mercato dei fuoribordo di 150 cv, hanno dato sfoggio della loro grinta sin dal basso quando, sollecitati per mandare lo scafo in planata, hanno risposto con una spinta bruciante in grado di mandare in 3,5 secondi tutto questo peso in assetto.
Molto merito va al Blast (Boosted Low Speed Torque) una delle tecnologie messe in campo da Honda da un bel poโ di tempo, insieme al V-Tec di cui questo Honda BF150 D dispone.
Una planata, tra lโaltro che questi motori sull'Idea 80 Sport Deck riescono a far mantenere fino a un minimo di 3.000 giri, a cui corrisponde una velocitร di 14,7 nodi.
Gli Honda BF150 D, inoltre, sono dotati dellโormai noto sistema brevettato ECOmo, che aiuta il pilota a consumare il giusto impostando i motori in un determinato range di giri (tra i 2.000 ed i 4.500) nella migliore condizione per erogare potenza e ottimizzare i consumi.
In pratica il sistema lavora sul rapporto stechiometrico e lo calibra alle effettive necessitร di quel momento specifico.
E il risultato viene messo in luce dai consumi rilevati che, a mio parere, e in particolare in questo periodo, sono anche piรน importanti dei dati riguardanti le velocitร massime ottenute.
Le velocitร di crociera che ho registrato nel mio test รจ intorno a 22 nodi (3.500 giri), con un consumo di 33 litri ora totali, che salgono a 45 totali a 4.000 giri con velocitร intorno ai 27 nodi, per arrivare a 49 litri/ora e una velocitร di 30,5 nodi a 4.500 giri.
Insomma, il driver dell'Idea 80 Sport Deck con i due Honda BF150 D ha un bel range a disposizione, potendo scegliere se dare la prioritร al contenimento dei consumi o alla velocitร .
Da notare che questi dati li ho rilevati con i trim a valore zero di regolazione.
Fuori dai 4.500 giri lโECOmo si disattiva e ovviamente, se si vuole correre, bisogna per forza mettere in preventivo un incremento dei consumi, ma su questo Idea 80 Sport Deck neppure cosรฌ elevati se vogliamo.
Infatti, alla velocitร massima raggiunta, sempre senza uso dei trim, ossia 5.500 giri a 38 nodi, il consumo globale รจ di 92 litri/ora, mentre al massimo dei giri raggiungibili dai motori (6200 giri/min), si attestano sui 109 litri ora (sempre 54 litri circa a motore), mica male!
Dopo aver parlato di consumi, come avevo promesso, diciamo anche il top velocistico raggiunto, ossia 42 nodi a 6.200 giri, ottenuti perรฒ regolando i trim in positivo allโ80/90%.
Dal canto suo lo scafo dell'Idea 80 Sport Deck dimostra di saper tener testa a questi motori anche se 300 cavalli come quelli che abbiamo ora a poppa non sono il โtop installabileโ, che ammonta invece a ben 425 cavalli.
Diciamo quindi che cโรจ ampio margine di miglioramento anche per gli โsmanettoniโ.
La carena, profonda a prua e con un pattino principale e mezzo pattino anteriore per piano di scivolamento, affronta le virate ad alto regime di giri con molta tranquillitร e precisione.
C'รจ poi la gestione iST (intelligent Shift & Throttle) dei motori a migliorare il comfort.
Questo sistema, infatti, agisce su marce e acceleratore attraverso lโuso di un unico leveraggio, cosa che insieme al Drive by Wire regala inserimenti di marcia avanti o indietro morbidi senza โgrattateโ, ma anche una rapiditร di trasmissione degli impulsi dati alle manette e ai motori, il che rende tutto piรน fluido e preciso.
Abbiamo detto che siamo a bordo di un daycruiser di otto metri, studiato per un ampio uso diurno, ma con la possibilitร di trascorrere qualche notte in cabina.
E cominciamo proprio da qui, dove ci accoglie scendendo la scaletta unโarea living con un mobiletto a sinistra, il locale toilette separato di fronte con lavello, wc e doccia, e il letto a prua affiancato da grandi oblรฒ. A poppa c'รจ un secondo letto a due piazze.
In coperta, invece, lโIdea 80 Sport Deck รจ un tipico walkaround, che propone a prua la classica soluzione prendisole rialzato e fisso, e un pozzetto multi funzione, in grado di trasformarsi da semplice punto di seduta per i passeggeri in dinner area (montando il tavolo).
