Beneteau Antares 9 OB, di metro in metro la famiglia cresce

Categorie: I Nostri Test
30 Dicembre 2018
Beneteau Antares 9 OB, di metro in metro la famiglia cresce

Con il Beneteau Antares 9 OB, la gamma dei fuoribordo si avvicina sempre di più alle misure dei modelli entrobordo, ma non perde lo spirito sportivo.

Il trend che vede sempre più cruiser rivolgersi alle motorizzazioni fuoribordo è ormai un dato consolidato, non sorprende quindi che anche gli Antares OB (acronimo di outboard, fuoribordo) continuino la loro crescita verso le misure maggiori puntando sulle motorizzazioni fuoribordo e in particolare sulla partnership con Suzuki Marine. Questo Beneteau Antares 9 OB suggella formalmente la congiunzione tra i modelli fuoribordo Antares 6, Antares 7 e Antares 8 e gli entrofuoribordo Antares 30 e 36 di 10 e 11 metri anche con il fly.

Beneteau Antares 9 OB, il test

La barca in prova è motorizzata con una coppia di Suzuki DF200 cioè la potenza massima consigliata dal cantiere. In compenso il mare di Barcellona non promette di fare sconti al Beneteau Antares 9 OB e infatti la navigazione è molto bagnata anche se, tra qualche botta violenta e con i tergi che funzionano a pieno ritmo, riusciamo e prendere tutti i 6 mila giri di cui sono capaci i due Suzuki. Già questo un eccellente risultato, considerando che con un mare così saranno davvero pochi i diportisti che si avventureranno fuori dal porto.

Ovviamente il mare mosso incide anche sui consumi e questo deve essere tenuto in conto leggendo i risultati del test. Infatti, con mare calmo si sono toccati agevolmente i 40 nodi, quindi un contenimento dei consumi è facilmente ipotizzabile. Ma già così si possono trarre delle interessanti considerazioni: la prima è che al limite della planata (13 nodi, 3.400 giri, 39 l/h) la navigazione è decisamente economica, la seconda è che a una velocità di circa 20 nodi la crociera continua abbastanza in economia, per poi crescere quando si punta ad andature più elevate.

Non prendo i dati di accelerazione che sarebbero troppo compromessi dalle condizioni del mare e mi concentro invece sulla risposta del Beneteau Antares 9 OB nell’affrontare le onde. Detto degli spruzzi sulla coperta e qualche impatto un po’ violento, la navigazione prosegue abbastanza sicura e la pronta risposta dei due Suzuki ha sicuramente la sua dose di merito nel contesto generale. Come era facile immaginare il raggio di virata è molto stretto e la reazione ai repentini cambi di direzione lascia tranquilli. Con questa ultima verifica posso riprendere la via del porto.

  

Beneteau Antares 9 OB, a bordo

La versatilità è l’elemento dominate su questa barca. Il pozzetto presenta tre allestimenti differenti: da grande solarium (con una struttura in tubi un po’ laboriosa da montare) a dinette, per poi averlo tutto sgombro per le battute di pesca. Senza dimenticare che il divanetto di poppa scorre in avanti così da poter tenere i due Suzuki sollevati fuori dall’acqua. L’accesso alla plancetta è facilitato dal cancelletto a dritta, mentre a prua si arriva attraverso due passavanti essenziali nelle dimensioni, ma ben supportati dalla robusta battagliola e dal tientibene sulla tuga. A prua, bel prendisole che occupa quasi tutto lo spazio disponibile.

  

La tuga, decisamente importante senza per questo appesantire il profilo esterno, garantisce in quadrato una buona altezza e anche qui c’è l’imbarazzo della scelta sugli allestimenti. La dinette diventa una cuccetta doppia abbassando il tavolo, mentre la sua propaggine prodiera, grazie alla spalliera basculante, può offrire anche una seduta frontemarcia. Il lato di dritta è invece occupato dal mobile cucina a murata con un’ampia dotazione (volendo c’è anche il microonde), con a pruavia la plancia di comando servita da una seduta singola e dalla comodissima porta laterale. Quest’ultima, con il tettuccio e la finestratura a sinistra scorrevoli, garantisce un’eccellente aerazione e anche la luminosità dell’ambiente è ottima, sfruttando anche i due lucernari che corrono ai lati del celino.

  

Due le cabine sul ponte inferiore: quella di prua ha la cuccetta a compasso per trasformarla con una semplice manovra da matrimoniale a doppia. Tutto sommato vivibile anche quella a centro barca con un accesso che mi aspettavo più angusto. Un po’ sacrificato invece il bagno, ma forse mi stavo dimenticando che sono su un nove metri (8 m di scafo), quindi anche quest’area deve essere apprezzata per lo sfruttamento degli spazi e il buon livello dei materiali e la loro lavorazione.

  

I numeri di Beneteau Antares 9 OB

  • Lunghezza ft …………………………………………. m 8,25
  • Lunghezza scafo …………………………………… m 7,98
  • Larghezza ……………………………………………… m 2,99
  • Immersione …………………………………………… m 0,60-0,90
  • Dislocamento a vuoto senza motori ……… kg 3.776
  • Dislocamento a vuoto …………………………… kg 4.340
  • Motorizzazione max ……………………………… cv 400
  • Motorizzazione ……………………………………… Suzuki DF200 2x200 cv
  • Serbatoio carburante …………………………… l 2x200
  • Serbatoio acqua …………………………………… l 160
  • Portata persone …………………………………… 6/10
  • Omologazione CE …………………………………. B/C

Prestazioni

  • 650 giri ………………… 2,3 nodi ………… 2,7 l/h ………… 55 db
  • 1000 giri ……………… 3,6 nodi ………… 5,4 l/h ………… 60 db
  • 1500 giri ……………… 5,5 nodi ………… 9,7 l/h ………… 64 db
  • 2000 giri ……………… 7,2 nodi ………… 15 l/h ………… 66 db
  • 2500 giri ……………… 8,4 nodi ………… 21 l/h ………… 69 db
  • 3000 giri ……………… 9,3 nodi ………… 30 l/h ………… 75 db
  • 3500 giri ……………… 13 nodi …………… 41 l/h ……… 77 db
  • 4000 giri ……………… 20 nodi …………… 51 l/h ……… 80 db
  • 4500 giri ……………… 25 nodi …………… 70 l/h ……… 82 db
  • 5000 giri ……………… 29 nodi …………… 86 l/h ……… 86 db
  • 5500 giri ……………… 33 nodi ………… 106 l/h ……… 89 db
  • 6000 giri ……………… 37 nodi ………… 130 l/h ……… 90 db

Condizioni della prova

  • Mare mosso, carena pulita, carburante 380 l, acqua vuoto, equipaggio 3 persone

Prezzi

  • Beneteau Antares 9 OB solo scafo …………… 61.110 euro (Iva esclusa)
  • Suzuki DF200 …………………………………………… da 19.900 euro (Iva inclusa)
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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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