Un “top” sulla testa può fare la differenza

Categorie: Fishing
31 Maggio 2019
Un “top” sulla testa può fare la differenza

Che si tratti di un Hard-top o di un T-top, l’importante è che offra protezione dal sole e dalla pioggia. Vediamo di cosa si tratta.

I top sono nati per i fishing boat, all’inizio quelli blasonati di provenienza americana, e poi il loro utilizzo è stato esteso anche su scafi di altra tipologia, gommoni compresi. Stiamo parlando delle coperture per le consolle che possono assumere il nome di Hard-top, se rigide e realizzate in vetroresina, oppure semplicemente T-top quando la struttura portante è rigida, ma la copertura è di tessuto.

T-top, perché si chiama così

Con il nome T-top si va a individuare un particolare tipo di copertura che, come il nome stesso lascia intendere, ha forma a T se vista lateralmente. La struttura normalmente è realizzata con tubi di alluminio di grosso diametro (anche fino a 5 cm) o, in alcuni casi, di acciaio inox o carbonio, anche se così i costi sono decisamente superiori. La copertura è di tessuto Canvas, leggero e abbastanza resistente agli agenti atmosferici anche se, vista la consistenza propria del materiale di copertura, è bene mettere in preventivo una sostituzione del tessuto in un arco di tempo più o meno lungo. I T-top sono fissati sia al piano di calpestio dello scafo sia alla consolle, diventando così un tutt’uno, al punto che i tubi vengono spesso impiegati anche come tientibene a cui tenersi durante la navigazione. In commercio ne esistono di “dedicati”, che nascono quindi con la barca a cui sono destinati, e quelli “compatibili”, ovviamente di svariate cromie. Quelli compatibili vengono prodotti dalle aziende di accessoristica che ne prevedono l’installazione su un ampio range di scafi, sfruttando sistemi a slitta per adattarli alle singole conformazioni degli scafi stessi.

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Hard-top per una maggiore protezione

L’alternativa al T-top è l’Hard-top che, come dice la parola stessa, è rigido nella sua totalità. Spesso prevede le stesse strutture a tubi del T-pop, ma la copertura è di vetroresina. Questo garantisce una struttura molto più longeva nel tempo e, rispetto al T-top, c’è la possibilità di sfruttare la parte esterna superiore per il fissaggio di antenne, divergenti, fari di profondità e anche sovrastrutture come una seconda postazione guida, i tuna-tower. Il tuna-tower non si può montare su qualsiasi barca: infatti siamo abituati a vederli su prestigiosi fishing boat, e nascono per essere impiegati come torri di avvistamento a distanza delle prede (tonni, marlin o pesci spada) ed equipaggiati di una seconda postazione di guida completa: così, durante il combattimento, il pilota ha modo di vedere direttamente la preda e muoversi di conseguenza senza attendere istruzioni da chi sta in pozzetto. Il tuna-tower viene fissato a un tetto rigido e ben robusto, raggiungibile con apposite scalette di alluminio o acciaio ed è a sua volta dotato di copertura per proteggere il pilota dal sole. Purtroppo dall’alto si risente parecchio del rollio quando c’è mare mosso o onda lunga e quindi occorre essere abituati a pilotare da quella postazione.

Sia l’Hard-top che il T-top possono essere chiusi, per consentire il pilotaggio di uno scafo anche durante le giornate fredde o piovose. Solitamente adottano a tale scopo delle tende scomponibili in canvas munite di finestrature in pvc, con bottoni e cerniere che ne consentono la chiusura totale o parziale a seconda del periodo e del momento. Inoltre, tali chiusure tornano utili anche durante lo stazionamento in porto, perché isolano da occhi indiscreti e dagli agenti atmosferici strumentazione e altro. Entrambi i sistemi di copertura possono anche essere integrati con accessori utili alla navigazione o in pesca, come per esempio apparati elettronici, faretti per il pozzetto o di profondità, box elettronica, divergenti, luci, vhf, hi-fi. Possono essere previste anche delle comode tasche per i giubbini di salvataggio che così stanno in alto, a portata di mano e non occupano spazio nei gavoni.

L’adozione di un T-top o un Hard-top va valutato con attenzione in fase di acquisto della barca, perché l’Hard-top ha costi più elevati a favore di una durata maggiore, ma non sempre si può installare. Il T-top è più universale e facile da adattare: con una spesa media di circa 900/1.000 euro si può trovare una soluzione valida, lontana dai costi proposti per qualcosa di simile dai cantieri. Un consiglio però: occhio anche all’estetica, perché si tratta di un elemento che va ad arricchire il vostro scafo e il suo valore!

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Luciano Pau

Giornalista con esperienza ultratrentennale nel mondo della nautica, e motonautica in particolare, si è da tempo specializzato anche nella pesca sportiva, settore dove ha maturato una profonda esperienza come giornalista e organizzatore di eventi.
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