Interessanti, oltre che comodi, i due divanetti a ribalta previsti su entrambe le murate, che vengono attivati allโoccorrenza per ampliare i posti a sedere, altrimenti restano a murata ben incassati senza dare alcun ingombro.
Sempre in pozzetto troviamo il blocco seduta per pilota e co-pilota che puรฒ essere basculante in avanti per liberare una piccola area cucina con lavello, un gruppo fuochi e un eventuale frigorifero (entrambi opzionali).
La postazione di pilotaggio รจ centrale lasciando liberi i passaggi su entrambi i lati per raggiungere la tuga, e la plancia di comando si sviluppa su tre livelli inclinati con un cruscotto per gli strumenti.
Lunghezza f.t. | 7,99 m |
Larghezza | 2,54 m |
Dislocamento senza motori | 2.000 kg ca. |
Serbatoio carburante | 280 l |
Serbatoio acqua | 100 l |
Portata persone | 8 B / 10 C |
Motorizzazione max | 425 cv |
Omologazione CE | Cat. B / C |
Potenza | 150 cv (110,3 kW) |
Tecnologia | 4T - DOHC 4 cilindri in linea V-Tec |
Cilindrata | 2354 cc |
Alesaggio x Corsa | 87x99 |
Regime di giri massimo | 5.000 - 6.000 giri/min |
Alimentazione | Iniezione Elettronica Programmata (Pgm-Fi) |
Rapporto di riduzione al piede | 2,14:1 |
Alternatore | 55A |
Peso | 217 kg |
Colori | Classic Silver - Total White - Sporty White |
Prezzo di listino | 18.877 euro (Iva inclusa) |
Giri/Minuto | Nodi | Honda ECOmo | L/h totali |
700 | 3,2 | 3 | |
1.000 | 4,6 | 4,8 | |
1.500 | 6,3 | 7,8 | |
2.000 | 7,8 | ECOmo | 12 |
2.500 | 9,2 | ECOmo | 19,8 |
3.000 | 14,7 | ECOmo | 29 |
3.500 | 22 | ECOmo | 33 |
4.000 | 27 | ECOmo | 45 |
4.500 | 30,5 | ECOmo | 49 |
5.000 | 34,2 | 70,2 | |
5.500 | 38 | 92 | |
6.200 (max) | 42 | Trim 80/90 | 109 |
Mare calmo, sole, vento di tramontana. Carburante imbarcato: 210 l; acqua: 40 l; equipaggio: 4 persone.
Idea 80 Sport Deck
46.500 euro con dotazioni standard, Iva e motore esclusi
Singolo motore Honda BF150 D
18.877 euro Iva inclusa
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L'Honda BF150 D รจ uno dei nuovi fuoribordo di media gamma della casa giapponese ed รจ un quadricilindrico che attinge molta tecnologia dai modelli piรน grandi. Ve lo proponiamo in un test a confronto su un gommone e una barca open.
Il nuovo Honda BF150D mantiene lo stesso gruppo termico quadricilindrico precedente di 2354 cc, tranne pistoni e airbox che sono stati rinnovati, e lo condivide con gli altri nuovi fuoribordo di media gamma appena lanciati come novitร 2022 dal costruttore giapponese in tre potenze: 115, 135 e, appunto, questo 150 cavalli.
La vera novitร รจ che รจ stato rinnovato nell'elettronica e ora adotta molta della tecnologia usata sui modelli piรน grandi V6. Questo per almeno un paio di motivi: uno รจ quello di allargare sempre di piรน il range di prodotti che sfruttano la stessa collaudata tecnologia, lโaltro รจ di semplificare anche il lavoro dei meccanici e delle officine.
In questo modo si unifica molta della componentistica e la cosa va anche a vantaggio dei proprietari dei motori, che si vedono velocizzare la manodopera e, dunque, pure il conto finale della manutenzione.
Oltre allโestetica, che assume un aspetto piรน sportivo e accattivante, il nuovo midrange di Honda presenta una bocca di aspirazione piรน efficace e una scocca con meno parti che la rende piรน protetta da infiltrazioni dโacqua.
Ma il cambiamento piรน importante, appunto, รจ lโacquisizione dellโelettronica. Fino a oggi infatti in queste potenze Honda offriva motori esclusivamente meccanici, mentre ora si avvale anche del Drive by Wire, gestito tra lโaltro da due canali di controllo: HondaCAN e NMEA 2000.
