Sergio Davì conquista il Pacifico in gommone! Una nuova impresa nel raid da Palermo a Los Angeles

Categorie: News Varie
21 Marzo 2022
Sergio Davì conquista il Pacifico in gommone! Una nuova impresa nel raid da Palermo a Los Angeles

Partito a dicembre 2021 in gommone da un porticciolo di Palermo, con Los Angeles come meta finale passando per due oceani, Sergio Davì è appena approdato nel Pacifico dopo aver attraversato l'Atlantico segnando anche un nuovo record.

Se già la traversata atlantica è stata impegnativa, non più facile per altri aspetti è stata la navigazione di otto ore e mezza lungo il canale di Panama, al termine del quale Sergio Davì si è affacciato nell'oceano Pacifico.

Con questa tappa, il comandante ha portato a compimento una nuova impresa nell'ambito del suo raid Ocean to Ocean Rib Adventure, da Palermo a Los Angeles su un gommone di 10 metri motorizzato con due fuoribordo Suzuki da 300 cavalli.

Dopo aver superato il suo stesso record di traversata atlantica in soli sei giorni di navigazione no-stop da Capo Verde alla Guyana Francese, Sergio Davì ha messo a segno un altro obiettivo importante: percorrere due oceani su un gommone di soli 10 metri, che è il Nuova Jolly Prince 38 CC.


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Leggi anche: Davì ce l’ha fatta! Da Capo Verde alla Guyana francese battendo il suo record atlantico


Un canale non facile da superare quello che separa i due oceani

Se le difficoltà nelle navigazioni oceaniche sono influenzate dagli umori meteomarini, il percorso, solo apparentemente più tranquillo, lungo il Canale di Panama è invece condizionato da rigide regole imposte dalle autorità, per ovvie questioni di gestione in sicurezza del traffico.

Immaginate le proporzioni di un gommone di 10 metri rispetto a quelle dei numerosi enormi mercantili che abitualmente solcano quella tratta!

Non a caso il transito dell'Aretusa Explorer (questo è il nome del gommone di Sergio Davì) ha richiesto otto ore e mezza di navigazione, fatte di notte, per percorrere appena 49 miglia.

Questo perché ha dovuto navigare seguendo alla lettera le istruzioni ricevute dalle autorità. E se otto sono state le ore di navigazione, otto sono invece stati i giorni necessari a Sergio Davì per avere l'autorizzazione ad attraversare il Canale di Panama.

Lo stress test passato dal gommone, dai motori e dall'elettronica

Gli otto giorni di attesa Davì li ha trascorsi allo Shelter Bay Marina di Fuerte Sherman, località situata in prossimità del Canale di Panama, dove oltre al riposo ha approfittato per fare nuove ispezioni di tutto l'equipaggiamento e proseguire in sicurezza nel raid da Palermo a Los Angeles.

Già prima, Davì aveva usato la sosta a Cartagena, in Colombia, per fare un check-up generale ai due Suzuki DF300B, che era stato preventivamente programmato con Suzuki Motor de Colombia, ma anche un controllo generale al Nuova Jolly Prince 38cc e alle strumentazioni elettroniche di Simrad.

Nonostante lo stress di navigazione a cui sono stati sottoposti, sia i motori sia il gommone e la strumentazione elettronica hanno mantenuto la loro efficienza e sono pronti a ripartire alla volta di Los Angeles nel nuovo tratto dell'oceano Pacifico.

Nell'attraversamento del Canale di Panama, a bordo dell'Aretusa Explorer impegnato nel raid Ocean to Ocean Rib Adventure da Palermo a Los Angeles in gommone, c'è stato anche un ospite speciale.

Stefano Germani, financial manager della I-Tronik, uno degli sponsor dell'impresa, si è infatti imbarcato in Colombia e ha accompagnato il comandante Sergio Davì nella traversata panamense.

Ancora nuove sfide attendono Davì nel raid da Palermo a Los Angeles

L'arrivo nell'oceano Pacifico segna una nuova partenza per Sergio Davì, il quale dovrà percorrere ancora 3.000 miglia fino alla meta di Los Angeles, risalendo le coste del sud America e del centro America fino alla città californiana.


Clicca ed entra nel sito della Ocean to Ocean Rib Adventure, da Palermo a Los Angeles


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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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