Dellapasqua Houseboat, quando si dice veramente "una villa galleggiante"

Categorie: Barche e Yacht
27 Settembre 2021
Dellapasqua Houseboat, quando si dice veramente "una villa galleggiante"

Dellapasqua vira verso un nuovo corso nautico (per un cantiere italiano), cavalcando il settore delle Houseboat. Accanto alla sua tradizionale produzione di imbarcazioni open e flybridge, il cantiere ha infatti creato una linea di "case naviganti" con lunghezze da 10 a 18 metri. La prima unità è prossima al debutto ed è di 13 metri.

Quante volte avete letto (anche su questo giornale) la classica frase ad effetto "una villa galleggiante" per enfatizzare gli spazi e la comodità di questa o quella barca?

Un concetto, quello della villa galleggiante, che si può dire di tutti gli yacht, se si vuole sottintendere uno spazio abitabile e indipendente con cabine, salotto, cucina e bagni, ma se parliamo della stessa sensazione di una casa vera e propria, con la sua verticalità, le sue volumetrie e le maggiori possibilità di arredo rispetto a una barca, allora si entra nella sfera dei mega e gigayacht e, appunto, in quella delle Houseboat.

Due mondi agli antipodi, certo, ma uniti da ciò che più si ricerca nella nautica: spazio, abitabilità e comfort; solo che i megayacht sono per pochi, le houseboat, invece, possono essere per tutti, o meglio, tutti quelli che possono permettersi una barca da 10 metri in su.

Così, accanto allo sfarzoso mondo del lusso c'è un altro mondo, perlopiù sconosciuto alle masse di diportisti mediterranei, che è quello delle houseboat, dove il cantiere Dellapasqua ha deciso di insediarsi con dei modelli tutti suoi.

Si tratta di una gamma di houseboat in un range da 10 a 18 metri, caratterizzati, fra gli altri aspetti, da un'estetica che porta in questo segmento una nuova ventata di design e progettualità.

Design inteso come espressione più moderna delle houseboat

Lo dice il nome stesso, "barca-casa", proprio perché la priorità qui non è indirizzata alle prestazioni o al design nel senso più strettamente estetico, bensì alla piena abitabilità, cosa che inevitabilmente non le rende del tutto seducenti dal punto di vista del look, ma di certo assicurano la stessa sensazione di vivere in una casa... sull'acqua però.

Se è vero, infatti, che il design delle houseboat non ha nulla a che vedere con quello a cui il mondo nautico ci ha abituato, è altrettanto vero che il progetto delle houseboat di Dellapasqua esprime comunque un look ricercato, molto moderno per questo tipo di barche, con alcuni tratti fluidi che ammorbidiscono alla vista anche le inevitabili spigolosità tipiche delle houseboat.

Houseboat, sì, ma all'italiana

Il prodotto è tutto made in Italy, anzi, made in Ravenna, dove ha sede il cantiere Dellapasqua, ma l'italianità qui non è solo questione di ricercatezza di stile e di quella qualità che il mondo ci invidia, ma è anche nella natura del progetto.

Le houseboat di Dellapasqua, infatti, non sono come quelle tradizionali molto popolari nei canali di Francia e Germania, cioè un po' "trascurate" dal punto di vista estetico, come fossero prefabbricati presi da terra e messi su una carena (che vanno benissimo se sono destinate al noleggio per qualche settimana di vacanza, un po' meno accattivanti se devono essere messe in vendita ai privati).

Qui invece si vede che c'è una ricerca di stile, che mira a esprimere un look nautico pur mantenendo le inevitabili proporzioni verticali. E poi l'opera viva a catamarano può essere adattata al luogo di navigazione previsto per ogni esemplare.

Può, per esempio, avere la prua e la poppa squadrate se è previsto che l'houseboat navigherà in acque sempre piatte o se magari rimarrà prevalentemente stanziale, oppure può avere lo slancio di prua accentuato e una carena in grado di fendere le acque un po' più movimentate in caso di un utilizzo nei laghi o, perché no, in mare nelle navigazioni sotto costa.

Per questo motivo sono previsti tutti i tipi di motorizzazione, dagli entrobordo ai fuoribordo ai motori elettrici.


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Chiaro è che qui per navigazione si intende lento spostamento da un punto a un altro, non si parla certo di crociere o di saper affrontare il mare mosso, per cui non c'è una ricerca di particolari linee d'acqua per supportare questa o quella motorizzazione o condizione meteo, quindi il motore ha il solo ruolo di spinta senza altre pretese.

Diverso è il discorso per le proverbiali carene di tutte le altre barche plananti fly e open di Dellapasqua, che hanno reso famoso e segnato la storia di oltre sessant'anni del cantiere per prestazioni e tenuta di mare.



La personalizzazione a tutto tondo per l'Houseboat di Dellapasqua

Se, come abbiamo visto, la carena e i motori possono integrarsi nelle varie versioni del progetto, a seconda dell'utilizzo che è previsto per la propria Houseboat di Dellapasqua, non è difficile immaginarsi il livello di personalizzazione che si può avere per gli spazi a bordo, che infatti è totale.

Il cantiere naturalmente ha delle proposte già preconfezionate, ma ai proprietari dà la possibilità di avere davanti uno spazio vuoto da riprogettare come meglio credono, tanto nella compartimentazione quanto ovviamente negli arredi.

L'Houseboat che vediamo in questi rendering è il modello più piccolo, che è lungo 10 metri e largo 3, ed è allestito con una cabina matrimoniale, con "balcone" privato, salotto, cucina e bagno di proporzioni casalinghe.

Insomma, un appartamento vero e proprio, che in più ha sul tetto una terrazza di uguale estensione con un'altra cucina, il tavolo da pranzo, vasca idromassaggio e un solarium finemente allestito.

Dellapasqua Houseboat, il modello di debutto

Qui vediamo i rendering della "piccolina", ma Dellapasqua ha già in dirittura di arrivo la nascita della prima houseboat, che è ormai alle ultime fasi di finitura.

Il primo esemplare è la versione di 13 metri di lunghezza per 4,50 di larghezza e ha due cabine con due bagni, il salotto open space con un divano letto e tutto il resto degli ambienti e dell'arredamento tipiche di una casa.

La terrazza sul tetto è di ben 60 mq, sempre sovrastata in parte da un T-Top, la cui estremità superiore è rivestita di pannelli fotovoltaici.


Clicca qui per contattare il cantiere Dellapasqua se sei interessato alle sue Houseboat


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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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