Sia ben chiaro, comunque, che la versione meccanica resta a catalogo. Sarร lโutente finale a scegliere tra lโuna e lโaltra tecnologia, mettendo anche in preventivo un sovrapprezzo per la versione elettronica.
Il monoblocco V-Tec presenta nuove mappature, che garantiscono maggiore potenza e consumi piรน bassi, argomento questo quanto mai attuale.
Resta invece invariato il sistema Blast, che gestisce il quantitativo di aria/carburante da usare nelle varie situazioni di navigazione, e lโECOmo, il prezioso alleato nella lotta ai consumi.
L'Honda BF150 dispone inoltre della tecnologia iST (intelligent Shift & Throttle) che, grazie allโavvento del Drive by Wire, rende piรน morbide e precise le accelerazioni e il cambio di marcia. Le manette in questo caso sono le stesse dei V6 e possono gestire, debitamente programmate, da 1 a 4 motori.
Dallโelettronica applicata derivano anche benefit nella gestione ordinaria del motore. Per esempio il fuoribordo ora fornisce dati sulle anomalie di vario genere, compresa la presenza di acqua nella benzina, mostrando sul display dello strumento in console un codice errore, che rende piรน facile la diagnosi e quindi la soluzione.
Tutti i nuovi fuoribordo di media gamma, inoltre, sono disponibili in tre varianti di colore: il classico grigio Silver, lโelegante Total White e lo sportivo Sporty White.
L'occasione di avere lo stesso motore su un gommone e su una barca di uguale misura - sei metri e mezzo circa - era troppo ghiotta per non metterli a confronto in questa prova.
Non si รจ trattato, perรฒ, di un test puramente comparativo tra i due differenti scafi, bensรฌ un'occasione utile per capire come lo stesso motore, nella stessa giornata, con le stesse condizioni meteomarine, con lo stesso numero di componenti dellโequipaggio e con solo qualche differenza di carichi liquidi, si sia espresso su due tipologie diverse di natante.
Nello specifico, il mare รจ calmo e il gommone รจ un Altamarea Wave 23 lungo 6,80 metri, mentre la barca รจ una 4XC H22, lunga 6,50 metri, che fa parte della linea di barche di Honda Marine.
Oltre al dislocamento, le differenze registrate nel nostro test fra l'uno e l'altra stanno nei liquidi imbarcati: 110 litri di carburante + 40 di acqua sul gommone Altamarea; solo 50 litri di carburante sulla barca 4XC H22 SD. Entrambi hanno le carene pulite
Differenti anche le eliche installate: una 14 ยพ x 18โ sul gommone, una 14 ยฝ x 17โ sulla barca. Entrambe in acciaio a tre pale. Comโรจ andata dunque?
Diciamo subito che lโelettronica ha regalato un impatto favorevole sulla monoleva di entrambi gli scafi che, con una gestione semplice e intuitiva delle varie fasi di navigazione, ha dato morbidezza nellโinnesto delle marce e prontezza nella risposta e nel passaggio dalla marcia avanti alla retro.
Gli strumenti digitali in plancia su entrambi i natanti visualizzano in modo chiaro unโinfinitร di dati utili, tra cui il consumo orario, il consumo litro/miglio, oltre a giri, velocitร in nodi, trim e lโimmancabile condizione dellโECOmo, ora visibile con lโaccensione di una โpalpebraโ verde sopra i valori numerici dei giri/motore.
Lโingresso in funzione dellโECOmo avviene a 2.000 giri con velocitร ancora sotto la planata (6,6 nodi per l'Altamarea Wave 23 e di 5,8 nodi per il 4XC H22SD) e si disattiva per entrambi superati i 4.500 giri.
Con i trim a zero su entrambi gli scafi rileviamo una sensibile differenza di prestazioni a pari regime di giri: a 4.500 giri/min il gommone naviga a 25,8 nodi mentre il 4XC H22SD a 23 nodi.
Ovviamente in questo caso entrano in gioco anche i differenti pesi dei natanti, seppur in parte compensati dai differenti carichi di liquidi. Parlando di consumi i dati sono veramente interessanti.
Piรน nel dettaglio: sullโAltamarea Wave 23 a 4.000 giri, in pieno ECOmo, si plana a 22,2 nodi consumando 22 litri/h; sul 4XC H22SD a paritร di giri, la velocitร รจ inferiore di 3 nodi (19 nodi), ma i consumi scendono a 19 l/h, attestandosi a un solo litro per miglio.
