Cranchi Panama 24, l’erede di una grande tradizione

Categorie: I Nostri Test
17 Dicembre 2017
Cranchi Panama 24, l’erede di una grande tradizione

Il Cranchi Panama 24 è l’ultimo dei modelli fuoribordo del cantiere italiano, quindi a lui spetta il compito di proseguire una storia ricca di successi.

Quando si parla di Cranchi, subito il pensiero corre ai lussuosi motoryacht vanto della cantieristica italiana. Poi, basta passeggiare per un qualsiasi porto turistico e, osservando le barche più “normali”, si nota quanti daycruiser di medie, e anche un po’ meno, dimensioni portino il granchio stilizzato, simbolo del cantiere, sulla fiancata. Dire che ci troviamo di fronte a un’azienda che ha fatto la storia della nautica da diporto italiano è affermare un’ovvietà e tutta questa tradizione, ora che le scelte produttive hanno puntato su barche di maggiore prestigio, è sulle spalle di questo Panama 24, unico modello dell’attuale offerta fuoribordo.

Cranchi Panama 24, il test

Non vorrei che l’introduzione potesse sminuire la barca che mi accingo a provare. In realtà, il Cranchi Panama 24 merita molta attenzione, non solo per tutta la storia e la competenza che sta alle sue spalle, ma anche perché è una bella barca da crociera diurna, ma con una cabina pronta a concedere il gusto dell’avventura per una navigazione di qualche giorno.

Eccomi quindi sui pontili di Marina di Verbella pronto ad affrontare un lago Maggiore calmo come raramente mi è capitato di trovare. A poppa un Mercury Verado F250, quindi un po’ meno della potenza massima applicabile, ma ugualmente “vivace” come i cavalli Mercury sanno essere. Ne ho subito conferma come abbasso le manette, la progressione è buona anche se non bruciante, e la punta velocistica la raggiungo a 6 mila giri a 36 nodi, per la verità lavorando un po’ di trim si riescono a “prendere” altri 200 giri, ma si perde in velocità, quindi tanto vale desistere. Anche perché la velocità raggiunta per una barca da crociera è già un buon dato. Per la cronaca l’elica è una Mercury Enertia di acciaio a tre pale da 16” che garantisce una buona efficienza, anche a giudicare dai consumi: 28 l/h a 24 nodi è un bel navigare, ma si può fare anche meglio al limite della planata a 2.200 giri, 9,5 nodi e 11 l/h, questione di scelte.

Merito del generoso Mercury Verado F250, ma anche della bella carena disegnata da Aldo Cranchi che mette in mostra tutte le sue doti. Quando cerco di metterla in difficoltà con le solite manovre repentine, replica con una direzionalità e trasmettendo una sensazione di sicurezza davvero notevoli. Quindi, anche per chi sta pensando al Cranchi Panama 24 per avvicinarsi alla nautica, è una bella garanzia.

Cranchi Panama 24, diurna solo all’apparenza

Se amate le barche supersportive il Cranchi Panama 24 al primo sguardo potrà non conquistarvi, ma il consiglio è di salire a bordo e molto probabilmente cambierete opinione. Certo la struttura del tendalino non aiuta lo slancio delle linee ma, come si mette piede in pozzetto, si apprezza subito la disposizione degli elementi davvero accogliente e i volumi ben distribuiti, con un divano a U e relativo tavolo ad accogliere gli ospiti. A prua, le signore saranno conquistate invece dal solarium integrale che occupa praticamente tutta l’area coprendo (ma è possibile togliere il cuscino) anche l’osteriggio; comoda pure l’imbottitura sotto il parabrezza a fungere da piccola spalliera. La plancia è un po’ vuota senza il monitor multifunzione, ma gli strumenti digitali e analogici (ma perché tutti e due?) provvedono a dare tutte le informazioni necessarie. Bello il design del parabrezza che si rivela anche ben protettivo. Ultima annotazione per la seduta che, una volta ribaltata, permette di accedere al mobile cucina: dotazione classica e non servirebbe nulla di più.

Scendo in cabina convinto che con uno scatto me la cavo e invece scopro un ambiente ben articolato, ma soprattutto vivibile oltre ogni immaginazione. Dietro la scala di discesa c’è la cuccetta doppia che permette, se si naviga in coppia, di lasciare quella di prua allestita a dinette, mentre il bagno in locale separato è essenziale, ma agibile anche per i più robusti. Quanto alla lavorazione e qualità dei diversi materiali, il Cranchi Panama 24 è il “piccolo” di un cantiere abituato ad avere a che fare con motoryacht di grandi dimensioni e altrettanto raffinate finiture, quindi ne eredita tutta la capacità e competenza. C’è da aggiungere altro?

I numeri del Cranchi Panama 24

  • Lunghezza ft ……………………… m 8,32 (con motore)
  • Larghezza ………………………… m 2,50
  • Immersione ……………………… m 0,90
  • Dislocamento …………………… kg 1.870 (senza motore)
  • Motorizzazione ………………… Mercury Verado 250
  • Motorizzazione max …………… cv 300
  • Serbatoio carburante …………… l 270
  • Serbatoio acqua ………………… l 70
  • Portata persone ………………… 8
  • Categoria CE …………………… B

Prestazioni

  • 600 giri …………… 2,8 nodi ……… 1,7 l/h …… 50 db
  • 1000 giri ………… 4,1 nodi ……… 3,7 l/h …… 53 db
  • 1500 giri ………… 7,1 nodi ……… 6,2 l/h …… 58 db
  • 2000 giri ………… 8,8 nodi ……… 9,6 l/h …… 63 db
  • 2500 giri ………… 10 nodi ……… 15 l/h ……… 66 db
  • 3000 giri ………… 13 nodi ……… 23 l/h ……… 68 db
  • 3500 giri ………… 24 nodi ……… 28 l/h ……… 69 db
  • 4000 giri ………… 27 nodi ……… 36 l/h ……… 71 db
  • 4500 giri ………… 28 nodi ……… 46 l/h ……… 73 db
  • 5000 giri ………… 29 nodi ……… 61 l/h ……… 74 db
  • 5500 giri ………… 30 nodi ……… 95 l/h ……… 75 db
  • 6000 giri ………… 36 nodi ……… 98 l/h ……… 82 db

Condizioni della prova

  • Lago calmo, carena pulita, carburante 160 l, acqua vuoto, equipaggio 2 persone

Prezzi

  • Solo scafo …………………………………… 52.300 euro (Iva esclusa)
  • Mercury Verado F250 ………………………… 21.950 euro (Iva compresa)

Vai a conoscere come nascono i Cranchi Yachts

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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