Anche considerando per lo scafo 4XC una velocitร di crociera di 21 nodi a 4.200 giri i consumi rimangono irrisori, pari a 20 litri/miglio. Risultati questi che tornano utili, oltre che al portafoglio, anche allโautonomia.
Andiamo a vedere ora ai giri piรน alti uscendo dalla tutela dellโECOmo, che si disattiva a 4.600 giri. Ci mettiamo quindi a 5.000 giri, sempre con i trim a zero.
Qui la barca risente un po' del maggior peso rispetto al gommone e per far lavorare bene il redan in carena, che รจ di progettazione Ranieri International, sarebbe forse meglio agire sul trim.
Ma la prova รจ a zero trim e dunque registro che a 5.000 giri/minuto sono 26 i nodi toccati dal 4XC H22SD, con un consumo di 29 litri/h, contro i 29,3 nodi dellโAltamarea e 42 litri/h di consumo.
In questo caso il confronto favorisce lโimbarcazione che ottiene 3 nodi in meno di velocitร , ma risparmia 13 litri/h in consumi. Ma vi anticipo che questi si riequilibrano a pieno regime di giri che, su entrambi i natanti, riesco a raggiungere solo agendo sui trim.
Per via della conformazione della carena, sullโAltamarea occorre portare il trim addirittura al 94/100% della sua corsa per raggiungere i 6.100 giri/min, mentre basta il 75% della sua corsa sul 4XC H22SD per raggiungere i 6.200 giri/min.
A pieno regime le velocitร sono pari a 35,5 nodi per la barca e di 38 nodi per il gommone. I consumi in entrambi i casi si livellano intorno ai 53/54 litri/h.
La spinta dal basso dell'Honda BF150 D si fa poi sentire in fase dโingresso in planata, che per entrambi gli scafi non supera i 4 secondi, lievemente piรน favorevole al gommone, cosรฌ come anche il dato riguardante il โminimo di planataโ, che risulta essere di 9-10 nodi per lโAltamarea Wave 23 contro i 12/13 del 4XC H22SD.
Cominciamo dal gommone. L'Altamarea Wave 23 con i suoi 6,80 metri nasce per uso diurno e presenta doppio prendisole fisso ed una coperta spaziosa con vani ben distribuiti e una console centrale.
La carena ha il cavallino arretrato e pertanto il battello naviga mantenendo la prua bassa sullโacqua, ma senza mai beccheggiare o risultare eccessivamente aderente all'acqua.
I tubolari dalla forma sinusoidale favoriscono il mantenimento โasciuttoโ della coperta, facendo defluire verso lโesterno lโacqua lavorata dallโopera viva a prua.
Dal canto suo invece, il 4XC H22SD รจ un progetto del cantiere Ranieri International ceduto a Honda Marine ed รจ un Walk Around cabinato di 6,50 metri che propone in carena un redan, il cui compito รจ favorire lo stacco dallโacqua e garantire maggior sostentamento allo scafo in velocitร .
La coperta รจ totalmente per la vita diurna, con un prendisole ricavato sulla tuga e un lavello ricavato sotto il divano di pilotaggio. ร anche possibile installare un angolo cottura con frigorifero. Sotto la console di comando si rivela un vano con due posti letto.
Potenza
150 hp (110,3 kW)
Tecnologia
4 tempi โ DOHC 4 cilindri in linea V-TEC
Cilindrata
2354 cc
Alesaggio x corsa
87 x 99
Regime di giri massimo
5.000 โ 6.000
Alimentazione
Iniezione Elettronica Programmata (PGM-FI)
Rapporto di riduzione al piede
2,14:1
Alternatore
55 A
Peso
217 kg
Dotazioni
Di serie: Nmea 2000 โ Blast โ ECOmo
Optional: Trolling Control
18.877 euro, Iva inclusa
HONDA BF150 D SUL GOMMONE ALTAMAREA WAVE 23
Elica 14 ยพ x 18โ - 3 pale in acciaio
Carico: 3 persone + 110 litri di carburante + 40 litri di acqua
Giri/minuto | Velocitร (nodi) | Consumo (l/h) | Trim (%) |
|
650 | 2,2 | 1,2 | 0 |
|
1.000 | 3,7 | 2,2 | 0 |
|
1.500 | 5 | 4 | 0 |
|
2.000 | 6,6 | 6 | 0 | ECOmo |
2.500 | 8 | 10 | 0 | ECOmo |
3.000 | 11,9 | 10 | 0 | ECOmo / Min. planata |
3.500 | 18 | 16,5 | 0 | ECOmo |
4.000 | 22,2 | 22 | 0 | ECOmo |
4.200 | 23,2 | 23 | 0 | ECOmo / Crociera |
4.500 | 25,8 | 32,4 | 0 | ECOmo |
5.000 | 29,3 | 42 | 0 | Fine ECOmo |
5.500 | 33,8 | 50,2 | 40% |
|
6.000 | 36,4 | 54 | 94% |
|
6.100 | 38 | 54 | 100% |
|
6.200 | - | - | - |
|
HONDA BF150 D SULLA BARCA 4XC H22SD
Elica 14 1/2 x 17 - 3 pale in acciaio
Carico: 3 persone + 50 litri di carburante
Giri/minuto | Velocitร (nodi) | Consumo (l/h) | Trim (%) |
|
650 | 2 | 1,2 | 0 |
|
1.000 | 3,2 | 2 | 0 |
|
1.500 | 4,7 | 3,6 | 0 |
|
2.000 | 5,8 | 5,4 | 0 | ECOmo |
2.500 | 7 | 9 | 0 | ECOmo |
3.000 | 13 | 12,8 | 0 | ECOmo / Min. planata |
3.500 | 14,3 | 16,5 | 0 | ECOmo |
4.000 | 19,2 | 19 | 0 | ECOmo |
4.200 | 21 | 20 | 0 | ECOmo / Crociera |
4.500 | 23 | 25 | 0 | ECOmo |
5.000 | 26 | 29 | 0 | Fine ECOmo |
5.500 | 28,7 | 47 | 0 |
|
6.000 | 33 | 52 | 0 |
|
6.100 | - | - | - |
|
6.200 | 35,5 | 53 | 75% |
|
| Altamarea Wave 23 | 4XC H22SD |
Lunghezza f.t. | 6,80 m | 6,50 m |
Larghezza f.t. | 2,70 m | 2,42 m |
Peso senza motori | 830 kg | 1.200 kg |
Motorizzazione max | 200 cv | 230 cv |
Serbatoio carburante | 170 l | 200 l |
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Il nome della tecnica del Popping nasce da una danza funk e hip hop, ma per le sue caratteristiche รจ stato adottato anche nel mondo della pesca. Ecco di cosa si tratta.
Il termine della tecnica Popping nella pesca sportiva deriva da pop (schiocco), che allโorigine corrispondeva a uno scatto improvviso fatto dal ballerino di una delle due discipline (funky e Hip Hop). Questo tipo di movimento, a scatti, ha incuriosito parecchio alcuni appassionati di pesca, che hanno pensato di farne una disciplina da praticare con gli artificiali.
La tecnica Popping proviene dall'oriente, come lo Slow Pitch che abbiamo giร trattato su queste pagine (leggi qui), ed รจ praticabile dallโimbarcazione e con lโuso di artificiali. Diciamo subito che a differenza della traina, non prevede che il movimento dellโesca venga imposto dal movimento dellโimbarcazione, bensรฌ dallโoperato umano, quindi dallโangler che impugna lโattrezzatura.
Le prede preferite a cui si puรฒ mirare possono essere anche di grandi pezzature. Ad esempio nei mari caldi si possono attaccare i GT (Giant Trevally), cosรฌ come le cernie e i barracuda ed รจ una tecnica che si pratica in molte aree dove รจ presente il reef (barriera corallina).
Per praticare la tecnica Popping ci si deve avvalere di esche artificiali di superficie o affondanti (chiamate popper), che saltano producendo rumore e attirando lโattenzione di grandi predatori, attraverso una modalitร di recupero con il mulinello che miscela velocitร e movimenti differenti.
Le canne da usare per questo tipo di specialitร non sono molto lunghe (solitamente meno di tre metri), ma con strutture che consentano il lancio a distanza dei popper, che possono raggiungere anche i 200 grammi di peso.
Per quanto concerne i mulinelli invece si preferiscono quelli particolarmente adatti a lavori gravosi, come per esempio contrastare prede importanti, buona velocitร di recupero, e capacitร dโimbobinare del trecciato di alto libbraggio (60/80 libbre).
Il terminale deve in ogni caso prevedere un filo piรน resistente alle abrasioni del trecciato,pertanto si puรฒ optare per il nylon o il fluorocarbon. Infine si chiude il terminale con lโesca, ovvero il popper, che attraverso il movimento sapiente del mulinello, puรฒ anche simulare un pesce ferito o che sta scappando.
La parte โcatturanteโ di questi artificiali sarร composta da ancorette e da ami, il tutto senza ardiglioni per evitare di arrecare danni irreparabili alle prede, soprattutto quando lo scopo รจ poi quello di rilasciarle a fine combattimento.
Determinante รจ la forma del popper. Predilette le esche filanti, che rendono bene sia durante recuperi lenti che durante le accelerazioni inferte con il mulinello e la forma concava della bocca, che serve invece a produrre rumore attirante verso i predatori.
Scopri anche la tecnica dell'Eging proveniente dal Giappone
Drag รจ il termine con cui si definisce la frizione del mulinello da pesca, ed รจ molto importante saperla tarare per non perdere il pesce.
Alla voce โdragโ corrisponde un dato indicato nelle caratteristiche tecniche dei mulinelli e indica la capacitร di rallentamento o di freno del filo da pesca.
Quando ad esempio si parla di max drag pari a โtotโ chilogrammi, si indica il valore massimo di chiusura della frizione del mulinello, ed รจ un dato importante perchรฉ oltre quel valore, il freno non tiene piรน e il filo potrebbe sbobinarsi pur non aprendo la frizione.
Il valore รจ espresso in chilogrammi ma, sia chiaro, non sta a indicare il peso massimo della preda catturabile con quel mulinello, bensรฌ รจ un valore piรน correlato al filo che si puรฒ imbobinare sul mulinello e puรฒ essere indicativo del grado di sopportazione della forza (misurata in newton) che la preda potrebbe imprimere sul filo e di conseguenza sul mulinello in seguito al suo tentativo di fuga.
Saper usare correttamente la frizione durante una battuta di pesca รจ molto importante, perchรฉ da questa pratica puรฒ dipendere la riuscita di una cattura; inoltre salvaguarda lโattrezzo che, oltre certi carichi o se mal impiegato, potrebbe subire danni alle varie parti che lo compongono (archetto, dischi, molla, etc.).
I principali errori che si possono commettere nella taratura della frizione di un mulinello sono la frizione troppo aperta e la frizione troppo chiusa.
Se la frizione รจ troppo aperta non si riesce in pratica ad avere la meglio sul pesce, che piรน tira, piรน trascina filo con sรฉ. Oltretutto quando si ha la frizione troppo aperta si puรฒ facilmente pensare di aver allamato un pesce piรน grande di quanto non lo sia in pratica, perchรฉ la frizione continua a stridere e il pesce a scappare portandosi il filo.
Quando invece la frizione รจ troppo chiusa, si puรฒ avere una prima sensazione di avere in pugno la preda, vista la capacitร di contrastare la fuga del pesce e la velocitร di recupero, ma non potendo dare sfogo alle sfuriate del pesce allamato che cerca di liberarsi, la lenza diventa ad alto rischio di rottura.
Pertanto, a seconda del tipo di pesca che si pratica e di filo che si voglia imbobinare, รจ importante tenere conto in fase di acquisto del massimo valore di โdragโ del mulinello, ma altrettanto lo รจ una sua corretta taratura.
Lโideale, รจ tenerla a un valore intermedio o comunque inferiore al carico di rottura dichiarato, cioรจ tale da consentire di sentire, ferrare adeguatamente e contrastare la preda, senza serrare in modo estremo.
Anche grosse prede possono essere portate in superficie con un poโ di pazienza e una frizione che consenta il cosiddetto tira e molla, dando modo al pesce di sfogarsi e stancarsi, senza perรฒ mai perderne il controllo, a meno che non ci mettano in seria difficoltร , per esempio intanandosi, e rendere impossibile il loro recupero. ร il caso dei gronghi, ma anche di alcune cernie che, se catturate in prossimitร delle loro tane, potrebbero tentare di nascondervisi appena allamate.
ร facile intuire, quindi, come un rapido recupero impedisca al pesce di trovare ripari, scongiurando l'aumento di difficoltร , se non addirittura l'impossibilitร , di riuscire a imbarcare il pesce.